Arca russa

Acquista su Ibs.it   Dvd Arca russa   Blu-Ray Arca russa  
Un film di Aleksandr Sokurov. Con Mariya Kuznetsova, Leonid Mozgovoy, Alexander Chaban, Sergey Dreyden Titolo originale Russki Kovcheg - Russian Ark. Storico, durata 96 min. - Russia, Germania 2002. MYMONETRO Arca russa * * * - - valutazione media: 3,41 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

La bellezza salverà il mondo Valutazione 5 stelle su cinque

di Howlingfantod


Feedback: 7986 | altri commenti e recensioni di Howlingfantod
sabato 13 aprile 2019

 Per quanto ne sappia di cinema, sempre e fatalmente troppo poco, unico film senza montaggio della storia della settima arte, in quanto costruito su un unico piano sequenza di 96 minuti, cioè la durata del film stesso, quindi affresco, omaggio stesso all’arte figurativa, la stessa che ospita alcuni dei suoi più grandi capolavori all’ interno dei saloni dove si svolge “Arca russa”, lo stupefacente film del 2002 del regista russo Alexsandr Sokurov. Siamo nel Palazzo d’inverno di San Pietroburgo, già magnificente dimora nei secoli del potere degli Zar e oggi sede di uno dei musei più visitati al mondo, l’Hermitage. Il colpo di scena iniziale, quando come per magia una voce fuoricampo che si scoprirà appartenere a un regista contemporaneo (omaggio di Sokurov a sé stesso?), si domanda smarrita dove si trovi, ci fa capire immediatamente dove ci troviamo e cioè nel territorio del sogno. La voce appartiene a un russo che come in una danza degli spiriti si fa medium e incontra e scorge nel suo girovagare nei saloni e nei corridoi altri simili a lui che hanno la stessa capacità a fronte di tutta la moltitudine a cui risulterà invisibile. Fra i suoi simili soprattutto un misterioso intellettuale francese, il quale come una mefistofelica guida lo accompagnerà all’ interno dei lussuosi saloni del palazzo di “tutte le Russie” per ripercorrere la stessa storia di oltre tre secoli della “Grande Madre”. I due esemplificano il contrasto e l’incontro fra cultura russa ed europea. San Pietroburgo stessa, la città più europea della Russia è il simbolo di questo incontro. L’intellettuale francese, si scoprirà anche diplomatico che ha preso parte al Congresso di Vienna, come un Virgilio guida la voce fuori campo e lo spettatore in un viaggio a ritroso, come se ci trovassimo all’interno di una macchina del tempo virata alla storia russa e dell’arte figurativa.
La camera a mano in soggettiva sembra quasi galleggiare negli immensi e sfarzosi saloni del palazzo, dando all’insieme, con le grandi panoramiche della sapiente mano di Sokurov un’aura di continua instabilità e un sentore onirico, liquido e fluttuante. I chiaroscuri dei Rembrandt, dei Van Dyck, dei Velazquez sono fotogrammi, atomi delle singole riprese e vanno a costituire quasi la cornice dell’intero film in un’affascinante gioco meta- filmico, facendo quasi pensare allo spettatore distratto di trovarsi di fronte a un documentario di Sky arte. Svenevoli e sfuggenti creature si palesano ai due visitatori per poi scomparire immediatamente dopo declamando misteriosi versi. Vecchi scrittori, veri o presunti, si incontrano nelle gallerie. In alcune scene il trotterellare del diplomatico e scrittore francese può apparire scimmiottamento alla scena culto dei tre ragazzi nelle gallerie del Louvre del Godard di Bande a part , ma invece della scanzonata, rivoluzionaria, e liberatoria corsa dei tre giovani, qui vi è solo l’immersione nella sontuosità dell’ immagine, del visto storico, l’impero, lo sfarzo il potere, la storia di Russia da Pietro il grande fino ai Romanov, alla vigilia della rivoluzione, fino anche al non visto, emblematico in tal senso il viaggio all’ interno dei magazzini del museo, fra cadaveri e bare. Un film sicuramente a rischio sindrome di Stendhal, ma da assaporare tutto di un fiato, in unico grandioso piano sequenza. Il gran ballo finale e il fluire della folla è puro piacere per gli occhi e richiede solo abbandono come tutto  intero questo intero capolavoro che può solo far dire come nelle battute finali alla misteriosa voce narrante, nonché visitatore del museo e della storia che “dovremo navigare per sempre, e vivere, per sempre”, nel tempo e nella bellezza, perché probabilmente aveva ragione un altro grande russo quando diceva che solo la bellezza salverà il mondo.
 

[+] lascia un commento a howlingfantod »
Sei d'accordo con la recensione di Howlingfantod?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
100%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Howlingfantod:

Vedi tutti i commenti di Howlingfantod »
Arca russa | Indice

Recensioni & Opinionisti Articoli & News Multimedia Shop & Showtime
MYmovies
Marco Cavalleri
Pubblico (per gradimento)
  1° | daryo
  2° | piernelweb
  3° | killbillvol2
  4° | dandy
  5° | howlingfantod
  6° | kronos
  7° | giulio andreetta
  8° | guidobaldo maria riccardelli
Rassegna stampa
Bruno Fornara
Silvio Danese
Link esterni
Sito ufficiale
Shop
DVD
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità