matteo manganelli
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lunedì 25 febbraio 2013
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atmosfera di vero cinema
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Ma voi lo sapete chi è Alejandro Amenábar? No? Vi invito a scoprire il suo cinema, perchè artisti spagnoli di questo calibro sono più unici che rari. Diciamolo subito: chi afferma che The Others è un film brutto o noioso, molto probabilmente o non possiede neanche una goccia di gusto estetico oppure, e mi dispiace dirlo, con il Cinema con la C maiuscola, ci va poco daccordo. E' vero anche il contrario: non è questo capolavoro osannato da molti, ma resta un ottimo film che vive su 4 punti: regia, fotografia, recitazione e (SPOILER) colpo di scena finale.
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Ma voi lo sapete chi è Alejandro Amenábar? No? Vi invito a scoprire il suo cinema, perchè artisti spagnoli di questo calibro sono più unici che rari. Diciamolo subito: chi afferma che The Others è un film brutto o noioso, molto probabilmente o non possiede neanche una goccia di gusto estetico oppure, e mi dispiace dirlo, con il Cinema con la C maiuscola, ci va poco daccordo. E' vero anche il contrario: non è questo capolavoro osannato da molti, ma resta un ottimo film che vive su 4 punti: regia, fotografia, recitazione e (SPOILER) colpo di scena finale. The Others ha la sua forza nei silenzi delle stanze, nei movimenti eleganti della macchina da presa, nella fotografia che passa da esterni bianchi immersi nella nebbia a interni illuminati dall'inquietante luce fioca delle candele. Amenábar, a discapito di questi filmetti del cazzo che tentano di copiare slasher mitici come Halloween, dove è "l'attimo" a spaventare lo spettatore, crea atmosfere di tensione che terrorizzano dall'inizio alla fine senza aver mai bisogno di far spuntare il mostro da dietro la porta. Nicole Kidman in una delle sue migliori interpretazioni. Finale meraviglioso, che invita a riflettere sul "diverso". Consigliatissimo.
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4ng3l
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giovedì 13 settembre 2012
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thriller horror sontuoso e agghiacciante
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Ecco un film tecnicamente inappuntabile, girato con qualità disarmante ed interpretato in maniera sublime. Colori, fotografia e scenografia spadroneggiano per solidità e varietà nell'esecuzione. Un prodotto mondiale, pronto a regalare emozioni, senza trascurare mistero ed inquietudine. Da non perdere.
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alessandra a.
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lunedì 28 maggio 2012
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la parte perfetta per la kidman
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Credo che questo sia, per la Kidman, il personaggio più riuscito.Riesce ad esprimere tutta la sua bellezza e la sua eleganza. Il film, che ricorda un po' il romanzo Giro di vite di Henry James (e non si può non accostar a Beautiful Mind) non è esattamente un capolavoro ma si fa notare soprattutto per l'attrice protagonista e per la fotografia che gioca molto efficacemente su contrasti luci ed ombre molto efficace.Tornando alla Kidman in breve tempo ci delizia con personaggi agli antipodi in due film sicuramente riusciti e quasi esclusivamente grazie a lei: la severa e bigotta madre di The others appunto e la prstituta frivola belle epoque in Moulin Rouge! Niente male! Prove di cui sono capaci ben poche altre attrici di oggi.
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killbillvol2
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venerdì 20 aprile 2012
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poteva essere un bel film...
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...ma invece non è stato così. Amenabar confeziona un film, che vuole rifare "Il sesto senso", ma non ci riesce minimamente , a partire dal colpo di scena finale, in fin dei conti piuttosto prevedibile. La Kidman da una bella interpretazione, ma nella ultima mezz'ora è fin troppo "isterica"(cosa che contribuisce allo svelamento prematuro del colpo di scena). Non si può negare che alcune scene siano parecchio inquietanti, e che ogni tanto ti faccia sobbalzare, ma non basta. Nel primo tempo intriga, ma nel secondo diventa prevedibile e superficiale, e non cerca neanche di approfondire i vari caratteri dei protagonisti. Amenabar "gira bene", ma non riesce a convincere del tutto, con una sceneggiatura debole e, come già detto, abbastanza prevedibile.
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...ma invece non è stato così. Amenabar confeziona un film, che vuole rifare "Il sesto senso", ma non ci riesce minimamente , a partire dal colpo di scena finale, in fin dei conti piuttosto prevedibile. La Kidman da una bella interpretazione, ma nella ultima mezz'ora è fin troppo "isterica"(cosa che contribuisce allo svelamento prematuro del colpo di scena). Non si può negare che alcune scene siano parecchio inquietanti, e che ogni tanto ti faccia sobbalzare, ma non basta. Nel primo tempo intriga, ma nel secondo diventa prevedibile e superficiale, e non cerca neanche di approfondire i vari caratteri dei protagonisti. Amenabar "gira bene", ma non riesce a convincere del tutto, con una sceneggiatura debole e, come già detto, abbastanza prevedibile. In conclusione non è niente di che, e si può tranquillamente non vedere.
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(di alessandra a.)
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(di 4ng3l)
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arwen88
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giovedì 1 marzo 2012
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bello
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Bellissimo film con colpo di scena finale . Il film migliore per quanto riguarda la categoria thriller assieme a " Il sesto senso "
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tiamaster
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sabato 3 dicembre 2011
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un buonissimo horror iberico.
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The other è un horror spagnolo firmato dal secondo miglior regista spagnolo in circolazione:Alejandro amenàbar.IL film ha un sacco di buone idee,e una regia che filma sembre dal angolo giusto e con le inquadrature giuste per mantenere la suspance e l'attenzione dello spettatore,condito da una colonna sonora discreta.Il finale si conclude con un colpo di scena micidiale..cero fà sembrare tutta la vicenda un (bel)pò sbilenca,ma se si prende il film nella giusta ottica allora è proprio il finale a rendere il film un capolavoro,un buon film da vedere nel'ottica che vuole il regista,che è sicuramente la migliore delle ottiche.
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critichetti
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mercoledì 7 settembre 2011
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non a tutto c'è sempre una risposta
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Devo ammettere che,quando ho deciso di guardare il film,non ero molto convinto.Ma devo ammettere che,per quanto la storia sia banale(perchè alla fine la storia è quella di una casa con strane presenze,che appena dimostrano in modo tangibile la loro presenza svaniscono,sebbene l'idea dei figli con una rara allergia alla luce solare sia molto innovativa)e a tratti scontato(infatti quando sembra che le presenze si rivelassero a metà film,ovviamente potevano essere solo riproduzioni umane)la cosa che rende avvincente il film rispetto ad altri del genere fantasmi è che nel film non si parla tanto della casa infestata,bensì della vicenda di questa famiglia che vi abita,insieme a tre servitori sbucati fuori da Dio solo sa dove.
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Devo ammettere che,quando ho deciso di guardare il film,non ero molto convinto.Ma devo ammettere che,per quanto la storia sia banale(perchè alla fine la storia è quella di una casa con strane presenze,che appena dimostrano in modo tangibile la loro presenza svaniscono,sebbene l'idea dei figli con una rara allergia alla luce solare sia molto innovativa)e a tratti scontato(infatti quando sembra che le presenze si rivelassero a metà film,ovviamente potevano essere solo riproduzioni umane)la cosa che rende avvincente il film rispetto ad altri del genere fantasmi è che nel film non si parla tanto della casa infestata,bensì della vicenda di questa famiglia che vi abita,insieme a tre servitori sbucati fuori da Dio solo sa dove.Un neo però di questo film è che a tratti è recitato un pò maluccio,ma nel complesso è un film ben fatto,con finalone a sorpresa
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[+] recitato benissimo
(di arwen88)
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mondolariano
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venerdì 20 maggio 2011
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originale ma superficiale
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Amenabar risuscita i fantasmi stile vecchia Inghilterra e li ripropone nel XXI secolo. Il punto di vista è originale: non sono gli umani che avvertono la presenza dei fantasmi ma sono i fantasmi che non si accorgono di essere se stessi (a loro volta gli spettatori non se ne rendono conto fin quasi alla fine). Non dico altro per non svelare il fascino della vicenda. Tale fascino è talmente coinvolgente da nascondere benissimo la totale mancanza di significati morali, il film ricercando null’altro che l’effetto sorpresa del “doppio gioco”: un effetto riuscito, certo, che da solo merita le due stellette della critica. La terza stelletta la regala Nicole Kidman, in forma smagliante e pettinata alla Grace Kelly, per quanto fosse più sensuale coi capelli corti di “Birth, io sono Sean”.
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Amenabar risuscita i fantasmi stile vecchia Inghilterra e li ripropone nel XXI secolo. Il punto di vista è originale: non sono gli umani che avvertono la presenza dei fantasmi ma sono i fantasmi che non si accorgono di essere se stessi (a loro volta gli spettatori non se ne rendono conto fin quasi alla fine). Non dico altro per non svelare il fascino della vicenda. Tale fascino è talmente coinvolgente da nascondere benissimo la totale mancanza di significati morali, il film ricercando null’altro che l’effetto sorpresa del “doppio gioco”: un effetto riuscito, certo, che da solo merita le due stellette della critica. La terza stelletta la regala Nicole Kidman, in forma smagliante e pettinata alla Grace Kelly, per quanto fosse più sensuale coi capelli corti di “Birth, io sono Sean”. La presenza dei bambini mi fa pensare ad un remake di “Suspense” mentre l’ambientazione durante l’invasione tedesca è del tutto immotivata (la frase “noi siamo dalla parte dei buoni” potevano anche risparmiarsela).
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fueilles
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lunedì 4 aprile 2011
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è sempre tutta colpa della mamma...e di nietzsche.
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Una giovane promessa della danza classica, ottiene io ruolo di prima ballerina per il nuovo spettacolo della compagnia di danza di New York, "Il lago dei cigni" a scapito della "vecchia" etoile (non a caso Winona Ryder, una bella steccata al cinema hollywoodiano, non c'è che dire) e con suo o piacere (o di sua madre?) comincia a preparare i ruoli dI Odette, il cigno bianco e BUONO, e Odile, il cigno nero, CATTIVO (e in questa interpretazione freudiana del libretto, SENSUALE e SEDUTTIVO). La dolce ed ingenua Nina, perfetta per il cigno bianco, deve lottare per tirar fuori da sè il lato sensuale, provocare nel ballerino-principe, nel pubblico, nel coreografo( ma va?) la voglia di "scoparla".
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Una giovane promessa della danza classica, ottiene io ruolo di prima ballerina per il nuovo spettacolo della compagnia di danza di New York, "Il lago dei cigni" a scapito della "vecchia" etoile (non a caso Winona Ryder, una bella steccata al cinema hollywoodiano, non c'è che dire) e con suo o piacere (o di sua madre?) comincia a preparare i ruoli dI Odette, il cigno bianco e BUONO, e Odile, il cigno nero, CATTIVO (e in questa interpretazione freudiana del libretto, SENSUALE e SEDUTTIVO). La dolce ed ingenua Nina, perfetta per il cigno bianco, deve lottare per tirar fuori da sè il lato sensuale, provocare nel ballerino-principe, nel pubblico, nel coreografo( ma va?) la voglia di "scoparla"...Lo farà a suon di psicotiche visioni (vissute o meno, non è sempre chiaro) del suo doppio malefico, egocentrico, autolesionista, sessualmente represso, troppo a lungo soffocato da una vita votata al rigore ed alla innocenza, all'iperprotezione ed allo sguardo onnipresente della madre, ex ballerina che non realizzatasi per la gravidanza riversa sulla figlia le sue frustrazioni. Ora, al di là dei luoghi comuni fritti e rifritti da cinema & Co.( madre non realizzata e carnefice, mondo della danza classica terrificante, oscillante tra monastero e covo di vipere anoressiche e/o bulimiche dai piedi sanguinanti), il film veicola indubbiamente un messaggio non scontato ed interessante, sul rifuito del lato oscuro che soffocato a lungo prorompe in maniera distruttiva, sulla perfezione che non risiede mai solo da una parte etc.... Ma è troppo poco per far fronte ad una serie di temaiche (troppe) piazzate ( enon adeguatamente approfondite) lungo il doppio binario (un pò forzato) della vita di Nina e della vicenda della principessa-cigno che nella storia originale non viene scalzata da un cigno più sensuale di lei, ma da un cigno che si spaccia per lei grazie allo stesso mago che la imprigiona (in buona sostanza tutto il contrario del messaggio del film!)...ahimè anche questo è un ennesimo luogo comune, la dicotomia tra apollineo e dionisiaco ( e basta!), la purezza frigida (come se nel rigore e nel candore non vi sia erotismo!) e la sensualità pulsionale e imperfetta così "irresistibile". Impossibile conciliarle perfettamente nella realtà,come tenta di fare Nina, ma la pefezione non esiste e cercarla ad ogni prezzo puù costare la vita..però questo si sa, non è certo una rivelazione...
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(di _melindo__)
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[+] che voti a fare, questo è the others
(di 4ng3l)
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r. y.
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martedì 8 marzo 2011
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-hollyver07- si è trattato di un errore, scusate.
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-hollyver07-
Ho inviato due commenti per errore, sapete se posso eliminarnne uno?
(Comunque ribadisco il fatto che sia un bel film, assolutamente consigliato.)
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