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mother demon
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sabato 1 dicembre 2012
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ritorno alle origini per dario argento!
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Con questo film Dario Argento torna alle origini e sforna un thriller ad alto contenuto di suspance e di violenza. Nel complesso il film funziona, con una una regia abbastanza convincente e con ottime colonne sonore dei mitici Goblin che arricchiscono la suspance. L'unica cosa negativa è che non c'è nulla di nuovo: il film è una via di mezzo tra Profondo Rosso e Tenebre. Del resto concludo dicendo che è un buon thriller che ogni amante del genere deve vedere.
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argan
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venerdì 10 febbraio 2012
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dove sei finito maestro?
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Un' altra delusione... io sono un grande fan di Dario Argento, Ho seguito con attenzione tutti i suoi lavori, e mi sono innamorato della sua tecnica, ma già da qualche tempo prima di questo film (a mio parere da "Opera") il maestro non è più lo stesso, prima riusciva davvero a tenere in tenzione, anche con effetti speciali ridicoli.... e a proposito, gli effetti speciali sono da film comico.... la testa finta che cade sul tappeto, che neanche un bambino potrebbe pensare lontanamente che si tratta di una testa vera, il manichino sbattuto contro la parete..... insomma un film da evitare.... gli aspetti psicologici dei protagonisti sono praticamente assenti, i dialoghi sono noiosi e non si discostano mai dalla trama del film.
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Un' altra delusione... io sono un grande fan di Dario Argento, Ho seguito con attenzione tutti i suoi lavori, e mi sono innamorato della sua tecnica, ma già da qualche tempo prima di questo film (a mio parere da "Opera") il maestro non è più lo stesso, prima riusciva davvero a tenere in tenzione, anche con effetti speciali ridicoli.... e a proposito, gli effetti speciali sono da film comico.... la testa finta che cade sul tappeto, che neanche un bambino potrebbe pensare lontanamente che si tratta di una testa vera, il manichino sbattuto contro la parete..... insomma un film da evitare.... gli aspetti psicologici dei protagonisti sono praticamente assenti, i dialoghi sono noiosi e non si discostano mai dalla trama del film. Ma io continuerò a seguire i film di Argento, poichè spero sempre che prima o poi torni quello di una volta e ci regali attimi di tensione ineguagliabili, come solo il grande maestro riusciva a fare.....
pregherò per te.....
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nerazzurro
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sabato 7 maggio 2011
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buon thriller all'argento
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Questo film mi ha sorpreso. Il protagonista Stefano dionisi a tratti non mi è piaciuto ma Roberto Zibetti è stato incredibile! Nel complesso il film e ben diretto con scenev d'intermezzo di cui non si sentiva bisogno (tipo quella in cui si vede il nano recitare la filastrocca). Ma il finale in cui l'assassino si svela e davvero ben fatta!
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nicolòmatta
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martedì 4 maggio 2010
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nonhosonno
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"Il nuovo thriller di Dario Argento", sentenzia la locandina di Nonhosonno, a testimoniare l'acclamato ritorno del regista romano al genere dai suoi fan prediletto. Ci torna alla mente la cornice torinese di quel classico che fu Profondo rosso, la nenia infantile che qui diventa una filastrocca (scritta per l'occasione da Asia Argento) ispirata alla Fattoria degli animali di Orwell e, inevitabile come sempre nel modus operandi argentiano, la solita serie di delitti che sta al passo delle innovazioni della squadra di Sergio Stivaletti. Succede che nella Torino del 2000 torna in azione un assassino di donne che non colpisce da diciassette anni (cioè dal 1983) e che lascia sulla scena del crimine una figurina ritagliata con un animale ritratto: in treno uccide una prostituta che, dopo essere andata letto con lui, ha scoperto la sua identità e per questo viene messa a tacere con l'amica che l'aspetta alla stazione.
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"Il nuovo thriller di Dario Argento", sentenzia la locandina di Nonhosonno, a testimoniare l'acclamato ritorno del regista romano al genere dai suoi fan prediletto. Ci torna alla mente la cornice torinese di quel classico che fu Profondo rosso, la nenia infantile che qui diventa una filastrocca (scritta per l'occasione da Asia Argento) ispirata alla Fattoria degli animali di Orwell e, inevitabile come sempre nel modus operandi argentiano, la solita serie di delitti che sta al passo delle innovazioni della squadra di Sergio Stivaletti. Succede che nella Torino del 2000 torna in azione un assassino di donne che non colpisce da diciassette anni (cioè dal 1983) e che lascia sulla scena del crimine una figurina ritagliata con un animale ritratto: in treno uccide una prostituta che, dopo essere andata letto con lui, ha scoperto la sua identità e per questo viene messa a tacere con l'amica che l'aspetta alla stazione. Ma c'è un dilemma: l'assassino del 1983 era già stato identificato dal detective Ulisse Moretti (Max von Sydow) in un nano scrittore di gialli che poi si suicidò. Proprio Moretti, con l'aiuto di Giacomo Gallo (Stefano Dionisi), figlio di una delle vittime dell'83, si mette a indagare parallelamente alla polizia (e qui c'è l'ottimo confronto tra l'indagine classica e quella della Polizia moderna, fornita da Carlo Lucarelli) mentre il killer continua a colpire secondo una filastrocca... Chi ha amato i vecchi film di Dario Argento (L'uccello dalle piume di cristallo, Profondo rosso e Tenebre in primis) continuerà a prenderli più in considerazione di questo Nonhosonno, che non è poi così male, a patto che si tralasci - come l'autore del brivido italiano insegna - la logica narrativa: in una sceneggiatura scritta con il fido Franco Ferrini, Argento fa acqua nei dialoghi ma il suo talento visionario, specie nella rappresentazione del rituale di morte, è lo stesso di trent'anni fa. Può contare sulle vecchie leve come Max von Sydow, Rossella Falk, Gabriele Lavia come sulle nuove, Stefano Dionisi e Chiara Caselli. Può contare sui suoi abituali collaboratori come il fotografo Ronnie Taylor (con lui dall'87, Opera), lo scenografo Antonello Geleng e i musicisti Claudio Simonetti, Fabio Pignatelli, Massimo Morante e Agostino Marangolo, meglio conosciuti come i Goblin. Ma mentre i critici lo stroncano, i fan vorrebbero tornare agli anni '70.
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revenant44
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venerdì 11 settembre 2009
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una delle migliori opere di argento...
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Un film assolutamente spettacolare stile Dario Argento, ormai a questo straordinario regista sta scomparendo lo smalto (La Terza Madre) ma se guardiamo i film di qualche anno fa come Non Ho sonno ci accorgiamo tutti che si tratta di una delle sue migliori opere. Il film già da subito è spinto nell inconfondibile stile horror e un po hot che Dario spesso ci regala ma si intuisce subito che il film sara senza esclusione di colpi. Il KILLER è un po classico stile argento ovvero estremamente brutale e violento, ogni uccisione comunque è fatta con fantasia e stile diverso. IL FINALE è a dir poco sorprendente nessuno si aspetta che sia lui il killer. Comunque adesso passiamo ai personaggi l'anziano detective che scusatemi ma non ricordo il nome è molto abile e sa il fatto suo ma i problemi della vecchiaia lo tormentano e lui non se ne fa una ragione,Stefano Dionisi invece è un ottimo aiutante e una pedina fondamentale all interno del film.
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Un film assolutamente spettacolare stile Dario Argento, ormai a questo straordinario regista sta scomparendo lo smalto (La Terza Madre) ma se guardiamo i film di qualche anno fa come Non Ho sonno ci accorgiamo tutti che si tratta di una delle sue migliori opere. Il film già da subito è spinto nell inconfondibile stile horror e un po hot che Dario spesso ci regala ma si intuisce subito che il film sara senza esclusione di colpi. Il KILLER è un po classico stile argento ovvero estremamente brutale e violento, ogni uccisione comunque è fatta con fantasia e stile diverso. IL FINALE è a dir poco sorprendente nessuno si aspetta che sia lui il killer. Comunque adesso passiamo ai personaggi l'anziano detective che scusatemi ma non ricordo il nome è molto abile e sa il fatto suo ma i problemi della vecchiaia lo tormentano e lui non se ne fa una ragione,Stefano Dionisi invece è un ottimo aiutante e una pedina fondamentale all interno del film.
Voto finale:8, vabbè sicuramente sconsigliato ai minori di 14 anni, ma una pellicola che tutta L'Italia e soprattutto i registi italiani dovrebbero vedere e rivedere per capire come deve essere veramente il cinema Italiano. Un opera che sicuramente rimarrà nel cult del Cinema Horror Italiano.
(revenant44)
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dian71cinema
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sabato 15 agosto 2009
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argento a torino cerca di migliorare
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DARIO ARGENTO IN QUESTO LAVORO REALIZZATO A TORINO PROVA A MIGLIORARE..TORNANDO AL VECCHIO STILE DELL'OMICIDA PSICOPATICO..
OTTIMA LA PRIMA SCENA DEL TRENO E NEI PRIMI VENTI MINUTI SEMBRA DAVVERO DI ASSISTERE AD UN CAPOLAVORO ED UN RITORNO DEL MAESTRO DEL BRIVIDO ITALIANO., IL CAST E' MISTO..ATTORI BUONI (QUELLI AMERICANI) SI ALTERNANO AD ATTORI DAVVERO MOLTO SCADENTI (QUELLI ITALIANI).. DIONISI NON CONVINCE LA CASELLI ANCORA PEGGIO ROBERTO ZIBETTI FA DAVVERO RIDERE (DA CHIEDERSI DOVE HA STUDIATO RECITAZIONE)..IL NANO SEMBRA PRESO DAVVERO DA UN'OSTERIA AI QUATTRO CANTONI..L'UNICO CHE RAGGIUNGE LA SUFFICIENZA E' PAOLO MARIA SCALONDRO (IL PADRE DEL ZIBETTI). BRAVA ROSSELLA FALK.
LA SCENOGRAFIA MIGLIORA LEGGERMENTE.
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DARIO ARGENTO IN QUESTO LAVORO REALIZZATO A TORINO PROVA A MIGLIORARE..TORNANDO AL VECCHIO STILE DELL'OMICIDA PSICOPATICO..
OTTIMA LA PRIMA SCENA DEL TRENO E NEI PRIMI VENTI MINUTI SEMBRA DAVVERO DI ASSISTERE AD UN CAPOLAVORO ED UN RITORNO DEL MAESTRO DEL BRIVIDO ITALIANO., IL CAST E' MISTO..ATTORI BUONI (QUELLI AMERICANI) SI ALTERNANO AD ATTORI DAVVERO MOLTO SCADENTI (QUELLI ITALIANI).. DIONISI NON CONVINCE LA CASELLI ANCORA PEGGIO ROBERTO ZIBETTI FA DAVVERO RIDERE (DA CHIEDERSI DOVE HA STUDIATO RECITAZIONE)..IL NANO SEMBRA PRESO DAVVERO DA UN'OSTERIA AI QUATTRO CANTONI..L'UNICO CHE RAGGIUNGE LA SUFFICIENZA E' PAOLO MARIA SCALONDRO (IL PADRE DEL ZIBETTI). BRAVA ROSSELLA FALK.
LA SCENOGRAFIA MIGLIORA LEGGERMENTE..MA NELLA PARTE CENTRALE SI HA UN CALO DI ATTENZIONE...IL FINALE DELUDE.
ARGENTO RICOMINCIA A LAVORARE SULL'AMBIENTAZIONE (NON SOLO QUELLA DEL TRENO RISULTA EFFICACE). GLI OMICIDI SONO ABBASTANZA BEN ESEGUITI A LIVELLO SCENICO.. IN SOSTANZA QUESTO FILM SAREBBE SALITO DI LIVELLO SE L'ATTENZIONE DEL LIVELLO INTERPRETATIVO E DEI DIALOGHI FOSSE STATA PIU' ACCURATA. PECCATO SPERIAMO CHE LO CAPIRA' PER I PROSSIMI LAVORI..UN BUON FILM LO RENDONO ANCHE GLI ATTORI,CHE RIESCONO A RISOLLEVARE CON GRANDI QUALITA' INTERPRETATIVE UN FILM MEDIOCRE AD UN FILM DI MIGLIORE QUALITA' NON E' IL CASO DI NON HO SONNO (MA IN FUTURO CON IL CARTAIO E LA TERZA MADRE AVVERRA' ANCHE DI PEGGIO). DEGLI ULTIMI TRE REALIZZATI RESTA COMUNQUE IL MIGLIORE RAGGIUNGENDO UNA PIENA SUFFICIENZA MA GRAZIE SOLO AD ARGENTO ED ALLA COLONNA SONORA DI EFFETTO. VOTO 6+
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dany/joker
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martedì 21 aprile 2009
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a me è piaciuto
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Non un film come Profondo Rosso ma godibile: belle scene di paura e bellissima colonna sonora: Argento qui riusciva ancora a farci: ora non so che dire di lui: non lo seguo quasi mai ma da un pò comincia a interessarmi
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nino p.
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venerdì 13 febbraio 2009
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il ritorno al thriller puro
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A parte i due straordinari capisaldi "Suspiria" ed "Inferno", Dario Argento ritorna con questo film al genere thriller e lo fa con tutto rispetto. Certo, non siamo agli stessi livelli dei suoi mitici anni '70, pero' la trama e il susseguirsi di alcune scene piene di tensione meritano di portare la firma di questo regista. Come non dimenticare l'estenuante fuga di una vittima prima nei pressi di una stazione ferroviaria e poi all'interno del treno, oppure il raccapricciante finale da autentica tragedia greca. Concludo con un'altra mia impressione. Ottima la scelta del regista riguardo la scelta dell'omicida: ambiguamente geniale.
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patrick bateman
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venerdì 14 novembre 2008
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sufficente...tra gli ultimi "scandali"
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Si ,lo devo ammettere sicuramente l'unico film di Argento della sua ultima generazione da salvare e "rivalutare" sè non altro per lo sforzo di tener in piedi una storia almeno discretamente comprensibile (nano a parte!!!).Lo dico subito con chiarezza:la recitazione è semplicemente scandalosa escudendo ovviamente il Bravissimo Von Sydow e il solito Lavia,tornata alla grande la colonna sonora dei riformati eccellenti Goblin (sono un Cult) e anche la scenografia è valida sopratutto nella prima metà del film .Da menzionare tutto l'inizio film e le scene del treno... ho rivisto la vecchia mano anni 70 del Maestro, anche alcuni omicidi hanno rispecchiato le vecchie atmosfere dei gialli passati e poi qui finalmente niente tresche "alchemiche".
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Si ,lo devo ammettere sicuramente l'unico film di Argento della sua ultima generazione da salvare e "rivalutare" sè non altro per lo sforzo di tener in piedi una storia almeno discretamente comprensibile (nano a parte!!!).Lo dico subito con chiarezza:la recitazione è semplicemente scandalosa escudendo ovviamente il Bravissimo Von Sydow e il solito Lavia,tornata alla grande la colonna sonora dei riformati eccellenti Goblin (sono un Cult) e anche la scenografia è valida sopratutto nella prima metà del film .Da menzionare tutto l'inizio film e le scene del treno... ho rivisto la vecchia mano anni 70 del Maestro, anche alcuni omicidi hanno rispecchiato le vecchie atmosfere dei gialli passati e poi qui finalmente niente tresche "alchemiche"...bella Torino con le sue strade le sue piazze e le sue case ,ottima location la casa dove l'assassino si rifugiava (quella inizio/fine film)veramente al tempo stesso semplice e misteriosamente malsana . Certo siamo anni luce lontani dallo sfiorare i capolavori passati ma il film si lascia guardare con un certo interesse Dario solo qui abilitato!!!! AVE!
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pier paolo
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mercoledì 22 ottobre 2008
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ottima regia, dionisi e caselli recitano da cani
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Ottimo ritorno al thriller di Dario Argento, gli ingredienti per un bel film ci sono tutti, ma l'unica nota stonata sono le recitazioni di Chiara Caselli e Stefano Dionisi che sono scarsissimi e poco credibili anche per fare Carabinieri 3. Prendendo 2 attori finti da Amicidi Maria De Filippi sicuramente il risultato sarebbe stato migliore. Comunque la colpa non è certo di Argento che resta comunque un genio
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