trouffldpotemkez
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sabato 21 luglio 2018
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stellare spettacolo
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il cruco sembra finisce tipo geddafi, il grande zaitzef lo cucina e lo
pappa a gradimento, scarlacchiando le sue
ossessioni da dittatore, facendi ciao ciao ai
libiconazi e giornalistpubblicitari, costringendolo a 'saltare', e a
sentir dire, sei salvo, compagno dell'armata rossa, l'hiroes, narrasi la storia,
nel secondo conflitto mondiale della storia e di
75 anni fa nelle atmosfere più svariate si sbandierava ai
4 venti oltre le propagande nazy, del grande vazzily recordmn dell'esercito
nonchè della madre patria, dominò il conflitto e il confronto in
germania, appostato di rimpiatto con 25 frittelle nella sacca per il nutrimento, non
si scorse facendo il nemico in 25 fettine, non bastarono, progetti investimento
di qualsiasi tipo, costruzioni edilizie meccanodontici e sprechi inconcepibili, nenache la
casa hilter in aspromonte, il sovietico zaitzef in 5 secondi individuò il malfattore supportando in
modo incommensurabile l'armata rossa che, con 8mila manovre, sanzionò il nemico nella
steppa con freddo e il combattimento memorabile, film di spettacolo e di holliwood.
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il cruco sembra finisce tipo geddafi, il grande zaitzef lo cucina e lo
pappa a gradimento, scarlacchiando le sue
ossessioni da dittatore, facendi ciao ciao ai
libiconazi e giornalistpubblicitari, costringendolo a 'saltare', e a
sentir dire, sei salvo, compagno dell'armata rossa, l'hiroes, narrasi la storia,
nel secondo conflitto mondiale della storia e di
75 anni fa nelle atmosfere più svariate si sbandierava ai
4 venti oltre le propagande nazy, del grande vazzily recordmn dell'esercito
nonchè della madre patria, dominò il conflitto e il confronto in
germania, appostato di rimpiatto con 25 frittelle nella sacca per il nutrimento, non
si scorse facendo il nemico in 25 fettine, non bastarono, progetti investimento
di qualsiasi tipo, costruzioni edilizie meccanodontici e sprechi inconcepibili, nenache la
casa hilter in aspromonte, il sovietico zaitzef in 5 secondi individuò il malfattore supportando in
modo incommensurabile l'armata rossa che, con 8mila manovre, sanzionò il nemico nella
steppa con freddo e il combattimento memorabile, film di spettacolo e di holliwood.
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iltrequartista
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martedì 11 luglio 2017
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enemy at the gates
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Il film si fa seguire ben volentieri fino alla fine,mi sembra una doverosa premessa,tuttavia ci sono alcuni elementi che non consentono il definitivo salto di qualità.
La storia d'amore è ,per esempio, fuori luogo ed aggiunta solo per distogliere lo sguardo da quello che è il sunto della pellicola:
Un lungo (e questo è un altro palese limite) duello a distanza.
La fotografia è ottima e la sceneggiatura prende spunto da una storia reale,tuttavia anche il contesto storico in cui si sviluppano gli eventi narrati passa velocemente in secondo piano.
Vassilli e Konig,Law ed Harris non si esce da questo dualismo schematico,dove gli attori sono bravissimi e nascondono,in parte,le falle della trama.
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Il film si fa seguire ben volentieri fino alla fine,mi sembra una doverosa premessa,tuttavia ci sono alcuni elementi che non consentono il definitivo salto di qualità.
La storia d'amore è ,per esempio, fuori luogo ed aggiunta solo per distogliere lo sguardo da quello che è il sunto della pellicola:
Un lungo (e questo è un altro palese limite) duello a distanza.
La fotografia è ottima e la sceneggiatura prende spunto da una storia reale,tuttavia anche il contesto storico in cui si sviluppano gli eventi narrati passa velocemente in secondo piano.
Vassilli e Konig,Law ed Harris non si esce da questo dualismo schematico,dove gli attori sono bravissimi e nascondono,in parte,le falle della trama.
Espressioni tirate a lucido,strategie di combattimento, momenti di convincente tensione non mancano,ma ad un certo punto l'unica vera cosa che conta è sapere chi la spunterà all'ultimo proiettile.
Potrebbe anche bastarvi,e per me è stato così,ma nell'Olimpo del cinema quest'opera non può metterci piede.
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aristoteles
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sabato 14 novembre 2015
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duello glaciale
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Un 7- se si potessero utilizzare voti numerici.
Il film è ben girato e la fotografia è più che discreta.
La storia si riduce praticamente ad un lungo,affascinante, quasi estenuante duello tra cecchini di alto livello.
Il contorno storico e la storia d'amore non sono importanti,per la pellicola intendo, piuttosto servono ad allungare il brodo.
Lunghe attese,studio del nemico e strategie,questo il "lavoro" prezioso del regista nel tenerci con il fiato sospeso per sapere chi alla fine la spunterà.
Convincenti e impeccabili le recitazioni dei due protagonisti, Law ed Harris.
Non un capolavoro ma un film che si fa seguire ben volentieri.
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jayan
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giovedì 14 maggio 2015
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una storia di guerra, d'amore e di valori
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Un'altra grande opera di Jean Jacques Annaud. Stavolta un film ambientato in Russia durante la seconda guerra mondiale, durante la battaglia decisiva per la presa da parte dei tedeschi di Stalingrado, sull'eroica resistenza dei russi. Si narrano tiratore scelto, Vassilli Zaitsev, che riuscì a uccidere numerosi ufficiali tedeschi. In seguito viene affidato il compito di ucciderlo al migliore tiratore scelto tedesco, un alto ufficiale con grande esperienza. Così il film diventa una caccia tra due uomini entrambi valorosi, entrambi disposti a tutto per uccidere il nemico e cambiare le sorti della guerra. In questo contesto c'è l'innammoramento di Vassilli con Tania e un intreccio a tre.
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Un'altra grande opera di Jean Jacques Annaud. Stavolta un film ambientato in Russia durante la seconda guerra mondiale, durante la battaglia decisiva per la presa da parte dei tedeschi di Stalingrado, sull'eroica resistenza dei russi. Si narrano tiratore scelto, Vassilli Zaitsev, che riuscì a uccidere numerosi ufficiali tedeschi. In seguito viene affidato il compito di ucciderlo al migliore tiratore scelto tedesco, un alto ufficiale con grande esperienza. Così il film diventa una caccia tra due uomini entrambi valorosi, entrambi disposti a tutto per uccidere il nemico e cambiare le sorti della guerra. In questo contesto c'è l'innammoramento di Vassilli con Tania e un intreccio a tre. Si vedono i veri valori e le sofferenze della guerra. Il regista è stato molto abile nel non decadere nel solito film di guerra alla John Wayne, ma si è mantenuto nei confini della realtà e dei fatti veramente accaduti. E' riuscito a sviscerare l'animo di entrambi gli eroi e di coloro che gli ruotano intorno, senza mostrare una parte superiore all'altra. L'unica cosa che manca è una buona colonna sonora, così il film sarebbe stato apprezzato ancora di più. Gli attori sono tutti bravi, sia quelli eccellenti e famosi che quelli meno conosciuti. Complimenti ad Annaud che ci regala sempre bei film. Non Sono affatto d'accordo con il commento del critico Giancarlo Zappoli, che spesso tende a ridurre i capolavori a filmetti di poco valore.
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thesenderminator
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domenica 28 dicembre 2014
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storia, leggenda, fantastico.
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sembra essere la storia del più grande cecchino militare, vassili zaitsev l'americano... Il cecchino,
di cui si narrano le vicende, kyle, ( e comunque tra non molto, direi lo possiamo
vedere e come narreranno altresì quel film ) pur avendo colpito
centinaia di bersagli non sembra aver infierito sulle sorti di una
guerra, la seconda guerra mondiale, come vassili zaitsev, la cui precisione, ha
contribuito e portato il proprio paese contro il nazismo alla vittoria e alla libertà,
dopo la missione terra bruciata.., che ricordiamo con orgoglio,
quando sembrava in atto l'imminente invasione totale
del nazismo... l'americano ed harris interpreta bene il ruolo del
nazifuciliere, con schiere di paesi catturati al
servizio del nazismo e in cerca direi del noto fuciliere cecchino, sino a
servirsi di piccoli ingenui finendo sottosfruttati per pendere alla corda del nemico,
il film narra anche il finto amico della stampa.
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sembra essere la storia del più grande cecchino militare, vassili zaitsev l'americano... Il cecchino,
di cui si narrano le vicende, kyle, ( e comunque tra non molto, direi lo possiamo
vedere e come narreranno altresì quel film ) pur avendo colpito
centinaia di bersagli non sembra aver infierito sulle sorti di una
guerra, la seconda guerra mondiale, come vassili zaitsev, la cui precisione, ha
contribuito e portato il proprio paese contro il nazismo alla vittoria e alla libertà,
dopo la missione terra bruciata.., che ricordiamo con orgoglio,
quando sembrava in atto l'imminente invasione totale
del nazismo... l'americano ed harris interpreta bene il ruolo del
nazifuciliere, con schiere di paesi catturati al
servizio del nazismo e in cerca direi del noto fuciliere cecchino, sino a
servirsi di piccoli ingenui finendo sottosfruttati per pendere alla corda del nemico,
il film narra anche il finto amico della stampa... che aveva vassili zaitsev, egli faceva solo il
proprio interesse, esaltando le imprese del cecchino per motivi
patriottistici, escluso l'incolumità del cecchino, sparlandone a
braccetto col nemico poi, per alterarne fra un rospetto e una rosicata, le imprese, del mito,
e anche perchè la bella... militare, per vassili zaitsev,
stravedeva... per una storia non come le altre, alchè l'amico
della stampa..., cominciò a screditare sabotando il mito di zaitsev,
e i peggiori nemici cominciarono oltre al cecchino trappola sistemato col solito
fucile a 45 gradi per così dire, per tenere sotto tiro il mito, a mettere
taglie trappole e tagliole, al chè, vassili zaitsev a
un certo punto sembra fermo gioca di astuzia però
col topo e altrettanto inorgoglito, e nascosto tra
i cadaveri aspetta.., circondato dall'orrore della guerra, fa ciò per
cui una nazione, un popolo invaso dai peggiori nemici s'aspetta, ciò
che è importante ormai per poche persone, e che hanno il compito e l'onore di fare..,
non credere d'essere dalla parte sbagliata della storia, solo
perchè i nazisti una mattina si sono levati con l'idea malsana di attaccare
un paese, e non cadere in mano ai nemici: prenderci pure anche il
the a colazione sembrano dire dall'alto i vertici militari, però,
c'è da ricordarsi di quelle
due stelle e quelle medaglie conferite alla divisa, e mentre
sergenti e ufficiali nemici si fanno vanto
dei loro allori, zaitsev incarna sempre più la carica
per loro inarrivabile, del mito, il resto lasciamolo per chi va a
veder il film, un grazie come sempre dovremmo in qualche caso dire
agli scenografi, perchè hanno dato modo di
riscoprire un lato della guerra artistico celebrando il mito, di vassili zaitzev.
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alelor
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martedì 2 dicembre 2014
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capolavoro mancato
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Film bello e godibile; poteva essere esagerato se avesse avuto un montaggio più serrato e avesse avuto scene davvero crude come fu veramente la battaglia di Stalingrado. La storia d'amore é facile e scontata e poco il linea col soggetto del film. Harris e finnes sono immensi ma non altrettanto law e la weitz. La regia é superba la fotografia pure. Tutto sommato un gran bel film
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valetag
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giovedì 2 ottobre 2014
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il nemico alle porte
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Grande sorpresa da "Il nemico alle porte": pellicola largamente bistrattata dalla critica, ma che, personalmente, ritengo assolutamente godibile.
Il primo tra i punti di forza è la rappresentazione dello scontro tra due totalitarismi: da una parte il nazismo, i cui crimini sono ben noti a tutti; dall'altra il comunismo del periodo staliniano, mostrato con grande crudezza ( basta prendere come esempio le scene in cui gli ufficiali russi sparano contro i compagni ritenuti disertori in quanto fuggitivi dagli scontrisenza speranza con i tedeschi). E' evidente che si è calcata la mano sull'ideologia sovietica alla ricerca del politically correct, ma non si può negare che siano fatti realmente accaduti.
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Grande sorpresa da "Il nemico alle porte": pellicola largamente bistrattata dalla critica, ma che, personalmente, ritengo assolutamente godibile.
Il primo tra i punti di forza è la rappresentazione dello scontro tra due totalitarismi: da una parte il nazismo, i cui crimini sono ben noti a tutti; dall'altra il comunismo del periodo staliniano, mostrato con grande crudezza ( basta prendere come esempio le scene in cui gli ufficiali russi sparano contro i compagni ritenuti disertori in quanto fuggitivi dagli scontrisenza speranza con i tedeschi). E' evidente che si è calcata la mano sull'ideologia sovietica alla ricerca del politically correct, ma non si può negare che siano fatti realmente accaduti.
Il secondo punto di forza è la ricostruzione della Stalingrado distrutta, allegoria di un mondo devastato dalla bramosia di potere.
Il terzo è la virtuosa colonna sonora elaborata da James Horner, in grado di rimandare all'atmosfera dei vecchi film sulla prima guerra mondiale.
Il lavoro svolto dagli attori ha dato ottimi risultati: Jude Law, Rachel Weisz e Joseph Fienns convincenti nei panni dei sovietici, l'amato Bob Hoskins impersona con carisma Cruscev, Ed Harris nei panni del freddissimo e senza cuore maggiore Konig è una vera sorpresa.
Non credo che il triangolo d'amore Vasilij-Danilov-Tania abbia poi così tanto compromesso lo spirito del film: anzi, ha dato lo spunto a uno deidialoghi più importanti: <<L'uomo sarà sempre l'uomo, non esiste l'uomo nuovo>> dice Danilov. Ci saranno sempre delle differenze tra gli uomini, anche se li si spoglia di tutti i beni materiali, anche se si decide di sterminare chi è diverso o pensa diversamente.
La fotografia è interessante, con tanti zoom di rimando ai visori dei fucili, eil sole che filtra tra il fumo e la polvere solo quando Vasilij si libera della minaccia del maggiore Konig.
Senza dubbio è un film sulla guerra molto valido, in quanto ci mostra le vicende da un angolatura differente.
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alessiomovie
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mercoledì 5 marzo 2014
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stalingrado e due cecchini
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“Il nemico alle porte” è la storia di un duello all’ultimo sangue combattuto tra le macerie della città di Stalingrado durante il secondo conflitto mondiale.
Questo film è stato girato nel 2000 dalla macchina da presa del regista francese Jean Jacques Annaud, autore di una chicca della filmografia mondiale come “Sette anni in Tibet” (1998).
I protagonisti della vicenda sono il soldato russo Vassili Zaitsev e il maggiore tedesco Konig, completamente opposti caratterialmente e umanamente ma accomunati dalla freddezza e dalla volontà di prevalere sull’avversario. Alla sfida a colpi di fucile si aggiunge un triangolo d’amore composto dallo stesso Vassili, da un commissario politico russo Danilov che racconta le gesta del cecchino infallibile e da una bella soldatessa Tania.
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“Il nemico alle porte” è la storia di un duello all’ultimo sangue combattuto tra le macerie della città di Stalingrado durante il secondo conflitto mondiale.
Questo film è stato girato nel 2000 dalla macchina da presa del regista francese Jean Jacques Annaud, autore di una chicca della filmografia mondiale come “Sette anni in Tibet” (1998).
I protagonisti della vicenda sono il soldato russo Vassili Zaitsev e il maggiore tedesco Konig, completamente opposti caratterialmente e umanamente ma accomunati dalla freddezza e dalla volontà di prevalere sull’avversario. Alla sfida a colpi di fucile si aggiunge un triangolo d’amore composto dallo stesso Vassili, da un commissario politico russo Danilov che racconta le gesta del cecchino infallibile e da una bella soldatessa Tania.
La scenografia di una Stalingrado sventrata dalle bombe e dai combattimenti è il perfetto sfondo per descrivere la morte, la disperazione e il dolore.
Ottime sono le interpretazioni dei due protagonisti: Jude Law e un mai scontato Ed Harris. Tra i nomi degli attori del cast saltano all’occhio Rachel Weisz (la soldatessa Tania), Joseph Fiennes (il commisario Danilov), indimenticabile protagonista di Shakespeare in Love, e l’Hellboy del cinema Ron Perlman (nel ruolo di Koulikov).
Il mio giudizio è “Si può vedere”: certamente per un pubblico patito di film di guerra non è il massimo e lo confermo, però qualcosa di interessante e storicamente veritiero si trova. La pellicola riesce anche a sottolineare oltre agli orrori della guerra, l’importanza della propaganda per chiamare soldati e popolazione a resistere e a continuare a combattere per un domani radioso.
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faucau
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domenica 2 febbraio 2014
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film western con un solo merito
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il film è costruito su un evento bellico di dimensioni ciclopiche, perchè nessuna battaglia attorno ad una città è durata un anno producendo un milione di morti da una parte e 250 mila dall'altra. La sua colpa è di aver ridotto un simile evento ad una storiella alla Sergio Leone, una sfida tra due eccellenti tiratori... Unico merito di questo film è stato quello di aver ricordato un fatto che per 70 anni nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere in rilievo, ossia che Hitler e Stalin erano stati compagni di merende nell'invasione e nella spartizione della Polonia, episodio che ha originato la spaventosa catastrofe della 2 Guerra mondiale. Se Hitler non avesse invaso le terre dell'alleato, Stalin non si sarebbe mai schierato con gli Alleati.
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il film è costruito su un evento bellico di dimensioni ciclopiche, perchè nessuna battaglia attorno ad una città è durata un anno producendo un milione di morti da una parte e 250 mila dall'altra. La sua colpa è di aver ridotto un simile evento ad una storiella alla Sergio Leone, una sfida tra due eccellenti tiratori... Unico merito di questo film è stato quello di aver ricordato un fatto che per 70 anni nessuno ha mai avuto il coraggio di mettere in rilievo, ossia che Hitler e Stalin erano stati compagni di merende nell'invasione e nella spartizione della Polonia, episodio che ha originato la spaventosa catastrofe della 2 Guerra mondiale. Se Hitler non avesse invaso le terre dell'alleato, Stalin non si sarebbe mai schierato con gli Alleati.
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[+] perché continuate a chiamarlo film western?
(di jayan)
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rimbaud37
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sabato 1 febbraio 2014
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stalingrado come lo sbarco in normandia
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Cara Alessandra, ogni epoca ha la sua storia ed in quel preciso momento i Sovietici erano nel giusto, come sarebbe andata con i nazisti se avessero preso Stalingrado.il prima ed il dopo fa parte della Storia e va descritto in un altro contesto.
La battaglia di Stalingrado ha la stessa importanza dello sbarco in normandia.
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