Investigazione scientifica al servizio della verità
La verità è bellezza, la bellezza è verità". Questa citazione da John Keats è una delle frasi più famose del protagonista di CSI – Crime Scene Investigation, Gil Grissom, e che meglio rappresenta lo spirito della serie: la ricerca della verità, a ogni costo, utilizzando le moderne tecnologie per scoprire assassini, violentatori, criminali, attraverso la raccolta delle prove. La verità è bellezza perché risponde alle nostre risposte e ai nostri dubbi, fa luce dove c'è buio, corrisponde agli equilibri dell'universo quando finalmente coincidono tutti i pezzi del puzzle rappresentato dall'enigma su chi ha commesso un crimine. La bellezza, infine, è verità per il successo che questa serie, ben fatta, ben scritta e anche ben interpretata, ha avuto in tutto il mondo, raccogliendo numerosi premi e riconoscimenti.
Alcuni l'hanno avvicinata a Quincy, per l'utilizzo della medicina legale ai fini investigativi; altri a X-Files, perché la scienza è spinta all'estremo, con tecnologie d'avanguardia, spesso nemmeno immaginabili per l'uomo qualunque. Resta il fatto che CSI – Crime Scene Investigation è un prodotto assolutamente sui generis, dall'impatto talmente forte da dare impulso alla nascita di altre serie sorelle. Infatti, se il primo CSI è ambientato a Las Vegas, sono state scelte Miami e New York per collocare le nuove edizioni del telefilm.

Produzione e programmazione
Come capita spesso, l'idea di CSI arrivò abbastanza casualmente allo sceneggiatore e produttore Anthony Zuiker. Entrato in contatto con Jerry Bruckheimer, ebbe da quest'ultimo lo stimolo a ideare una serie tv. Lo spunto arrivò da Discovery Channel e da una trasmissione che raccontava come gli investigatori utilizzassero la scienza, e in particolare il DNA, per scovare i criminali di vecchi delitti rimasti irrisolti – i cosiddetti "cold case" che hanno dato vita a un altro telefilm.
Nasce così CSI, un progetto molto semplice perseguito con feroce determinazione. Zuiker, infatti, lavorerà a stretto contatto con dei veri detective "CSI" del dipartimento di polizia di Las Vegas per documentarsi e riuscire a cogliere meglio il senso della loro professione.
CSI – Crime Scene Investigation fu programmato di venerdì, dopo la riedizione de Il fuggitivo, remake dell'omonima serie. Presto gli investigatori del Nevada rubarono la scena e divennero il telefilm più importante della CBS.

Protagonisti
Il successo di CSI – Crime Scene Investigation non poggia solo sulla ricerca investigativa, il fascino di nuove metodologie di indagine e il gusto per lo splatter ma anche sulla forza dei personaggi, tutti molto ben delineati. Protagonista della serie, nonché carismatico leader della squadra di detectives, è Gil Grissom, interpretato da William L. Petersen (visto già in Manhunter) e doppiato nel nostro paese dallo straordinario Francesco Pannofino. Introverso e misantropo, è un biologo specializzato in Entomologia.
Marg Helgenberger è Catherine Willows, probabilmente la scienziata – anche se in prestito alla polizia – più sexy mai vista in tv. Infatti è una ex spogliarellista che pagava con lo strip tease i corsi di studi in tecnologia medica. È specializzata nell'analisi delle macchie di sangue.
Warrick Brown è nato a Las Vegas, ha avuto problemi con il gioco d'azzardo e la sua specialità è l'analisi delle impronte delle scarpe. Sara Sidle è innamorata di Grissom ma non è ricambiata. Laureata in Fisica, è specializzata nell'analisi dei materiali. Infine, il "superpotere" di Nick Stokes è l'analisi di fibre e capelli.

Marg Helgenberger
Secondo molti è la cinquantenne più sexy della televisione. Marg Helgenberger ruba decisamente la scena al più carismatico collega Grissom a causa del sex appeal condito con doti intellettive non comuni. Nata nel novembre del 1958, fu scoperta da un produttore di soap opera mentre interpretava all'università "La bisbetica domata". Per un periodo ha letto le previsioni del tempo in una piccola televisione del Nebraska, lo stato degli USA dove è nata. La sua Catherine Willows è uno dei personaggi più amati di CSI: il suo caschetto biondo e il fascino del suo passato da ex spogliarellista spiegano ampiamente il perché. Nella sua carriera, ha lavorato in Always di Steven Spielberg, Bad Boys, Specie mortale, Erin Brockovich, In Good Company e Mr. Brooks; in tv l'abbiamo ammirata anche in 5 episodi di E.R. – Medici in prima linea.

Musica
La colonna sonora è spesso un elemento caratterizzante di un telefilm. Per la qualità e la cura dei dettagli che lo contraddistingue, anche CSI non fa eccezione. Tutta la franchigia è all'insegna degli Who, storica band inglese, i cui leader storici sono il chitarrista Pete Townsend e la voce solista Roger Daltrey. CSI – Crime Scene Investigation ha come sigla di apertura il loro brano "Who Are You"; "Won't Get Fooled Again" apre CSI: Miami e "Baba O'Riley" CSI: NY.
Lo show fa ampio ricorso anche a band e solisti più attuali come, tra gli altri, The Wallflowers, Mogwai, Radiohead, Rammstein, Sigur Rós, Rob Zombie, Avril Lavigne, Zero 7, Eminem, New Order, The Black Eyed Peas, Depeche Mode, Evanescence, Nine Inch Nails, The Stone Roses, Peter Gabriel, Prodigy, Gwen Stefani, Kate Bush e Placebo.

Franchigia
Il successo di CSI – Crime Scene Investigation ha spinto i produttori a innescare il moltiplicatore rappresentato dagli spin off. Al momento ce ne sono ben due ad accompagnare la serie principale. CSI: Miami è il primo nato dalla fortunata serie americana. Secondo una recente ricerca, condotta in oltre 20 Paesi, risulta essere il telefilm più visto al mondo. Protagonista è Horatio Caine, interpretato da David Caruso, capo del laboratorio di criminologia del Miami.
Il secondo spin off è ambientato a New York. CSI: NY ha come protagonista l'apprezzato attore Gary Sinise che interpreta Mac Taylor, ex marine, laureato in scienze biologiche, esperto di armi giapponesi e rimasto vedovo a causa degli attentati dell'11 settembre 2001.