Titolo originale | The Ninth Gate |
Anno | 1999 |
Genere | Horror |
Produzione | Francia, Spagna |
Durata | 132 minuti |
Regia di | Roman Polanski |
Attori | Johnny Depp, Lena Olin, Emmanuelle Seigner, Frank Langella, James Russo, Barbara Jefford Jack Taylor, José Lopez Rodero, Tony Amoni, Willy Holt, Allen Garfield, Jacques Dacqmine, Joe Sheridan, Rebecca Pauly, Catherine Benguigui. |
MYmonetro | 2,92 su 6 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 14 gennaio 2019
Un viaggio-inchiesta contrassegnato da segni inquietanti e morti misteriose. Al Box Office Usa La nona porta ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 18,5 milioni di dollari e 6,6 milioni di dollari nel primo weekend.
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Polanski, uomo dalla vita più grande del vero e grande regista anche nelle cadute di stile, oltre che attore teatrale straordinario (nella Metamorfosi kafkiana e in Amadeus di Shiffer a Vienna), qui sacrifica il suo talento ad un tentativo di film satanista di cassetta non paragonabile a Rosmary's Baby. La bella moglie Seigner è sciupata in un ruolo inattendibile, come, del resto, gli altri interpreti di rango. Lo spunto è dettato da due libri, edizioni uniche e antiche, che, passati nei secoli di mano in mano, hanno determinato tragedie immani. Il successo di questo film è modesto rispetto alle aspettative. Ma Polanski è sempre Polanski: chapeau.
Dean Corso, un esperto di libri antichi, viene ingaggiato da un ambiguo collezionista, Boris Balkan; Balkan possiede una delle tre sole copie esistenti de Le nove porte del regno delle tenebre, un volume scritto da Aristide Torchia nel XVII secolo e contenente delle formule in grado di evocare il diavolo. Corso viene così incaricato di recarsi in Europa per rintracciare e recuperare le altre due copie del libro...
Negli ultimi anni, elementi quali l'occultismo, i libri antichi e i codici segreti sono tornati di gran moda al cinema grazie allo straordinario successo de Il codice Da Vinci e di altri titoli analoghi. Ma già nel 1999, Roman Polanski si era cimentato con questo particolare genere con il film La nona porta, tratto dal romanzo Il club Dumas di Arturo Pérez-Reverte. Miscelando filologia ed esoterismo, efferati delitti e sette sataniche, Polanski ha costruito un thriller paranormale che ha per protagonista il personaggio di Dean Corso, cinico e ombroso "detective dei libri" efficacemente interpretato da Johnny Depp, affiancato nel cast da Lena Olin, Frank Langella ed Emmanuelle Seigner.
Assunto da un ricco collezionista senza scrupoli, Boris Balkan (Langella), Corso si ritroverà in viaggio per l'Europa alla ricerca di due dei tre volumi esistenti de Le nove porte del regno delle tenebre, un'opera "maledetta" scritta nel 1666 da Aristide Torchia e scampata alle fiamme dei roghi dell'Inquisizione; suo compito sarà quello di mettere a confronto i diversi volumi per stabilire quale delle tre copie costituisce la versione esatta del testo di Aristide, attraverso il quale è possibile (almeno così dice la leggenda) risvegliare il demonio. Fin dall'inizio della pellicola, Polanski è molto abile nel creare suggestioni ed atmosfere di notevole fascino, fra antichi volumi proibiti, inviolabili misteri legati all'adorazione di Satana ed un minaccioso pericolo sempre in agguato. Il film procede così per oltre due ore di durata fra alti e bassi, ma stecca clamorosamente con un finale pirotecnico e scontatissimo, che non riesce a evitare di cadere nel ridicolo con l'apparizione del Principe delle Tenebre.
In conclusione, il regista di Rosemary's baby ha realizzato un thriller dai risvolti soprannaturali che parte con grande senso del ritmo e della suspense, ma nel corso del suo svolgimento scivola sui luoghi comuni tipici del genere e talvolta sfiora addirittura la parodia involontaria. Se nel capolavoro con Mia Farrow, sempre in bilico fra realtà e immaginazione, il Male era qualcosa di oscuro e insondabile che albergava principalmente nelle inquietudini della protagonista, qui al contrario la sua presenza è fin troppo concreta e tangibile, a tutto svantaggio del risultato complessivo. Forse Polanski avrebbe fatto meglio a ricordarsi che, in genere, ciò che angoscia di più non è quello che viene mostrato in termini espliciti, ma ciò che rimane nascosto ed è lasciato alla fantasia dello spettatore.
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Tratto dal romanzo "El Club Dumas" (1993) di Arturo Pérez-Reverte, adattato con Enrique Urbizu e John Brownjohn, presenta la storia di Dean Corso, esperto di libri antichi che spesso tratta per commercializzare a suon di dollari, è assunto dal collezionista Boris Balkan studioso di occultismo, per indagare se le altre due copie di un suo volume, "Le nove porte del regno delle tenebre (1666)", siano [...] Vai alla recensione »
Se qualcuno, cambiando canale, si imbattesse nella visione de “La nona porta” direbbe, e non a torto, che non si tratta di un brutto film: si lascia seguire, ha un buon ritmo, riesce a intrigare e nello stesso tempo propone qualcosa di più raffinato rispetto alla media ( molto bassa) a cui siamo abituati: alla fine, anche passando sopra a qualche stonatura, potrebbe [...] Vai alla recensione »
Dean Corso è un "detective di libri" rari: con la collaborazione di un antiquario rintraccia volumi antichi nelle collezioni private e li rivende ai suoi clienti. Un giorno viene contattato da Boris Balkan che ha per lui un incarico delicatissimo: appurare l'originalità del suo esemplare del libro De novem portis, un trattato di demonologia scritto, a quanto si narra, [...] Vai alla recensione »
Il film si lascia guardare nella prima parte, grazie al mistero del "libro maledetto". Poi la trama si perde nell'assolutamente prevedibile, con un rassemblement di situazioni prese dal "nome della rosa" (le biblioteche e l'enigma da risolvere) , da "Rosemary's baby" (dello stesso Polanski) e soprattutto dall'appena uscito "eyes wide shut", [...] Vai alla recensione »
Polansky, nel 1999, torna ad affrontare , anni dopo Rosemary Baby's, un tema a lui caro; il mondo del Principe delle Tenebre. La sceneggiatura è ispirata al romanzo Club Dumas di A.Perez-Revert. Il protagonista è Dean Corso ( J.Deep) un esperto di libri antichi e consulente di insigni bibliofili, un vera autorità nel proprio campo.
Arturo Perez-Reverte è uno scrittore colombiano che ha iniziato la sua carriera come giornalista. Tra le sue opere da tenere in considerazione un grande capolavoro intitolato "Il Club Dumas" . È proprio da questo romanzo che il regista Roman Polnski ha tratto la sua ultima pellicola intitolata "La Nona Porta". Nel libro si intrecciano due storie, delle quali una riguarda [...] Vai alla recensione »
Sono passati 30 anni da quando un giovane regista di origine polacca si fece conoscere con una pellicola che sconvolse pubblico e critica.Il giovane si chiama Roman Polanski e il suo film era Rosemary's baby.Il film colpi' per la sua tematica satanista,ed ora dopo tutti questi anni Polanski torna a cercare il diavolo.Un esperto conoscitore di libri antichi(johnny deep) deve trovare le altre [...] Vai alla recensione »
Concordo sul finale deboluccio e "fantastico", il film è comunque di una bellezza assoluta. Indagine su un libro. Geniale. Ovviamente il libro è più bello del film, ma il film è da vedere. Atmosfere giuste per lo stile della storia, belle pure le ambientazioni e rimane la sensazione di vivere in un mondo senza frontiere, dove l'unico passaporto che serve è [...] Vai alla recensione »
Un film veramente intrigante che ti appassiona e ti elettrizza; raffinato come il protagonista (l'ottimo Johnny Deep). Molto belle le ambientazioni. La storia è tessuta bene. Peccato per la parte finale che mi ha veramente deluso e fa perdere punti alla pellicola.
Le tre stellette sono forse poche, le quattro stellette sono forse troppe. Il Cinema di Polanski si sa, è intriso di mistero e irrequietezza. Questo film ne è la sincera prova. Pur non avendosi guadagnato, molto strano, recensioni e critiche positive, il film di Polanski appare subito di Polanski, dalla regia alla fotografia, passando per una recitazione di alto livello e una trazione [...] Vai alla recensione »
Un altro ottimo film di Polanski, anche se un po' inferiore a "Rosmary's Baby" che rimanere il suo capolavoro del genere. Ogni scena, dall'inizio alla fine del film, ogni azione, ogni dialogo è studiato al millimetro per creare atmosfere di tensione e per far sentire allo spettatore la presenza demoniaca. Interpretazioni eccezionali per un film di eccezione (in positivo). [...] Vai alla recensione »
A mio parere il migliore di Polanski. Un film di stile gotico ,dove assistiamo a impiccagioni, maledizioni che cadono dal cielo, che corrispondono nei minimi particolari alle illustrazioni miniate di un libro, il nove porte, scritto da Lucifero in persona. Un film colto, che ci delucida sull' esistenza di libri rari e biblioteche proibite di lusso.
Thriller esoterico ed ironico su misura per Jonny Deep. La storia ed il suo interprete si sposano perfettamente e mi hanno donato il piacere di rivedere più volte un ottimo film. L’unica nota negativa è verso la fine, quando si nota chiaramente la presenza di uno stuntman al posto di Jonny, ma lo perdono, lui non è Jackie Chan e non interpreta le scene rischiose.
Il film parte bene, inizio intrigante e buon ritmo. Dopo la prima mezz'ora ho iniziato a notare un' evoluzione lineare e piuttosto scontata della trama. Colpi di scena banali e di poco effetto che conducono ad un finale che non dico sia anonimo, ma che non resterà di certo nella storia del cinema.... A mio giudizio un' occasione sprecata
Un herror più che un horror, una storia un pò troppo ingarbugliata che una sceneggiatura incerta confonde tra azione e mistero senza decidersi mai, e così la storia procede noiosamente con interventi esterni alla centralità recitativa di depp troppo sterili e poco convincenti, l'acchiappa il libro e fuggi che poi ti rubano e poi ritrovi come un mazzo di chiavi in una [...] Vai alla recensione »
Non un brutto film però si poteva fare meglio; prevedibile e a tratti imbarazzante (scena del palazzo). Il finale è brigativo: insomma le aspettative vengono deluse. Sempre bravo Deep, sprecata la Seigner. Peccato, da Polanski ti aspetti sempre qualcosa di straordinario. Sarà per un'altra volta.
Film pieno di incoerenze stilistiche enarrative, buono solo per l'atmosfera iniziale. Dopo continua a ripetersi fotocopiando un omicidio sull'altro. Depp impassibile, disponibile a qualche emozione solo quando c'è da lasciarsi cavalcare da una donna. Polanski ombra di se stesso pensava di far cassetta ripetendosi. Film che cadrà presto nelle serie horror di bassa lega.
Forse Polanski ci ha abituato tropp bene con "Rosemary's Baby", in ogni caso anche la "Nona porta” non è male. Certo, siamo su un altro pianeta ma il regista ha fatto un buon lavoro. Convincente anche Deep così come tuti gli altri attori/attrici. Film intrigante anche se, forse, il finale lo si poteva "studiare" meglio.
Per un film di questo genere non occorre sempre cercare che tutti I pezzi del puzzle SI incastrino fino alla soluzione. Conta di piu' che la trama ti prenda, che lo scorrimento sia agile, che I colpi di scena non manchino e siano spettacolari...Trovo che questo pseudo horror lungi dall'essere un capolavoro, abbia tutto cio'. Una piccola chiosa: Un "10" al fascino delle 2 Donne del film!
La storia è assurda, indigesta, ma la regia se la cava. E' un film da seguire senza pensare, lineare, senza pretese logiche. Una vacanza per Polanski e per gli attori. Russo e Seigner sprecati. Scene madri esilaranti e piuttosto vergognose.
Il thriller di Roman Polansky ha un inizio e uno svolgimento che riesce a catturare lo spettatore, con il mistero dell'indagine e la tensione frutto dell'incedere sul filo della separazione tra realtà e paranormale. Le vicende di Dean Corso rapiscono l'attenzione nonostante il lento svolgersi degli eventi, ma il film degenera nell'ultima parte, quando tutte le speranze di un [...] Vai alla recensione »
Bah, questo è film che lascia un po' perplessi. La trama di per se è un po' debole, per giunta ha poco mordente e dove potrebbe essere attivo è passivo, ad esempio negli inseguimenti in auto. Il finale lascia amari, perchè i due restauratori hanno strappato e falsificato un illustrazione del libro? E poi è Emannuelle Seigner il diavolo? Insomma, un po' [...] Vai alla recensione »
Ottimo film, con un interessante sceneggiatura e una regia mesta ed enigmatica. Il tutto scorre egregiamente fino alla fine quando, purtroppo, si è costretti ad assistere a una cosa assurda: un finale pecoreccio e al limite del trash che lascia con la bocca aperta (in senso negativo). Peccato. Va però considerato come l'unico e strano neo di un film con le 'carte' in regola.
Bello e affascinante, a mio parere superiore a Rosemary's Baby perchè più raffinato e complesso. Necessita di una cultura adeguata e di molta attenzione per essere compreso e seguito.
Non avendo visto molti film di Roman Polanski non posso fare più di tanti paragoni, ma posso esprimere un giudizio comunque positivo su questa pellicola. A parte il finale, inizialmente incomprensibile, il film affascina proprio per la trama, sorretta da un ottima colonna sonora, dove la continua ricerca di indizi e di prove sull'originalità del libro sposta il nostro protagonista [...] Vai alla recensione »
Polanski è un gran regista, ma qui la storia è assurda e lui si perde. Non ci crede e lo dimostra ampiamente. La messinscena regge esteticamente, ma fa acqua concettualmente. Così il ritmo è come spinto e l'interpretazione una buona interpretazione scolastica. Infine è troppo lungo. Alla fine persino stupido.
Lucifero se l’è passata molto bene, nel cosiddetto "secolo breve". Dai campi di battaglia della Grande guerra ai lager, la sua è stata una marcia trionfale, una macabra danza di morte che poco ha da invidiare ai più cupi affreschi medioevali. E Lucifero è stato ben presente nell'arte simbolo del Novecento, il cinema, gioco di ombre evocatore, tra mille sogni, anche di incubi terribili.
Roman Polanski non gradisce d'esser considerato uno specialista del demoniaco. La nona porta, dice, non è che un thriller. Comunque, aggiunge, ho girato un solo film satanico: quel Rosemary's Baby (1968) che, del diavolo e dei suoi accoliti, raccontava la congiura a fini di potere in un palazzaccio neogotico di New York. Nella foga di prendere le distanze dall'inferno, l'ormai sessantasettenne regista [...] Vai alla recensione »
Tre idee belle. Prima: Satana autore di incisioni, illustratore del manuale satanico La nona porta del Regno delle Ombre con tavole accuratamente firmate dalla sigla LCF (Lucifero). Seconda: Johnny Depp detective dei libri, cacciatore di opere rare e preziose per conto di clienti collezionisti appassionati, mercenario dei volumi antichi, che si trova coinvolto nella ricerca e nel confronto di tre copie [...] Vai alla recensione »
Protagonista de La nona porta è Dean Corso, un insolito detective di libri, di volumi antichi e rari, per la precisione, un disincantato mercenario al soldo di ricchi (e spietati) bibliofili. Uno di essi, tale Boris Balkan, gli affida un incarico inusuale: non trovare un libro ma confermare l'autenticità di un volume maledetto: si tratta infatti di una delle tre copie esistenti de Le nove porte del [...] Vai alla recensione »