Branchie

la storia di un ragazzo che ha paura di combattere la sua malattia nascondendosi dietro a fatti come l'irrisolvibilità della malattia stessa,e vro come già si legge in altre recensioni, il film non è il top, per trama e cast, ma per chi conosce Grignani e la sua vita, lo riconosce perfettamente nel film,la verità raccontata in metafore, il migliorarsi rispecchiando un sogno,il darsi forza cercando dentro di sè un super eroe.."debole"come quando si presenta al castello per liberare la sua amica, e goffo il modo in cui lo fanno,ma ci fa riflettere su come prendere iniziative sulle cose che non vanno e non lasciarsi indiferenti.la tratta dei bambini,come avveniva con gli schiavi, era una cosa squallida ma allo stesso momento da combattere..tutti i bambini e le persone del mondo sono "uguali" anche se la loro religione o il colore della pelle è "diverso" dal nostro,ed ecco che Grignani c'è lo sottolinea qualche anno fà con "Uguali e Diversi".Quindi non condanniamo chi è di quest'avviso e magari non bravo come qulche altro bravissimo attore o regista,solo per giornalismo o critica distruttiva, aiutiamoli a farli crescere e moyiviamo chi come loro cerca di Migliorare il Mondo. Scusate il ritardo