filippo catani
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mercoledì 3 aprile 2013
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thriller emozionante con colpi di scena multipli
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Un ex agente dell'FBI si è ritirato dal servizio dopo la perdita della moglie anche lei agente durante una missione. L'uomo ora fa il professore universitario di storia, ha una nuova compagna e soprattutto cerca di prendersi cura del piccolo figlio ancora traumatizzato per la perdita della mamma. Padre e figlio sembrano trovare una ciambella di salvataggio nella nuova famiglia di vicini con cui stringono amicizia. Questa famiglia però nasconde inquietanti segreti.
Un bel thriller che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino al sorprendente epilogo finale; si può riassumere così la pellicola che vede protagonisti e antagonisti Jeff Bridges nei panni del professore universitario che comincia a nutrire sospetti sulla vita dei vicini e Tim Robbins perfetto anche nella terribile parte del classico vicino della porta accanto.
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Un ex agente dell'FBI si è ritirato dal servizio dopo la perdita della moglie anche lei agente durante una missione. L'uomo ora fa il professore universitario di storia, ha una nuova compagna e soprattutto cerca di prendersi cura del piccolo figlio ancora traumatizzato per la perdita della mamma. Padre e figlio sembrano trovare una ciambella di salvataggio nella nuova famiglia di vicini con cui stringono amicizia. Questa famiglia però nasconde inquietanti segreti.
Un bel thriller che tiene lo spettatore con il fiato sospeso fino al sorprendente epilogo finale; si può riassumere così la pellicola che vede protagonisti e antagonisti Jeff Bridges nei panni del professore universitario che comincia a nutrire sospetti sulla vita dei vicini e Tim Robbins perfetto anche nella terribile parte del classico vicino della porta accanto. Un crescendo di tensione che finirà per coinvolgere tutti i protagonisti della vicenda in un terribile gioco al massacro. Davvero ben fatto.
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onufrio
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mercoledì 30 luglio 2014
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il mio vicino terrorista
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Michael Faraday corre in soccorse di un bambino sanguinante, è il figlio dei loro vicini di casa, le famiglie entraranno sempre più in amicizia per via appunto dei due figli, ma qualcosa insospettisce Faraday, che lavoro fa il signor Lang, ma soprattutto: chi é? da dove viene? la sana curiosità, il diritto di sapere chi frequenta, lo porterà a delle scoperte agghiaccianti: Lang appartiene ad un gruppo di terroristi e sono pronti a commettere una strage. Una serie di vicende scuoterà il povero professor Faraday, il finale poi consegna un colpo di scena assolutamente inatteso.
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fabal
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venerdì 24 giugno 2016
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poco sorprendente ma di grande tensione
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Faraday è un docente di storia che ha perso la moglie da alcuni anni. La donna, ex agente dell'FBI, è deceduta durante un'operazione contro un presunto trafficante d'armi, accusato di terrorismo. Ora Michael vive con la nuova compagna e il figlio Grant, tenendo corsi all'Università sugli attentati terroristici antigovernativi.
La situazione precipita quando padre e figlio fanno amicizia con i nuovi dirimpettai di Arlingotn Road, una famiglia in cui regnano sospetto e ambiguità. Michael comincerà a fare indagini sul loro conto. Paranoie da specialista del settore o realtà?
Non particolarmente originale nel plot, Arlington Road riesce comunque ad essere un buon thriller, di grande tensione e forte impatto morale.
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Faraday è un docente di storia che ha perso la moglie da alcuni anni. La donna, ex agente dell'FBI, è deceduta durante un'operazione contro un presunto trafficante d'armi, accusato di terrorismo. Ora Michael vive con la nuova compagna e il figlio Grant, tenendo corsi all'Università sugli attentati terroristici antigovernativi.
La situazione precipita quando padre e figlio fanno amicizia con i nuovi dirimpettai di Arlingotn Road, una famiglia in cui regnano sospetto e ambiguità. Michael comincerà a fare indagini sul loro conto. Paranoie da specialista del settore o realtà?
Non particolarmente originale nel plot, Arlington Road riesce comunque ad essere un buon thriller, di grande tensione e forte impatto morale. Il sospetto che la famiglia Lang abbia qualcosa da nascondere aleggia sin dall'inizio ma non vuole costituire il classico colpo di scena mirato a sorprendere. Come sosteneva Hitchcock - rivelando in anticipo il finale del romanzo D'entre les morts nella sua versione cinematografica Vertigo - la vera abilità nel creare suspense sta nel giocare a carte scoperte. Troppo facile stupire col colpo di scena, i registi bravi ci riescono senza.
Mark Pellington (da vedere anche il successivo e bellissimo The Mothman's prophecies) dirige con le classiche stoccate registiche da thriller, come le apparizioni improvvise del cattivo o il rombo musicale davanti alla scoperta pericolosa. Ma tutto questo funziona piuttosto bene, aggiungendosi a una squisita atmosfera di ambiguità familiare, che ricorda per molti versi quella di Rosemary's Baby. Il protagonista è vittima di un complotto architettato col sorriso sulle labbra dagli antagonisti, che hanno sempre l'aria di innocenza esasperata. Come nel personaggio di Cheryl, il cui sorriso quasi clownesco calza perfettamente con la scelta dell'attrice Joan Cusack (sorella di John) i cui trascorsi comici creano un ipocrita e funzionale contrasto.
Ottimo anche Bridges, eroe tormentato, vettore di un messaggio fortemente morale ma non retorico. Ispirato all'attentato di Oklahoma City, Arlington Road si pone nel difficile terreno del terrorismo organizzato interno - e spesso ridotto a isolati capri espiatori - e sulla legittimità della vendetta contro le istituzioni.
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elgatoloco
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lunedì 18 luglio 2016
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verboso e in parte prolisso, ma da non trascurare
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Un inizio folgorante, a livello di pure immagini-fotogrammi segnano una promessa non mantenuta, ma comunque il film non è affatto banale, gettando luce(un po'à' l'americaine, ossia personalizzando molto la storia, con attentati che toccano la vita presente e passata del protagonista)su una realtà rimasta in qualche modo"sotto traccia"rispetto all'11 settembre e ai recenti attentati dell'IS(Daesh): quella del terrorismo di matrice"fascista"(comunque di estrema destra, dei presunti"libertarians")negli USA... Rispetto a quanto si vede e si esperisce oggi, una realtà forse meno"vistosa"(eppure ha riflessi pesanti a livello di episodi di razzismo attualissimi, pur se non si identifica con essi, come neppure con la storia del Ku-Klux Klan.
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Un inizio folgorante, a livello di pure immagini-fotogrammi segnano una promessa non mantenuta, ma comunque il film non è affatto banale, gettando luce(un po'à' l'americaine, ossia personalizzando molto la storia, con attentati che toccano la vita presente e passata del protagonista)su una realtà rimasta in qualche modo"sotto traccia"rispetto all'11 settembre e ai recenti attentati dell'IS(Daesh): quella del terrorismo di matrice"fascista"(comunque di estrema destra, dei presunti"libertarians")negli USA... Rispetto a quanto si vede e si esperisce oggi, una realtà forse meno"vistosa"(eppure ha riflessi pesanti a livello di episodi di razzismo attualissimi, pur se non si identifica con essi, come neppure con la storia del Ku-Klux Klan...)ma non meno presente anche se più"localizzata", quella del "neonazismo made in USA"(tra mille virgolette, in realtà). La storia, appunto un po'prolissa e retorica del tranquillo prof.di storia, "roso"però dalla recente morte per uccisione della moglie, agente FBI uccisa da...si saprà poi, terroristi "neonazi", con i terroristi"vicini"anche topograficamente era probabilmente l'unico modo per avvicinare un pubblico, ormai culturalmente"torpido", come in specie(ma non solo)quello degli States a una simile problematica... Efficace l'uso dei flash-back, non invasivo, buona la musica di Badalamenti, quello di"Twin Peaks", per intenderci, ottimi gli interpreti, da Tim Robbins a Jeff Bridges, a Joan Kusack, "Arlington Road"è film, con tutti i suoi limiti, di tutto rispetto, non solo per la tematica affrontata ma per come essa viene affrontata... Un vero peccato che, magari, in qualche momento i toni non siano più"carichi"per attirare il pubblico e che in altri momenti al posto di divagazioni(le lezioni del prof)non ci sia qualche didascalia inframmezzata maggiormente capace di contestualizzare il tutto. Ma tant'è, per motivi di produzione(forse)e comunque di realizzazione ultimata il risultato è questo, non sempre del tutto convincente, appunto. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 17 agosto 2020
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quei film che passano inosservati ingiustamente...
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"Arlington Road"(Mark Pellington, 1999)liberamente ispirato all'attentato di Oklahoma City, può apparire(e in parte forse è)molto professorale, dialogico anzi fin troppo"monologico"(lo erano anche i dialoghi platonici...,ma là è un'altra storia), mentre in realtà ci mostra una"dark side"della nostra società(la realtà USA è diversa, lo sappiamo, ma non così tanto, ormai...)dove nelle"pieghe"(il lemma è di Deleuze, anche in collaborazione con Felix Guattari)si nasconde il demone del fascismo(non uso altro lemma, dato che distinzioni troppo capziose e dettaglia rischiano di"sfumare"il concetto, riducendolo a nulla, annichilendolo in modo sostanziale9che si nasconde in quel perbenismo borghese che ne è sempre stato il principlae fomite, la causa principale, anche e soprattutto quando si è"abbellito"con un falso ribellismo che in realtà andava sempre e soltanto a rafforzare l'ordine costituito, lo"status quo ante".
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"Arlington Road"(Mark Pellington, 1999)liberamente ispirato all'attentato di Oklahoma City, può apparire(e in parte forse è)molto professorale, dialogico anzi fin troppo"monologico"(lo erano anche i dialoghi platonici...,ma là è un'altra storia), mentre in realtà ci mostra una"dark side"della nostra società(la realtà USA è diversa, lo sappiamo, ma non così tanto, ormai...)dove nelle"pieghe"(il lemma è di Deleuze, anche in collaborazione con Felix Guattari)si nasconde il demone del fascismo(non uso altro lemma, dato che distinzioni troppo capziose e dettaglia rischiano di"sfumare"il concetto, riducendolo a nulla, annichilendolo in modo sostanziale9che si nasconde in quel perbenismo borghese che ne è sempre stato il principlae fomite, la causa principale, anche e soprattutto quando si è"abbellito"con un falso ribellismo che in realtà andava sempre e soltanto a rafforzare l'ordine costituito, lo"status quo ante". Il film in oggetto, con quel finale sconcertante, nel quale il principlae accusator,e "scottato in vivo", in quanto sua moglie, in forza all'FBI, era stata uccisa proprio per aver"troppo indagato"su un "nido di vipere", viene poi additato al pubblico ludibrio quale responsabile dell'attentato che aveva previsto e cercato di sventare, individuandone anche il colpevole. Francamente un film importante, che mette in luce le troppe complicità immanenti anche e soprattutto a forze come l'FBI, chiaramente direttamente coinvolte nel potere(negli States, peraltro, una vera tripartizione liberaldemocratica/montesqueuiana tra potere legislativo, essecitivo e giudiziario esiste praticamente solo sulla carte)facciano di tutto per preservarlo servandosi di quelle forze"oscure"che sembrerebbero minarlo... Interpreti di gran classe Tim Robbins, Jeff Bridges, Hope Davis, Robert GOssett. El Gato
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luigi chierico
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martedì 12 febbraio 2013
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quando l'erotismo è amore e l'amore è erotismo
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L’AMANTE ( dal romanzo autobiografico di MARGUERITE DURAS )
Il film mi è tanto piaciuto quando l’ho visto la prima volta che ne acquistai
Il libro e la cassetta( erano altri tempi!).
Lo rivedo ogni volta che la TV lo ripropone e mi lascia sempre la stessa amarezza dopo un profondo coinvolgimento in quelli che sono i sentimenti,la passione,l’amore,il desiderio,l’erotismo sottile della protagonista.
Tutto il mondo dei sentimenti che pervade i due protagonisti si svolge in una modesta e silenziosa camera,paradiso dei sensi ma anche dei sogni,delle speranze e delle illusioni,una camera per incontri dove sovrano è l’erotismo che cela un amore che durerà tutta la vita,comunque.
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L’AMANTE ( dal romanzo autobiografico di MARGUERITE DURAS )
Il film mi è tanto piaciuto quando l’ho visto la prima volta che ne acquistai
Il libro e la cassetta( erano altri tempi!).
Lo rivedo ogni volta che la TV lo ripropone e mi lascia sempre la stessa amarezza dopo un profondo coinvolgimento in quelli che sono i sentimenti,la passione,l’amore,il desiderio,l’erotismo sottile della protagonista.
Tutto il mondo dei sentimenti che pervade i due protagonisti si svolge in una modesta e silenziosa camera,paradiso dei sensi ma anche dei sogni,delle speranze e delle illusioni,una camera per incontri dove sovrano è l’erotismo che cela un amore che durerà tutta la vita,comunque.
Il silenzio di un concedersi senza parole è in contrasto con un mondo tumultuoso che con frastuono e baccano, privo d’amore,circonda la camera.
L’erotismo espresso in mille modi è qui poesia, candore, umanità.
Lascia il sapore dolce ed aspro di un frutto tanto desiderato quanto proibito.
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