|
|
stefano94
|
lunedì 27 agosto 2012
|
capolavoro snobbato dalla critica
|
|
|
|
Lester, 42 anni, vivendo un matrimonio infelice si invaghisce di Angela, un'amica semi-ninfomane di sua figlia, Jane. Contemporaneamente Jane inizia una relazione con RIcky, vicino di casa, che rifornirà Lester di marijuana, mentre la moglie di Lester, Caroline, lo tradisce con uno yuppie suo collega. Molto meno complicato di quanto sembri, probabilmente uno dei film più belli degli ultimi vent'anni, continuamente e ingiustamente snobbato dalla critica, perfetto sia dal punto artistico che tecnico, un film con una morale senza morale, che indaga più volte sulla bellezza della vita, che ci fa VEDERE (cosa molto rara nel cinema) la bellezza del mondo. Almeno due scene da citare: la scena della busta che vola, pura poesia, e il monologo finale di Lester.
|
|
|
[+] lascia un commento a stefano94 »
[ - ] lascia un commento a stefano94 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
stefano bruzzone
|
lunedì 1 settembre 2014
|
esagerato
|
|
|
|
Un mezzo capolavoro, anche nelle musiche azzeccatissime, con uno straordinario K.Spacey nei panni di un goffo americano medio il quale un bel giorno, folgorato dai complimenti ricevuti da parte di una compagna di classe della figlia, decide che ne ha piene le palle di tutti e ricomincia una nuova vita come si riportasse l'orologio biologico indietro di 30 anni. Nel mezzo della storia si articolano altre situazioni che toccano tutti gli interpreti creando un intreccio di situazioni mai ovvie e banali e assolutamente sintonizzate con l'evolversi degli eventi di casa Burnham. Finale da Oscar....infatti le statuette furono 5 tutte meritatissime.
Voto: 8,5
|
|
|
[+] lascia un commento a stefano bruzzone »
[ - ] lascia un commento a stefano bruzzone »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
williamd
|
sabato 13 settembre 2014
|
un capolavoro di difficile interpretazione...
|
|
|
|
Non saprei da dove iniziare per descrivere American Beauty...sicuramente mi è piaciuto.
C'è una storia unica alla quale tutti i personaggi del film appartengono, ma tutti loro hanno anche una storia più personale. Ragionando logicamente tutte le storie sono un paradosso, uno più grande dell'altro, ma poi se ci pensiamo bene capiamo che sono molto più vicine alla realtà di quanto prima credevamo.
In una bella via, in una grande casa, abita la famiglia Burnham, composta da Lester (Kevin Spacey), Carolyn (Annette Bening) e Jane (Thora Birch). Sia Lester che Carolyn hanno un buon lavoro, due belle macchine...i soldi non mancano e la loro figlia sedicenne Jane sembra avere tutto.
[+]
Non saprei da dove iniziare per descrivere American Beauty...sicuramente mi è piaciuto.
C'è una storia unica alla quale tutti i personaggi del film appartengono, ma tutti loro hanno anche una storia più personale. Ragionando logicamente tutte le storie sono un paradosso, uno più grande dell'altro, ma poi se ci pensiamo bene capiamo che sono molto più vicine alla realtà di quanto prima credevamo.
In una bella via, in una grande casa, abita la famiglia Burnham, composta da Lester (Kevin Spacey), Carolyn (Annette Bening) e Jane (Thora Birch). Sia Lester che Carolyn hanno un buon lavoro, due belle macchine...i soldi non mancano e la loro figlia sedicenne Jane sembra avere tutto. C'è però qualcosa che non quadra in famiglia, anzi più di una, e da un peso specifico alquanto elevato: Lester e Jane praticamente non si parlano e si può dire che succeda quasi lo stesso tra Jane e Carolyn e Carolyn e Lester. Non lo conosciamo il motivo di questa spaccatura, ma pare che i tre si siano come abituati a questo strano e freddo rapporto che non sembrano intenzionati a cambiare anche se fa inconsciamente soffrire.
Ad una decina di metri di distanza vivono invece i Fitts, anche loro in tre: il padre Frank, ex colonnello dei marines, la madre Barbara, e Ricky, il figlio diciottenne. Educato con l'ordine e la disciplina di un soldato, Ricky parla al padre in tono di sottomissione gerarchica, ma in realtà non lo teme affatto facendo di giorno di bravo ragazzo e di sera lo spacciatore. Tutto questo all'oscuro di Frank, il padre fortemente attaccato al partito fascista-nazista, e della madre, che evidentemente soffre di qualche grave problema mentale a cui suo marito e suo figlio proprio non badano.
C'è infine Angela, la migliore amica di Jane, da un carattere molto estroverso che maschera quella che è ancora una fragile ragazza.
Ma intanto sono successe molte cose che potrebbero addirittura sembrare bizzarre, ma che simboleggiano ancor di più l'apatia di casa Burnham: Lester si prende una cotta per Angela, compra droga da Ricky e sua moglie lo tradisce, ma a lui non importa.
A far finire tutto in catastrofe c'è Angela che dà corda a Lester e Frank che crede suo figlio gay...ma prima che scappi il morto e finisca il film, un personaggio (non faccio il nome per non rovinarvi il finale) capirà come tutto sia stato insensato e quali siano le vere grandezza della vita che ha tralasciato.
A mio parere si può interpretare il film in 1.000 modi diversi perché tocca svariati argomenti (secondo me un po' come Forrest Gump). Personalmente il messaggio che mi è arrivato, che secondo me è anche quello che il film voleva lanciare, (il titolo American Beauty, - bellezza americana - secondo me è in tono ironico per far vedere quella che la gente chiama "bellezza" quando in realtà si tratta di oggetti materiale o solo di sesso senza amore) è che le cose importanti nella vita non sono gli oggetti inanimati ma altre cose che rispondono ai nomi di emozioni, sentimenti !!
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a williamd »
[ - ] lascia un commento a williamd »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
benues
|
sabato 21 febbraio 2015
|
un'icona del cinema di fine millennio....
|
|
|
|
American beauty entra di diritto o per meglio dire è entrata di diritto 15 anni fa ,nella lista dei capolavori assoluti, sfornati dal cinema americano e non...e nel suo genere di sicuro quello che si definisce una pietra miliare,difficilmente ripetibile in questi termini....una black comedy che lascia in tutti noi un senso di frustrazione ma al tempo stesso di magnifica ossessione di quello che realmente rappresenta la vita di ogni individuo in ogni sua piccola sfaccettatura....i sogni ,la frenesia ,la decadenza ed il risorgimento, tutti visti attraverso gli occhi di un quarantenne soffocato oramai da una vita che non gli appartiene più fino al momento che egli stesso definisce SPETTACOLARE.
[+]
American beauty entra di diritto o per meglio dire è entrata di diritto 15 anni fa ,nella lista dei capolavori assoluti, sfornati dal cinema americano e non...e nel suo genere di sicuro quello che si definisce una pietra miliare,difficilmente ripetibile in questi termini....una black comedy che lascia in tutti noi un senso di frustrazione ma al tempo stesso di magnifica ossessione di quello che realmente rappresenta la vita di ogni individuo in ogni sua piccola sfaccettatura....i sogni ,la frenesia ,la decadenza ed il risorgimento, tutti visti attraverso gli occhi di un quarantenne soffocato oramai da una vita che non gli appartiene più fino al momento che egli stesso definisce SPETTACOLARE.....Sfido chiunque di voi a non aver provato almeno una volta nella vita quel senso di impotenza e frustrazione dovuto al raggiungimento di un dato obiettivo che nel tempo si calcifica e rende tutto più piatto e banale...è chiaro che il film di Mendes nato senza alcuna pretesa,e divenuto un cult grazie al cast stellare ,il duo Spacey/ Bening si rivela davvero unico ed inimitabile,i co protagonisti a partire dalla figlia di Spacey e dal fidanzato di quest ultima sono autentici mattatori ; nessun personaggio si può definire fuori dal contesto ,sono tutti messi li a rendere questo film un autentica chicca ; per gustare sino in fondo ogni piccola sfumatura ,vi consiglio di rivederlo più volte,perché solo così potrete apprezzarne lo spessore e il signiifcato più profondo che esso vuol trasmetterci....ė un film emozionante ,con una fotografia e dei piani d'inquadratura davvero unici,la scena del giornale che danza nell'aria sapientemente ripreso dall obiettivo della videocamera di Ricky Fitts ,il sovrapporsi delle immagini dei due ragazzi che si riprendono e nello stesso tempo si confidano i loro sogni e le loro speranze,la maniacale ossessione di Catherine nel tenere in ordine la casa ed il suo attaccamento alle cose materiali,il rapporto tra i due protagonisti che arriva ad un punto di non ritorno ,fanno di American beauty un film denso,autentico dove ognuno di noi può trovare un pezzo di se stesso
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a benues »
[ - ] lascia un commento a benues »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
floyd80
|
lunedì 8 giugno 2015
|
capolavoro
|
|
|
|
Un fulmine a ciel sereno...lo vidi per sbaglio in un soleggiato pomeriggio d'estate e ne rimasi affascinato.
K. Spacey è da oscar, la regia è meravigliosa, la fotografia è stupefacente, la musica è celestiale e la sceneggiatura non fa un grinza.
Un capolavoro del cinema americano.
|
|
|
[+] lascia un commento a floyd80 »
[ - ] lascia un commento a floyd80 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
jacopo b98
|
sabato 25 maggio 2013
|
lo strepitoso esordio di mendes rimarrà per sempre
|
|
|
|
Lester Burnham (Spacey), da morto, racconta il suo ultimo anno di vita in cui, innamoratosi di una compagna di scuola (Suvari) della figlia (Birch), cercherà in ogni modo di sedurla, mentre la isterica moglie (Bening) lo tradirà con un altro uomo (Gallagher) e il suo vicino di casa, ex-marine, gli dichiarerà la sua omosessualità prima di ucciderlo. Il “film-bomba” del ’99, esordio alla regia del regista teatrale inglese Mendes, basato su una strepitosa sceneggiatura di Alan Ball, la pellicola che, costata somme effimere, rase al suolo tutti i botteghini incassando quasi quattrocento milioni di dollari, divenne in breve una vera leggenda cinematografica ed un vero cult.
[+]
Lester Burnham (Spacey), da morto, racconta il suo ultimo anno di vita in cui, innamoratosi di una compagna di scuola (Suvari) della figlia (Birch), cercherà in ogni modo di sedurla, mentre la isterica moglie (Bening) lo tradirà con un altro uomo (Gallagher) e il suo vicino di casa, ex-marine, gli dichiarerà la sua omosessualità prima di ucciderlo. Il “film-bomba” del ’99, esordio alla regia del regista teatrale inglese Mendes, basato su una strepitosa sceneggiatura di Alan Ball, la pellicola che, costata somme effimere, rase al suolo tutti i botteghini incassando quasi quattrocento milioni di dollari, divenne in breve una vera leggenda cinematografica ed un vero cult. È la storia di una apparentemente normale famiglia americana, in realtà convinta della propria superiorità in tutto. Il titolo è un’allusione al tema della bellezza, incarnata nel personaggio di Angela, e forse autentico tema del film. Tutto si regge su dialoghi assolutamente geniali, supportati da un ottimo cast, capitanato da due protagonisti assolutamente strepitosi, Spacey, che fa il bambino, sbircia dai buchi della serratura e si allena in garage per sedurre l’adolescente, la Bening, che non sarà mai più così brava ed è una sua degna complice. Se nel successivo Revolutionary Road Mendes sarà spietato qui lo è forse ancora di più, ma in modo diverso: nel film del 2008 non c’è nessuna catarsi, non c’è soluzione al dramma, e neppure qui, ma lo spettatore è come se non se accorgesse e ride alle battute, ride quando la Bening strilla in modo ridicolo e ride quando Spacey consegna alla moglie insieme all’amante i panini da Mister Sorriso. Fa quindi ridere? È una commedia? Sì, in parte, ma se si riflette, cosa che qui è un optional a differenza che nel film con DiCaprio e la Winslet, non più così tanto ed anzi, c’è un retrogusto amaro, drammatico, sconvolgente, in tutto. Giustamente, oltre al successo di pubblico, l’Academy ha ricompensato il film con cinque Oscar: miglior film, regia, attore protagonista, sceneggiatura originale e fotografia (Conrad Hall). Tre Golden Globe (film drammatico, regia, sceneggiatura) e sei BAFTA (film, attore, attrice, colonna sonora, montaggio, fotografia) oltre a decine di premi internazionali.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a jacopo b98 »
[ - ] lascia un commento a jacopo b98 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
evildevin87
|
domenica 23 febbraio 2014
|
l'amarezza mascherata da felicità
|
|
|
|
Questo film ne è uno degli esempi più lampanti. Un film che mostra come l'abitudinario possa corrodere e rovinare i rapporti umani fino al collasso. E' la debolezza e, contemporaneamente, la voglia di riscattarsi che muove ogni personaggio, ognuno dei quali è tanto semplice quanto incalzante ed efficace, e il film certo non richiedeva chissà che caratterizzazioni da capogiro. Sam Mendes ha confezionato un lavoro coi fiocchi con un ricercata e accurata regia e con la strepitosa sceneggiatura di Alan Ball. I dialoghi sono il vero punto forte (su tutti il monologo finale di Lester, interpretato da un eccelso Kevin Spacey), ciò che rimane di più alla fine e che fa di questo film un vero gioiello del cinema americano.
[+]
Questo film ne è uno degli esempi più lampanti. Un film che mostra come l'abitudinario possa corrodere e rovinare i rapporti umani fino al collasso. E' la debolezza e, contemporaneamente, la voglia di riscattarsi che muove ogni personaggio, ognuno dei quali è tanto semplice quanto incalzante ed efficace, e il film certo non richiedeva chissà che caratterizzazioni da capogiro. Sam Mendes ha confezionato un lavoro coi fiocchi con un ricercata e accurata regia e con la strepitosa sceneggiatura di Alan Ball. I dialoghi sono il vero punto forte (su tutti il monologo finale di Lester, interpretato da un eccelso Kevin Spacey), ciò che rimane di più alla fine e che fa di questo film un vero gioiello del cinema americano. Inutile voler cercare il pelo nell'uovo per smontarlo, i cinque premi Oscar questo film se li è meritati tutti, senza sè e senza ma.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a evildevin87 »
[ - ] lascia un commento a evildevin87 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
samn97
|
sabato 10 gennaio 2015
|
tragicommedia catartica, capolavoro sulla bellezza
|
|
|
|
American Beauty è uno di quei film che capitano raramente. In esso riescono ad essere presenti allo stesso tempo e con le stesso successo tutti gli elementi che rendono un film un vero e proprio capolavoro: già dall'inizio, il gusto della citazione (Viale del Tramonto) e il progressivo richiamo al personaggio di Jack Lemmon de "L'appartamento" ci fanno capire che è un film colto, ma fin dalle prime sequenze possiamo anche dedurre un certo gusto per il grottesco, il tragicomico e la satira. Infinite sono le chiavi di lettura, ma ciò che accomuna tutte è la catarsi,a cui lo spettatore è sottoposto - con un gusto modernissimo - attraverso lo shock della morte mixata all'apoteosi della bellezza.
[+]
American Beauty è uno di quei film che capitano raramente. In esso riescono ad essere presenti allo stesso tempo e con le stesso successo tutti gli elementi che rendono un film un vero e proprio capolavoro: già dall'inizio, il gusto della citazione (Viale del Tramonto) e il progressivo richiamo al personaggio di Jack Lemmon de "L'appartamento" ci fanno capire che è un film colto, ma fin dalle prime sequenze possiamo anche dedurre un certo gusto per il grottesco, il tragicomico e la satira. Infinite sono le chiavi di lettura, ma ciò che accomuna tutte è la catarsi,a cui lo spettatore è sottoposto - con un gusto modernissimo - attraverso lo shock della morte mixata all'apoteosi della bellezza. Come può fare l'uomo a liberarsi dalla prigionia della routine? Come si può spezzare la gabbia dell'ordinario? Qual è il prezzo da pagare in cambio? E poi: davvero chi ci sembra fuori dall'ordinario lo è? O forse, proprio chi appare più grigio è in realtà il prototipo del reietto? American Beauty riesce a darci tutte queste risposte. Il fatto che esca proprio alle soglie del 2000 certamente ha contribuito a dare scenicità: si è forse voluto dare uno scossone al nuovo millennio? Può darsi, ma anche in qualsiasi altro momento, American Beauty avrebbe avuto il medesimo risultato, poichè si tratta di qualcosa di talmente perfetto da dover per forza segnare la storia del cinema. é un film che riesce a suscitare tutte la gamma delle emozioni umane, con un ritmo lento e mai troppo incalzante: c'è il comico, il romantico o per lo meno erotico (benchè mai concreto o esplicitato), l'onirico, la suspence, in brevi istanti persino una penombra di orrore. In altre parole la "Bellezza Americana" non è che la morte grottesca dell' "American Dream".
ma al di là della visione filosofica, mi sembra più che giusto tessere anche le lodi dell'aspetto tecnico del film. La regia è qualcosa di indimenticabile e straordinario: Sam Mendes, aiutato dalla fotografia di Hall e dalla sceneggiatura di Alan Ball, riesce a catturare ogni possibile elemento di bellezza in qualsiasi inquadratura. Alcune sono diventate leggenda come quella di Angela avvolta dalle rose di fronte ad un sognante Lester, ma anche ogni altro momento del film presenta un tributo al bello e all'armonioso, che la splendida colonna sonora accompagna inscindibilmente. Poste queste basi, serve qualcuno a dare vita alla storia: il cast è tutto degno di nota, specialmente Chris Cooper nel ruolo del tenente marines omosessuale represso; ma sono i due protagonisti - Kevin Spacey e Annette Bening - a presentare il non plus ultra dell'interpretazione. Kevin Spacey offre un'interpretazione straordinaria, la sua proverbiale concentrazione è palpabile, e non offre motivo di distrazione per nessuna ragione. Rifacendosi ad un mito quale Jack Lemmon, Kevin presenta il suo personaggio in un continuo processo di cambiamento,e come le sue infinite espressioni non si ripetono mai, così Lester non è mai uguale a sé stesso, attraversato interiormente da un panta rhei innescato dal desiderio catartico/cataerotico della bellezza (all'apparenza diabolica, ma in realtà purissima) di Angela - e il nome non è una casualità. Solo alla fine - involontario canto del cigno del personaggio protagonista - percepiamo in maniera completamente chiara la sua ritrovata felicità, ottenuta solo attraverso la consapevolezza della necessità di un continuo mutare. Altrettanto eccelsa è Annette Bening nel dipingere le fattezze di Carolyn, donna frustrata e repressa al limite dell'isteria, convinta di trovare la propria armonia curando un'immagine solo apparente di bellezza, successo e serenità - come è deducibile dalla musica che sceglie di ascoltare durante le cene di famiglia. é consapevole che nè il marito nè la figlia sono soddisfatti di lei, e che nemmeno lei lo è di sè stessa, ma finchè tutto non diventa più che palese e quindi insostenibile, per Carolyn non è un problema. E quando sceglierà anche lei di lasciarsi andare andrà incontro all'esaurimento e all'autodistruzione, innescando una sorta di miccia interiore e abbandonandosi al tradimento del marito (con quello che fino a poco prima era il suo rivale in lavoro) e a svaghi insoliti per "sfogarsi".
E' un film in cui tutti inseguono la bellezza, la perfezione esterna, ma ciò li porta uno per uno alla rovina. Solo i due personaggi che ne fanno del tutto a meno, Jane e Ricky, sembra abbiano ottenuto un'autentica felicità - al prezzo di separarsi del tutto dal loro mondo precedente.
Vincitore di 5 meritatissimi premi oscar nel 2000: Miglior Film, Regia, Attore Protagonista (Kevin Spacey), Sceneggiatura originale, Fotografia. Candidato anche a Miglior Attrice (grande Annette Bening), montaggio, Colonna Sonora. Film da vedere assolutamente...
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a samn97 »
[ - ] lascia un commento a samn97 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
fabio57
|
martedì 23 febbraio 2016
|
grande mendes
|
|
|
|
Veramente notevole questa pellicola di Mendes, che scava a fondo nelle dinamiche psicologiche di una famiglia americana tipo,sfatando il mito del sogno americano, che s'infrange su un muro di ipocrisie,bugie,tradimenti e fallimenti.Spacey superbo, come uomo di mezz'età mediocre, afflitto da "lolitismo" Bening perfetta nel ruolo della nevrotica,arrivista fedigrafa e insoddisfatta, ma la palma del migliore di tutti va al personaggio del Colonnello dei marines.Uomo autoritario,senza mezze misure,tutto d'un pezzo, maschilista,tradizionalista, vistosamente omofobo,fino al paradosso ma non tanto di scoprirsi attratto anche lui dagli uomini.L'ostracismo tenace di una classe sociale conformista e conservatrice avverso la diversità, potrebbe nascondere in taluni casi una latente omosessualità, il più delle volte repressa o mascherata, non sempre consapevolmente, sotto una coltre di intolleranza oltranzista.
[+]
Veramente notevole questa pellicola di Mendes, che scava a fondo nelle dinamiche psicologiche di una famiglia americana tipo,sfatando il mito del sogno americano, che s'infrange su un muro di ipocrisie,bugie,tradimenti e fallimenti.Spacey superbo, come uomo di mezz'età mediocre, afflitto da "lolitismo" Bening perfetta nel ruolo della nevrotica,arrivista fedigrafa e insoddisfatta, ma la palma del migliore di tutti va al personaggio del Colonnello dei marines.Uomo autoritario,senza mezze misure,tutto d'un pezzo, maschilista,tradizionalista, vistosamente omofobo,fino al paradosso ma non tanto di scoprirsi attratto anche lui dagli uomini.L'ostracismo tenace di una classe sociale conformista e conservatrice avverso la diversità, potrebbe nascondere in taluni casi una latente omosessualità, il più delle volte repressa o mascherata, non sempre consapevolmente, sotto una coltre di intolleranza oltranzista.Naturalmente non è una regola però uno spunto su cui riflettere.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a fabio57 »
[ - ] lascia un commento a fabio57 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|
orion84
|
lunedì 29 febbraio 2016
|
un film che vi sorprenderà
|
|
|
|
American Beauty è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, è un film che partendo da una famiglia normale, che appare perfetta per la società moderna, arriva a mostrarci quanta sofferenza e quanto buia può essere l'esistenza di noi tutti quando pieghiamo noi stessi alle regole non scritte della vita.
Ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei protagonisti del film, ed è forse significativo che tra tutti i personaggi all'apparenza perfetti l'unico che sa chi è e in fondo apprezza la vita è proprio quello che da fuori sembra il più strano.
La realizzazione impeccabile e le interpretazioni degli attori contribuiscono ad innalzare il valore della pellicola ma qui a farla da padrona è una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore e lo mette davanti a tutte le maschere che si indossano nella quotidianità della vita, concedendoci un sorriso ogni tanto con cui tirare il fiato.
[+]
American Beauty è uno di quei film che tutti dovrebbero vedere almeno una volta nella vita, è un film che partendo da una famiglia normale, che appare perfetta per la società moderna, arriva a mostrarci quanta sofferenza e quanto buia può essere l'esistenza di noi tutti quando pieghiamo noi stessi alle regole non scritte della vita.
Ognuno di noi può immedesimarsi in uno dei protagonisti del film, ed è forse significativo che tra tutti i personaggi all'apparenza perfetti l'unico che sa chi è e in fondo apprezza la vita è proprio quello che da fuori sembra il più strano.
La realizzazione impeccabile e le interpretazioni degli attori contribuiscono ad innalzare il valore della pellicola ma qui a farla da padrona è una sceneggiatura che non lascia scampo allo spettatore e lo mette davanti a tutte le maschere che si indossano nella quotidianità della vita, concedendoci un sorriso ogni tanto con cui tirare il fiato.
Un film che si può davvero definire un capolavoro e che fa riflettere come pochi altri (pur con la leggerezza con cui è girato) sulla miseria di un'esistenza umana ormai votata solo al consumismo fine a se stesso, e che uccide i sogni della gente fino a ridurli a squallidi attori di una routine che non piace a nessuno ma che pochi hanno il coraggio di cambiare davvero.
[-]
|
|
|
[+] lascia un commento a orion84 »
[ - ] lascia un commento a orion84 »
|
|
d'accordo? |
|
|
|