elgatoloco
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giovedì 24 giugno 2021
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verdone incerto tra commedia e mélo
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"sono pazzo di Iris Blond"(Carlo Verdone, acne soggetto e sceneggiatura con Francescano Marciano e Pasquale Plastino, 1996)racconta di un musicista(cantante e autore, da quanto si ricava dal film) in crisi artistica ma anche sentimentale, che dapprima si lega a una quasi"anziana"cantante belga, poi, sempre rimanendo nel"Plat Pays"a una giovane cantante italiana che va in Belgio in cerca del padre, con cui la collaborazione professionale sembra eccelsa, quella sentimentale un po'meno, ma non catastrofica, ma la giovane opterà, invece che per il duo con il collega più anziano e musicalmete superiore, per una carriera solista e lo lascetà voltandogli le spalle quando lui la cerca dispertamente, scongiurandola di non oprendere il treno che sancirà la loro separazione, artistica e non solo.
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"sono pazzo di Iris Blond"(Carlo Verdone, acne soggetto e sceneggiatura con Francescano Marciano e Pasquale Plastino, 1996)racconta di un musicista(cantante e autore, da quanto si ricava dal film) in crisi artistica ma anche sentimentale, che dapprima si lega a una quasi"anziana"cantante belga, poi, sempre rimanendo nel"Plat Pays"a una giovane cantante italiana che va in Belgio in cerca del padre, con cui la collaborazione professionale sembra eccelsa, quella sentimentale un po'meno, ma non catastrofica, ma la giovane opterà, invece che per il duo con il collega più anziano e musicalmete superiore, per una carriera solista e lo lascetà voltandogli le spalle quando lui la cerca dispertamente, scongiurandola di non oprendere il treno che sancirà la loro separazione, artistica e non solo. Tra scenette comiche, abbastanza classicamente"verdoniane"e un fil rouge tiriste che pervade il film, sancito dal viaggio di Verdone nel Belgio profondo, alla ricerca della ragazza a casa del padre(dove non la trova), con "La nuit"in versione italiana composta e cantata da Adamo. Sorta di inno alla crisi della mezza età, "Sono pazzo di Iris Blond"sembra un film di transizione nella carriera dell'attore.regista.autore(meglio: coautore)carlo Verdone, che alla fine dei Seventies e negli anni Ottanta del 1900 aveva forse dato un certo ritrratto di sé, che poi ne farà altri e che in questo film sperimenta quasi una"via di mezzo", Era il film, anche, dell'affermazione di Claudia Gerini, efficace nel ruolo, sia come cantante sia come attrice e il ritorno alle scene anche italiane di André Ferrèol, un'attrice che forse non ha avuto, a suo tempo, i giusti riconoscimenti che avrebbe meritato. Decisamente un film"di transizione", appunoto per Verdone, dove forse non conviene dilinguarsi in riflessioni e commenti che probabilmente non coglierebbero nel segno El Gato
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enzo70
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lunedì 5 aprile 2021
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commedia agrodolce alla verdone
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La storia è di quelle semplici, Romeo, un musicista di mezza età suona sulle navi da crociera. E proprio lì l’incontro con una cantante francese di mezza età lo irretisce e lo porta a vivere a Bruxelles dove si trova in preda di una donna insopportabile a suonare una musica che non gli piace. Ma una veggente gli ha detto che una donna con il nome di un fiore sarà la sua chiave per la felicità e la cantante si chiama Margherita. Ma le cose cambiano quando incontra in un fast food di Bruxelles una giovane e carina ragazza italiana, Iris Blond, che canta e lo trascina in una nuova vita piena di entusiasmo. Un film classico della vena più narrativa del Carlo nazionale, in cui la comicità rimane sullo sfondo.
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La storia è di quelle semplici, Romeo, un musicista di mezza età suona sulle navi da crociera. E proprio lì l’incontro con una cantante francese di mezza età lo irretisce e lo porta a vivere a Bruxelles dove si trova in preda di una donna insopportabile a suonare una musica che non gli piace. Ma una veggente gli ha detto che una donna con il nome di un fiore sarà la sua chiave per la felicità e la cantante si chiama Margherita. Ma le cose cambiano quando incontra in un fast food di Bruxelles una giovane e carina ragazza italiana, Iris Blond, che canta e lo trascina in una nuova vita piena di entusiasmo. Un film classico della vena più narrativa del Carlo nazionale, in cui la comicità rimane sullo sfondo. Ma, comunque, Verdone è Verdone.
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lucascialo
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venerdì 9 novembre 2018
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commedia lenta e poco frizzante
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Romeo (Carlo Verdone) è il pianista di una band, ma la sua fidanzata lo tradisce con il chitarrista. Preso dallo sconforto, si rivolge ad una santona napoletana che gli rivela che conoscerà una donna col nome di un fiore, amante della poesia. Durante una serata su una nave da crociera, conosce una cantante francese: Margharet, e crede che la donna sia lei. Così ne diventa accompagnatore e compagno di vita. Ma quando poi conosce Iris (Claudia Gerini), una ragazza che lavora in un fast food, capisce che in realtà la vera donna è lei. I due creeranno anche un sodalizio artistico, ma qualcosa interrompe la loro carriera e vita insieme.
Dopo Perdiamoci di vista, Verdone propone di nuovo un'altra commedia dall'andamento lento e controllato, con i soliti intermezzi fatti di battute e sequenze simpatiche.
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Romeo (Carlo Verdone) è il pianista di una band, ma la sua fidanzata lo tradisce con il chitarrista. Preso dallo sconforto, si rivolge ad una santona napoletana che gli rivela che conoscerà una donna col nome di un fiore, amante della poesia. Durante una serata su una nave da crociera, conosce una cantante francese: Margharet, e crede che la donna sia lei. Così ne diventa accompagnatore e compagno di vita. Ma quando poi conosce Iris (Claudia Gerini), una ragazza che lavora in un fast food, capisce che in realtà la vera donna è lei. I due creeranno anche un sodalizio artistico, ma qualcosa interrompe la loro carriera e vita insieme.
Dopo Perdiamoci di vista, Verdone propone di nuovo un'altra commedia dall'andamento lento e controllato, con i soliti intermezzi fatti di battute e sequenze simpatiche. Nonché il duetto con Claudia Gerini, che smette i panni della coatta per vestire quelli della femme fatale. Il risultato però non convince. Verdone rende di più nei panni del Woody Allen italiano, con commedie divertenti dove gli imprevisti e le gag divertenti spezzano il ritmo di fondo lento.
Tuttavia, da questa pellicola arriva anche una ulteriore conferma: i film di Verdone si chiudono sempre con ottimi finali. Il che nel Cinema è tutt'altro che scontato.
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rinogaetanoforever
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venerdì 11 dicembre 2015
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ultimo film di verdone,di un certo spessore
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Di fatto è l'ultimo film di Carlo verdone,di spessore,psicologico e attoriale.Claudia Gerini,in un ruolo autoironico e Verdone,che limita al massimo i suoì clichè romaneschi e il film ne guadagna in fluidità narrativa.
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balla coi lupi.
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domenica 1 dicembre 2013
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l'amara disillusione mascherata dalla comicità
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Uno dei migliori film di Verdone, atipica commedia che non si risparmia nell'affrontare la scomoda realtà impregnata di opportunismo. Storia d'amore a senso unico, che a tratti sembra poter sbocciare anche nella fredda (lei si) Iris.
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fabal
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mercoledì 9 gennaio 2013
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verdone e il gusto amarissimo della commedia.
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Non pochi, tra il pubblico, si erano accorti della sintonia tra Ivano e la Jessica in Viaggi di nozze: se ne accorge lo stesso Verdone che, solo un anno dopo, punta nuovamente sulla commedia in agrodolce scegliendo la Gerini come spalla. "Nuovamente" perché gli snodi srutturali e dialogici riprendono lavori come Perdiamoci di vista e Maledetto il giorno che t'ho incontrato, in cui l'affiatamento del duo è essenziale: negli anni Verdone ha potuto contare sui sodalizi artistici con l'ottima Margherita Buy, Asia Argento e Ornella Muti.
Ma con la Gerini è comunque un'altra musica, e basta davvero pochissimo per capire quanto funzioni l'intesa tra i due.
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Non pochi, tra il pubblico, si erano accorti della sintonia tra Ivano e la Jessica in Viaggi di nozze: se ne accorge lo stesso Verdone che, solo un anno dopo, punta nuovamente sulla commedia in agrodolce scegliendo la Gerini come spalla. "Nuovamente" perché gli snodi srutturali e dialogici riprendono lavori come Perdiamoci di vista e Maledetto il giorno che t'ho incontrato, in cui l'affiatamento del duo è essenziale: negli anni Verdone ha potuto contare sui sodalizi artistici con l'ottima Margherita Buy, Asia Argento e Ornella Muti.
Ma con la Gerini è comunque un'altra musica, e basta davvero pochissimo per capire quanto funzioni l'intesa tra i due. Funziona a tal punto che Sono pazzo di Iris Blond può anche concedersi il lusso di giocare sul sottinteso, sui sentimenti inespressi o frustrati: quelli di un musicista in declino che vede nella giovane Iris un'opportunità di rilancio non solo professionale. Dall'altra parte, però, i sentimenti sono ripagati solo da qualche cinico accenno: l'alchimia di speranza e manipolazione tiene legati i due finché i secondi fini non brutalizzano definitivamente la vicenda.
Il gusto amarissimo rimane in bocca allo spettatore nonché allo stesso Verdone: la consapevolezza che le glorie del passato non tornano, che le differenze generazionali pesano come macigni. E non basta il genio artistico di un Romeo Spera per pareggiarle.
La commedia di Verdone è fatta di sorrisi amari, di nevrosi e luoghi comuni, mentre i personaggi che li incarnano sono a volte caricature, a volte persone in carne ed ossa. Sono pazzo di Iris Blond non pecca certo di realismo, e l'unica concessione alla caricatura è il personaggio di Marguerite, volutamente démodé e contrapposto all'attualissima Iris. Romeo, invece, è smarrito in questa contrapposizione, disegnando un nuovo modello di Ulisse che cerca di ignorare la nostalgia di casa.
La colonna sonora di Lele Marchitelli svolge indubbiamente un ruolo importante. I brani musicali, cantati dalla stessa Gerini, sono curati, e potrebbero avanzare la pretesa di inaugurare un sottogenere. In ogni caso, a rimanere impressi saranno più i pezzi ambient che accompagnano alcune sequenze. In particolare Black Hole, che scandisce un importante momento verso il finale.
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ultimoboyscout
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martedì 5 giugno 2012
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l'occhio felino di jacqueline!
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E' uno dei migliori film del Verdone regista, molto pacato, sempre nei limiti di una comicità con le briglie, in cui a trionfare sono la Gerini e la musica (terza protagonista del film), più dell'attore romano. Si tratta di una commedia amara, che si stacca dai più recenti e commerciali prodotti del regista, dagli ottimi propositi e col personaggio classico del perdente carico di malinconia che viene amplificato in maniera forte tanto da ridursi ad essere una macchietta e la spalla della strabordante Gerini. Va detto che Verdone è senza ombra di dubbio padrone dei mezzi e della situazione, il tono che ha raggiunto è agro come non mai, bellissime le atmosfere e la cornice belga è di quelle che si ricordano (un pò come Praga per "Perdiamoci di vista").
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E' uno dei migliori film del Verdone regista, molto pacato, sempre nei limiti di una comicità con le briglie, in cui a trionfare sono la Gerini e la musica (terza protagonista del film), più dell'attore romano. Si tratta di una commedia amara, che si stacca dai più recenti e commerciali prodotti del regista, dagli ottimi propositi e col personaggio classico del perdente carico di malinconia che viene amplificato in maniera forte tanto da ridursi ad essere una macchietta e la spalla della strabordante Gerini. Va detto che Verdone è senza ombra di dubbio padrone dei mezzi e della situazione, il tono che ha raggiunto è agro come non mai, bellissime le atmosfere e la cornice belga è di quelle che si ricordano (un pò come Praga per "Perdiamoci di vista"). Il lato sentimentale è quello più forte, la storia è intrigante ma le gag appaiono ripetitive e stanche, non brillano per originalità, con una prima parte spigliata e sicura di se, più simpatica di una seconda in cui amarezza, cinismo e un pizzico di banalità prendono piede. La coppia di protagonisti funziona meravigliosamente bene, così diversi tra loro ma altrettanto combinabili. Niente di trascendentale quindi, resta la faccia di Verdone che imita la cameriera Jacqueline (fantastica!) e una buonissima fluidità che rende il film godibilissimo, piacevole, divertente e sciolto.
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claudiorec
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sabato 19 settembre 2009
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verdone in musical
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Imperdibile per i fan di Verdone. Secondo film con la Gerini
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ziga
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sabato 21 marzo 2009
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colonna sonora di "sono pazzo di iris blond"
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Salve a tutti!!
sto cercando le musiche che sono in questo film,interpretate come in questo film..esiste un cd dove siano pubblicate?
grazie..in caso qualcuno sapesse qualcosa...
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giack
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giovedì 26 febbraio 2009
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nuovo stile
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Commedia amara che ripete il nuovo stile verdoniano
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