paride86
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sabato 18 settembre 2010
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ormai è un classico
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"Scream", ovvero l'horror per eccellenza degli anni '90. Wes Craven, dopo un orribile ultimo episodio della saga di "Nightmare", torna a girare film degni di questo nome. "Scream" non è solo un efficace film horror, ma un compendio e allo stesso tempo una parodia dell'intero genere.
Riuscito.
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webber2011
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martedì 12 aprile 2011
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magistrale reinterpretazione del genere slasher
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Il regista Wes Craven e lo scrittore Kevin Williamson portano sullo schermo un grandioso film slasher. Sin dalla prima scena (dove è presente la bella Drew Barrymore)la tensione sale di intensita sempre di più. Grande idea da parte di Wes Craven di utilizzare un killer mascherato che chiama attraverso il cellulare le proprie vittime, infatti grazie a questo ''strataggemma'' Il regista statuinitense riesce ad innestare nella pellicola grandi dosi di tensione;inoltre è stato ottimo anche il camuffamento dell'assasino infatti , ci si ritrova spaesati fino alle ultime scene. Se a livello di trama il film è ottimo sotto il punto di vista tecnico non delude, a parte qualche situazione , infatti c'è da denotare che i delitti di ghostface non sono molto cruenti ed efferrati e questo comporta un calo di interesse , inoltre nella prima scena dove, nonostante casey becker viene pugnalata da ghostface ,non fuori esce sangue fino alla scena successiva.
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Il regista Wes Craven e lo scrittore Kevin Williamson portano sullo schermo un grandioso film slasher. Sin dalla prima scena (dove è presente la bella Drew Barrymore)la tensione sale di intensita sempre di più. Grande idea da parte di Wes Craven di utilizzare un killer mascherato che chiama attraverso il cellulare le proprie vittime, infatti grazie a questo ''strataggemma'' Il regista statuinitense riesce ad innestare nella pellicola grandi dosi di tensione;inoltre è stato ottimo anche il camuffamento dell'assasino infatti , ci si ritrova spaesati fino alle ultime scene. Se a livello di trama il film è ottimo sotto il punto di vista tecnico non delude, a parte qualche situazione , infatti c'è da denotare che i delitti di ghostface non sono molto cruenti ed efferrati e questo comporta un calo di interesse , inoltre nella prima scena dove, nonostante casey becker viene pugnalata da ghostface ,non fuori esce sangue fino alla scena successiva. A parte alcune defaiance , il film è ottimo sotto tutti i punti di vista : trama, musica , tecnica . Consigliato assolutamente per coloro che cercano un horror/trhiller serio e non un ridicolo splatter
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saw2012
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giovedì 3 novembre 2011
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qual'è il tuo film horror preferito ?
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Sicuramente questo.
Dopo molti horror visionati , dagli splatter ad esempio saw , hostel a quelli sugli zombi come l'alba dei morti viventi , 28 giorni dopo fino ad arrivare agli slasher : venerdi 13 , san valentino di sangue , qualche giorno fa mi sono imbattuto in Scream. Scream è un horror diverso dal solito , non è scontato , è ricco di colpi di scena e soprattuto utilizza un sottile humor presente in qualche scena che rende gradevole la visione della pellicola. La cosa che riesce meglio a Wes Craven (regista) e a Kevin Williamson (sceneggiatore) è quella di inserire nel film numerossime citazioni ai film horror precedenti , predendoli in giro e stereotipandoli .
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Sicuramente questo.
Dopo molti horror visionati , dagli splatter ad esempio saw , hostel a quelli sugli zombi come l'alba dei morti viventi , 28 giorni dopo fino ad arrivare agli slasher : venerdi 13 , san valentino di sangue , qualche giorno fa mi sono imbattuto in Scream. Scream è un horror diverso dal solito , non è scontato , è ricco di colpi di scena e soprattuto utilizza un sottile humor presente in qualche scena che rende gradevole la visione della pellicola. La cosa che riesce meglio a Wes Craven (regista) e a Kevin Williamson (sceneggiatore) è quella di inserire nel film numerossime citazioni ai film horror precedenti , predendoli in giro e stereotipandoli . Inoltre ne ''L'urlo'' i soliti cliche dei film horror non vengono rispettati , infatti è difficile sapere dove l'assasino si trovi , quando attaccherà e soprattuto chi attaccherà . Due altri motivi che rendono il film davvero bello è la presenza di una giusta dose di gore(sangue , budella ecc) che non rende disgustoso il film ed inoltre la presenza di una sorta di caccia all'assasino infatti Scream mi ha colpito così tanto che ogni momento mi chiedevo chi fosse l'assasino. Insomma Scream è un capolavoro Horror , lo consiglio vivamente a chi vuole trovare qualcosa di diverso alle solite e scontate saghe horror che caratterizzano questi ultimi anni come Saw e Paranormal Activity .
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gianly
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venerdì 25 settembre 2009
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wes lascia il segno
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Wes Craven torna dando vitalità a un genere che dopo gli anni d'oro del decennio 80 sembra averne perso lo smalto. Il film sorprende per lo stile narrativo, colpi di scena, ritmi frenetici, e una trama per niente scontata che cerca di fuorviare continuamente lo spettatore prima di offrirne la soluzione finale. Wes inoltre ci aggiunge una sana ironia con diverse citazioni a se stesso e al cinema horror in generale come "Wes Carpenter" oppure una comparsata di un bidello di nome freddy con lo stesso abbigliamento di Freddy Krueger nella serie "Nightmare". I primi 10 minuti di film poi sono di altissimo livello e generano una tensione nello spettatore che non si provava da parecchio tempo, musiche giuste, inquadrature particolari, citazioni e ovviamente non ci può mancare il sangue.
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Wes Craven torna dando vitalità a un genere che dopo gli anni d'oro del decennio 80 sembra averne perso lo smalto. Il film sorprende per lo stile narrativo, colpi di scena, ritmi frenetici, e una trama per niente scontata che cerca di fuorviare continuamente lo spettatore prima di offrirne la soluzione finale. Wes inoltre ci aggiunge una sana ironia con diverse citazioni a se stesso e al cinema horror in generale come "Wes Carpenter" oppure una comparsata di un bidello di nome freddy con lo stesso abbigliamento di Freddy Krueger nella serie "Nightmare". I primi 10 minuti di film poi sono di altissimo livello e generano una tensione nello spettatore che non si provava da parecchio tempo, musiche giuste, inquadrature particolari, citazioni e ovviamente non ci può mancare il sangue. Il tutto poi viene stemperato fino a ed elevarsi via via che siamo trasportati verso il finale. Film che ha aperto la strada a un nuovo genere, ispirando tantissimi film anche se purtroppo il tutto è rimasto confinato a questo "Scream", anche i due seguiti sempre di Craven si sono dimostrati decisamente al di sotto del capostipite. Un film che mantiene sempre il suo fascino ma che forse ha il difetto di essere veramente aprezzato solamente alla prima visione, alle visioni successive la sorpresa di fatto viene meno e il tutto non riesce ad andare più alla stessa profondità. Fantastica la maschera utilizzata nel film ispirata all'urlo di munch.
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giofacin
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domenica 3 gennaio 2016
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un cult
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Un film che ha ridato slancio all'horror degli anni '90 e che molti film attuali dovrebbero prendere ispirazione. Kevin Williamson crea una sceneggiatura intelligente che viene valorizzata dalla regia del compianto Wes Craven, dalle interpretazioni spontanee e intense dei giovani protagonisti e dai continui riferimenti ai classici del cinema horror, la colonna sonora di Marco Beltrami aggiunge tensione e drammaticità alle scene. Il film inizia in modo intenso e i primi minuti sono, probabilmente, i più intensi nel loro genere; poi si entra nel vivo del film che prosegue mescolando suspance continua ad un piacevole umorismo, i colpi di scena finali sono carichi di drammaticità e riescono a mantenere alto il livello di questo ottimo film.
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Un film che ha ridato slancio all'horror degli anni '90 e che molti film attuali dovrebbero prendere ispirazione. Kevin Williamson crea una sceneggiatura intelligente che viene valorizzata dalla regia del compianto Wes Craven, dalle interpretazioni spontanee e intense dei giovani protagonisti e dai continui riferimenti ai classici del cinema horror, la colonna sonora di Marco Beltrami aggiunge tensione e drammaticità alle scene. Il film inizia in modo intenso e i primi minuti sono, probabilmente, i più intensi nel loro genere; poi si entra nel vivo del film che prosegue mescolando suspance continua ad un piacevole umorismo, i colpi di scena finali sono carichi di drammaticità e riescono a mantenere alto il livello di questo ottimo film.
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francis metal
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martedì 24 gennaio 2017
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sono rimasto sorpreso...
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Ero partito prevenuto verso questo film per le seguenti ragioni:
- credevo fosse un banale splatter molto cruento che si basava sul fare impressionare il pubblico con scene altamente disturbanti a causa dell'assenza dei contenuti.
- di solito più se ne parla e più è una schifezza...
- in fondo gli slasher hanno tutti gli stessi elementi: un pazzo con un arma ammazza della gente, tanto sangue, tante urla, ammazza fondamentalmente delle ragazze...
Invece questo è un vero e proprio meta-horror, oltre che un discreto thriller, ti da gli indizi e poi ti depista, l'espediente della maschera che può essere indossata da chiunque e così non puoi capire chi è il vero assassino.
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Ero partito prevenuto verso questo film per le seguenti ragioni:
- credevo fosse un banale splatter molto cruento che si basava sul fare impressionare il pubblico con scene altamente disturbanti a causa dell'assenza dei contenuti.
- di solito più se ne parla e più è una schifezza...
- in fondo gli slasher hanno tutti gli stessi elementi: un pazzo con un arma ammazza della gente, tanto sangue, tante urla, ammazza fondamentalmente delle ragazze...
Invece questo è un vero e proprio meta-horror, oltre che un discreto thriller, ti da gli indizi e poi ti depista, l'espediente della maschera che può essere indossata da chiunque e così non puoi capire chi è il vero assassino...
non è eccezionale ma non è nemmeno malaccio... certo è un po' splatter e si poteva anche evitare.
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felicity
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venerdì 6 gennaio 2023
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la mancanza di identità di una generazione
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I protagonisti di Scream sono tutti giovani, tutti belli e tutti plausibilmente benestanti (prima che queste caratteristiche ammorbassero il genere), e se comunicano tra loro unicamente attraverso le citazioni dei film che hanno visto e assimilato, non lo fanno per riflettere sul ruolo e sulle conseguenze del cinema dell’orrore nella società, bensì per manifestare la mancanza di identità di una generazione che non può far altro che adagiarsi sulle icone del decennio precedente, perché incapace di costruirsi da sola delle proprie (persino la maschera del killer, Ghostface, è un banale costume di Halloween in vendita “in tutti gli empori dello stato”); una generazione priva di padri e di madri (assenti, divorziati o addirittura morti ammazzati) che uccide senza un movente, per spirito di emulazione o più semplicemente per noia, e che finisce al macello proprio per mano degli strumenti che invece dovrebbero essere sinonimo di sicurezza nella società del benessere post-yuppies (i telefoni cordless e cellulari, la villa in campagna, la videocamera impotente dinanzi alla “differita delle immagini”).
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I protagonisti di Scream sono tutti giovani, tutti belli e tutti plausibilmente benestanti (prima che queste caratteristiche ammorbassero il genere), e se comunicano tra loro unicamente attraverso le citazioni dei film che hanno visto e assimilato, non lo fanno per riflettere sul ruolo e sulle conseguenze del cinema dell’orrore nella società, bensì per manifestare la mancanza di identità di una generazione che non può far altro che adagiarsi sulle icone del decennio precedente, perché incapace di costruirsi da sola delle proprie (persino la maschera del killer, Ghostface, è un banale costume di Halloween in vendita “in tutti gli empori dello stato”); una generazione priva di padri e di madri (assenti, divorziati o addirittura morti ammazzati) che uccide senza un movente, per spirito di emulazione o più semplicemente per noia, e che finisce al macello proprio per mano degli strumenti che invece dovrebbero essere sinonimo di sicurezza nella società del benessere post-yuppies (i telefoni cordless e cellulari, la villa in campagna, la videocamera impotente dinanzi alla “differita delle immagini”). Non è un caso, allora, che la prima vittima sia proprio Drew Barrymore, l’ex bambina prodigio di E.T. – L’extraterrestre, come a voler chiudere immediatamente i ponti con l’immaginario del decennio precedente per mettere in risalto le macerie di quello attuale dell’epoca, in una sorta di teen-comedy alla John Hughes virata in nero e aggiornata ai volti e ai corpi della MTV Generation e delle sit-com, in cui il leitmotiv della sequenza della festa si trasforma nell’occasione perfetta per un massacro.
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jimmytower
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mercoledì 22 giugno 2011
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un nuovo corso del genere
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Scream. L'urlo. L'urlo di Munch, ovvero la maschera di Ghostface. L'urlo di Drew Barrymore, in quella che credo sia la scena più azzeccata d'apertura per un film di questo genere.
Subito sappiamo dove siamo: in una pellicola citazionista, parodistica, di paura, di risate.
Una pellicola horror con una storia, soprattutto, abbandonando incongruenze e bassezze che troppe volte si erano viste in altri film di spavento della prima metà degli anni '90.
La trama non è un pretesto; non ci sono divisioni scontate all'interno della scuola, non ci sono personaggi stereotipati: tutti hanno un'anima, sia pure negativa-come i due killer, psicopatici ma con verve; o la giornalista, una arrivista con una certa dose comunque di genialità.
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Scream. L'urlo. L'urlo di Munch, ovvero la maschera di Ghostface. L'urlo di Drew Barrymore, in quella che credo sia la scena più azzeccata d'apertura per un film di questo genere.
Subito sappiamo dove siamo: in una pellicola citazionista, parodistica, di paura, di risate.
Una pellicola horror con una storia, soprattutto, abbandonando incongruenze e bassezze che troppe volte si erano viste in altri film di spavento della prima metà degli anni '90.
La trama non è un pretesto; non ci sono divisioni scontate all'interno della scuola, non ci sono personaggi stereotipati: tutti hanno un'anima, sia pure negativa-come i due killer, psicopatici ma con verve; o la giornalista, una arrivista con una certa dose comunque di genialità.
E allora abbandonate il disgusto di fronte a un po' di sangue finto, o il pregiudizio che spesso purtroppo (?) ci si pone dinnanzi ai lungometraggi slasher.
Perchè Scream è l'occasione, in serie: 1, di godersi un film horror in piena regola, che gioca con se stesso oltre che con gli spettatori; 2, di ricordare con piacevole nostalgia un mondo (quello degli anni '90) che adesso sembra scomparso; 3, di ridere di fronte a un genere che viene smembrato dal suo interno, senza cadute di stile.
E se la prima scena è essa stessa un urlo che ci investe in maniera assordante, pian piano la pellicola affonda le sue radici (e il coltello) in una parodia che non solo fa capire al pubblico quanto stupido sia un certo movimento horror di quel periodo (e oltre), ma sottende una critica al sensazionalismo più effimero/inutile.
Neve Campbell è perfetta poi nel ruolo di Sidney: i suoi sguardi e i suoi gesti sono sensibili e veritieri, come del resto sono veritiere le interpretazioni un po' di tutto il cast.
Anche nei momenti di maggiore paura, (teoricamente) si trova il modo di sorridere.
Un film di spavento adatto anche a chi non ama spaventarsi.
E, per quelli a cui l'horror piace... Beh, una pellicola da cui partire come metro di giudizio per un nuovo corso del genere.
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elgatoloco
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domenica 15 luglio 2018
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crawen superstar
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,, "Scream"(1996), di David Craven, primo film di ben tre, tutti e tre di eccelso livello, di notevolissimo spessore intellettuale(meta-film, ossia riflessione storico-teorica su tutto il cinema di genere splatter, horror, come altrimenti vogliamo definirlo-si veda tutta la parte iniziale, della telefonata del serial-killer alla ragazza, la prima vittima in questo film, vera storiografia del genere, almeno riferita agli anni Seventies negli States), filmicamente indiscutibile-c'è suspense, c'è"attesa", ma anche"sorpresa", c'è di tutto, per poter attendere quanto possiamo aspettare da un film che in qualche modo, ventidue anni dopo, si pone come un vero e indiscusso capolavoro.
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,, "Scream"(1996), di David Craven, primo film di ben tre, tutti e tre di eccelso livello, di notevolissimo spessore intellettuale(meta-film, ossia riflessione storico-teorica su tutto il cinema di genere splatter, horror, come altrimenti vogliamo definirlo-si veda tutta la parte iniziale, della telefonata del serial-killer alla ragazza, la prima vittima in questo film, vera storiografia del genere, almeno riferita agli anni Seventies negli States), filmicamente indiscutibile-c'è suspense, c'è"attesa", ma anche"sorpresa", c'è di tutto, per poter attendere quanto possiamo aspettare da un film che in qualche modo, ventidue anni dopo, si pone come un vero e indiscusso capolavoro. Craven è un Maestro indiscusso e indiscutibile, un vero esempio di cinema assolutamente straordinario, ma certo inviso ai"buoni"WASP, che prende bellamente in giro, nei suoi film, con alcune figure(meglio diremmo figuri)che sono poi i "mostri"dei suoi film, che come oggetto polemico hanno sempre e comunque l'alta borghesia. Neve Campbell e Rose McGowan sono intepreti di ottimo livello, oltre a tutto in un film decisamente"al femminile", nel quale i maschietti, con poche eccezioni, fanno una pessima figura. El Gato
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elgatoloco
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lunedì 6 aprile 2020
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scream esempio di cinema
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Wes Crawen e il suo"Scream"(1996): un esempio di vero cinema, non solo horror, dove è chiarissimo il riferimento non solo a tutta la storia del cinema(horror e non solo, a iniziare da"Halloween"(intenndneod quello"storico"di John Carpenter(1978)ma anche ai sequel, ma anche all'incidenza che cinema e TV hoororr e altro(violenza , soprattuttto9pososno avere su un pubblico non preparato, Certo,ci si riferisce qui in particoalre a una middle class studentesca di provenienza sociale borghese(anzi meglio altroborghese)che pensa solo ai soldi e al divertimento, ma senza trascuare come il"Morbo"possa essere sempre e comunque contagioso. Senza un grande"spargimento di mezzi"(è un film il cui costo ritengo essere stato senz'altro modesto rispetto ad altri film di quel periodo, che è di metà anni 1990)Crwan, che era artista molto conscio del potere dei media e del loro peso "politico", riesce a mostrare con grande efficacia come questo rischio sia più che alro di chi è borghese nullafacente e scarsamente impegnato(come disposizione geenerale, complessiva)negli studi, mentre invece può essere più sensiible alle false"sirene"della pubblicità e della moda che vuole(o voleva, ma l'"andazzo"non è per nulla finito)che si sia violenti, "emancipati"(dove l'"emancipazione"è ovviamente inteso in modo falso, puramente appartente), disposti a scherzi siocchi quanto oltremodo pericolosi.
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Wes Crawen e il suo"Scream"(1996): un esempio di vero cinema, non solo horror, dove è chiarissimo il riferimento non solo a tutta la storia del cinema(horror e non solo, a iniziare da"Halloween"(intenndneod quello"storico"di John Carpenter(1978)ma anche ai sequel, ma anche all'incidenza che cinema e TV hoororr e altro(violenza , soprattuttto9pososno avere su un pubblico non preparato, Certo,ci si riferisce qui in particoalre a una middle class studentesca di provenienza sociale borghese(anzi meglio altroborghese)che pensa solo ai soldi e al divertimento, ma senza trascuare come il"Morbo"possa essere sempre e comunque contagioso. Senza un grande"spargimento di mezzi"(è un film il cui costo ritengo essere stato senz'altro modesto rispetto ad altri film di quel periodo, che è di metà anni 1990)Crwan, che era artista molto conscio del potere dei media e del loro peso "politico", riesce a mostrare con grande efficacia come questo rischio sia più che alro di chi è borghese nullafacente e scarsamente impegnato(come disposizione geenerale, complessiva)negli studi, mentre invece può essere più sensiible alle false"sirene"della pubblicità e della moda che vuole(o voleva, ma l'"andazzo"non è per nulla finito)che si sia violenti, "emancipati"(dove l'"emancipazione"è ovviamente inteso in modo falso, puramente appartente), disposti a scherzi siocchi quanto oltremodo pericolosi. IL ruolo della giornalista arrivista e disposta a tutto(orrima in questa parte Courtney Cox) pur di "fare audience"è qui rappresentato mirabilmente, mostrando come per chi ha scarsi strumenti culturali per"demistificare"ill famoso"reale"si possa arrivare a clamorosi(e dannosissimi fraintendiemnti, che portano alla calunnia, al pregiudizio e anche alla vera e propria mistifcazione totale di quanto avviene. Altre/i intepreti notevolissime/i sono Neve Campbell, nel ruolo della protagonista e David Arquette, nel ruolo dell'ingenuo e comunque"indifeso"Linus(il suo soprannome che"mangia"il vero nome, che è Lenny), visceriffo della contea, troppo decisamente prigioniero del suo ruolo e troppo succube del fascino della citata giornalista. Al neto di quanto abbiano portato con sè i numerosi"sequel", questo"Scream"rimane un fim di prima qualità, da vedere e rivedere, da esaminare anche proprio nelle singole sequenze(pensiamo all'iniaizo alla telefonate, ma nel corso del film anche solo ale disccussion studentwsche sui film), senza trascurae, ovviamente, l'insieme. El Gato
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