Alessandra Levantesi
La Stampa
Davanti a Il giurato la prima domanda è: se continua a sbagliare film, riuscirà la diva Demi Moore a mantenere la sua aurea quotazione di mercato, già messa a dura prova da La lettera scarlatta? La seconda domanda riguarda invece lo sceneggiatore Ted Tally, premiato con l’Oscar per Il silenzio degli innocenti: Hollywood gli concederà di nuovo fiducia (ovvero un compenso di un milione di dollari) dopo due insuccessi di fila (al botteghino americano) come Prima e dopo e questo thriller psicologico, adattato dall’omonimo romanzo di George Dawes Green (Baldini & Castoldi)?
Scultrice e mamma singie di un ragazzino di undici anni, Anne accetta di fare il giurato nel processo contro il padrino Boffano, e non solo per senso civico. [...]
di Alessandra Levantesi, articolo completo (2218 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 25 aprile 1996
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