dqitos
|
domenica 18 marzo 2018
|
quell'occhio di jake maori, bel film.
|
|
|
|
Once were a warriors. Una specie di tribù cmq a
sè, assurti al potere senza alcun speciale
permesso autoregolamentandosi, con
l'ombra violenta dove la rabbia delle loro azioni è la
triste storia di vittime e carnefici con le
stesse facce e moneta, compongono sparute band di
pseudocomunione pro onest forfettarium, dove la
deriva a exit pro debito loro, sembra l'elemento
carrozza portante dellle antichità secolari, dove cmq
l'incapacità a eccellere è quel particolare che li
accomuna nella loro estemporanea
macabra marcia mappett delle sorprese hallowiniane,
tatuati e sbrindellati con la sola forza delle
brutalità antireittante e una specie di patetica omertà altolocata
di società (in) civile, dopo silenzi e dispute protese alle
spartizioni delle loro azioni debitorie parlano con fare
sospettabile per pretendere visibilità inconsistente e bizzarra
senza porsi scrupoli sulle loro
dannazioni pensando di rimpiattarcele come lo fantomatico
spread truffaldino(e guardacaso inconsistente)delle loro
chiacchiere e pseudo additamento incognitivo di
mai marketing e tutto forza senza cervello
cannibalizzandosi per emergenza nonostante ciò
e pro sè, truccandosi da sè magari e cercando di
trovare qualcuno disponibile a reggergli quei
patetici modi circensi, ed eccolo jake la furia il più grande
maori nell'essersi tagliato l'articolo più consono
che avesse, ridotti allo scarno, del leggendario, non vuol
sentir scotto minimo da chi niente sa e più vorrebbe fare,
delle vicissitudini a loro affini, come protagonsta della saga,
dovrebbe subire quegli insensati
danni epurazione generazionali e prendersene
le colpe(?), per cosa, non crediamo, perchè
l'imbroglio delle loro esistenze ormai è percepibile, il
pseudsabotamento esistenziale la loro unica capacità, a
patetico disastro societario, riescono cmq a dare divertimento nel film
per quei risvolti umani di vicende e all'action di jake indomito, che da
quell'animale che sembrava e dipingevano oltre la leggenda
si vede quasi più che forzuto intellettualoide e chiarificamento nella
triste cometa di cotali novità, se così si possono dire, e comunque
dinosaurici alla nascita, lontano dalle dignità primaverili e nonostante il
non solitissimo action classic è cmq più che di divertimento il film.
[+]
Once were a warriors. Una specie di tribù cmq a
sè, assurti al potere senza alcun speciale
permesso autoregolamentandosi, con
l'ombra violenta dove la rabbia delle loro azioni è la
triste storia di vittime e carnefici con le
stesse facce e moneta, compongono sparute band di
pseudocomunione pro onest forfettarium, dove la
deriva a exit pro debito loro, sembra l'elemento
carrozza portante dellle antichità secolari, dove cmq
l'incapacità a eccellere è quel particolare che li
accomuna nella loro estemporanea
macabra marcia mappett delle sorprese hallowiniane,
tatuati e sbrindellati con la sola forza delle
brutalità antireittante e una specie di patetica omertà altolocata
di società (in) civile, dopo silenzi e dispute protese alle
spartizioni delle loro azioni debitorie parlano con fare
sospettabile per pretendere visibilità inconsistente e bizzarra
senza porsi scrupoli sulle loro
dannazioni pensando di rimpiattarcele come lo fantomatico
spread truffaldino(e guardacaso inconsistente)delle loro
chiacchiere e pseudo additamento incognitivo di
mai marketing e tutto forza senza cervello
cannibalizzandosi per emergenza nonostante ciò
e pro sè, truccandosi da sè magari e cercando di
trovare qualcuno disponibile a reggergli quei
patetici modi circensi, ed eccolo jake la furia il più grande
maori nell'essersi tagliato l'articolo più consono
che avesse, ridotti allo scarno, del leggendario, non vuol
sentir scotto minimo da chi niente sa e più vorrebbe fare,
delle vicissitudini a loro affini, come protagonsta della saga,
dovrebbe subire quegli insensati
danni epurazione generazionali e prendersene
le colpe(?), per cosa, non crediamo, perchè
l'imbroglio delle loro esistenze ormai è percepibile, il
pseudsabotamento esistenziale la loro unica capacità, a
patetico disastro societario, riescono cmq a dare divertimento nel film
per quei risvolti umani di vicende e all'action di jake indomito, che da
quell'animale che sembrava e dipingevano oltre la leggenda
si vede quasi più che forzuto intellettualoide e chiarificamento nella
triste cometa di cotali novità, se così si possono dire, e comunque
dinosaurici alla nascita, lontano dalle dignità primaverili e nonostante il
non solitissimo action classic è cmq più che di divertimento il film.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a dqitos »
[ - ] lascia un commento a dqitos »
|
|
d'accordo? |
|
diskol88
|
martedì 29 marzo 2016
|
probabilità e sentimento ruvido.
|
|
|
|
gruppetti di sbarbatelli coudivati da qualche
dinosauro on the road e per il divertimento
biciclettistico di qualche attempata, per farsi quel
buco che l'ignoto vorrebbe addebitare all'impossibile e alla
quale si deve porre il limite insieme a quegli
uomini sbandati senza dare accomandite a novizie di belle
presenze ne altrettanto a balordi senza gloria, per chiunque
e per gli stolti che non l'hanno potuta vedere e si fanno avanti per delineare il
loro essere malconci e inguardabili pensano di avere
oltrepassato il loro essere tubando nella sporcizia delle
loro vicissitudini illusonorici da sistemi di troppa
farsa è riuscito a scapestrare distratti generazionali, però
non pùò nulla contro l'occhio guardiano il detenente del titolo degli
antireietti, frattaglie di scapestrati, ecc, ecc,
riversatisi a rischi assurdi e improbi, alla furia non interessano le
loro problematiche e in birreria ne dimostra alcune modalità,
discutendone alla vecchia maniera ove fosse anche il caso,
niente deve e neanche può pargagonarsi alla furia,
per quel significato impalpabile dell'amore inconsulto,
non serve a altre cose se non rimettendo insieme le
ossa.
[+]
gruppetti di sbarbatelli coudivati da qualche
dinosauro on the road e per il divertimento
biciclettistico di qualche attempata, per farsi quel
buco che l'ignoto vorrebbe addebitare all'impossibile e alla
quale si deve porre il limite insieme a quegli
uomini sbandati senza dare accomandite a novizie di belle
presenze ne altrettanto a balordi senza gloria, per chiunque
e per gli stolti che non l'hanno potuta vedere e si fanno avanti per delineare il
loro essere malconci e inguardabili pensano di avere
oltrepassato il loro essere tubando nella sporcizia delle
loro vicissitudini illusonorici da sistemi di troppa
farsa è riuscito a scapestrare distratti generazionali, però
non pùò nulla contro l'occhio guardiano il detenente del titolo degli
antireietti, frattaglie di scapestrati, ecc, ecc,
riversatisi a rischi assurdi e improbi, alla furia non interessano le
loro problematiche e in birreria ne dimostra alcune modalità,
discutendone alla vecchia maniera ove fosse anche il caso,
niente deve e neanche può pargagonarsi alla furia,
per quel significato impalpabile dell'amore inconsulto,
non serve a altre cose se non rimettendo insieme le
ossa... se si trovano poi le dinamiche per le quali in
realtà... cose del genere possono verificarsi, accorgendosi che
serve forse per tali questioni forza e cervello, con tutte
e due le cose il sentimento è un riconoscimento naturale,
e quei maori lo sanno bene, senza altre spiegazioni di rito.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a diskol88 »
[ - ] lascia un commento a diskol88 »
|
|
d'accordo? |
|
break
|
venerdì 12 ottobre 2012
|
crudo
|
|
|
|
Più famoso per le risse di Jake la furia che altro, questo misconosciuto film neozelandese ci mostra una terra colonizzata.
|
|
[+] lascia un commento a break »
[ - ] lascia un commento a break »
|
|
d'accordo? |
|
solversrf
|
sabato 16 aprile 2011
|
un film di bande, 7
|
|
|
|
Once were a warriors, una volta erano guerrieri...
gente alla deriva che non è più neppure nella
media alla ricerca di sè stessi, la cui banalità surreale li
pone tutte le volte ad un grado sociale praticamente
futile..., respinti dalla società adottano metodi del potere... gli
pseudo altolocati... peggiori della furia quand'era al minimo
della scala sociale..., col frangente di genialità, quando j. la furia
gli ricorda con chi hanno a che fare, affrontadoli
all'officina... e gli parla in inglese (con una chiave del 27) perchè
non meritavano nulla, perdenti... e volevano pure
dettare le regole..., sarà piaciuta la mia recensione? 7.
|
|
[+] lascia un commento a solversrf »
[ - ] lascia un commento a solversrf »
|
|
d'accordo? |
|
paperino
|
mercoledì 30 marzo 2011
|
l'epopea di un popolo
|
|
|
|
E' la prima volta che decido per il massimo dei voti ma devo dire che ho vistoquesto film più volte e non riesco a trovargli un difetto, anzi ogni volta l'apprezzo ancor di più. Ottimi gli attori, splendida Rena Owen, un storia che racchiude tante storie e che non si riesce a dimenticare facilmente. Film durissimo che non ci risparmia niente del degrado e della violenza in cui vive la comunità nei sobborghi di Auckland dove sembra prevalere come valore solo quello della forza fisica e, per quanto riguarda i giovani , dell'appartenenza ad una gang nel tentativo di distinguersi dai loro padri attraverso un comportamente eccessivo e trasgressivo che è tale solo in apparenza in quanto alla fine ricadono nello stesso vortice di violenza e rabbia sterile .
[+]
E' la prima volta che decido per il massimo dei voti ma devo dire che ho vistoquesto film più volte e non riesco a trovargli un difetto, anzi ogni volta l'apprezzo ancor di più. Ottimi gli attori, splendida Rena Owen, un storia che racchiude tante storie e che non si riesce a dimenticare facilmente. Film durissimo che non ci risparmia niente del degrado e della violenza in cui vive la comunità nei sobborghi di Auckland dove sembra prevalere come valore solo quello della forza fisica e, per quanto riguarda i giovani , dell'appartenenza ad una gang nel tentativo di distinguersi dai loro padri attraverso un comportamente eccessivo e trasgressivo che è tale solo in apparenza in quanto alla fine ricadono nello stesso vortice di violenza e rabbia sterile .Bella la storia del riscatto del maschio più piccolo che ritrova, grazie ad un educatore degno di questo nome, l'orgoglio delle proprie origini e il desiderio di riconquistare una dignità che si porta dentro senza averlo mai capito prima." Il mio tatuaggio lo porto dentro di me" riponde al fratello maggiore che è stato "iniziato" e "marchiato" su tutto il viso dai componenti della Gang.
E' necessario il sacrificio della piccola Grace stuprata nell'atmosfera di violenza promiscuità e ignoranza da cui è quotidianamente circondata per far aprire definitivamente gli occhi alla protagonista e farle capire che è preferibile la morte ad una vita che non considera degna di essere vissuta nè per lei nè per i suoi figli.
L'orgoglio del riconoscersi nelle prorie radici, smarrito da tempo riaffiora intatto e la porta ad allontanarsi dal marito. Henk invece rimane quello di sempre, senza raggiungere un minimo di consapevolezza dimostrando così di essere davvero soltanto " discendente di schiavi" ed accentuando la fierezza di Beth che prefrisce trasferirsi con tutti i suoi figli nel villaggio da cui proviene, in un luogo dove le tradizioni e la dignità di un antico popolo non si sono giustamente mai perse.Ci sarebbe molto altro da dire su questo film: la dolcezza dei fratelli nel commiato a Grace, l'abbruttimento e la brutalità del tentativo di Jake di abbattere l'albero a cui sua figlia si è impiccata che lui chiama " maledetta bestia"non riuscendo a capire che è la bestia che in lui che dovrebbe essere abbattuta. Bellissima la frase finale : "Il mio Popolo aveva un orgoglio, un'anima, se la mia anima è riuscita a sopravvivere a 18 anni di vita con te riuscirà a sopravvivere a tutto."
[-]
|
|
[+] lascia un commento a paperino »
[ - ] lascia un commento a paperino »
|
|
d'accordo? |
|
nick castle
|
domenica 11 luglio 2010
|
buona pellicola neozelandese...
|
|
|
|
E' un gran bel film. Sostanzialmente, i frequentatori del forum di questo film hanno ragione, la Nuova Zelanda è una gran bella terra, ma come tutte le nazioni, ha anche lei i suoi problemi e la periferia delle grandi città è sostanzilamente pervasa da una degradazione ben descritta nel film. In ogni caso è uno dei film più duri che si siano mai visti nella settima arte. E' bastardo, molto. La storia è realissima, i personaggi sono ben delinati, probabilmente grazie anche al fatto che il film ha un romanzo alle spalle, da cui è stato tratto. Lee Tamahori è un bravo regista, è sa come muoversi, vuole descrivere qualcosa e ci riesce. Tamuera Morrison nel ruolo del guerriero disonorato è perfetto e assolutamente a suo agio.
[+]
E' un gran bel film. Sostanzialmente, i frequentatori del forum di questo film hanno ragione, la Nuova Zelanda è una gran bella terra, ma come tutte le nazioni, ha anche lei i suoi problemi e la periferia delle grandi città è sostanzilamente pervasa da una degradazione ben descritta nel film. In ogni caso è uno dei film più duri che si siano mai visti nella settima arte. E' bastardo, molto. La storia è realissima, i personaggi sono ben delinati, probabilmente grazie anche al fatto che il film ha un romanzo alle spalle, da cui è stato tratto. Lee Tamahori è un bravo regista, è sa come muoversi, vuole descrivere qualcosa e ci riesce. Tamuera Morrison nel ruolo del guerriero disonorato è perfetto e assolutamente a suo agio. Attori in buona parte sconosciuti, ma lavorano bene, più avanti Tamuera Morrison, Cliff Kurtis e Julian Arahanga diventeranno più popolari con alcuni ruoli determinanti, primo di tutti Tamuera Morrison nel ruolo di Jango Fett in "Star Wars: L'attacco dei cloni".
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nick castle »
[ - ] lascia un commento a nick castle »
|
|
d'accordo? |
|
biro
|
giovedì 19 marzo 2009
|
bello bello
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a biro »
[ - ] lascia un commento a biro »
|
|
d'accordo? |
|
kicca
|
venerdì 26 dicembre 2008
|
molto più attuale di come si pensa
|
|
|
|
per la maggoir parte dei casi di oggi questo film nom è una novità..molto forte e agressivo..un film che rimane adosso
|
|
[+] lascia un commento a kicca »
[ - ] lascia un commento a kicca »
|
|
d'accordo? |
|
graziano
|
mercoledì 27 agosto 2008
|
violentissimo
|
|
|
|
Il film non vuole mandare un messaggio negativo sulla Nuova Zelanda. Parla di quella minoranza che cerca di mantenere le proprie origini nella maniera sbagliata.
Da una parte ci sono le gang e dall'altra il maori civilizzato che tiene dentro di se' il suo tatuaggio e la sua cultura. Jack non rappresenta i maori e tanto meno la Nuova Zelanda. Jack è solo un uomo violento con il vizio del bere che porterà la sua famiglia verso la distruzione.
|
|
[+] lascia un commento a graziano »
[ - ] lascia un commento a graziano »
|
|
d'accordo? |
|
mrkosmos
|
sabato 19 luglio 2008
|
giudizio
|
|
|
|
splendido film..arte pura.
|
|
[+] lascia un commento a mrkosmos »
[ - ] lascia un commento a mrkosmos »
|
|
d'accordo? |
|
|