Il film per quanto possa essere paradossale resta tuttavia condotto molto bene. Certo è poco attendibile,per certi aspetti che coinvolgono i minori,in un una ben architettata manovra di riconciliazione da parte di Yude Madigan (Jamie Lee Curtis) col marito Robert (Peter Gallagher) con l’ausilio dei suoi tre figli,affidati al marito ma da lei soggiogati con le buone e cattive maniere, sino ai limiti della pedofilia e dell’incesto. Le immagini degli ambienti sontuosi sono eccezionali, luminosi, con un arredamento ricco e ricercato che ancor più rende credibile una riconciliazione tra due coniugi con tre figli. La partecipazione di Vanessa Redgrave nella parte della madre di Yude,è solo un riempitivo.
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Il film per quanto possa essere paradossale resta tuttavia condotto molto bene. Certo è poco attendibile,per certi aspetti che coinvolgono i minori,in un una ben architettata manovra di riconciliazione da parte di Yude Madigan (Jamie Lee Curtis) col marito Robert (Peter Gallagher) con l’ausilio dei suoi tre figli,affidati al marito ma da lei soggiogati con le buone e cattive maniere, sino ai limiti della pedofilia e dell’incesto. Le immagini degli ambienti sontuosi sono eccezionali, luminosi, con un arredamento ricco e ricercato che ancor più rende credibile una riconciliazione tra due coniugi con tre figli. La partecipazione di Vanessa Redgrave nella parte della madre di Yude,è solo un riempitivo.
ll più grande, Kes, seguendo le orme di sua madre,psicologicamente malata,
si trasforma in un suo pericoloso alleato per eliminare Callie (Johanne Whalley-Kilmer) la nuova donna di suo padre Robert. La scena che deve portare all’esecuzione merita di essere vista,c’è molta suspense, ma non è quella ad essere pregevole, qualcuno tanto può già sapere come andrà a finire,quanto è pregevole l’intero filmato, senza freni nibitori.chibar22@libero.it
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