nick castle
|
venerdì 6 settembre 2013
|
un prodotto strano e atipico...
|
|
|
|
Il giovane Luca, bancario alla buona (che sa di yuppie...), sta con Francesca da due anni. Lui vuole un figlio, lei no, lui non è disposto a rinunciare ed è disposto ad averlo con chiunque altra o altre, questo lo fara scontrare con una coppia lesbica che vorrebbe un figlio. Pino Quartullo (che io ho ricordo principalmente per aver doppiato Jim Carrey in "The Mask"), teatrofilo convinto, al secondo film da regista propone una storia un po' rovente (ancora oggi, non facciamo gli ipocriti), per quello che avrebbe da dire, ma Quartullo, ci smazzola un film giocato solamente sulle battute e sulle incomprensioni, per altro riuscite niente da dire, ma di tutte le tematiche e potenzialità che questo film ha, non c'è nè una che Quartullo abbia avuto le palle o la bravura di portare avanti, la questione delle coppie lesbiche è trattata veramente da cani, non senza una buona dose di personaggi stereotipati poi, o la questione delle donazioni del seme, o la fecondazione artificiale, questioni che ancora oggi sono irrisolte, quà vengono trattate come se il problema mai fosse stato posto e parliamo del 1993, non un minimo accenno a tutto il dibattito etico-morale-politico-sociale che avveniva nell'Italia del 1993, in piena Tangentopoli e in pieno post-Anni '80.
[+]
Il giovane Luca, bancario alla buona (che sa di yuppie...), sta con Francesca da due anni. Lui vuole un figlio, lei no, lui non è disposto a rinunciare ed è disposto ad averlo con chiunque altra o altre, questo lo fara scontrare con una coppia lesbica che vorrebbe un figlio. Pino Quartullo (che io ho ricordo principalmente per aver doppiato Jim Carrey in "The Mask"), teatrofilo convinto, al secondo film da regista propone una storia un po' rovente (ancora oggi, non facciamo gli ipocriti), per quello che avrebbe da dire, ma Quartullo, ci smazzola un film giocato solamente sulle battute e sulle incomprensioni, per altro riuscite niente da dire, ma di tutte le tematiche e potenzialità che questo film ha, non c'è nè una che Quartullo abbia avuto le palle o la bravura di portare avanti, la questione delle coppie lesbiche è trattata veramente da cani, non senza una buona dose di personaggi stereotipati poi, o la questione delle donazioni del seme, o la fecondazione artificiale, questioni che ancora oggi sono irrisolte, quà vengono trattate come se il problema mai fosse stato posto e parliamo del 1993, non un minimo accenno a tutto il dibattito etico-morale-politico-sociale che avveniva nell'Italia del 1993, in piena Tangentopoli e in pieno post-Anni '80. Ciò non toglie comunque che il film non sia godibile proprio per l'esagerata leggerezza con cui tratta la sua materia narrativa, poi ritroviamo una galleria di belle attrici (quella bambolona di Beatrice Palme, la bionda che balla al bar, chi se la scorda...) che fanno il loro dovere recitando, cosa che non si può dire di Quartullo che un po' cane lo è (e se la tira pure!). Che dire, d'altronde Quartullo ha dichiarato in un intervista di aver fatto il film per togliersi di testa l'idea di avere un figlio, quindi di motivazioni più alte forse non se ne potevano neanche richiedere, questo comunque non lo giustifica. Ricapitolando, il film poteva dare tanto, ma forse a quel punto avrebbe divertito meno, a voi scegliere se accontentarvi e sorridere o scocciarvi e smettere di guardarlo. Io mi pongo al centro, due e mezzo su cinque è il voto. Per inciso la critica lo stroncò di brutto, al pubblico un pochino piacque.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nick castle »
[ - ] lascia un commento a nick castle »
|
|
d'accordo? |
|
gruppio
|
giovedì 21 giugno 2012
|
curiosità legata alla colonna sonora del film
|
|
|
|
Rivedere a distanza di quasi 20 anni il film, che ovviamente per quel periodo poteva essere qualificato "coraggioso" ed un po' sopra le righe, fa sorridere. Un argomento allora spinoso, credo che ormai non tocchi più di tanto le coscienze dei nostri giorni. Rimane una storiella simpatica, interpretata da allora attori prevalentemente esordienti e semi-sconosciuti, che ci ricorda quanto i pregiudizi siano superabili con la tolleranza ed buon senso. Una curiosità: qualcuno sa dirmi il titolo della canzone dei queen inserita nella colonna sonora? grazie.
|
|
[+] lascia un commento a gruppio »
[ - ] lascia un commento a gruppio »
|
|
d'accordo? |
|
m&m
|
venerdì 25 maggio 2007
|
... e invece è bello e divertente...
|
|
|
|
nonostante le critiche dei due dizionari, il film è divertente, non moralistico ne antimoralista (ricordo un'intervista di Pino Quartullo in cui diceva che siccome gli era venuta voglia di fare un figlio l'ha esorcizzata facendone un film).
Sicuramente non è un'opera d'arte ne vuole affrontare l'argomento in maniera impegnata e pedante ma è altrettanto sicuramente meglio del 98% dei film in giro negli ultimi 20 anni e del 99,9999% dei film "ammericani", in particolare delle commediole americane con Marilyn Monroe o dei film epici intrisi di morale protestante-calvinista con il buono buono, il buono diventato cattivo che si redime morendo e il cattivo cattivo e basta.
Stile televisivo? Più che altro stile frizzante da commedia, molti maschietti tra i 30 e i 40 anni si riverdranno nella caricatura che Pino fa di se stesso, oggi più di allora quando fu girato il film.
|
|
[+] lascia un commento a m&m »
[ - ] lascia un commento a m&m »
|
|
d'accordo? |
|
paola
|
sabato 25 novembre 2006
|
commedia grottesca irresistibile
|
|
|
|
Quartullo al massimo della sue performance, caricatura
di se stesso quasi; la sceneggiatura sta in piedi, checché
qualche critica di maniera obietti; leggero, gustoso, con qualche spunto di riflessione. Vedetelo.
[+] grande
(di sissi)
[ - ] grande
|
|
[+] lascia un commento a paola »
[ - ] lascia un commento a paola »
|
|
d'accordo? |
|
|