kronos
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lunedì 14 giugno 2010
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fresco e piacevole
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Nanni Moretti in scooter (anzi, Vespa!) tra le strade di una Roma estiva e assolata è divenuto l'icona di questo film e, tutto sommato, una specie d'immagine simbolo del popolare attore-regista.
Come spesso capita i 'marchi di fabbrica' non nascono per caso: "Caro Diario" non è il film più importante di Moretti, ma sicuramente è il più fresco, personale e godibile.
Partendo dalla propria autobiografia il regista riesce, soprattutto nel secondo e terzo episodio, a raccontare storie universali e comprensibili a tutti: la voglia d'evasione (impossibile?) dalla società dei consumi, la sofferenza, il rapporto con la malattia e i medici.
Tre belle pagine di un diario in cui tutti ci possiamo riconoscere.
[+] una banalità assoluta
(di noxex)
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robibaggio
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martedì 16 febbraio 2010
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precisazione palma d'oro
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la mia non è una recensione ma nuna precisazione. Nanni Moretti non ha vinto la "Palma d'oro" per Caro diario, bensì per La stanza del figlio. Per Caro diario ottenne un riconoscimento per la regia. Trattandosi di un film insigne della nostra cinematografia, mi sembrava una doverosa precisazione
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barmario
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sabato 26 dicembre 2009
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punto di vista di moretti su alcuni stereotipi
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Il film di Moretti più "egocentrico", in cui il regista mette a nudo il proprio punto di vista e le proprie ansie, attaccando certi stereotipi e simboli, quali alcuni quartieri romani, alcune isole siciliane, le persone fintamente distaccate dalla tv, i medici e la loro (spesso solo presunta) sapienza.
Nonostante l'obiettivo che si prefissa, il film è piacevole e scorrevole.
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noxex
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martedì 6 gennaio 2009
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troppo rumore per nulla
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Un film sicuramente sovraapprezzato. Un lungometraggio noioso. Nessuno ha più avuto voglia di rivederlo.
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kobayashi
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martedì 8 luglio 2008
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tre episodi: ironia e serietà. grande.
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Opera maxima di Nanni Moretti. Gli fruttò la Palma d'Oro a Cannes nel 1994 per la miglior regia. E' un film, ma forse sarebbe il caso di dire un film a episodi. Forse, ancora, un documentario diviso in tre "tronconi". In vespa, Isole e Medici. La colonna sonora di tutti quelli che chiameremo episodi è di Nicola Piovani e il cd è uscito solo sul mercato francese (Titolo Journal Intime). In vespa è un giro nella calda e desolata Roma d'agosto, che assomiglia tanto alla Roma di Bruno Cortona (Gassman padre) ne "Il sorpasso" di Dino Risi. Moretti, ripreso con camera fissa e alle spalle, gira con la sua Vespa 150 Sprint Veloce (verde scuro, un gioiellino) fra i quartieri della città: Garbatella, Casal Palocco, Spinaceto inanellando una serie di battute di una ironia divertente e fulminante.
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Opera maxima di Nanni Moretti. Gli fruttò la Palma d'Oro a Cannes nel 1994 per la miglior regia. E' un film, ma forse sarebbe il caso di dire un film a episodi. Forse, ancora, un documentario diviso in tre "tronconi". In vespa, Isole e Medici. La colonna sonora di tutti quelli che chiameremo episodi è di Nicola Piovani e il cd è uscito solo sul mercato francese (Titolo Journal Intime). In vespa è un giro nella calda e desolata Roma d'agosto, che assomiglia tanto alla Roma di Bruno Cortona (Gassman padre) ne "Il sorpasso" di Dino Risi. Moretti, ripreso con camera fissa e alle spalle, gira con la sua Vespa 150 Sprint Veloce (verde scuro, un gioiellino) fra i quartieri della città: Garbatella, Casal Palocco, Spinaceto inanellando una serie di battute di una ironia divertente e fulminante. Che dire dell'invenzione del "film sul pasticcere trotzkista", che ha in cantiere da anni e che, a mio modo di vedere, usa per smontare sè stesso rispetto ai propri strampalati progetti. Il film sul pasticcere trotzkista, peraltro, tornerà in "Aprile", nel 1996 ed è un pò il manifesto del vuoto d'idee e della crisi vissuta da Nanni dopo Palombella Rossa (1989). Crisi risolta con questo film centrando come tema sè stesso, ma anche la sua generazione in crisi - "Nemmeno l'optalgon (?) è più quello di una volta, ti ricordi il tintinnio rassicurante del vecchio tubetto?" - "Guarda come siamo inaciditi (un gruppo di quarantenni), gridavamo cose orrende nei nostri cortei e ora guarda come ci siamo imbruttiti" -. Moretti, nel primo episodio, il più spassoso, non rinuncia a riferimenti politici e di costume, criticando le abitudini degli italiani, ma anche prendendo a tema il costo eccessivo delle case (oggi, quindici anni più tardi, fulcro dei problemi sulle scrivanie dei politici), la tristezza dei quartieri residenziali - "Sono le pantofole a spaventarmi" - dice un Moretti critico ad un abitante di Casal Palocco. Isole, come tutto il film, è stupendo dal punto di vista paesaggistico. In Isole, secondo episodio, Moretti và a trovare un suo amico intellettuale alle eolie, uno che non guarda mai la televisione (da buon intellettuale, appunto), ma alla fine conosce a memoria gli orari e le trame di tutte le telenovelas del palinsesto. Gerardo, un ottimo Renato Carpentieri, fugge da alicudi, l'isola senza corrente elettrica su cui vive uno scrittore reo del proprio eccesso di successo (Moni Ovadia) perchè non può stare senza televisione. Si vedono anche la mondanissima panarea (da cui Moretti e Gerardo scappano), stromboli, salina. Ultimo episodio: medici. Moretti usa la sua esperienza per una critica alla qualità della medicina in Italia. O per imperizia, o per sovraffollamento delle liste d'attesa, o per eccesso di prescrizioni, o per diagnosi confliggenti in un anno i medici non riescono a guarirgli un prurito ai piedi. Più che altro non riescono a scoprire che ha un tumore (maligno o no?), che asportano solo alla fine di un estenuante ciclo di visite e di cure. L'inquadratura finale dell'episodio è per un tavolo stracolmo di medicinali, quelli che dice Moretti "Avrei dovuto prendere in un anno". Ah, la lastra che gli fa scoprire il tumore gliela fa fare un agopunturista cinese. Non un medico, nè privato nè pubblico.
Caro diario è un ottimo film, parla con leggerezza di un sacco di problemi dell'Italia, che dal 1993, complice una politica "imbruttita e inacidita" sono rimasti tutti sul tavolo. Non senza qualche sonora risata. Spassoso.
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victor
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venerdì 6 giugno 2008
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bel film
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michel
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venerdì 9 maggio 2008
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giro girotondo
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Film in tre episodi. “In vespa” è un ammiccante e un po’facile pellegrinaggio lungo le vie di una Roma addormentata, sino al luogo dove morì Pasolini. Qui si va a zonzo per il piacere. “Isole” è una gita alle Eolie a caccia di un posto tranquillo dove lavorare. Qui si vaga alla ricerca di qualcosa che forse non esiste (più?). “Medici” è un tragitto infernale da un medico all’altro, da una diagnosi all’altra sino a una fortuita guarigione. È un’odissea nella malasanità, ma anche nelle secche di una società che a smesso di ascoltare gli altri. La forza e l’attualità del soggetto fanno di quest’ultimo l’episodio più riuscito. “Isole” ha momenti azzeccati e una sequenza memorabile, la dittatura dei primogeniti.
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Film in tre episodi. “In vespa” è un ammiccante e un po’facile pellegrinaggio lungo le vie di una Roma addormentata, sino al luogo dove morì Pasolini. Qui si va a zonzo per il piacere. “Isole” è una gita alle Eolie a caccia di un posto tranquillo dove lavorare. Qui si vaga alla ricerca di qualcosa che forse non esiste (più?). “Medici” è un tragitto infernale da un medico all’altro, da una diagnosi all’altra sino a una fortuita guarigione. È un’odissea nella malasanità, ma anche nelle secche di una società che a smesso di ascoltare gli altri. La forza e l’attualità del soggetto fanno di quest’ultimo l’episodio più riuscito. “Isole” ha momenti azzeccati e una sequenza memorabile, la dittatura dei primogeniti. Nel complesso il film è una buona riuscita, anche se Moretti dormicchia.
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cla
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martedì 12 febbraio 2008
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l'ultimo bel film di nanni moretti
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Mi dispiace per i morettiani che hanno amato "La stanza del figlio" e persino "Il Caimano", ma per me dopo "Aprile" (che può considerarsi l'ultimo capitolo del suo "Caro Diario") Nanni Moretti si è snaturato, divenendo irriconoscibile. Peccato, perché con questo film, datato 1994, sembrava aver raggiunto la quadratura del cerchio, raggiungendo un pubblico più ampio dei suoi soliti "fedelissimi" e rimanendo al contempo il solito Moretti, nevrotico, surreale, autoironico, introspettivo, capace di gettare, attraverso le sue osservazioni, una luce del tutto originale sulla nostra realtà. Non ha mai fatto film "comici" in senso stretto; piuttosto, forse, satira di costume, e della qualità migliore.
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Mi dispiace per i morettiani che hanno amato "La stanza del figlio" e persino "Il Caimano", ma per me dopo "Aprile" (che può considerarsi l'ultimo capitolo del suo "Caro Diario") Nanni Moretti si è snaturato, divenendo irriconoscibile. Peccato, perché con questo film, datato 1994, sembrava aver raggiunto la quadratura del cerchio, raggiungendo un pubblico più ampio dei suoi soliti "fedelissimi" e rimanendo al contempo il solito Moretti, nevrotico, surreale, autoironico, introspettivo, capace di gettare, attraverso le sue osservazioni, una luce del tutto originale sulla nostra realtà. Non ha mai fatto film "comici" in senso stretto; piuttosto, forse, satira di costume, e della qualità migliore.
Tutti e tre gli episodi di "Caro diario" sono molto belli; tra le scene quelle che mi sono rimaste più impresse snon l'omaggio alla tomba di Pasolini con colonna sonora di Keith Jarrett (struggente), il "discorso" (ma sarebbe meglio dire "monologo") con un estraneo sul suo essere sempre dalla parte delle minoranze, e la scena in cui coinvolge la bella e dolce Jennifer Beals di "Flashdance" la quale, comprensibilmente, non lo riconosce e lo scambia per un pazzoide. Chissà se adesso sarebbe ancora in grado di prendersi in giro in questo modo......
Direi di no, vedendo la sua recente intervista da Fazio. Con l'aria da uomo "arrivato", ha presentato "Caos calmo" rispondendo a domande banali (quelle, obbiettivamente, non erano colpa sua...), e tenendo a precisare che le scene di sesso per lui non sono mai state tabù. Poi ha chiesto il telefonino all'intervistatore e, con una gag preparatissima, ha chiamato il "suo" cinema per conoscere il numero degli spettatori in sala. Come direbbe don Giulio de "La messa è finita"....... "E chi se ne frega!!!!"
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alvino
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martedì 29 gennaio 2008
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caro moretti
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Moretti parla solo di sè. Ormai non la smetterà più. Prendere o lasciare.
[+] finalmente..
(di regression)
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(di andrea d)
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sid
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martedì 4 dicembre 2007
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bellissima jennifer beals
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Il momento migliore con JENNIFER BEALS!!!
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