lorenzodv
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giovedì 3 ottobre 2019
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il dramma domestico mascherato da thriller
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"Nessuno dovrebbe appartenere a qualcun altro" diceva Holly Golightly nel 1961 ma lei si riferiva ad un'appartenenza più soft, più correttamente far capo che appartenere.
Il marito della coppia di questo film invece ha un senso dell'appartenenza molto differente. Si potrebbe pensare che è pazzo se non manifestasse la sua pazzia attraverso valori che ci appaiono se non condivisibili perlomeno piuttosto comuni.
E' un vero thriller, la paura insegue lo spettatore, la Roberts ce la trasmette vivida e costante e lo spettatore teme in ogni momento che il marito esca dall'angolo con il pugno teso. Invece salta fuori la pistola, inadeguata ma non fuori tema.
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"Nessuno dovrebbe appartenere a qualcun altro" diceva Holly Golightly nel 1961 ma lei si riferiva ad un'appartenenza più soft, più correttamente far capo che appartenere.
Il marito della coppia di questo film invece ha un senso dell'appartenenza molto differente. Si potrebbe pensare che è pazzo se non manifestasse la sua pazzia attraverso valori che ci appaiono se non condivisibili perlomeno piuttosto comuni.
E' un vero thriller, la paura insegue lo spettatore, la Roberts ce la trasmette vivida e costante e lo spettatore teme in ogni momento che il marito esca dall'angolo con il pugno teso. Invece salta fuori la pistola, inadeguata ma non fuori tema.
Il difetto di questo film è che sembra frettoloso, da l'impressione che gli attori debbano sbrigarsi per far posto alla pubblicità, specialmente nella seconda metà dove peraltro Bergin fa probabilmente del suo meglio ma non abbastanza.
Nel DVD sono presenti le interviste ai tre attori principali, al regista ed al produttore e tutti concordano che lo scopo principale del film sia stato far comprendere come si sente la vittima di violenza domestica. Il film è riuscito.
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stefano bruzzone
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mercoledì 13 agosto 2014
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fragile
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Classicone visto e rivisto, trito e ritrito ma vedibile con una J Roberts bellina si certo, ma assolutamente monocorde nella recitazione....come dire la Roberts recita sempre allo stesso modo in tutti i suoi films....ride così, piange così..sempre casta e pura, non mostra un centimetro di pelle nemmeno nelle scene di sesso rendendole gelide come un fotoromanzo. Pessimo Bergin nel ruolo di un improbabile marito premuroso e violento allo stesso tempo....insomma non si capisce se ci fa o ci è...non è normale ma non sembra nemmeno uno psicopatico. Il resto del cast è da telenovelas. Insomma un filmetto con buone fondamenta ma la casa costruita sopra è fragile e crolla piano piano col passare del tempo.
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Classicone visto e rivisto, trito e ritrito ma vedibile con una J Roberts bellina si certo, ma assolutamente monocorde nella recitazione....come dire la Roberts recita sempre allo stesso modo in tutti i suoi films....ride così, piange così..sempre casta e pura, non mostra un centimetro di pelle nemmeno nelle scene di sesso rendendole gelide come un fotoromanzo. Pessimo Bergin nel ruolo di un improbabile marito premuroso e violento allo stesso tempo....insomma non si capisce se ci fa o ci è...non è normale ma non sembra nemmeno uno psicopatico. Il resto del cast è da telenovelas. Insomma un filmetto con buone fondamenta ma la casa costruita sopra è fragile e crolla piano piano col passare del tempo.
Voto: 6
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filippo catani
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venerdì 29 novembre 2013
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lodevole l'intento ma lo svolgimento non convince
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Una giovane e attraente donna è sposata da tre anni ad un uomo violento che alterna momenti di bontà a momenti di vera e propria crudeltà. Una notte però, nel corso di un giro in barca, la donna scompare.
Tratto da un romanzo, questo film ha il lodevole intento di accendere i riflettori sul tema delle violenze domestiche perpetrate ai danni delle donne. Questa decide di porre fine alle sue sofferenze ed architetta un ingegnoso piano di fuga. Il fatto è che lo svolgimento lascia un po' a desiderare e il film procede a tappe un po' troppo forzate. La scena finale è poi inutilmente rindondante. Il cast capitanato dalla Roberts fa di tutto per dare credito ai propri personaggi finendo però per essere schiacciati da una sceneggiatura che funziona veramente a fasi alterne.
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Una giovane e attraente donna è sposata da tre anni ad un uomo violento che alterna momenti di bontà a momenti di vera e propria crudeltà. Una notte però, nel corso di un giro in barca, la donna scompare.
Tratto da un romanzo, questo film ha il lodevole intento di accendere i riflettori sul tema delle violenze domestiche perpetrate ai danni delle donne. Questa decide di porre fine alle sue sofferenze ed architetta un ingegnoso piano di fuga. Il fatto è che lo svolgimento lascia un po' a desiderare e il film procede a tappe un po' troppo forzate. La scena finale è poi inutilmente rindondante. Il cast capitanato dalla Roberts fa di tutto per dare credito ai propri personaggi finendo però per essere schiacciati da una sceneggiatura che funziona veramente a fasi alterne. Con il materiale a disposizione (storia, cast) era lecito aspettarsi di meglio.
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rongiu
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lunedì 19 aprile 2010
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l’eloquènte sorriso della libertà.
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Otello: “Quel fazzoletto che mi era tanto caro, e te l’avevo dato io, e tu l’hai dato a Cassio”.
Desdemona: “No! Sulla mia vita e sull’anima mia. Mandatelo a chiamare e domandatelo a lui!”.
Otello: “Guardati, anima dolce, dallo spergiuro. Guardati! Sei sul letto di morte”.
Desdemona: “Lo so,non per morirci ora”.
Otello: “Sì!Subito. E dunque confessa apertamente il tuo peccato; perché il negarlo in ogni suo punto con giuramento, non potrà smuovere mai né soffocare questa certezza che mi strazia. Devi morire”.
Sindrome di Otello, Sindrome di Mairet o Gelosia Ossessiva?
Lascio agli esperti il compito di identificare la patologia del sig. Martin, mi preme invece evidenziare, l’enorme quantità di donne che vorrebbero non svegliarsi la mattina, tuttavia…
Tuttavia continui a svegliarti, ad alzarti, a prenderle, perché.
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Otello: “Quel fazzoletto che mi era tanto caro, e te l’avevo dato io, e tu l’hai dato a Cassio”.
Desdemona: “No! Sulla mia vita e sull’anima mia. Mandatelo a chiamare e domandatelo a lui!”.
Otello: “Guardati, anima dolce, dallo spergiuro. Guardati! Sei sul letto di morte”.
Desdemona: “Lo so,non per morirci ora”.
Otello: “Sì!Subito. E dunque confessa apertamente il tuo peccato; perché il negarlo in ogni suo punto con giuramento, non potrà smuovere mai né soffocare questa certezza che mi strazia. Devi morire”.
Sindrome di Otello, Sindrome di Mairet o Gelosia Ossessiva?
Lascio agli esperti il compito di identificare la patologia del sig. Martin, mi preme invece evidenziare, l’enorme quantità di donne che vorrebbero non svegliarsi la mattina, tuttavia…
Tuttavia continui a svegliarti, ad alzarti, a prenderle, perché. Perché pensi che possa cambiare, perché ci son di mezzo i figli, perché la gente giudica senza sapere, perché non hai ancora un progetto di vita, perché non c’è nessuno disposto ad ascoltare, perché nel tuo animo la luce è oscurata dalle tenebre, per mille altre ragioni, ma…
Ma quando inizi a contarli - 3 anni, 7 mesi, 6 giorni – a questo punto la decisione è presa. Dolorosa, drastica, drammatica, sconvolgente, ma è presa ed ha un solo nome ed un solo sapore “ L I B E R T A’”, a qualunque costo.
MAI PIU'!. Mai più leggere di uno squalo di nome Martin, felici però di sapere che tante Sara hanno ripreso a sorridere e questo sorriso è un inno alla vita.
Good Ciak
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vin
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sabato 3 gennaio 2009
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attrezzo sportivo
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vorrei sapere come si chiama l'attrezzo soprtivo che utilizza lui per allenarsi??????
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alessandra7577
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martedì 18 novembre 2008
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a letto con il nemico...
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La cosa che mi ha colpito sono le corna del marito...che viene considerato pure un mostro da lei dopo quello che gli ha combinato!
Alla fine lo frega definitivamente!
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dido93
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giovedì 11 ottobre 2007
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saltatelo a pié pari...
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...film alquanto stupido e noioso...
Definirlo "thriller" secondo me vuol dire fargli un complimento che non merita...
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chicca
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sabato 26 maggio 2007
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ossessione
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Questo film parla di un rapporto di coppia dove in uno dei due in questo caso il marito prevale il sentimento di ossessione narcisistica dove c'è la mania del perfezionismo,donna perfetta,casa perfetta ecc.Quando questo viene meno l'ossessivo narcisista ha delle crisi conpulsive che sfoga sulla persona che garantisce a lui il senso del benessere.La moglie j.roberts è costretta a scappare pianificando già tutto per far sì di poter rinascere.Il marito però appunto dalle sue analisi scrupolose non si da per vinto finchè non riesce a ritrovarla ed a mandarle il messaggio:"o sei mia o di nessuno"così prova ad ammazzarla ma fortunamente ad avere la meglio è lei che trova il coraggio di ucciderlo e liberarsi.
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isabella
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mercoledì 21 febbraio 2007
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recensione
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praticamente parla di una ragazza che sposa un uomo che e particolarmente violento insomma psicopatico e la opprime a un certo punto la ragazza j roberts appunto scappa prendendo coraggi oe in un paesino si rifa una vita ma ben presto lex marito la ritrova
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