Edward mani di forbice |
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Un film di Tim Burton.
Con Johnny Depp, Winona Ryder, Dianne Wiest, Anthony Michael Hall, Kathy Baker.
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Titolo originale Edward Scissorhands.
Fantastico,
Ratings: Kids+13,
durata 105 min.
- USA 1990.
- 20th Century Fox Italia
uscita mercoledì 24 aprile 1991.
MYMONETRO
Edward mani di forbice ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() |
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il diverso tra gli omologati
di loganFeedback: 0 |
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sabato 13 ottobre 2007 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Tim Burton ha sempre odiato la normalità. Normalità intesa come adesione quasi religiosa ad un modello di vita prestabilita a priori da altri. E così in tutti i propri film ha posto le condizioni per portare avanti un discorso che mette in dialettica i diversi con i cosidetti normali. I cosiddetti diversi in qualche modo portano dentro di sè lacerazioni costanti che poi si riflettono in maniera esteriore. Edward rappresenta il punto più visibile di questo modo di ragionare del regista californiano. Non solo a livello interiore, Edward in fondo è un bambino, perché puro dell'animo, quando il padre/scienziato gli muore. Edward prima di tutto è diverso all'occhio umano, per il suo look anticonvenzionale, per le enormi protesi metalliche al posto delle mani, per la pettinatura poco, o per niente, alla moda. Nel momento in cui la cittadina ne viena a conoscenza non lo accetta, ma lo esalta per la diversità, rendendolo in fondo un fenomeno da baraccone. Tutti lo vogliono, ma in fondo lo vogliono per il motivo più meschino: la diversità di Edward è solo un pretesto per un piccolo colpo di testa da tenere segreto e che in qualche maniera fa sentire i normali ancora più normali. Ed ancora è una sorta di finta compassione che può farci sentire meglio quando in realtà poi non si fa niente di niente per nessuno. Edward quindi è la vittima, vittima che involontariamente si trasforma in carnefice nel momento che le sua mani di forbice "sfuggono" al suo controllo e danneggiano qualcuno. anche se poi non è colpa sua, conta quello che è successo, e conta che il fatto sia capitato ad un diverso, vero capro espiatorio delle nostre malefatte. Per Burton forse solo un diverso può capire un diverso. ovvero chi si allontana dal sentire comune, quello imperniato di luoghi comuni. e così Kim, diversa dalla grettezza del resto della popolazione della cittadina, sa avvicinarsi ad Edward, riuscendolo a capirlo ed accettarlo. Burton sa che il vero male è l'ignoranza, e che la colpa è del sistema. Ma il sistema non è fatto dalle persone?
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