Il mahabharata |
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Un film di Peter Brook.
Con Vittorio Mezzogiorno, Bruce Myers, Miriam Goldschmidt, Robert Langdon Lloyd, Andrzej Seweryn.
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Titolo originale The Mahabharata.
Drammatico,
Ratings: Kids+16,
durata 190 min.
- Gran Bretagna, Francia, USA 1989.
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Titanico,lieve e splendido.
di DandyFeedback: |
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lunedì 14 gennaio 2013 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Monumentale adattamento dell'antico poema indiano(15 volte più lungo della Bibbia),già trattato da Brook e Carrière per il teatro nell'85.Sicuramente la versione migliore dev'essere questa,ma in compenso,c'è anche quella cinematografica.Tuttavia per un apprezzamento più genuino,è quella televisiva di 6 ore che va guardata(come il sottoscritto ha fatto).Estremamente stilizzato ed essenziale(scenografie semplici,battaglie appena accennate,fiumi di dialoghi e racconti),interpretato da attori di sedici paesi diversi e dal diverso modo di recitare(tra cui il nostro Vittorio Mezzogiorno[Arijuna],perfettamente calato assieme agli altri nel proprio ruolo),il film lascia meravigliati sul piano visivo nonchè su quello decorativo.Coinvolgente ed emozionante,e capace di stimolare la fantasia dello spettatore suscitandone l'entusiasmo pur con la quasi totale assenza di effetti speciali.Si ha davvero l'impressione di vivere un'altra epoca,dove uomini e dei interagiscono nei modi più imprevedibili,dove la certezza non riguarda nessuna delle due categorie così come il fato può veramente cambiare le sorti di un intero popolo.E di queste sensazioni,in film come la saga de "Il signore degli anelli"(con rispetto parlando)se ne avverte a tratti una parvenza tuttalpiù.Soprendente inoltre la semplicità nell'intreccio tra raffinatezza e barbarie,suntuosità e teatralità,dramma e pathos.Il fluente inglese misto a qualche parola indi si accorda perfettamente con l'atmosfera e i personaggi.Una lieve pecca può derivare dalla genericità delle riflessioni sul Bene e il Male,le mediazioni su guerra e violenza e sulle conseguenze dopo la morte delle azioni sbagliate che si commettono in vita.Ciò non toglie comunque nulla alla magnificenza dell'opera.Ovviamente lo spettatore"ordinario"non potrà concepire l'idea di una visione così smisurata,e anche per gli altri la pazienza richiesta sarà parecchia.Ma premiata,credetemi.E' un pò come un fiume in piena in cui tuffarsi:bisogna lasciarsi trasportare adattandosi alla corrente.E ci si può riuscire.
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