I favolosi Baker

Sono due fratelli pianisti, insieme sono un duo musicale. Cercano una cantante per creare maggiore attrazione. Fanno dei provini e la trovano, oltre che brava anche bella. Tanto che farà impazzire lo scapolo belloccio, con la disapprovazione dello sposato in sovrappeso. Per un po' andranno avanti tra litigi e dopo che la donna si allontanerà, si separeranno definitivamente. Con una regia diligente, il film si fa notare soprattutto per la bravura dei fratelli Bridges e di Michelle Pfeiffer che ha anche una buona voce. 

Frank e Jack Baker sono due fratelli che da molti anni lavorano in coppia come pianisti, suonando nei locali di Seattle con il nome d'arte "I favolosi Baker". Per ravvivare la propria attività, i due fratelli decidono di ingaggiare una cantante che si esibisca con loro; la scelta cade sull'affascinante Susie Diamond, che in breve tempo gli fa riscuotere un clamoroso successo, ma incrinerà il loro sodalizio.
I favolosi Baker segna il debutto alla regia del giovane sceneggiatore Steve Kloves, che nel 1989 ha deciso di portare sullo schermo un proprio soggetto basato sulla storia di una coppia di fratelli pianisti. Il risultato è stato questa pellicola, prodotta da Sydney Pollack ed interpretata da due attori fratelli anche nella realtà, Jeff e Beau Bridges, nei ruoli dei "favolosi Baker" del titolo: due musicisti di Seattle che, per ridare slancio ad una carriera avviata verso un inarrestabile declino, assumono Susie Diamond (Michelle Pfeiffer), una cantante di grande talento e di indiscutibile fascino.
Partendo da questo spunto narrativo, Kloves riesce a rappresentare con sorprendente accuratezza il rapporto (non sempre idilliaco) tra i due fratelli Baker, dotati di caratteri completamente opposti, mettendo in luce le dinamiche che si innescano nel loro duo con l'arrivo di un terzo componente. Il tema dei conflitti fraterni diventa così complementare rispetto al sub-plot sulla love-story fra Jack (Jeff Bridges) e Susie, che finirà per compromettere il fragile equilibrio del terzetto. Ma il film conta anche per il disincantato ritratto dei suoi protagonisti: due uomini di mezza età che hanno rinunciato alle proprie aspirazioni artistiche e si accontentano di sbarcare il lunario come possono, convivendo con un'esistenza fatta di rimpianti e di occasioni mancate. Il senso di ineluttabile amarezza della storia non è mitigato neppure dalla relazione fra Jack e Susie, e sfocia alla fine in un epilogo di ineluttabile malinconia.
Tra i punti di forza del film, il maggiore resta senza dubbio l'interpretazione di una splendida Michelle Pfeiffer, che ha ricevuto il Golden Globe e la nomination all'Oscar come miglior attrice per la parte di Susie Diamond (in origine il ruolo era stato offerto a Madonna, che però ha rifiutato). La Pfeiffer, in una delle più brillanti prove della sua carriera, dimostra anche ottime doti di cantante, prestando la propria voce ad una serie di brani standard del repertorio americano (More than you know, Can't take my eyes off of you, The look of love, My funny Valentine); da antologia la scena in cui si esibisce in Makin' whopee! sdraiata su un pianoforte. Una menzione speciale per la fotografia di Michael Ballhaus e la colonna sonora di Dave Grusin.