fedeleto
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venerdì 27 gennaio 2012
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si puo' rubare cio' che e' nostro?
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Kieslowski oramai immerso nel suo lavoro nel decalogo e' ad un passo dal compimento ,e proseguendo il suo progetto dei comandamenti ,dirige il settimo capitolo ispirato ovviamente al settimo comandamento ovvero:NON RUBARE.Majka in giovane eta' ha avuto una figlia ,e immersa nella fragilita' piu' profonda a sua figlia verra' fatto credere che in realta' sia la nonna sua madre.Majka dopo alcuni anni decide di riprendersi cio' che e' suo e decide di fuggire con sua figlia.Verra' cercata dai nonni che rivogliono con se ' la nipote-figlia,e alla fine riusciranno nel loro intento ,e a Majka non resta che partire con un treno all'ultimo momento per dimenticare e cancellare tutto il male fatto.
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Kieslowski oramai immerso nel suo lavoro nel decalogo e' ad un passo dal compimento ,e proseguendo il suo progetto dei comandamenti ,dirige il settimo capitolo ispirato ovviamente al settimo comandamento ovvero:NON RUBARE.Majka in giovane eta' ha avuto una figlia ,e immersa nella fragilita' piu' profonda a sua figlia verra' fatto credere che in realta' sia la nonna sua madre.Majka dopo alcuni anni decide di riprendersi cio' che e' suo e decide di fuggire con sua figlia.Verra' cercata dai nonni che rivogliono con se ' la nipote-figlia,e alla fine riusciranno nel loro intento ,e a Majka non resta che partire con un treno all'ultimo momento per dimenticare e cancellare tutto il male fatto.Kieslowski ancora una volta ci sorprende e stupisce ,con un episodio davvero sorprendente.Majka e' un personaggio fragile che viene in un certo senso sottomesso per via dell'amore ossessivo della madre che non potendo avere piu' figli decide di prendersi cura della nipote in maniera morbosa,da quel momento Majka diventa una delle tante persone insignificanti,ma il particolare che si trascura e' che la piccola Ania(cioe' la filglia di Majka) e' il frutto d'amore di Majka e non della nonna.Dunque dove e' il suo crimine? aver rapito suo figlia?poiche' la nonna ha rubato IL SUO ESSERE SE STESSA A MAJKA,ed e' questo che spinge la medesima a riprendersi cio' che e' suo,ma come in tutti i film del regista polacco la giustizia e la verita' sono pedine non in mano all'uomo ma al destino che mischia le carte e che non lascia trasparire mai un finale buono.Il trittico NONNA ODIO MAJKA-MAJKA AMORE ANIA-ANIA ODIO MAJKA, e' una conclusione necessaria che evidenzia ancora una volta l'impotenza dell'amare e dell'essere amato.ANCORA UNA VOLTA MAGISTRALE KIESLOWSKI.
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dandy
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venerdì 15 aprile 2011
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non rubare ciò a cui hai rinunciato.
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La domanda cruciale di questo episodio è "si può rubare ciò che ci appartiene?".Paradossalmente,Majka commette il furto della sua stessa figlia,avuta da adolescente col suo professore,e cresciuta dalla madre di Majka come sua,per evitare scandali.Ora ci ripensa e la rivuole con sè.Ma le cose non andranno come ha previsto.Un dramma familiare affrontato con sensibilità e spirito umanitario,piuttosto convenzionale,se si esclude il finale non conciliante.Il personaggio del padre riapparirà interpretato dallo stesso attore in un altro film del regista,"La doppia vita di Veronica".
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stefano capasso
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domenica 1 novembre 2020
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rubare l''amore non sazia la propria fame
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Majka ha 22 anni e ha una figlia, Anja, avuta quando era giovanissima con un suo professore. Proprio per la sua giovane età, e per evitare lo scandalo, la bambina venne registrata come figli adi Ewa, madre di Majka, che proprio a causa della sua nascita non aveva più potuto avere figli. Majka non ha mai avuto un buon rapporto con la madre, che la fiducia inetta e in qualche modo colpevole della sua sventura: vuole fuggire in Canada portando con se la bambina, per riappropriarsi del ruolo di madre. Majka rapisce Anja e cerco rifugio in casa del padre della bambina, mentre sua madre si mette sulle sue tracce.
Settimo capitolo del Decalogo di Kieslowski, sul tema “non rubare”.
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Majka ha 22 anni e ha una figlia, Anja, avuta quando era giovanissima con un suo professore. Proprio per la sua giovane età, e per evitare lo scandalo, la bambina venne registrata come figli adi Ewa, madre di Majka, che proprio a causa della sua nascita non aveva più potuto avere figli. Majka non ha mai avuto un buon rapporto con la madre, che la fiducia inetta e in qualche modo colpevole della sua sventura: vuole fuggire in Canada portando con se la bambina, per riappropriarsi del ruolo di madre. Majka rapisce Anja e cerco rifugio in casa del padre della bambina, mentre sua madre si mette sulle sue tracce.
Settimo capitolo del Decalogo di Kieslowski, sul tema “non rubare”. Tra i continui tentativi di prendersi la bambina, a scapito dell’altra, quello che vien emesso in evidenza è il rapporto complesso tra madre e figlia, che si declina in modo diverso tra le due protagoniste adulte. Il furto è il tentativo necessario a mettere a tacere i bisogni profondi delle due donne, ma non è la soluzione. Il bisogno rimane inespresso e continua ad indirizzare le vite delle protagoniste che solo al termine capiscono che risolvere il conflitto sulla “proprietà” della bambina non le salverà. Kieslowski sviluppa una narrazione attenta ed articolata, densa di significati, stavolta abbastanza evidenti: l’ambiguità del reale è espressa in modo eccessivamente chiarificatore e lascia lo spettatore ben saldo nel suo ruolo di osservatore “esterno”.
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