Presentato fuori concorso alla Mostra di Venezia '90, dove è stato assegnato il premio per la carriera al regista. Il re del piano sequenza col passare degli anni si rinchiude sempre di più in se stesso e i suoi ultimi film sono lontani dal pubblico. Mischiando la tecnica degli audiovisivi con la pellicola cinematografica ci troviamo di fronte a un personaggio che viaggia in Volkswagen, Josef K., scrittore e poeta, fa parte di un circolo di opposizione. Durante gli incontri, ripresi da una telecamera, lui e i suoi amici ricordano i grandi tradimenti del movimento comunista. Qui Josef trova Márta, una delle sue amanti, che giace morta in cucina. L'altra sua amante, Kata, una ex funzionaria di polizia, riconosce di aver commesso l'omicidio allo scopo di far finire l'uomo in prigione.