quint
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venerdì 1 giugno 2007
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avvincente ricostruzione cinematografica
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Il grande regista Brian De Palma ritorna al successo, con questo magnifico film, ritratto di un grandissimo uomo Elliot Ness che sfido'e mise in ginocchio il mito di Al Capone riuscendo con le proprie forze a far trionfare la giustizia. Grandissima prova di attori, ma superbe le interpretazioni di Sean Connery e di Bob De Niro che meritava l'Oscar. Coinvolgente,commovete e pieno di ideali unici in cui credere, il film è una prova virtuosa di quell'artre che è il cinema. Numerose scene da ricordare come la scena alla stazione, ripresa credo dalla Corazzata Potkionkin e le lezioni di vita di Sean Connery; musiche eccezionali del grandissimo Ennio Morricone; un film assolutamente da vedsere, e da vere nella propria collezione da cinefilo incallito
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nathan
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domenica 11 febbraio 2007
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virtuosismo tecnico di grande cinema
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La regia di De Palma è superba:il film si ricorda soprattutto per i suoi virtuosismi tecnici e considerando che quasi tutte le inquadrature non sono semplici ne viene fuori un vero e proprio capolavoro stilistico.
Ottimo Costner e rassicurante Sean Connery,ma i personaggi migliori sono i "cattivi",De Niro e la sua banda di mafiosi,primo fra tutti il killer vestito di bianco interpretato da Billy Drago.
Dopo la bellissima scena dell'ascensore la tensione sale e rimane alta sino alla fine del film;non è Malone ad essere spiato nella sua casa,ma siamo noi ad essere coinvolti emozionalmente in prima persona in questa storia pericolosa in cui la morte e la paura sembra celarsi dietro ogni angolo.
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La regia di De Palma è superba:il film si ricorda soprattutto per i suoi virtuosismi tecnici e considerando che quasi tutte le inquadrature non sono semplici ne viene fuori un vero e proprio capolavoro stilistico.
Ottimo Costner e rassicurante Sean Connery,ma i personaggi migliori sono i "cattivi",De Niro e la sua banda di mafiosi,primo fra tutti il killer vestito di bianco interpretato da Billy Drago.
Dopo la bellissima scena dell'ascensore la tensione sale e rimane alta sino alla fine del film;non è Malone ad essere spiato nella sua casa,ma siamo noi ad essere coinvolti emozionalmente in prima persona in questa storia pericolosa in cui la morte e la paura sembra celarsi dietro ogni angolo.Dopo la morte dei due buoni,mentre Kevin Costner aspetta la resa dei conti,gli inservienti lavano il pavimento della stazione nel silenzio rotto dai pianti del neonato.Questa scena secondo me rappresenta l'inversione di rotta:è una metafora per indicare che il sangue dei buoni è stato lavato ed ora,dopo giorni di paura,tocca agli uomini di Capone.
La famosa scena della carrozzella tiene inchiodati alla poltrona per lunghissimi infiniti minuti,prima dello scontato happy end che si sviluppa nell'inseguimento sul tetto.Infine Costner può guardare con malinconia la foto dei suoi colleghi uccisi:il sangue è stato lavato,i buoni hanno vinto,dopo la tensione della lotta resta solo l'amarezza del ricordo.
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il critico
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sabato 22 marzo 2008
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sei solo chiacchere e distintivo!
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Una delle migliori interpretazioni di un Robert De Niro ingrassato al punto giusto e con un ghigno perfetto per interpretare un personaggio odioso (ma dalla personalità indiscutibilmente affascinante) come Al Capone. Incentrato sul tema del proibizionismo degli anni trenta a Chicago; da una parte la banda del Boss italo-americano Alfonso Capone, dall'altra un ottimo Sean Connery nei panni del polizziotto Jim Melone, affiancato da Eliot Ness (Kevin Costner) disposto a tutto pur di fermare Al Capone. Film dalle frasi celebri da un Al Capone: "se qualc'uno mi deruba io gli dico, tu hai rubato, non gli chiedo perchè ha sputato nel marciapiede" (riferendosi alle accuse di evasione fiscale nei suoi confronti, che erano l'unico modo per incastrare Al Capone, che in realtà, sarebbe dovuto essere processato per reati ben più gravi) o "noi dicevamo che si ottiene di più con una parola gentile e una pistola che solo con una parola gentile" o ancora "sei solo chiacchere e distintivo!".
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Una delle migliori interpretazioni di un Robert De Niro ingrassato al punto giusto e con un ghigno perfetto per interpretare un personaggio odioso (ma dalla personalità indiscutibilmente affascinante) come Al Capone. Incentrato sul tema del proibizionismo degli anni trenta a Chicago; da una parte la banda del Boss italo-americano Alfonso Capone, dall'altra un ottimo Sean Connery nei panni del polizziotto Jim Melone, affiancato da Eliot Ness (Kevin Costner) disposto a tutto pur di fermare Al Capone. Film dalle frasi celebri da un Al Capone: "se qualc'uno mi deruba io gli dico, tu hai rubato, non gli chiedo perchè ha sputato nel marciapiede" (riferendosi alle accuse di evasione fiscale nei suoi confronti, che erano l'unico modo per incastrare Al Capone, che in realtà, sarebbe dovuto essere processato per reati ben più gravi) o "noi dicevamo che si ottiene di più con una parola gentile e una pistola che solo con una parola gentile" o ancora "sei solo chiacchere e distintivo!". Ottima anche l'interpretazione di Andy Garcia e la regia di Brian De Palma in un film che lascia sicuramente il segno nella storia del cinema (noir, e non solo).
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gabrigilli1997
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sabato 20 giugno 2015
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film assolutamente magnifico, molto sottovalutato
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GENIALI INTERPRETAZIONI DI ROBERT DE NIRO, DI KEVIN COSTNER, DI SEAN CONNERY E DI ANDY GARCIA. GENIALI LE RICOSTRUZIONI STORICHE DI CHICAGO NELL'EPOCA DEL PROIBIZIONISMO, DA PELLE D'OCA LE SPARATOIE E LA SCENA IN TRIBUNALE. MAGNIFICA ANCHE LA SCENA FINALE IN CUI ROBERT DE NIRO, CON TUTTA LA SUA ARROGANZA DEL PERSONAGGIO DI AL CAPONE, STUZZICA KEVIN COSTNER, CON LA CELEBRE FRASE "SEI SOLO CHIACCHERE E DISTINTIVO".
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piernelweb
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sabato 27 ottobre 2007
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poliziesco spettacolare
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Nel suo periodo migliore, tra Scarface e Carlito's Way, De Palma dirige questo spettacolare poliziesco ambientato nella Chicago anni 30, (durante il probizionismo) periodo segnato dal dilagare della criminalità organizzata e dalla corruzione. Il regista americano opta per una narrazione scorrevole, abbastanza slegata dalla soggettiva dei personaggi, per dare ampio respiro alle dinamiche dell'azione dando sfoggio di un'abiltà tecnica e di una capacità di esaltare l'epica del racconto davvero fuori dal comune. Numerose le sequenze da antologia a cominciare da quella della carozzella che scivola sulle scale della stazione che rende omaggio alla celebre scena di la "Corazzata Potemkin". In un cast dove tutti brillano in maniera convincente a cominciare da un De Niro che nei panni di Al Capone è davvero meravigliosamente sopra le righe, l'unica nota stonata è forse il mono-espressivo Kostner, soretto e surclassato dal suo braccio destro Connery.
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Nel suo periodo migliore, tra Scarface e Carlito's Way, De Palma dirige questo spettacolare poliziesco ambientato nella Chicago anni 30, (durante il probizionismo) periodo segnato dal dilagare della criminalità organizzata e dalla corruzione. Il regista americano opta per una narrazione scorrevole, abbastanza slegata dalla soggettiva dei personaggi, per dare ampio respiro alle dinamiche dell'azione dando sfoggio di un'abiltà tecnica e di una capacità di esaltare l'epica del racconto davvero fuori dal comune. Numerose le sequenze da antologia a cominciare da quella della carozzella che scivola sulle scale della stazione che rende omaggio alla celebre scena di la "Corazzata Potemkin". In un cast dove tutti brillano in maniera convincente a cominciare da un De Niro che nei panni di Al Capone è davvero meravigliosamente sopra le righe, l'unica nota stonata è forse il mono-espressivo Kostner, soretto e surclassato dal suo braccio destro Connery. Un film di assoluto livello tra i migliori firmati da De Palma.
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renato c.
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venerdì 5 febbraio 2016
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un gran bel film!
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Era un po' che non andavo oltre le tre stelle nei film che vedevo o rivedevo, finalmente uno che merita 4 stelle e forse anche più! La trama è ben congegnata, c'è un Kevin Costner poliziotto perfetto senza se e senza ma: "perchè bisognava proibire la produzione e la vendita di bevande alcoliche? Perchè era una legge degli Stati Uniti!" (Chi l'ha fatta era forse d'accordo con le società produttrici di bibite surrogate, se non addirettura con quelli che sarebbero stati i produttori e gli spacciatori di alcool!). Un Sean Connery degno dell' oscar che ha vinto! (Ne ha vinto solo uno in tutta la sua carriera ma ne avrebbe meritati di più anche se la sua fama sarà sempre legata al personaggio di James Bond, di cui in ogni caso è stato il migliore interprete!).
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Era un po' che non andavo oltre le tre stelle nei film che vedevo o rivedevo, finalmente uno che merita 4 stelle e forse anche più! La trama è ben congegnata, c'è un Kevin Costner poliziotto perfetto senza se e senza ma: "perchè bisognava proibire la produzione e la vendita di bevande alcoliche? Perchè era una legge degli Stati Uniti!" (Chi l'ha fatta era forse d'accordo con le società produttrici di bibite surrogate, se non addirettura con quelli che sarebbero stati i produttori e gli spacciatori di alcool!). Un Sean Connery degno dell' oscar che ha vinto! (Ne ha vinto solo uno in tutta la sua carriera ma ne avrebbe meritati di più anche se la sua fama sarà sempre legata al personaggio di James Bond, di cui in ogni caso è stato il migliore interprete!). Un Robert De Niro perfetto Al Capone con la faccia sorridente e cortese del "qui comando io" ma pronto a commettere i crimini più efferati compreso quello di rompere la testa ad un socio davanti a tutti con vari colpi di mazza da golf! Buoni anche gli altri compreso l'interprete del poliziotto di origine italiana! La trama scorre bene e fa molto piacere il finale in cui Al Capone, nonostante i tentativi di corrompere la giuria viene condannato! Chi non ha visto questo film per timore di troppa violenza o perchè non ama i films si gangsters provi a guardarlo, ne vale la pena!
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fierror
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venerdì 3 giugno 2011
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il mito di al capone
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Film avvincente ed emozionante,una squadra di quattro poliziotti cerca di spodestare la corruzione che si era impossessata di Cicago,facendosi chiamare gli Intoccabili.
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maso
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martedì 15 gennaio 2008
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intramontabile
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I soliti critici con la puzza sotto il naso hanno tirato fuori di tutto:semplice e banale contrapposizione tra bene e male,nessuna sfumatura a livello psicologico per l'analisi dei personaggi,buonismo americano a go go.
In realtà è un film prorompente,che narra una storia bellissima e avvincente,alternando momenti di azione e di tensione a momenti di tristezza struggente ogni qual volta che vengono eliminati i componenti del "POOL".
Sembra davvero la trasoposizione cinematografica della storia del Pool anti-mafia di Falcone e Borsellino,che NESSUNO in Italia è riuscito a rappresentare degnamente in un film(valanga di fiction inutili e insulse).
Insomma è un film dalle emozioni forti,ben fatto e interpretato divinamente da due giovani promesse(Costner e Adny garcia) che poi si affermeranno come autentiche star(anche grazie a questo film) e dal magistrale Sean Connery.
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I soliti critici con la puzza sotto il naso hanno tirato fuori di tutto:semplice e banale contrapposizione tra bene e male,nessuna sfumatura a livello psicologico per l'analisi dei personaggi,buonismo americano a go go.
In realtà è un film prorompente,che narra una storia bellissima e avvincente,alternando momenti di azione e di tensione a momenti di tristezza struggente ogni qual volta che vengono eliminati i componenti del "POOL".
Sembra davvero la trasoposizione cinematografica della storia del Pool anti-mafia di Falcone e Borsellino,che NESSUNO in Italia è riuscito a rappresentare degnamente in un film(valanga di fiction inutili e insulse).
Insomma è un film dalle emozioni forti,ben fatto e interpretato divinamente da due giovani promesse(Costner e Adny garcia) che poi si affermeranno come autentiche star(anche grazie a questo film) e dal magistrale Sean Connery.
Straordinario De Palma,che firma dunque un capolavoro(e ne firmerà un'altro con Carlito's Way) ed inoltre regala al cinema una scena intramontabile e irripetibile...quella della sparatoria incredibile nella stazione...esempi di grande cinema.
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(di amos)
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ultimoboyscout
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venerdì 3 giugno 2011
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una pietra miliare del cinema!
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Clamoroso per intensità e stile è un poliziesco noir con atmosfere da western cittadino (con tanto di duello mai faccia a faccia ma pur sempre spietato) di quelli come non se ne fanno più. Connery vince l'Oscar come miglior attore non protagonista ma per classe e carisma sembra lui più che Costner la guida del manipoli di poliziotti contro Al Capone, interpretato da un DeNiro efficace, spavaldo ma in secondo piano rispetto ai suoi acerrimi nemici. Ne esce un film di grande impatto, profondo e arguto, dalla grande sceneggiatura e dalla regia sopraffina: emblematica la scena della stazione, un vero capolavoro di ingegno. Ricco di citazioni sparse non è da ricordare solo per la storia (ottima ricostruzione degli States, Chicago in particolare, degli anni del proibizionismo), la regia e le interpretazioni, per gli eroi d'altri tempi che ha creato ma anche per le musiche stupende di Ennio Morricone e per aver lanciato tra le stelle un ottimo Andy Garcia.
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Clamoroso per intensità e stile è un poliziesco noir con atmosfere da western cittadino (con tanto di duello mai faccia a faccia ma pur sempre spietato) di quelli come non se ne fanno più. Connery vince l'Oscar come miglior attore non protagonista ma per classe e carisma sembra lui più che Costner la guida del manipoli di poliziotti contro Al Capone, interpretato da un DeNiro efficace, spavaldo ma in secondo piano rispetto ai suoi acerrimi nemici. Ne esce un film di grande impatto, profondo e arguto, dalla grande sceneggiatura e dalla regia sopraffina: emblematica la scena della stazione, un vero capolavoro di ingegno. Ricco di citazioni sparse non è da ricordare solo per la storia (ottima ricostruzione degli States, Chicago in particolare, degli anni del proibizionismo), la regia e le interpretazioni, per gli eroi d'altri tempi che ha creato ma anche per le musiche stupende di Ennio Morricone e per aver lanciato tra le stelle un ottimo Andy Garcia. Storica la frase "sei solo chiacchiere e distintivo", rimarrà una delle battute meglio riuscite e più ricordate di sempre! Nonostante qualche stereotipo e qualche inevitabile luogo comune, è un film da vedere e rivedere per non dimenticare mai: per cui basta chiacchiere e corriamo a rivederlo ancora!
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brando fioravanti
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martedì 10 aprile 2012
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intoccabili
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Grande e avvincente storia su degli irriducibili poliziotti contro la malavita organizzata. Buono lo stile e le musiche di Ennio Morricone. Il problema è sulla costruzione di personaggi non sempre convincenti. De Niro è bravo nei suoi discorsi ma è decisamente troppo efferrato. Connery è strabiliante come attore, ma il il suo cinismo supera quell'umanità che indubbiamente ha un polizziotto che si fa avanti in una così pericolosa impresa. Costner se la cava meglio mettendoci molto entusiasmo.
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