julien sorel
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lunedì 25 gennaio 2010
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atmosfere e fantasie anni '80...
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Si discosta dai lavori precedenti di Carpenter, tuttavia coinvolge e diverte grazie ad un mix tra azione, comicità e avventura. Le atmosfere, i costumi, i riferimenti alla cultura orientale, la quale trovò poi molto più spazio in pellicole successive , creano un ottimo film senza troppe presunzioni, ma godibile fino in fondo. Ottima interpretazione di Russell, tipico "anti-eroe" disinteressato a tratti egoista e pragmatico, che ben si incontra e scontra con il mistico e il sovraumano, capovolgendo spesso la tipica relazione " protagonista- spalla" dove vediamo lui stesso mettersi da parte e lasciare che sia la sua spalla ad agire, combattere e scegliere.
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Si discosta dai lavori precedenti di Carpenter, tuttavia coinvolge e diverte grazie ad un mix tra azione, comicità e avventura. Le atmosfere, i costumi, i riferimenti alla cultura orientale, la quale trovò poi molto più spazio in pellicole successive , creano un ottimo film senza troppe presunzioni, ma godibile fino in fondo. Ottima interpretazione di Russell, tipico "anti-eroe" disinteressato a tratti egoista e pragmatico, che ben si incontra e scontra con il mistico e il sovraumano, capovolgendo spesso la tipica relazione " protagonista- spalla" dove vediamo lui stesso mettersi da parte e lasciare che sia la sua spalla ad agire, combattere e scegliere. Film ironico e volutamente illogico, crea atmosfere coinvolgenti e sfumature quasi oniriche., può essere visto più volte, senza risultare mai banale o scontato. Provo nostalgia per film come questo, atmosfere di altri tempi, meno effetti, niente digitale, budget modesti ma storie e attori capaci di rimanere impressi nella mente e nei ricordi di ogni spettatore.
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raptus
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venerdì 19 maggio 2006
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viva gli americani!
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Viva gli americani, che sono capaci di prendersi in giro da soli. Viva gli americani, perché, mentre noi siamo qui in Europa a fare dibattiti sull'integrazione razziale, loro hanno una Chinatown in ogni grande città da più di un secolo. Viva gli americani, perché negli anni ottanta facevano film così scassoni e divertenti, mentre noi eravamo qui a sorbirci applicazioni filosofiche noiosissime sul grande schermo . Viva gli americani perché si riconoscono degli ignoranti, ma proprio per questo sono i più aperti alle altre culture. Viva gli americani, perché noi europei, vecchi tromboni, non saremo mai in grado di fare un film così! Viva Grosso guaio a Chinatown, divertentissimo, dinamico, comico, mistico, avvincente.
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Viva gli americani, che sono capaci di prendersi in giro da soli. Viva gli americani, perché, mentre noi siamo qui in Europa a fare dibattiti sull'integrazione razziale, loro hanno una Chinatown in ogni grande città da più di un secolo. Viva gli americani, perché negli anni ottanta facevano film così scassoni e divertenti, mentre noi eravamo qui a sorbirci applicazioni filosofiche noiosissime sul grande schermo . Viva gli americani perché si riconoscono degli ignoranti, ma proprio per questo sono i più aperti alle altre culture. Viva gli americani, perché noi europei, vecchi tromboni, non saremo mai in grado di fare un film così! Viva Grosso guaio a Chinatown, divertentissimo, dinamico, comico, mistico, avvincente. Tutto quello che l'Europa (purtroppo) non è!
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snake
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venerdì 26 gennaio 2007
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"sei pronto jack?" "io sono nato pronto"
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"Grosso guaio a Chinatown" è un capolavoro del suo genere. Questo film d'azione, intriso di scene di combattimento al limite del verisimile, e di uno humor altamente goliardico, riesce veramente a far "tremare i pilastri del cielo". Inoltre gli evidenti e palesi buchi di trama sono il giusto contorno per un film che intrinsicamente rifugge la logica e vuole essere divertente ed esplosivo. La colonna sonora, magistralmente orchestrata dallo stesso Carpenter(ce ne sono pochi di registi-compositori), è il sottofondo ideale per questa avventura esilarante. Kurt Russell, sebbene in un non ottimale stato di forma fisica, è arzillo e ispirato, ed interpreta alla grande il suo ruolo: Jack Burton eroe per caso, inadatto ad un affare troppo grande per lui, riesce con il suo sarcasmo, la sua tagliente ironia e il suo arditismo orgoglioso a riportare a casa la pelle.
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"Grosso guaio a Chinatown" è un capolavoro del suo genere. Questo film d'azione, intriso di scene di combattimento al limite del verisimile, e di uno humor altamente goliardico, riesce veramente a far "tremare i pilastri del cielo". Inoltre gli evidenti e palesi buchi di trama sono il giusto contorno per un film che intrinsicamente rifugge la logica e vuole essere divertente ed esplosivo. La colonna sonora, magistralmente orchestrata dallo stesso Carpenter(ce ne sono pochi di registi-compositori), è il sottofondo ideale per questa avventura esilarante. Kurt Russell, sebbene in un non ottimale stato di forma fisica, è arzillo e ispirato, ed interpreta alla grande il suo ruolo: Jack Burton eroe per caso, inadatto ad un affare troppo grande per lui, riesce con il suo sarcasmo, la sua tagliente ironia e il suo arditismo orgoglioso a riportare a casa la pelle. Una interpretazione magistrale di Russell(forse la migliore di sempre), assistito alla grande dalla affascinante e pimpante Kim Catrall. E, come sublime colpo di scena, la fine del film è epica: Jack Burton, dopo aver trionfato su Lo Pen, ed aver conquistato la sua preda Gracie Law, rifiuta la ragazza stessa, sparendo nella tempesta. Coerente conclusione goliardica di una pellicola che è una perla del suo genere
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laurence316
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lunedì 31 ottobre 2016
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un irresistibile divertissement anni '80
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Basato sulla sceneggiatura originale di Goldman e Weinstein, quasi completamente riscritta da Richter (basti pensare che inizialmente il film doveva essere ambientato nel Far West, intorno al 1880), il quale inserisce tutti gli elementi orientaleggianti, completando la versione finale dello script in 10 settimane, ispirandosi anche a Rosemary's Baby di Polanski. Inserisce anche gran parte della battute. E Big Trouble in Little China si rivela uno spassosissimo divertissement, pieno di ironia e comicità.
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Basato sulla sceneggiatura originale di Goldman e Weinstein, quasi completamente riscritta da Richter (basti pensare che inizialmente il film doveva essere ambientato nel Far West, intorno al 1880), il quale inserisce tutti gli elementi orientaleggianti, completando la versione finale dello script in 10 settimane, ispirandosi anche a Rosemary's Baby di Polanski. Inserisce anche gran parte della battute. E Big Trouble in Little China si rivela uno spassosissimo divertissement, pieno di ironia e comicità. Estremamente divertente, è un film che non si prende mai sul serio, cita palesemente tanti esempi più celebri (Indiana Jones su tutti) e raccoglie tutti gli stereotipi possibili e immaginabili, ma per deriderli. E' sicuramente emblematico del suo periodo, gli anni '80, ma anche al giorno d'oggi non smette di divertire e appassionare. A suo tempo fu accolto piuttosto freddamente dalla critica, e anche i fan di Carpenter si dichiararono delusi. Incassò solo 11 milioni a fronte di un budget di 20, ma è diventato in seguito (e giustamente) un cult movie, grazie al successo in home-video.
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dott. costa
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martedì 6 febbraio 2007
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big trouble in little china
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Tanto per cambiare la traduzione italiana ha dissolto il gioco di parole del titolo originale. Il lungometraggio in questione è un piccolo campionario della mentalità cinematografica anni '80. La fotografia e l'esiguità dei mezzi a disposizione sono tipici del cinema di Carpenter,e,come da programma, il "set" di questa avventura è una nota città americana, San Francisco (assieme a New York e L.A. trattate dal regista in altri 2 film). Fino a qua nulla di eccezionale. La storia però, grottesca e affascinante al tempo stesso, vive del ritmo, della musica e degi scenari tipici del cinema Carpenteriano(aggettivo coniato per l'occasione), che sembra in grado di contestualizzare perfettamente qualsiasi copione all'interno delle metropoli statunitensi.
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Tanto per cambiare la traduzione italiana ha dissolto il gioco di parole del titolo originale. Il lungometraggio in questione è un piccolo campionario della mentalità cinematografica anni '80. La fotografia e l'esiguità dei mezzi a disposizione sono tipici del cinema di Carpenter,e,come da programma, il "set" di questa avventura è una nota città americana, San Francisco (assieme a New York e L.A. trattate dal regista in altri 2 film). Fino a qua nulla di eccezionale. La storia però, grottesca e affascinante al tempo stesso, vive del ritmo, della musica e degi scenari tipici del cinema Carpenteriano(aggettivo coniato per l'occasione), che sembra in grado di contestualizzare perfettamente qualsiasi copione all'interno delle metropoli statunitensi. Jack Burton (Kurt russel) è un solitario camionista che, a causa del rapimento della fidanzata del suo migliore amico, viene coinvolto in alcune misteriose avventure a Chinatown. Vari avvenimenti lo porteranno a misurarsi con alcuni mitici personaggi di antiche leggende cinesi. La trama, delineata in maniera volutamente essenziale, non rivela la complessità dei ruoli dei personaggi all'interno della pellicola (tipica del cinema di Carpenter), ma questa volta il personaggio principale,Jack , è forse il più sorpreso e spaesato di tutti. Questo film, uscito nell'86 nell'insuccesso più totale, può dirsi uno dei capolavori di Carpenter e la sua collaborazione con Kurt Russel (Escape From New York, The Thing, Big Trouble In Little China) è a tutti gli effetti una tra le più riuscite degli anni '80.
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[+] ue sono il riky
(di dr.ikyz)
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zanchil
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mercoledì 28 agosto 2013
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filmone
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Il film è sicuramente uno dei migliori del decennio 80/90, girato con enorme maestria e tantissima inventiva.
Me lo sono rivisto la scorsa settimana e devo dire che ogni volta lo trovo sempre più divertente e accattivante.
L'ambientazione è azzeccatissima, secondo me il regista è risucito a farti dimenticare di essere a Chinatown ma sembra che i personaggi ruotino all'interno di una dimensione parallela e onirica per poi semplicemente fare emergere i personaggi da una botola e farli capitare un semplice magazzino.
John Carpenter inoltre ci regala ancora una volta uno dei personaggi icone degli anni 80/90, Kurt Russel è semplicemente fantastico, antieroe per antonomasia, spaccone , sopra le righe e divertente ci regala una serie di battute che sicuramente tanti non possono dimenticare.
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Il film è sicuramente uno dei migliori del decennio 80/90, girato con enorme maestria e tantissima inventiva.
Me lo sono rivisto la scorsa settimana e devo dire che ogni volta lo trovo sempre più divertente e accattivante.
L'ambientazione è azzeccatissima, secondo me il regista è risucito a farti dimenticare di essere a Chinatown ma sembra che i personaggi ruotino all'interno di una dimensione parallela e onirica per poi semplicemente fare emergere i personaggi da una botola e farli capitare un semplice magazzino.
John Carpenter inoltre ci regala ancora una volta uno dei personaggi icone degli anni 80/90, Kurt Russel è semplicemente fantastico, antieroe per antonomasia, spaccone , sopra le righe e divertente ci regala una serie di battute che sicuramente tanti non possono dimenticare.
Questo è un film che tutti gli amanti del genere e non dovrebbero avere nella propria videoteca personale.
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evildevin87
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mercoledì 10 dicembre 2014
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l'intrattenimento come dio comanda
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Chi pensa che un film di intrattenimento fatto di azione e botte da orbi non sia degno di essere considerato cinema, oltre a non capire una mazza, non si è mai visto questo film.
Qui il maestro John Carpenter si discosta da tutto quello che ha fatto in precedenza per regalarci un film fatto di pura ignoranza e girandolo in maniera a dir poco maestosa. L'ambientazione fantastica e i personaggi assurdi e sopra le righe sono le componenti essenziali affinchè una sceneggiatura come questa, ormai considerata tipica del genere, funzioni alla grande e non possa fare altro che divertire lo spettatore e tenerlo incollato alla sedia per tutto il tempo. Le scene d'azione e i dialoghi, per quanto irreali, non stuccano mai e si amalgamano perfettamente alla trama delirante.
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Chi pensa che un film di intrattenimento fatto di azione e botte da orbi non sia degno di essere considerato cinema, oltre a non capire una mazza, non si è mai visto questo film.
Qui il maestro John Carpenter si discosta da tutto quello che ha fatto in precedenza per regalarci un film fatto di pura ignoranza e girandolo in maniera a dir poco maestosa. L'ambientazione fantastica e i personaggi assurdi e sopra le righe sono le componenti essenziali affinchè una sceneggiatura come questa, ormai considerata tipica del genere, funzioni alla grande e non possa fare altro che divertire lo spettatore e tenerlo incollato alla sedia per tutto il tempo. Le scene d'azione e i dialoghi, per quanto irreali, non stuccano mai e si amalgamano perfettamente alla trama delirante.
Indubbiamente uno dei film d'azione migliori e più cult della storia, ancora oggi divertentissimo e godibile. Capolavoro assoluto del suo genere.
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fedeleto
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domenica 3 aprile 2016
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jack burton uno di noi..
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Jack Burton accompagna il suo amico cinese all'aeroporto per prendere la ragazza di quest'ultimo.Ma non tutto va come previsto,poiché i signori della morte la rapiscono per il fantasma Lopen che tende a ritornare di materia grazie a questa donna con gli occhi verdi.Sarà guerra,anche perché Jack Burton non si arrendera'.John Carpenter(stamani, 1997-fuga da new York) firma una pellicola d'azione spettacolare,e riprende il tema del fantastico.Non si fatica ad immedesimarsi in personaggi come Jack Burton che con le sue pillole di saggezza fa sorridere per il suo esser duro.Indimenticabile la sequenza dello scontro tra gialli e rossi(10 minuti) che tra colpi di Kung fu e sparatorie dipinge una lotta senza eguali.
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Jack Burton accompagna il suo amico cinese all'aeroporto per prendere la ragazza di quest'ultimo.Ma non tutto va come previsto,poiché i signori della morte la rapiscono per il fantasma Lopen che tende a ritornare di materia grazie a questa donna con gli occhi verdi.Sarà guerra,anche perché Jack Burton non si arrendera'.John Carpenter(stamani, 1997-fuga da new York) firma una pellicola d'azione spettacolare,e riprende il tema del fantastico.Non si fatica ad immedesimarsi in personaggi come Jack Burton che con le sue pillole di saggezza fa sorridere per il suo esser duro.Indimenticabile la sequenza dello scontro tra gialli e rossi(10 minuti) che tra colpi di Kung fu e sparatorie dipinge una lotta senza eguali.Gli effetti speciali ci sono eccome (l'entrata delle tre bufere).Rimane una favola godibile,grazie anche ad attori bravi come Kurt Russel e Kim Catrall.Inizia tutto così dal molto piccolo...
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francis metal
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mercoledì 15 febbraio 2017
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carpenter che delude.. ma che cavolo...
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A volte penso che Carpenter debba darsi all'ippica, se non fosse per POCHI lavori decenti e alcuni QUASI capolavori crederei che sia uno dei peggiori registi mai esistiti...
Questo è praticamente un filmetto da quattro soldi dove mischiano commedia, mazzate, fantasia senza né un senso e né un significato.
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