John Landis gira una pellicola con molti difetti (sceneggiatura raffazzonata e banale, recitazioni nel complesso deludenti), ma che nonostante tutto ben funziona, riuscendo a ben intrattenere ed anche divertire il pubblico.
Landis punta molto sul ritmo incalzante, tralasciando logica ed originalità della storia, che quindi ne esce piena di pecche, ma lo spettatore non ha il tempo di accorgersene.
La colonna sonora è semplicemente strepitosa: senza dubbio uno dei punti di forza della pellicola.
Infine il film si segnala per la partecipazioni di tante, tantissime star (non solo attori, ma anche numerosi registi ed altri operatori cinematografici) in ruoli più o meno importanti.
[+]
John Landis gira una pellicola con molti difetti (sceneggiatura raffazzonata e banale, recitazioni nel complesso deludenti), ma che nonostante tutto ben funziona, riuscendo a ben intrattenere ed anche divertire il pubblico.
Landis punta molto sul ritmo incalzante, tralasciando logica ed originalità della storia, che quindi ne esce piena di pecche, ma lo spettatore non ha il tempo di accorgersene.
La colonna sonora è semplicemente strepitosa: senza dubbio uno dei punti di forza della pellicola.
Infine il film si segnala per la partecipazioni di tante, tantissime star (non solo attori, ma anche numerosi registi ed altri operatori cinematografici) in ruoli più o meno importanti. Tra i tanti, a mio avviso meritano una menzione particolare in due: il primo è David Bowie, che qui si cimenta in un ruolo che non si direbbe proprio nelle sue corde, ma che invece il Duca Bianco interpreta in modo molto convincente, grazie anche ad una forma fisica più tonica del solito; il secondo è lo stesso regista della pellicola, John Landis, che veste i panni di uno dei quattro sicari iraniani, quello che sembra il capo e che comunque resta più impresso, almeno questo è l’effetto che ha fatto al sottoscritto.
Gli interpreti principali sono Michelle Pfeiffer, qui ancora molto giovane, che si segnala soprattutto per la sua bellezza, e Jeff Goldblum, che seppur bravo, non riesce a segnalarsi affatto, tanto che si corre il rischio di dimenticarsi di lui.
Molte le scene divertenti: tra le tante quella del cane in ascensore che viene investito di colpi da fuoco dai killers iraniani. Al tempo non si era così schiavi del politically correct, come oggi: scena geniale, da scompisciarsi.
[-]
|
|