Mario Gromo
La Stampa
Esistono molti modi per giungere allo schermo, il Fejos vi è arrivato dalla biologia. Era un biologo ungherese di una certa rinomanza quando, quasi d'un tratto, il cine ma lo sedusse, ridestando in lui quella vena più o meno poetica che non di rado si nasconde in chi è dedito alle scienze; ed eccolo poco dopo partirsene per Hollywood dove, trascorse alquante traversie, riuscì a firmare quel notevole Primo amore, giunto anche da noi senza mutilazioni eccessive. Vediamo ora.Sonnewtrahl («Raggio di sole»), tradotto con il facilone ed euforico «Viva la vita». [...]
di Mario Gromo, articolo completo (3758 caratteri spazi inclusi) su La Stampa 1957