vinc
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giovedì 15 giugno 2006
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godard, marie-mariem e la vergine.
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Godard ha costruito questo suo Je vous salue, marie secondo il suo solito dettame stilistico: sgrammaticature ricercate attraverso un montaggio totalmente personalizzato alla ricerca dell'immagine "feconda", "pura"; alcuni episodi irammezzatti da un uso del suono-immagine fuori sincrono; narrazione antilienare; ironia dissacratoria, ma assolutmanete pudica. Immagine-verità: Marie-Mariem Roussel. Nuda. Godard riesce nell'impresa di mostrare un così bel nudo femminile distogliendo lo sguardo da qualsiasi alone erotico, lasciando all'occhio solo un corpo, in tutta la sua pulizia grafica, che si traduce subito in purezza: immediatamente, si ha il Capolavoro. Credo di non aver mai visto, sintetizzate magistralmente, con una semplicità fotografica imerturbabile, ineguagliata, così tante belle immagini, a comporre un quadro di una bellezza che fa venire la pelle d'oca, nella scena finale, con l'accompagnamento musicale de "La Passione secondo Matteo" di Johan Sebastian Bach.
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Godard ha costruito questo suo Je vous salue, marie secondo il suo solito dettame stilistico: sgrammaticature ricercate attraverso un montaggio totalmente personalizzato alla ricerca dell'immagine "feconda", "pura"; alcuni episodi irammezzatti da un uso del suono-immagine fuori sincrono; narrazione antilienare; ironia dissacratoria, ma assolutmanete pudica. Immagine-verità: Marie-Mariem Roussel. Nuda. Godard riesce nell'impresa di mostrare un così bel nudo femminile distogliendo lo sguardo da qualsiasi alone erotico, lasciando all'occhio solo un corpo, in tutta la sua pulizia grafica, che si traduce subito in purezza: immediatamente, si ha il Capolavoro. Credo di non aver mai visto, sintetizzate magistralmente, con una semplicità fotografica imerturbabile, ineguagliata, così tante belle immagini, a comporre un quadro di una bellezza che fa venire la pelle d'oca, nella scena finale, con l'accompagnamento musicale de "La Passione secondo Matteo" di Johan Sebastian Bach. Myriem Roussel è scomparsa dalla scena. La Vergine Maria di Je vous salue , marie rimarrà per un concetto, un bisogno semplice di verità immaginifica. Je vous salue, Marie è tutt'ora il film più bello al mondo, perchè mostra il sorgere del sole, l'annunciazione dell' Angelo Gabriele della gravidanza di Marie. E perchè mostra Marie, in modo da attraversarne ogni tonalià senza mai toccarla. Non avevo mai visto un suo del montaggio in maniera così "difficile", "sgrammaticata", "povera", "sbagliata", una fotografia così limpida e precisa, una direzione degli attori da far tremare i polsi.
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stefano capasso
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martedì 2 dicembre 2014
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tra corpo e anima
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Je vous salue, Marie è la trasposizione, ai tempi odierni, dell'annunciazione della nascita di Cristo a Maria. É anche questa una coppia umile, Giuseppe fa il benzinaio e riuscirà ad accettare questo concepimento non suo e che non sa spiegarsi con difficolta e grazie all'amore per Maria visualizzata in diverse fasi della vita e con la quale viviamo il travaglio interiore che le porta questo evento-
Jean Luc Godard in un film che ha nella fotografia un punto di eccellenza. Le immagini che si susseguono sono tutte bellissime, e scorrono all'interno dello stile narrativo di Godard che non lascia mai spazio alla prevedibilità con un disegno di montaggio che va avanti a momenti contraddittorio, a tratti slegato altri per analogia.
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Je vous salue, Marie è la trasposizione, ai tempi odierni, dell'annunciazione della nascita di Cristo a Maria. É anche questa una coppia umile, Giuseppe fa il benzinaio e riuscirà ad accettare questo concepimento non suo e che non sa spiegarsi con difficolta e grazie all'amore per Maria visualizzata in diverse fasi della vita e con la quale viviamo il travaglio interiore che le porta questo evento-
Jean Luc Godard in un film che ha nella fotografia un punto di eccellenza. Le immagini che si susseguono sono tutte bellissime, e scorrono all'interno dello stile narrativo di Godard che non lascia mai spazio alla prevedibilità con un disegno di montaggio che va avanti a momenti contraddittorio, a tratti slegato altri per analogia. Una riflessione sulla spiritualità, sulla creazione e soprattutto sul rapporto corpo e anima. Questa mi sembra la domanda che prosegue per tutto il film. E' il corpo che prende vita grazie all'anima, o è l anima che decide di prendere vita scegliendo un corpo? E questa è una domanda che porta direttamente alla questione della creazione.
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