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Torna al cinema dal 15 giugno L'indiscreto fascino del peccato, un film che affonda il coltello dell'ironia nella borghesia

Pedro Almodóvar, al suo terzo film, racconta la storia di un'assassina che si rifugia in un convento madrileno. 
di Giancarlo Zappoli

mercoledì 7 giugno 2023 - Recensioni

Yolanda è una cantante di night club che vede morire il suo compagno in seguito all'iniezione di una dose di eroina che lei stessa gli aveva portato. Cerca rifugio, avendo trovato nella borsa un biglietto da visita lasciatole da una suora sua ammiratrice, nel convento delle Redentrici Umiliate. Si tratta di un ordine in cui le sorelle hanno assunto nomi umilianti (Topa, Sterco, Perduta) per corrispondere alla denominazione. Ognuna di loro poi ha un vizio segreto. C'è chi si droga con l'eroina per condividere ciò che provano le donne che vuole redimere, chi scrive romanzi erotici sotto falso nome, chi ha allucinazioni procurate da LSD. C'è anche un sacerdote che fuma mentre celebra la messa, ama My Fair Lady e si diletta di sartoria per vestire in modo moderno le statue della Madonna.

Almodóvar al suo terzo film ha già acquisito la consapevolezza su che cosa aspettarsi dal pubblico e su quale effetto vuole che i suoi film ottengano.

Pedro affondi il coltello dell'ironia nell'esponente di quella borghesia che vede come emblema del falso moralismo. Il tutto viene poi ulteriormente arricchito sul piano musicale. 

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