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Simpatico film di (autore della sceneggiatura del secdondo episodio, quello del viaggio)e con Villaggio, in realtà diretto da Neri Parenti, questo"Pappa e Ciccia"(1983),, come ogni film a episodi andrebbe esaminato separatamente, ossia un episodio alla volta: nel primo domina(insomma spadroneggia)un Banfi, ancora"superterrone", con capocciate e cadute varie, con il "fregolismo"di doversi fingere miliardario, quando è invece in Svizzera è un povero imbainchino(nessun allusione a Adolf Hitler...) più che spiantato, che riceve la nipotina, una fiorentissima Milly Carlucci, al massimo dlella sua comunque sempre prestante condizione fisica. Nel secondo Villaggio in un viaggio terrificante è la classica vittima, dove esprime i suoi incubi e i suoi fantasmi, appunto anche da ritrovare nei suoi(peraltro ottimi, con l'episodio di Evtuschenko che lo stimava più dei più affermati scrittori made in Italy)racconti fantozziani e non. Ma anche nel primo Villaggio c'è, come infermiera tedesca-nazista, con tanto di svastica che campeggia sulla spallina da infermiera. Il "fantasma"della kapò, sempre, in un film senza pretese, come spesso nella filmografia del fiorentinaccio Neri Parenti, che comunque qualche colpo di mano riesce a portarlo sempre, come nei casi citati e in altri; Meglio, decisamente meglio che nei successivi cine-panettoni, cui in parte, ritengo, è stato"obbligato"dalle case di produzione e dell'incedere del mercato cinemaografico. . Villaggio, che non rimpiangeremo mai abbastanza, a onta di denigrazioni vere, era un attore/autore vero e Pippo Santonastaso offriva a Villaggio un ruolo da"spalla"surreale quanto convincente.. El Gato
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