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Il 9 dicembre 1979, ad attendere a Parigi gli AC/DC, c'è una troupe cinematografica diretta da Eric Dionvsius ed Eric Mistle che, grazie a una telecamera rivoluzionaria a braccio snodabile, realizzano "Let there be rock", uno dei migliori film che hanno come soggetto una rock'n'roll band. Purtroppo l'avvenimento rappresenta per Bon Scott il canto del cigno. Il 21 febbraio 1980, all'età di 33 anni, viene trovato morto davanti a casa nella macchina di un suo amico, Alisdair Kinnear che, non essendo riuscito a svegliarlo, a causa di una solenne bevuta, lo aveva lasciato dormire sul sedile posteriore. È la posizione a tradire Bon che, durante la notte, vomitando rimarrà soffocato. È l'ennesimo e macabro tributo al rock e al suo pericoloso stile di vita ma la notizia non suscita un grande shock nei mass media: perlomeno non è lo stesso provocato dalla morte di personaggi come Jim Morrison o Sid Vicious. Naturalmente lo shock è tremendo per il gruppo che comunque, e a ragione, decide di continuare per la sua strada.
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