alessandra verdino
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giovedì 17 luglio 2008
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la scuola dell'educazione
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"Ufficiale e gentiluomo" non é un film qualsiasi.
Si tratta di una grande scuola di vita, di dignità e coraggio.
E' un film molto made in USA.
E' una rappresentazione cinematografica dell'"American Dream":
Qualsiasi persona, anche la più sfortunata, può riuscire nella vita, diventare importante.
Basandosi sulle sue forze.
Attingendo risorse dal coraggio e, soprattutto, dall'educazione.
Quest'ultima parola, importantissima anche se, purtroppo, in disuso, può essere ricercata, quando se ne é privi, all'interno di noi stessi.
O impartita da una scuola di vita.
Come é in questo film.
Un durissimo e umanissimo sergente in una scuola militare riesce a trasformare un uomo.
Che diventerà non solo un ufficiale, ma un vero gentiluomo.
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"Ufficiale e gentiluomo" non é un film qualsiasi.
Si tratta di una grande scuola di vita, di dignità e coraggio.
E' un film molto made in USA.
E' una rappresentazione cinematografica dell'"American Dream":
Qualsiasi persona, anche la più sfortunata, può riuscire nella vita, diventare importante.
Basandosi sulle sue forze.
Attingendo risorse dal coraggio e, soprattutto, dall'educazione.
Quest'ultima parola, importantissima anche se, purtroppo, in disuso, può essere ricercata, quando se ne é privi, all'interno di noi stessi.
O impartita da una scuola di vita.
Come é in questo film.
Un durissimo e umanissimo sergente in una scuola militare riesce a trasformare un uomo.
Che diventerà non solo un ufficiale, ma un vero gentiluomo.
Questo é il più bel personaggio di Richard Gere.
Romantico, idealista, ribelle, con una grande voglia di realizzare i suoi sogni, di riscattarsi, di togliersi dal fango imposto da un'infanzia tristissima.
Sì, ce la possiamo fare. Senza sfuggire ai doveri della vita, ma rispettandoli.
Dando voce ai sogni, senza dimenticare la realtà.
Zach é un uomo fortunatissimo. Riesce a farcela.
Con l'aiuto di una grande amicizia, mascherata da atteggiamenti durissimi, quasi schiavistici.
Ed ecco la disciplina e l'educazione.
Ogni tanto, può servire una sberal, se é data con amicizia e affetto.
E poi .... scusate, Gere é bello da morire.
La scena finale, romanticissima, rimane nel cuore.
Perché questo é un film sui buoni sentimenti, contrapposti alla viltà e all'uso degli altri.
Una viltà che condurrà ad una tragedia.
Un film importante, che dà un immenso valore a due parole: coraggio ed educazione.
La vita può essere durissima, come una scuola militare.
E' solo superandone le prove che si prova soddisfazione, amore per se stessi e per gli altri.
Senza dimenticare la parola "Amore":
Richard Gere é il cavaliere romantico, senza macchia e senza paura.
Assolutamente perfetto.
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sandra
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venerdì 9 luglio 2010
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amore e libertà?..
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la migliore interpretazione di Richard Gere in un film cupo e triste che lascia poco spazio all'eccesso di sentimentalismo...la fotografia opaca e grigia immortala un periferia americana fatta di fabbriche desolanti e accademie militari che sembrano al confronto paradisi in cui fuggire...Mayo cerca nell'educazione militare quell'ordine e quella stabilità che non ha avuto nella sua vita fatta di caos, droga, alcool, alberghi di infima categoria, prostitute asiatiche...mentre Paula, al contrario, cerca nell'amore per Mayo un riscatto da una vita troppo normale e scadenzata dai ritmi alienanti del lavoro in fabbrica e da una mbiente familiare angusto e opprimente...alla fine la salvezza non arriverà proprio x il ragazzo più "equilibrato" e normale, perchè il sogno della famiglia sfumato ha trascinato fuori quel malessere interiore e quel senso di colpa x essere sopravvissuto ad un fratello ritenuto "migliore" che la morte ha portato via.
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la migliore interpretazione di Richard Gere in un film cupo e triste che lascia poco spazio all'eccesso di sentimentalismo...la fotografia opaca e grigia immortala un periferia americana fatta di fabbriche desolanti e accademie militari che sembrano al confronto paradisi in cui fuggire...Mayo cerca nell'educazione militare quell'ordine e quella stabilità che non ha avuto nella sua vita fatta di caos, droga, alcool, alberghi di infima categoria, prostitute asiatiche...mentre Paula, al contrario, cerca nell'amore per Mayo un riscatto da una vita troppo normale e scadenzata dai ritmi alienanti del lavoro in fabbrica e da una mbiente familiare angusto e opprimente...alla fine la salvezza non arriverà proprio x il ragazzo più "equilibrato" e normale, perchè il sogno della famiglia sfumato ha trascinato fuori quel malessere interiore e quel senso di colpa x essere sopravvissuto ad un fratello ritenuto "migliore" che la morte ha portato via..Il riscatto si conclude nel luogo della meccanizzazione, la fabbrica, dove ogni cosa rientra nei suoi ingranaggi e allo stesso tempo ne esce più viva,in braccio all'amore che viene ora esaltato come sentimento liberatorio, di rinascita e riscatto sociale...Debra winger superlativa...
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nicolò
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sabato 2 giugno 2007
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il film che lanciò gere, tutto sentimenti e amore
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In un durissimo corso della Marina americana c’è un saggio e severo sergente di colore (Louis Gossett Jr.) che raccomanda ai cadetti di non farsi abbindolare dalle ragazze del posto, dette “le debuttanti dello stretto”, pronte anche a farsi mettere incinte pur di assicurarsi un marito pilota. Due di loro di cascano. Per il primo (Richard Gere) c’è l’happy end, mentre invece l’altro (David Keith) muore suicida. Detto così il protagonista del film è uno straordinario Gossett Jr., meritatamente insignito di un Oscar come attore non protagonista, ma la vera star è Gere che, dopo "American gigolo", ebbe il definitivo lancio della sua carriera. Sceneggiato da Douglas Day Stewart, è un film di successo che mescola vari generi: drammatico, commedia, sentimentale.
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In un durissimo corso della Marina americana c’è un saggio e severo sergente di colore (Louis Gossett Jr.) che raccomanda ai cadetti di non farsi abbindolare dalle ragazze del posto, dette “le debuttanti dello stretto”, pronte anche a farsi mettere incinte pur di assicurarsi un marito pilota. Due di loro di cascano. Per il primo (Richard Gere) c’è l’happy end, mentre invece l’altro (David Keith) muore suicida. Detto così il protagonista del film è uno straordinario Gossett Jr., meritatamente insignito di un Oscar come attore non protagonista, ma la vera star è Gere che, dopo "American gigolo", ebbe il definitivo lancio della sua carriera. Sceneggiato da Douglas Day Stewart, è un film di successo che mescola vari generi: drammatico, commedia, sentimentale. La notevole canzone “Up Where We Belong” di Jack Nitzsche, Buffe Saint-Marie e Will Jennings, cantata da Joe Cocker e Jennifer Warnes, ebbe l’Oscar.
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chiarialessandro
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venerdì 17 agosto 2012
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solo per chi non ama le mezze misure
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Rivedendolo per l’ennesima volta dopo più di 30 anni, ha la stessa forza di quando è apparso in sala. Dosando sapientemente i momenti in cui viene privilegiata l’azione e quelli in cui dominano i sentimenti, ci scorre davanti agli occhi un film che non ha mai momenti di noia o di stanca, interpretato da un convincente e magnetico Richard Gere in forma smagliante che supera se stesso nella scena in cui si e ci confessa che non lascerà mai il corso perché il suo mondo inizia e termina con quel corso che potrebbe far sorgere a qualcuno (miope) il dubbio di trovarci di fronte ad un semplice film di formazione. Degno di attenzione pure l’aspetto del sesso usato come trappola (che purtroppo, nel caso specifico, diventa mortale).
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Rivedendolo per l’ennesima volta dopo più di 30 anni, ha la stessa forza di quando è apparso in sala. Dosando sapientemente i momenti in cui viene privilegiata l’azione e quelli in cui dominano i sentimenti, ci scorre davanti agli occhi un film che non ha mai momenti di noia o di stanca, interpretato da un convincente e magnetico Richard Gere in forma smagliante che supera se stesso nella scena in cui si e ci confessa che non lascerà mai il corso perché il suo mondo inizia e termina con quel corso che potrebbe far sorgere a qualcuno (miope) il dubbio di trovarci di fronte ad un semplice film di formazione. Degno di attenzione pure l’aspetto del sesso usato come trappola (che purtroppo, nel caso specifico, diventa mortale). Memorabile la scena di sesso tra Richard e Debra che, nella sua calma, lentezza, tranquillità e rilassatezza, ci appare mille miglia lontana dagli amplessi frenetici, isterici e agitati di tanta cinematografia passata e presente.
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fabio57
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venerdì 6 maggio 2016
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film militarista
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Il teorema teso a dimostrare che solo con un educazione rigida e una disciplina ferrea, si raggiunge l'obbiettivo di forgiare e temprare il carattere di una persona ha sempre avuto i suoi sostenitori e i suoi estimatori. Personalmente nutro qualche dubbio sull'efficacia di questa pratica, tuttavia è indubbio che per la piena efficienza di un apparato militare è necessaria una gerarchia ordinata e il rispetto delle regole. Il film, peraltro, piacevole sposa appieno questa tesi proponendo anche una romantica storia d'amore.
Richard Gere bravo, ma ancora più bravo il sergente istruttore, che infatti per questa interpretazione prese l'oscar.
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