alex41
|
lunedì 10 settembre 2012
|
ridere per riflettere
|
|
|
|
"Un Sacco Bello" è sì una commedia, e quindi fa ridere, ma in realtà nasconde anche un significato drammatico e grottesco sotto. Così come il successivo "Bianco, Rosso E Verdone", fra l'altro prodotti entrambi da Sergio Leone (noto per opere magistrali anche di tristezza come i due "C'Era Una Volta"). Tre storie, tre personaggi sfigati che col passare delle ore ci si affeziona per la loro sfortuna. Il primo è Enzo, un ragazzo di trent'anni senza amici e che tenta di passare una vacanza con qualcuno, con disastrose conseguenze. Il secondo è Leo, un "bambinone" sfortunato che, incontrando per caso una ragazza spagnola di nome Marisol, se ne innamorerà, tanto da ospitarla in casa sua (finale tristissimo).
[+]
"Un Sacco Bello" è sì una commedia, e quindi fa ridere, ma in realtà nasconde anche un significato drammatico e grottesco sotto. Così come il successivo "Bianco, Rosso E Verdone", fra l'altro prodotti entrambi da Sergio Leone (noto per opere magistrali anche di tristezza come i due "C'Era Una Volta"). Tre storie, tre personaggi sfigati che col passare delle ore ci si affeziona per la loro sfortuna. Il primo è Enzo, un ragazzo di trent'anni senza amici e che tenta di passare una vacanza con qualcuno, con disastrose conseguenze. Il secondo è Leo, un "bambinone" sfortunato che, incontrando per caso una ragazza spagnola di nome Marisol, se ne innamorerà, tanto da ospitarla in casa sua (finale tristissimo). Il terzo è Ruggero, ed è forse il capitolo più divertente grazie alla partecipazione di un gigante della commedia italiana, ovvero Mario Brega (che apparirà anche in alcuni film successivi di Verdone). Ruggero è un hippie convinto di avere le così dette visioni mistiche, e una volta portato a casa dal padre dovrà passare una giornata intera a discutere delle sue storie insieme a un prete, un professore e il cugino, entrambi interpretati dallo stesso Verdone. Verdone si dimostra, oltre che essere un bravo regista, anche un ottimo attore "camaleonte". Con questo film entra di diritto nel mondo della commedia italiana con un film fresco e di ironia pungente, che nonostante gli anni ancora riesce a tenere testa a molti film di oggi.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alex41 »
[ - ] lascia un commento a alex41 »
|
|
d'accordo? |
|
nigel mansell
|
martedì 17 aprile 2012
|
che dire, è nella storia del cinema.
|
|
|
|
La colonna sonora di Morricone, la regia dell'esordiente Verdone sotto l'occhio di Leone qui produttore per un film che è ormai nella storia del cinema italiano. Brega da sergente picchiatore nel Buono Brutto e Cattivo nel padre urlatore è geniale.
|
|
[+] lascia un commento a nigel mansell »
[ - ] lascia un commento a nigel mansell »
|
|
d'accordo? |
|
fra007
|
venerdì 23 settembre 2011
|
un sacco brutto
|
|
|
|
la bravura di verdone non si discute ma la storia oltre che essere costruita malissimo non ha nulla di rilevante. l'ho trovato molto noioso.
|
|
[+] lascia un commento a fra007 »
[ - ] lascia un commento a fra007 »
|
|
d'accordo? |
|
biagio
|
sabato 28 febbraio 2009
|
primo capitolo
|
|
|
|
Primo capitolo per Carlo Verdone che da un nuovo imput alla commedia italiana, fino al 1980 in piena crisi.
Un sacco bello resta una delle migliori commedie di quel periodo
|
|
[+] lascia un commento a biagio »
[ - ] lascia un commento a biagio »
|
|
d'accordo? |
|
sandro
|
sabato 28 febbraio 2009
|
mario brega
|
|
|
|
Grande caratterista italiano, insieme ad Elena Fabrizi ed Alberto Sordi è stato forse la più grande spalla del primo Verdone !
|
|
[+] lascia un commento a sandro »
[ - ] lascia un commento a sandro »
|
|
d'accordo? |
|
concreto
|
giovedì 26 febbraio 2009
|
capolavoro
|
|
|
|
|
|
[+] lascia un commento a concreto »
[ - ] lascia un commento a concreto »
|
|
d'accordo? |
|
tiziana_stanzani
|
giovedì 26 febbraio 2009
|
meno male che esiste verdone
|
|
|
|
E' uno di quei pochi film che sono entrati prepotentemente nella nostra vita (al punto che ancora oggi - giovani e meno giovani - utilizzano lo "slang" del ragazzone alternativo) e nei quali ci si rispecchia volentieri; quasi come fece "Amici miei", più o meno come fa "Fantozzi". Qualcuno oggi ci prova con cicloni e fuochi d'artificio che, ahimè, altro non sono che fuochi di paglia. Verdone resta un grande maestro del cinema italiano.
|
|
[+] lascia un commento a tiziana_stanzani »
[ - ] lascia un commento a tiziana_stanzani »
|
|
d'accordo? |
|
nino p.
|
domenica 15 febbraio 2009
|
trasposizione in film del camaleontico verdone
|
|
|
|
"Un sacco bello", film d'esordio del regista romano, rappresenta una sorta di trasposizione cinematografica della sua bravura camaleontica nel creare e dare anima ad una serie di bizzarri personaggi, frutto della sua precedente esperienza in teatri e in una famosa trasmissione chiamata "Non stop". Quest'opera prima rappresenta un iniziale avvio direi unico e particolare in quanto il regista si concentra particolarmente su questo aspetto della sua arte. In seguito Verdone, per non rischiare di diventare ripetitivo dovrà un poco alla volta attenuare questa sua caratteristica artistica per non rischiare di cadere nella ripetitività. E ci riuscirà. "Un sacco bello" comunque resta un delizioso e riuscitissimo affresco di tre episodi ottimamente interpretati con ironia e spigliatezza recitativa nei quali Verdone ci mostra tre personaggi romani particolarissimi: un timido imbranato, un bullo solitario ed un curioso figlio dei fiori.
[+]
"Un sacco bello", film d'esordio del regista romano, rappresenta una sorta di trasposizione cinematografica della sua bravura camaleontica nel creare e dare anima ad una serie di bizzarri personaggi, frutto della sua precedente esperienza in teatri e in una famosa trasmissione chiamata "Non stop". Quest'opera prima rappresenta un iniziale avvio direi unico e particolare in quanto il regista si concentra particolarmente su questo aspetto della sua arte. In seguito Verdone, per non rischiare di diventare ripetitivo dovrà un poco alla volta attenuare questa sua caratteristica artistica per non rischiare di cadere nella ripetitività. E ci riuscirà. "Un sacco bello" comunque resta un delizioso e riuscitissimo affresco di tre episodi ottimamente interpretati con ironia e spigliatezza recitativa nei quali Verdone ci mostra tre personaggi romani particolarissimi: un timido imbranato, un bullo solitario ed un curioso figlio dei fiori.Mario Brega, invece, copre il ruolo non indifferente di spalla prodigiosa. Indimenticabile.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a nino p. »
[ - ] lascia un commento a nino p. »
|
|
d'accordo? |
|
josef
|
giovedì 12 febbraio 2009
|
a cavallo tra settanta e ottanta
|
|
|
|
Tre personaggi tipo dell'Italia dell'epoca. Uno, Ruggero, é uno dei tanti giovani dell'epoca che contestavano la famiglia e sognavano una vita in armonia con sé stessi e il mondo che li circondava. Un altro, Enzo, si atteggia a Elvis Presley vestendosi alla moda degli anni '50 - che, grazie a film come Grease e American Graffiti e a telefilm come Happy Days, erano tornati di moda in opposizione alle "culture alternative" a cui appartiene invece Ruggero - é all'apparenza un bullo ma si scopre poco più che un bonaccione. L'ultimo, Leo, é invece un mammone lontano dalle mode e da tutto.
Durante il giorno di Ferragosto l'hippy, che vuole creare una comune agricola in Toscana assieme agli amici e alla fidanzata Fiorenza, incontra il padre che cerca di convincerlo a tornare a casa, Enzo vuole partire per Cracovia con la sua spider assieme al titubante amico Sergio, mentre Leo vuole solo andare a Ladispoli per passare il ferragosto in famiglia.
[+]
Tre personaggi tipo dell'Italia dell'epoca. Uno, Ruggero, é uno dei tanti giovani dell'epoca che contestavano la famiglia e sognavano una vita in armonia con sé stessi e il mondo che li circondava. Un altro, Enzo, si atteggia a Elvis Presley vestendosi alla moda degli anni '50 - che, grazie a film come Grease e American Graffiti e a telefilm come Happy Days, erano tornati di moda in opposizione alle "culture alternative" a cui appartiene invece Ruggero - é all'apparenza un bullo ma si scopre poco più che un bonaccione. L'ultimo, Leo, é invece un mammone lontano dalle mode e da tutto.
Durante il giorno di Ferragosto l'hippy, che vuole creare una comune agricola in Toscana assieme agli amici e alla fidanzata Fiorenza, incontra il padre che cerca di convincerlo a tornare a casa, Enzo vuole partire per Cracovia con la sua spider assieme al titubante amico Sergio, mentre Leo vuole solo andare a Ladispoli per passare il ferragosto in famiglia. Incontra però una ragazza spagnola che gli scombussola i programmi.
All'inizio si ride, ma alla risata sopraggiunge la malinconia. Ruggero é vittima del suo tempo e del riflusso, e i discorsi dei tre hippy alla fine del film sono carichi di disillusione. Enzo, invece, si rivela trentenne all'anagrafe ma ancora adolescente nell'anima, a differenza dei vecchi compagni di bravate; Leo, all'apparenza ingenuo e candido, é invece frustrato e si scopre anch'egli vittima del suo ambiente. DA VEDERE
[-]
|
|
[+] lascia un commento a josef »
[ - ] lascia un commento a josef »
|
|
d'accordo? |
|
fannetta
|
lunedì 9 febbraio 2009
|
leo svegliati!!!!
|
|
|
|
Il primo film diretto da Carlo Verdone è a mio parere uno dei suoi lavori meglio riusciti... altro che quel mezzo pacco di grande grosso verdone!
|
|
[+] lascia un commento a fannetta »
[ - ] lascia un commento a fannetta »
|
|
d'accordo? |
|
|