Titolo originale | L'homme qui aimait les femmes |
Anno | 1977 |
Genere | Drammatico |
Produzione | Francia |
Durata | 118 minuti |
Regia di | François Truffaut |
Attori | Charles Denner, Brigitte Fossey, Nelly Borgeaud, Leslie Caron, Genevieve Fontanel Jean Dasté, Nathalie Baye, Valérie Bonnier, Sabine Glaser, Henri Agel, Chantal Balussou, Nella Barbier, Anne Bataille, Martine Chassaing, Ghylaine Dumas. |
Tag | Da vedere 1977 |
MYmonetro | 3,24 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento giovedì 23 luglio 2009
Un giovane e serio professionista non riesce a controllare la sua passione per tutte le donne che gli piacciono.
CONSIGLIATO SÌ
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Un giovane e serio professionista non riesce a controllare la sua passione per tutte le donne che gli piacciono. Scrive persino un libro sull'argomento e un editore accetta di pubblicarlo. Quando muore in un incidente, sulla sua tomba si raccolgono tutte le sue "conquiste".
L'UOMO CHE AMAVA LE DONNE disponibile in DVD o BluRay |
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Perché parlare delle donne ? Se ben “ascoltiamo” il film in realtà Truffeau non parla di donne ; tante storie di donne non sono un percorso verso le donne ma un percorso dentro se stessi. Ci si domanda :perché si è così ?. Perché si allunga una lista di nomi senza cercare una profondità? Cosa impedisce di essere q [...] Vai alla recensione »
Senza dubbio un Dramma, anzi un Dramma alla Truffault. La leggerezza, i toni pacati, lo sguardo autoironico e il frusciò delle gonne sono i deliziosi contorni di questa tragedia. Lo straordinario mosaico dell'esperienze del protagonista nell'universo femminile è il miele che rende più dolce l'espiazione finale.
"Le gambe delle donne sono compassi che misurano il globo terrestre in tutte le direzioni, donandogli il suo equilibrio e la sua armonia". Dev'essersi divertito molto Truffaut a scrivere "L'uomo che amava le donne", e Charles Denner (troppo vecchio per il ruolo) a interpretarlo. Partendo da un personaggio da letteratura psichiatrica, regista e collaboratori hanno sviluppato [...] Vai alla recensione »
Bertrand e' un uomo innamorato dell'amore e delle donne ,il giorno del suo funerale un'editrice ricorda le memorie del libro scritto dall'uomo in cui racconta un suo passato difficile ,da una madre assente impegnata in avventure occasionali ,alle sue conquiste delle donne che sembra siano il suo unico scopo della vita e ,forse anche delle morte.
Assoluto capolavoro di Truffaut, qua in stato di grazia nel firmare uno dei più bei film di tutti i tempi sull'amore, sul sesso, sui sentimenti. Il protagonista è Bertrand Morane, ingegnere di Montpellier, quarantenne donnaiolo, non eccessivamente bello ma affascinante, sempre con un velo di tristezza a venare il suo sguardo profondo. Lui è attratto dalle donne, in particolare dalle loro gambe, la [...] Vai alla recensione »
In mondo dove la morte di Dio è stata filosoficamente dimostrata e scientificamente voluta, un personaggio un poco malinconico interpretato da Libero De Rienzo di nome Dante Cruciani potrebbe affermare: "L'amore non esiste!". A rispondergli a tono potrebbe trovare sulla sua strada la smemorata Nina/Vanessa Incontrada, la quale si rivolge a lui dicendo: "Per questo lo facciamo!".
Fa stupire l'inizio del film perché compare la scena di un funerale dove ci sono solo donne ed è inquadrato Francois Truffout che guarda e si sente una voce femminile che racconta l'avvenimento; c'é un flashback sulla vita dell'uomo scomparso che è il contenuto del film. Una delle ultime donne che lo hanno frequentato riesce a pubblicare, essendo la consulente di una casa editrice di Parigi, il diario [...] Vai alla recensione »
Decisamente il film di Truffaut più piacevole tra i non pochi che ho visto-alcuni troppo concettuali e tendenzialmente sopravvalutati. La sceneggiatura dinamica asseconda i pensieri dell'eterno fanciullo Denner,attore dalla faccia buffa come spesso capita nelle opere del regista,ma tutt'altro che da seduttore. Ci viene anche più volte proposto come giovane uomo,e possiamo [...] Vai alla recensione »
Probabilmente è uno dei film più famosi del regista francese ma io, che non credo di stravedere per il suo cinema, su questa stessa falsariga ho apprezzato maggiormente un altro suo film visto recentemente, "Baci rubati". Di questi film si (Ri)trovano le tracce in altri odierni, basti pensare a "Les amants reguliers" di Garrel, e forse a "Racconto di Natale" di Desplechin.