La stanza del vescovo

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Un film di Dino Risi. Con Ugo Tognazzi, Ornella Muti, Lia Tanzi, Patrick Dewaere, Gabriella Giacobbe.
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Drammatico, durata 110 min. - Italia 1977. MYMONETRO La stanza del vescovo * * * - - valutazione media: 3,28 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   
renatoc. giovedì 31 maggio 2018
film piacevole tratto da romanzo di piero chiara Valutazione 3 stelle su cinque
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In genere i delitti in ville misteriose sui laghi sono ambientate sul lago di Como, ma Piero Chiara è invece affazionato al lago Maggiore, ed in genere vi ha ambientoto romanzi "rosa". Stavolta però vi ambienta un "giallo" con tanto di delitto e suicidio! Certo che la "villa Cleofe" poco aveva da invidiare al motel di Psyco, terribilmente tetra, in un luogo tetro, col colore che faceva la sua parte! Tognazzi è come sempre grande e fa una performance ottima! un uomo pacifico, che vuole un po' divertirsi di cui non si immagina quale piano gli frulla nella testa: fare annegare la moglie, simulando un suicidio diventare proprietario di tutto il patrimonio della moglie e sposare la bellissima cognata (Ornella Muti), vedova di un fratello de [+]

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parsifal giovedì 30 novembre 2017
intrighi e segreti sul lago Valutazione 4 stelle su cinque
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Correva l'anno 1977, quando il Maestro Dino Risi, una delle colonne portanti del cinema italiano del '900, decise di trasporre il romanzo di Piero Chiara in versione cinematografica. Coadiuvato da Benvenuti e Der Bernardi , penne d'oro del cinema italiano e dallo stesso Chiara nella stesura della sceneggiatura. L'intera vicenda si svolge sul lago Maggiore; il protagonista Marco Maffei ( un ottimo P. Dewaere, suicida pochi anni dopo) essendo benestante e proprietario di un imbarcazione, trascorre il suo tempo girovagando sul lago, senza pensieri per il domani ed il futuro. Nel suo peregrinare, incontra un personaggio decisamente bizzarro, l'avvocato Temistocle Orimbelli, annoiato e senza impegni di nessuna natura, che  tenacemente  fa di tutto per stringere amicizia. [+]

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toty bottalla domenica 27 settembre 2015
dramma tinto di giallo senza ipocrisie! Valutazione 3 stelle su cinque
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Tratto dal romanzo di Piero Chiara, un film diretto da Dino Risi che racconta senza ipocrisia un dramma familiare ambientato subito dopo il secondo dopoguerra in una villa sul lago maggiore...Sulle spalle di Tognazzi (come quasi sempre) vengono caricate le debolezze o se preferite gli istinti più primitivi e "sporcaccioni" dell'animo umano, una storia dai risvolti complicati che sfocia in un delitto, un suicidio e un abbandono, gran parte della fase drammatica sa di grottesco sfumando sosì l'alone di mistero attorno al racconto che si consuma in un triangolo in cui la Muti è naturalmente contesa, l'uomo attempato che per lei uccide eredita e poi s'ammazza e il giovane avventuriero che consuma e se ne va, buono e convincente la scena finale di Tognazzi, un film che forse meritava più attenzioni ai particolari. [+]

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paolo 67 lunedì 7 novembre 2011
il vischio della provincia lacustre Valutazione 3 stelle su cinque
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Dino Risi e gli sceneggiatori Leo Benvenuti e Piero De Bernardi hanno cercato di tradurre in un film il mondo dello scrittore Piero Chiara, quella paciosa provincia del Lago Maggiore dagli stupendi panorami e dagli abitanti repressi tra perbenismo e sessuomania. Straordinaria l'interpretazione di Ugo Tognazzi e elegante la regia di Dino RIsi, che nelle variazioni di tono dimostra sempre una qualità fuori dal comune. Grazie alla vernice a lucido e all'erotismo di Ornella Muti (molto intonata al film colla sua sensualità misteriosa) ha richiamato molti spettatori, perdendo però un po' di vista le cause della vicenda, quel clima di vacanza dell'Italia del'46 che ancora stentava a rimettersi in piedi dopo la guerra.

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lamax61° venerdì 1 gennaio 2010
un bel giallo italiano Valutazione 4 stelle su cinque
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Sempre efficace Dino Risi, supportato da un grandissimo Tognazzi a suo agio nei panni del'Orimbelli. Questi sono i luoghi della mia infanzia. Il mio lago ed il mio paese natale (come da libro di Chiara). Il lago, con le sue ville, la sua decadente staticità ed il profumo pungente ed inebriante dell'OLEA FRAGRANS(non posso che pensare a questo film quando i suoi effluvii arrivano alle mie narici) a fare da testimoni a questa stupenda storia, regalataci dalla superba penna di Chiara. Non mi stancherò mai di vederlo e rivederlo.

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max 61° lunedì 13 settembre 2004
il lago come protagonista Valutazione 0 stelle su cinque
89%
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Un giallo lacustre. Un grande romanzo ed un grande film. Quando leggo il libro (l'avrò letto 50 volte) devo vedere il film e quando mi guardo il film (l'avrò visto altrettante 50 volte) devo tornare a leggere il libro. Grande Chiara e grande Risi-Tognazzi & cast. Il lago è il vero testimone della vita che scorre.

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leo martedì 6 aprile 2004
il miglior tognazzi Valutazione 5 stelle su cinque
75%
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Il miglior Tognazzi di sempre (persino superiore al Conte Macetti di Amici Miei)ed una Ornella Muti di bellezza assolutamente conturbante. Il film è perfetto, bilanciatissimo tra un'assoluta umanità e la normale melodrammaticità della vita. Girato e scritto benissimo. Di culto.

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leo domenica 21 dicembre 2003
piccolo grande capolavoro Valutazione 5 stelle su cinque
75%
No
25%

il miglior Tognazzi di sempre (superiore al già inarrivabile Conte Macetti), una Muti di una bellezza decisamente oltraggiosa ed una regia perfetta, benché -giustamente- datata.

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fulcy venerdì 16 agosto 2002
le donne non sono proprieta' di nessuno Valutazione 3 stelle su cinque
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Ambientato sul Lago maggiore alla fine della seconda guerra mondiale fa perno sulla bellezza un po' torbida di Ornella Muti e sul contrasto fra il maturo donnaiolo Tognazzi e il giovane Patrick Dewaere (morto suicida cinque anni dopo). Atmosfere sensuali e cupe, una commedia "gotica" di amore e di morte. Il vecchio libertino Tognazzi, che usa e getta le donne (salvo trattare la Muti, che sarà la sua rovina, come una dea) ha una battuta singolare: "Le donne non sono proprietà di nessuno". Da vedere.

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