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henryspencer
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lunedì 17 settembre 2012
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il film di lynch
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Certo si rimane spiazzati nel vedere una tale pellicola. Disorientato, perchè? Forse perchè molti si abituano nel vedere film come Commando o Cobra, per prenderne due a caso, neanche tanto a caso, film considerati di intrattenimento e allora che differenza c'è tra l'intrattenimento che offrono tali film e l'intrattenimento che offre Eraserhead? Impossibile rispondere, ci troveremo sempre di fronte considerazioni contrastanti per principi irrisori e beffardi. Eraserhead offre quello Lynch vuole offrire, la sua geniale e a dire il vero pessimistica visione di una realtà sempre più ai limiti della chimera. Considerare tale pellicola ai limiti della realtà è sbagliato secondo me, il film varca questo confine per convinzione del regista, persuasione presto ricambiata dallo spettatore tramortito e disorientato.
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Certo si rimane spiazzati nel vedere una tale pellicola. Disorientato, perchè? Forse perchè molti si abituano nel vedere film come Commando o Cobra, per prenderne due a caso, neanche tanto a caso, film considerati di intrattenimento e allora che differenza c'è tra l'intrattenimento che offrono tali film e l'intrattenimento che offre Eraserhead? Impossibile rispondere, ci troveremo sempre di fronte considerazioni contrastanti per principi irrisori e beffardi. Eraserhead offre quello Lynch vuole offrire, la sua geniale e a dire il vero pessimistica visione di una realtà sempre più ai limiti della chimera. Considerare tale pellicola ai limiti della realtà è sbagliato secondo me, il film varca questo confine per convinzione del regista, persuasione presto ricambiata dallo spettatore tramortito e disorientato. Mi dilungo troppo, è vero. In conclusione una pellicola che ogni singolo amante di questa natura, di questo mondo debba guardare, guardare bene, in profondità, scavando in fondo ma col tempo tale osservazione si fa più offuscata, non dal tempo, ma da noi stessi, capolavoro incompreso.
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inesperto
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lunedì 4 agosto 2014
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un incubo sprecato
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Si respira angoscia per tutta la durata del film; sarebbe un capolavoro se non si fosse puntato sulla deformità e le schifezze al limite dello splatter. L'atmosfera creata è davvero surreale ed inquietante; prometteva veramente bene. Il film perde di spessore da quando il protagonista si accinge a tagliare il pollo in tavola e questo comincia a sanguinare e a muovere le zampe. In seguito, la mostruosità del figlio e i resti organici che trova vicino alla moglie che dorme eccedono il limite del buon gusto. Peccato, perchè poteva essere un'opera molto più leggendaria.
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critichetti
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domenica 7 settembre 2014
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solo lynch
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Diciamolo chiaramente:questo film riesce solo grazie al regista:solo lui poteva prendere una sceneggiatura come questa e renderla così possente,in mano a chiunque altro difficilmente avrebbe avuto questa potenza.Un film a cui si deve anche il capolavoro che è Shining,perchè Kubrick fece vedere ai suoi attori questo film per donare atmosfera.Credo non ci sia molto da dire perchè è un film talmente difficile che parlarne a chi non lo ha mai visto o farne una recensione ben approfondita è quasi impossibile,Inoltre è molto intriso di significati,ad esempio un messaggio sul fatto che anche i "non normali" hanno sentimenti e lo si può vedere quando il padre prova uscire di casa con il figlio deforme che piange perchè non vuole restare da solo.
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Diciamolo chiaramente:questo film riesce solo grazie al regista:solo lui poteva prendere una sceneggiatura come questa e renderla così possente,in mano a chiunque altro difficilmente avrebbe avuto questa potenza.Un film a cui si deve anche il capolavoro che è Shining,perchè Kubrick fece vedere ai suoi attori questo film per donare atmosfera.Credo non ci sia molto da dire perchè è un film talmente difficile che parlarne a chi non lo ha mai visto o farne una recensione ben approfondita è quasi impossibile,Inoltre è molto intriso di significati,ad esempio un messaggio sul fatto che anche i "non normali" hanno sentimenti e lo si può vedere quando il padre prova uscire di casa con il figlio deforme che piange perchè non vuole restare da solo.E questo è soltanto una delle innumerevoli chiavi di lettura che può avere questo film.L'unico difetto però è che questa difficoltà di lettura lo rende un film molto difficile da capire e se lo si guarda credendolo un normale horror potrebbe anche risultare noioso e sconclusionato,ma credetemi:se riuscirete a capirlo ed ad entrarvici,non vi lascerà scampo,Volete una recensione ben fatta di questo film?La migliore è prepararsi dei pop corn e goderselo secondo per secondo.Dunque:Buona visione!
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iuriv
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mercoledì 7 dicembre 2016
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incubi solidi.
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Un cupo bianco e nero, una città invasa dalle industrie, interni stretti e soffocanti, mostriciattoli assortiti e un rumore che sovrasta tutto quanto.
Questi sono gli elementi che David Lynch sceglie per girare il suo esordio ufficiale in campo cinematografico. Eraserhead è un film che (probabilmente) parla di responsabilità genitoriale e della fatica di accettarla, del rifuto del diverso e delle difficoltà di una mente creativa nel cercare il suo spazio, fosse solo per godersi lo spettacolo del termosifone.
O almeno è così in superficie. Il regista sparge simboli mascherati da freaks per tutta la pellicola. La filosofia lynchiana dice che un racconto, una volta completato, non è più proprietà dell'autore, ma di chi ne usufruisce.
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Un cupo bianco e nero, una città invasa dalle industrie, interni stretti e soffocanti, mostriciattoli assortiti e un rumore che sovrasta tutto quanto.
Questi sono gli elementi che David Lynch sceglie per girare il suo esordio ufficiale in campo cinematografico. Eraserhead è un film che (probabilmente) parla di responsabilità genitoriale e della fatica di accettarla, del rifuto del diverso e delle difficoltà di una mente creativa nel cercare il suo spazio, fosse solo per godersi lo spettacolo del termosifone.
O almeno è così in superficie. Il regista sparge simboli mascherati da freaks per tutta la pellicola. La filosofia lynchiana dice che un racconto, una volta completato, non è più proprietà dell'autore, ma di chi ne usufruisce.
Quindi il regista non rilascia nessuna chiave di lettura in giro per la sua pellicola e tutto ciò che si vede è appannaggio dello spettatore. Che ci si trovi o meno un significato non è importante.
Il risultato è un lavoro che non può accontentarsi di definizioni semplici come bello o brutto. Eraserhead è un incubo proiettato sullo schermo e come tale ha la facoltà di essere spiacevole.
Ma a differenza dei sogni da cui trae ispirazione, è anche un'esperienza che rimane impressa a lungo nella mente di chi l'ha vissuta.
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giuseppe
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giovedì 30 gennaio 2020
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personale spiegazione del film eraserhead
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Salve a tutti, la mia personale interpretazione del film è:
il film rappresenta il rifiuto psicologico dell'uomo e della donna verso un figlio
-le prime scene del film rappresentano il rapporto sessuale fra il protagonista e la compagna, il pianeta è l'utero della donna
-il figlio deforme, è un figlio normalissimo ma che è rappresentato deforme perchè non l'ho accettano, perchè piange, perchè non lo volevano, perche non possono dormire nè uscire di casa.
-la donna rifiuta sessualmente l'uomo e scappa dalle proprie responsabilità come madre
-l'uomo si rifugia nel calore (termisifone) della madre (la cantante) che come insegna Freud, incosciamente il figlio vuole la madre che è un tabu', infatti schiaccia i suoi spermatozooi
-l'uomo scappa verso donne (prostitute) che essendo tali non deve rispettare per allontanarsi dalla figura materna che rispetta
-l'uomo è indeciso sè crescere essere una persona adulta o rimanere figlio,( non dona l'anello) indecisione che viene rappresentata dal corpo del protagonista con la testa del figlio
- questa indecisione è ribadita nella testa che è contesa da un bambino è un vecchio.
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Salve a tutti, la mia personale interpretazione del film è:
il film rappresenta il rifiuto psicologico dell'uomo e della donna verso un figlio
-le prime scene del film rappresentano il rapporto sessuale fra il protagonista e la compagna, il pianeta è l'utero della donna
-il figlio deforme, è un figlio normalissimo ma che è rappresentato deforme perchè non l'ho accettano, perchè piange, perchè non lo volevano, perche non possono dormire nè uscire di casa.
-la donna rifiuta sessualmente l'uomo e scappa dalle proprie responsabilità come madre
-l'uomo si rifugia nel calore (termisifone) della madre (la cantante) che come insegna Freud, incosciamente il figlio vuole la madre che è un tabu', infatti schiaccia i suoi spermatozooi
-l'uomo scappa verso donne (prostitute) che essendo tali non deve rispettare per allontanarsi dalla figura materna che rispetta
-l'uomo è indeciso sè crescere essere una persona adulta o rimanere figlio,( non dona l'anello) indecisione che viene rappresentata dal corpo del protagonista con la testa del figlio
- questa indecisione è ribadita nella testa che è contesa da un bambino è un vecchio.
- ma vince l'essere figlio, la conseguenza che il trattamento psicologico del protagonista rappresentatoto dall'incontro con un psicologo, dall'estrazione del suo cervello e trasformazione in matite (psicofarmaci)
-l'uomo decide di uccidere il figlio cioè non vuole essere padre quindi una persona adulta. Il film termina con l'abbraccio mortale con la madre cioè la decisione di rimanere figlio.
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figliounico
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giovedì 16 gennaio 2025
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la disperazione di dio
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Un incubo la vita per gli uomini che come larve, simili a spermatozoi giganteschi, sono ridotti, alla stregua degli schiavi di Metropolis, a vivere nelle tenebre in un futuro post apocalittico che si deduce ambientato dopo la catastrofe atomica dal quadretto raffigurante il fungo della esplosione posto sopra il comodino del protagonista. Nel visionario primo film del giovane Linch uno dei pochi sopravvissuti alla orrenda ecatombe convive con le conseguenze della distruzione totale, con le trasformazioni genetiche e le mutazioni fisiche che si annunciano mostruose. Ma un futuro di questo tipo, sebbene terribile, si intravede in nuce nel mondo moderno piegato ai voleri tirannici della tecnica in cui si appronta il finale olocausto nella indifferenza generale.
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Un incubo la vita per gli uomini che come larve, simili a spermatozoi giganteschi, sono ridotti, alla stregua degli schiavi di Metropolis, a vivere nelle tenebre in un futuro post apocalittico che si deduce ambientato dopo la catastrofe atomica dal quadretto raffigurante il fungo della esplosione posto sopra il comodino del protagonista. Nel visionario primo film del giovane Linch uno dei pochi sopravvissuti alla orrenda ecatombe convive con le conseguenze della distruzione totale, con le trasformazioni genetiche e le mutazioni fisiche che si annunciano mostruose. Ma un futuro di questo tipo, sebbene terribile, si intravede in nuce nel mondo moderno piegato ai voleri tirannici della tecnica in cui si appronta il finale olocausto nella indifferenza generale. Considerato poi che risulta normale vivere oggi asserragliati in quartierini ammucchiati uno sopra un altro nelle nostre belle asfittiche megalopoli non deve essere difficile abituarsi per i posteri ad abitare un monolocale con una sola finestra e per giunta murata. Vivendo in un incubo appare normale al protagonista avere incubi ogni notte; in uno vede la propria testa decapitata che viene venduta da un ragazzino a una fabbrica dove un grigio funzionario, ibrido connubio tra un burocrate e un operaio, estrae dal suo cranio con un semplice trapano quella che potrebbe essere immaginata come la sua anima o essenza spirituale che viene immessa in una macchina che la trasforma in una matita con cancellino, metafora della vita umana che produce se stessa e si auto annulla progressivamente, una scrittura che si cancella subito dopo e simboleggia al contempo la mancanza di una traccia della storia nel mondo a venire. Altro incubo ricorrente consiste in una donnetta dalle grosse gote artefatte da una delle tante mutazioni che mentre danza in modo buffo su un piccolo palcoscenico canta una canzonetta stonata il cui ritornello ripete monotonamente: in paradiso tutto va bene, in paradiso tutto va bene, ovvero in heaven every thing is fine. Della natura assente andata persa grazie alla bomba resta soltanto un simulacro, nelle raffigurazioni sbiadite dal tempo sulle ante dei mobili, nelle piccole pianticelle poste sul comodino fuori dal vaso, nei fiori posti in piccole cappelle votive a ornare il tetro corridoio. Nel finale Linch torna alla scena iniziale del demiurgo malandato e pustoloso, vittima parimenti di un altro incidente si presume nucleare, che, armato di mitra in attesa di un fantomatico nemico appostato dietro una finestra rotta, meccanicamente produce con una leva la nascita di un altro essere vivente su un lontano pianeta, che potrebbe essere proprio quello nostro. La speranza in Dio sostituita definitivamente con la disperazione di Dio.
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taniamarina
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venerdì 24 aprile 2009
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difficile parlarne
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David Linch, a mio avviso, in questo film ha deciso di fare un inno al non senso, una visione Wittgensteiniana della parola e dell'immagine, l'impossibilità di dare un senso logico alle esistenze, con la sola possibilità di cancellare ciò che, invece, sembrerebbe avere un senso. Già, perché quando sembra di comprendere un filo logico nella narrazione e nello splendido bianco e nero, ci si perde di nuovo, ci si affligge, e l'unica possibilità è quella di mirare la potenza dell'assenza di significato, le piccole mostruosità che vengono cullate senza comprenderle appieno, fabbriche e matite e temperini che lavorano fino all'ossessione, partorendo vermicelli che fanno radici nei termosifoni e nelle piccole cose di una casa dei ricordi, inquietante e claustrofobica.
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David Linch, a mio avviso, in questo film ha deciso di fare un inno al non senso, una visione Wittgensteiniana della parola e dell'immagine, l'impossibilità di dare un senso logico alle esistenze, con la sola possibilità di cancellare ciò che, invece, sembrerebbe avere un senso. Già, perché quando sembra di comprendere un filo logico nella narrazione e nello splendido bianco e nero, ci si perde di nuovo, ci si affligge, e l'unica possibilità è quella di mirare la potenza dell'assenza di significato, le piccole mostruosità che vengono cullate senza comprenderle appieno, fabbriche e matite e temperini che lavorano fino all'ossessione, partorendo vermicelli che fanno radici nei termosifoni e nelle piccole cose di una casa dei ricordi, inquietante e claustrofobica.
Forse non c'è nulla da capire, e questa è la vera grandezza dell'opera di Linch.
Capolavoro spiazzante e disturbante.
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paride86
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lunedì 27 aprile 2009
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assurdo
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Pur essendo un grande fan del Maestro non sono riuscito ad apprezzare fino in fondo "Eraserhead", che concettualmente e visivamente rappresenta la somma dei cortometraggi precedentemente girati dal regista.
La storia è quella di Henry, stralunato personaggio vittima/protagonista di un mondo orrorifico e post-industriale con cui Lynch rappresenta l'inquietante società moderna. Guardare "Eraserhead" è come sollevare la nostra società e guardarla al contrario, dal suo lato oscuro, e non è una bella visione.
Di sicuro è un film molto interessante, ma preferisco i successivi.
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mascolo
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domenica 1 marzo 2009
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cagata pazzesca o capolavoro?
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ho appena finito di vedere eraserehead peerchè pensavo fosse un film bello da vedere... è sicuramente un film da vedere, ma, amio parere, non è certo un capolavoro, anzi!
perchè un film sia un capolavoro deve rimanere qualcosa... di questo rimane solo la lentezza esagerata delle situazione e l'eccessiva slegatezza della trama, se una trama c'è... se poi qualcuno pensa che l'assenza di trama o l'infinito numero di trame leggibili che se ne può dare sia sinonimo di capolavoro, bè,...
il film non è inquietante, i suoni sono onnipresenti e sovraesposti, i personaggi non sono assurdi anzi sembrano delle macchiette assurde (il padre della moglie del protagonista o lo stesso protagonista... con quella parrucca)
se il fine del film era risultare incomprensibile, allora lynch c'è riuscito in pie
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ho appena finito di vedere eraserehead peerchè pensavo fosse un film bello da vedere... è sicuramente un film da vedere, ma, amio parere, non è certo un capolavoro, anzi!
perchè un film sia un capolavoro deve rimanere qualcosa... di questo rimane solo la lentezza esagerata delle situazione e l'eccessiva slegatezza della trama, se una trama c'è... se poi qualcuno pensa che l'assenza di trama o l'infinito numero di trame leggibili che se ne può dare sia sinonimo di capolavoro, bè,...
il film non è inquietante, i suoni sono onnipresenti e sovraesposti, i personaggi non sono assurdi anzi sembrano delle macchiette assurde (il padre della moglie del protagonista o lo stesso protagonista... con quella parrucca)
se il fine del film era risultare incomprensibile, allora lynch c'è riuscito in pieno: il film è incomprensibile come è tuttora incomprensibile perchè l'abbia portato a termine e ne circolino ancora delle copie
ci sono certo cose migliori da fare piuttosto che addormentarsi di fronte a questo "film"!
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[+] capolavoro pazzesco
(di lorelink)
[ - ] capolavoro pazzesco
[+] mi sembri bertarelli.
(di davidestanzione)
[ - ] mi sembri bertarelli.
[+] magari nessuna dei due estremi?
(di blackredblues)
[ - ] magari nessuna dei due estremi?
[+] cagata pazzesca, capolavoro ...
(di andreaargento98)
[ - ] cagata pazzesca, capolavoro ...
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