adriano
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giovedì 3 maggio 2007
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un capolavoro intenso che va aldilà della politica
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Secondo me è il più bel film della storia del cinema.
Regia e sceneggiatura splendida del grandissimo Bernardo Bertolucci
Musiche intense di Ennio Morricone
Leggendaria fotografia del mitico Vittorio Storaro
Bellissime scenografie e costumi
Magistrali interpretazioni di...TUTTI!!!! Non si può dire un attore che non abbia fatto bene la sua parte!!
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cimba
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martedì 13 marzo 2007
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mai noioso
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L'ho visto di recente per la prima volta e devo dire che mi ha subito impressionato. Nonostante l'abbia visto su piccolo schermo, i paesaggi contadini iniziali sembrano prender forma da un quadro impressionista.
Ecco definirei così il film: impressionista. Non solo, è anche carico di tensione. Immerge lo spettatore nella tensione che si doveva respirare in quegli anni.
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rinaldo
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sabato 13 gennaio 2007
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"il" capolavoro...
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"Novecento" sta a tutto il resto del cinema italiano come la Cappella Sistina sta a tutto il resto della pittura mondiale. "Novecento" e' l'unico, vero, grande film "capolavoro" del nostro cinema, pur cosi' ricco di film meravigliosi...Gli interpreti, le musiche di Morricone, la tematica trattata, l'alternarsi delle stagioni, la crudezza della verita', l'angoscia e lo sgomento della crudelta' fascista, la violenza e l'efferatezza del crimine e ancora tutto l'insieme di emozioni e odii che il film suscita nello spettatore piu' attento, sono una esperienza visiva indimenticabile e infatti mai dimenticata. Ho visto "Novecento" sette volte e ancora oggi mi commuove in ogni suo fotogramma.
Non posso consigliarlo a tutti perche' non tutti lo apprezzerebbero come merita.
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"Novecento" sta a tutto il resto del cinema italiano come la Cappella Sistina sta a tutto il resto della pittura mondiale. "Novecento" e' l'unico, vero, grande film "capolavoro" del nostro cinema, pur cosi' ricco di film meravigliosi...Gli interpreti, le musiche di Morricone, la tematica trattata, l'alternarsi delle stagioni, la crudezza della verita', l'angoscia e lo sgomento della crudelta' fascista, la violenza e l'efferatezza del crimine e ancora tutto l'insieme di emozioni e odii che il film suscita nello spettatore piu' attento, sono una esperienza visiva indimenticabile e infatti mai dimenticata. Ho visto "Novecento" sette volte e ancora oggi mi commuove in ogni suo fotogramma.
Non posso consigliarlo a tutti perche' non tutti lo apprezzerebbero come merita. Posso solo dire che per me, che ho visto piu' di 10.000 film, questo e' il migliore di tutti.
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bruce harper
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mercoledì 4 ottobre 2006
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da qui'passo'la meglio gioventu'
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La narrazione prende il via dalla duplice e simultanea nascita di due bimbi predestinati, il primo è Alfredo Berlinghieri, rampollo della famiglia dei padroni, il secondo,ma primo in termini di tempismo a vedere la luce, è Olmo Dalcò, energico e coriaceo contadino. Tallonando la vicende esistenziali imbevute di amore e odio dei due protagonisti, Bertolucci ci traghetta lungo gli eventi sociali e politici, tragici e meno tragici che hanno contribuito a fare del nostro paes una nazione matura e consapevole del senso della propria unità: gli scioperi, i moti in piazza, la guerra,la nascita e la diffusione del socialismo, la nascita e la diffusione del fascismo, le prime ronde, il regime, la guerriglia partigiana, lo stato democristiano e tanto altro.
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La narrazione prende il via dalla duplice e simultanea nascita di due bimbi predestinati, il primo è Alfredo Berlinghieri, rampollo della famiglia dei padroni, il secondo,ma primo in termini di tempismo a vedere la luce, è Olmo Dalcò, energico e coriaceo contadino. Tallonando la vicende esistenziali imbevute di amore e odio dei due protagonisti, Bertolucci ci traghetta lungo gli eventi sociali e politici, tragici e meno tragici che hanno contribuito a fare del nostro paes una nazione matura e consapevole del senso della propria unità: gli scioperi, i moti in piazza, la guerra,la nascita e la diffusione del socialismo, la nascita e la diffusione del fascismo, le prime ronde, il regime, la guerriglia partigiana, lo stato democristiano e tanto altro. Nondimeno, alternerà tutti questi avvenimenti collettivi con una articolata e intercalata narrazione degli episodi individuali dei numerosi personaggi che popolano la scena. Lungi dall’essere un film corale, il film adempie a questa funzione con semplice ma energica funzionalità preferendo il montaggio contiguo ad un più facile ma artificioso ricorso sistematico al montaggio alternato, e lo fa raccontando tanto i personaggi, la loro vita e il loro interagire, quanto rendendoli in via del tutto arbitrari imprescindibili protagonisti delle vicende storiche del nostro paese.
Ora.
Per inciso. Trattasi di film di finzione. In quanto tale la definizione di film di finzione esclude a priori ed in manierA del tutto tassativa altre forme di intrattenimento colletiivo quali, documentari, cinegiornali, telegiornali, docu-fiction, soap-opera, audiobook e talk show. Questo puntualizzaione andava fatta in quanto le principali critiche mosse nei riguardi dell pellicola si appuntano in maggiorparte sulla dialettica innestata nella struuttura del film tra Storia con la S maiuscola e le storia con la S minuscola, e nell’ aver compiuto questa operazione con uno stile e dgli intenti spudoratamente manichei avendo in sintesi schierato il mondo popolano, patriarcale e contadino dei servi dalla parte del bene e quello liberista, arricchito, fascista e reazionario dei padroni dalla parte del male. In una maniera così lineare ed antitetica da fare invidia ai fumetti della Marvel e persino all'entourage di George W.Bush.
A tal proposito, a tutti i supporters della causa “io-boccio-questo-film-in-quanto-trattasi-di-film-rosso” volevamo solo dire che, trattandosi di film, beninteso, a sfondo- ambientazione storica, e non storico-punto, cerca di rappresentare gli individui dell’Italia che fù in tutto il loro candore, senza paraocchi, rappresentandoli come delle persone umili, povere, che vedevano nel socialismo l’unica alternativa possibile al loro miserrimo stato sociale, fatto di sfruttamento e soprusi, un nuovo modello, il solo diversivo allo status quo. E per questo riposero in quella ideologia tutte le loro speranze. Così come i padroni, ahinoi, videro nel fascismo, che fulgido pensiero, l’unica possibilità di contrastare le corazzate rosse, formate di ruggenti contadini armati di zappa carte da scopa, riunendosi risolutamente in gruppi e squadriglie impegnate a ruota libera nell’esercizio della violenza e del asservimento psicologico, e quindi via libera a punizioni corporali, sproporzionate rappresaglie, collette di padroni per il partito, identikit di sovversivi, torture psicologiche, roghi, infiltrati e mazzate, mazzate, mazzate. Punto.
Tutto il resto è dietrologia.
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anonimo
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venerdì 9 dicembre 2005
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è un opera storica
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grande, immenso film la vera storia dell'emilia contadina, la mia famiglia ha vissuto tutto cio' e quindi concordo con la lettura data da bertolucci.
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gabrio
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domenica 6 novembre 2005
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visto da vicino
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Sono figlio di contadini.
il realismo di Bertolucci può dar fastidio a molti, ma io ho visto i racconti di mio padre, la miseria imposta, la sudditanza come normalità, retaggio di secoli di storia, retaggio di un feualesimo medioevale dove non era un diritto neanche vivere, feudalesimo trasformato ma non ancora morto (tralaltro) in alcune zone della nostra Italia, dove l'ignoranza era e resta l'arma migliore per certe classi economiche, politiche e clericali per mantenere un proprio status ed un proprio potere.
BRAVO BERTOLUCCI PER TUTTA L'OPERA!
Meno bravo chi continua a tenerla nascosta in un cassetto per chissà quale paura!!!
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(di bomas)
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[+] in effetti film così dovrebbero circolare di più
(di cimba)
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[+] paura???
(di yago)
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momoro
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domenica 1 febbraio 2004
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metabolizzare il 900
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non ho inserito alcuna stella (voto), non perchè il film non mi sia piaciuto, ma perchè devo ancora metabolizzarlo completamente e terminare di vedere il secondo atto.
Comunque è un film:
storico (trasversale in senso intergenerazionale.)
sconvolgente.
antifascista.
contro (il potere arrogante e totalitario del "padrone" di turno)
violento.
reale e realista.
istruttivo.
emozionante.
lento.
drammatico.
sociologico.
psicologico ed introspettico.
ecc. ecc.
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fabio
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venerdì 1 marzo 2002
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bertolucci show
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Bertolucci e' il piu grande rappresentante di spazi (insieme a Leone) e c'e' lo dimostra con Novecento.discutibile a livello storico econettuale, ma e' innegabile il fascino di ogni singola inquadratura. Con momenti di poesia vera Bertolucci sfiora il capolavoro. De Niro sotto le righe Depardieu sopra, anche se nei confronti diretti Bob affascina di piu'.Morricone si conferma il miglior compositore di colonne sonore di sempre.
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gib
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mercoledì 23 gennaio 2002
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kolossal all ' emiliana
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Con questo film Bertolucci ha voluto ammaliarci con lo splendido paesaggio emiliano agreste e offrirci una presonale lettura della storia italiana della prima metà del '900 . Il tutto all'insegna del grande kolossal hollywoodiano.
[+] figlio di contadini emiliani
(di alessandro emiliano)
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