Anno | 1975 |
Genere | Poliziesco |
Produzione | Italia |
Durata | 94 minuti |
Regia di | Sergio Martino |
Attori | Mel Ferrer, Claudio Cassinelli, Lia Tanzi, Jenny Tamburi, Barbara Magnolfi, Massimo Girotti Gino Pernice, Fiammetta Baralla, Pino Caruso, Gianfranco Barra, Carlotta Wittig. |
MYmonetro | 2,37 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Cassinelli è un commissario tutto d'un pezzo che indaga su rapimenti di minorenni....
CONSIGLIATO NÌ
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Cassinelli è un commissario tutto d'un pezzo che indaga su rapimenti di minorenni.
Giallo-poliziesco in cui un giovane commissario indaga sull'omicidio di alcune giovanissime. Infiltratosi nella malavita, scopre una banda di sequestratori di minorenni, ma viene fermato dai diretti superiori quando ha individuato il principale colpevole, un ricco e famoso banchiere. Il commissario dà le dimissioni, affronta il banchiere e lo uccide.
qualche buon inseguimento location a Milano, per me un valore aggiunto sempre, discreta fotografia belle donne e poco altro. un film mediocre che abbassa la media del livello di un genere che se meno inflazionato poteva anche funzionare più a lungo. Molti morti inutili non spiegati, salti di trama non logici, inseguimenti inutili, anche se belli. Un film raffazzonato.
qualche buon inseguimento location a Milano, per me un valore aggiunto sempre, discreta fotografia belle donne e poco altro. un film mediocre che abbassa la media del livello di un genere che se meno inflazionato poteva anche funzionare più a lungo. Molti morti inutili non spiegati, salti di trama non logici, inseguimenti inutili, anche se belli. Un film raffazzonato.
Paolo Germi, il detective dagli occhiali perennementi rotti e dagli schemi d'indagine abbastanza particolari. La morte di una giovane ragazza, nipote del banchiere Pesce (Massimo Girotti) apre le porte verso un torbido giro di loschi affari nel quale si ritroverà il Commissario Germi, alle prese con prostituzione minorile, droga, e sequestri di persona.
Martino,questa volta,vuole mettere troppa carne al fuoco. Intendiamoci,il risultato complessivo é piacevole,ma certe scene con intenzioni comiche sono di troppo.Stranamente,anche gli inseguimenti,una delle specialità dell'opera del regista,non convincono. Autocitazione:nel cinema dove la Tamburi sputa l'osso,si proietta "Il tuo vizio é una stanza chiusa e solo io ne ho la chiave".