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bella earl!
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giovedì 23 giugno 2011
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jaws - lo squalo
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"Quella non è stata opera di un'elica, non è stato un fuoribordo né sono stati gli scogli e nemmeno Jack lo squartatore. È stato uno squalo"
Steven Spielberg nella sua carta d'identità da regista ha parecchi ottimi film. Uno su tutti è "Jaws - Lo Squalo" thriller/horror marino da antologia. La regia di Spielberg è impeccabile e gli attori sembravano in stato di grazia Richard Dreyfuss su tutti. Da una trama non molto complessa ne è uscito uno dei migliori film di ogni tempo imitato in molte parti (la legge che se ne frega e gli eroi che vi si oppongono fermamente) da film in larga scala. Grande Spielberg, grande davvero.
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"Quella non è stata opera di un'elica, non è stato un fuoribordo né sono stati gli scogli e nemmeno Jack lo squartatore. È stato uno squalo"
Steven Spielberg nella sua carta d'identità da regista ha parecchi ottimi film. Uno su tutti è "Jaws - Lo Squalo" thriller/horror marino da antologia. La regia di Spielberg è impeccabile e gli attori sembravano in stato di grazia Richard Dreyfuss su tutti. Da una trama non molto complessa ne è uscito uno dei migliori film di ogni tempo imitato in molte parti (la legge che se ne frega e gli eroi che vi si oppongono fermamente) da film in larga scala. Grande Spielberg, grande davvero.
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ibracadabra 8
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martedì 26 febbraio 2013
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jaws.
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era il 1975 quando il giovane,(RE MITA) del cinema,dopo il successo del curioso e spettrale DUEL(1971) materializza sullo schermo LA PAURA,con il il film ,LO SQUALO,terrorizando e lasciando, con il fiato sospeso tutte le platee del mondo,un mix di paura,tensione e angoscia,il male viene dagli abissi, ottima la musica,e i suoni del mare ,un forte impatto suggestionale bagnano i piedi dello spettatore, e lo spingono in un vortice di forte carica emozionale,le inquadrature claustrofobiche, sono eccezionali.effetti speciali,ottimi,grande cast. Robert Shaw, Roy Scheider, Richard Dreyfuss, Lorraine Gary, Murray Hamilton...FINALE SPETTACOLARE
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christian luongo
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sabato 16 agosto 2014
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lo squalo ovvero moby dick
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La recensione dell'amico Gianpaolo, già presente in questa pagina peraltro, ha individuato, a mio giudizio, la vera quintessenza del lungometraggio di Spielberg.
Definire "Lo squalo" come un thriller ovvero un horror è, decisamente, riduttivo e ne denota una visione, a dir poco, superficiale concentrata, cioé, unicamente sulla concatenazione degli eventi senza, per questo, chiedersi dei retroscena sottesi che hanno indotto il cineasta statunitense a prediligere un soggetto similare.
Occorre sottolineare, fra l'altro, che alcuni dialoghi sono presi, quasi pari, proprio dal capolavoro di Melville con un riferimento, a dir poco, lapalissiano allorquando l'oceanologo Hooper (Richard Dreyfuss) invita Martin (Roy Scheider) ad andare sul pulpito della "Orca" per poter calcolare le dimensioni dello squalo ; Spielberg usa la parola pulpito che è una terminologia prettamente tecnica e rievoca, assai dappresso, un capitolo del "Moby Dick" nel quale la allegoria pregnante fra il pulpito di una nave e quello di una chiesa vengono, magnificamente peraltro, descritte proprio dal Melville.
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La recensione dell'amico Gianpaolo, già presente in questa pagina peraltro, ha individuato, a mio giudizio, la vera quintessenza del lungometraggio di Spielberg.
Definire "Lo squalo" come un thriller ovvero un horror è, decisamente, riduttivo e ne denota una visione, a dir poco, superficiale concentrata, cioé, unicamente sulla concatenazione degli eventi senza, per questo, chiedersi dei retroscena sottesi che hanno indotto il cineasta statunitense a prediligere un soggetto similare.
Occorre sottolineare, fra l'altro, che alcuni dialoghi sono presi, quasi pari, proprio dal capolavoro di Melville con un riferimento, a dir poco, lapalissiano allorquando l'oceanologo Hooper (Richard Dreyfuss) invita Martin (Roy Scheider) ad andare sul pulpito della "Orca" per poter calcolare le dimensioni dello squalo ; Spielberg usa la parola pulpito che è una terminologia prettamente tecnica e rievoca, assai dappresso, un capitolo del "Moby Dick" nel quale la allegoria pregnante fra il pulpito di una nave e quello di una chiesa vengono, magnificamente peraltro, descritte proprio dal Melville.
Ed è in questa ottica che la figura di Quint, interpretata da uno straordinario Robert Shaw, assume una valenza simbolica di tutt'altro spessore rispetto a quella, superficiale, di un gretto cacciatore di squali.
Quint rievoca proprio la figura del comandante Achab e della sua ossessione per Moby Dick ovvero la famigerata, ed unica, balena bianca ; così come unico resta lo squalo : c'è uno stralcio del lungometraggio nel quale, insistentemente, Hooper domanda proprio a Quint se abbia, o meno, mai visto uno squalo di codeste dimensioni suggerendone, pertanto, una similare unicità di quel terrificante predatore marino.
E che tutta la spedizione altro non sia che una qual sorta di resa di conti fra "Achab" e "Moby Dick" è, ancora, suggerita proprio dallo stesso Spielberg allorquando è proprio Quint a distruggere l'apparecchio radio con il quale, disperatamente, Martin cerca ausilio invocando il ricorso alla guardia costiera ricorso, evidente, che non giungerà mai proprio perché pregiudicherebbe lo scontro finale fra lo squalo ed il capitano dell'Orca.
Sapiente, peraltro, il crescendo del cineasta ; lo squalo comparirà in tutta la sua terrificante mole solamente verso l'epilogo del lungometraggio laddove, per tutta la durata anteriore, sarà solamente suggerito dal regista ; un escamotage, per così dire, tecnico degno di un maestro della macchina da presa nella tradizione, questa si, della migliore cinematografia thriller d'oltreoceano.
L'epilogo, ancora, richiama ancora una volta il Moby Dick ; Martin (e la variante Hooper) ritornano a riva a bordo di una zattera allestita con quanto restava della imbarcazione di Quint richiamando, ancora una volta, l'esito del romanzo di Melville.
Una parola sola, infine, su uno stralcio davvero meraviglioso del lungometraggio ; la macchina da presa indugia, scientemente, su Quint il quale, accortosi che la sua lenza è stata avvinghiata dallo squalo, comincia ad assicurarsi al sedile dell'imbarcazione nel più assoluto silenzio nel mentre l'audio della sequenza è incentrato sul monologo di Martin alle prese con un nodo scorsoio di matrice marinara.
Quanto alle pecche de "Lo squalo" va segnalata, a mio giudizio, una qual sorta di asincronia ritmica e recitativa ; un po' lento e farraginoso nella prima parte (troppi dialoghi superflui e, soprattutto, troppo asfissiante la compresenza di attori di medio spessore) per, poi, esplodere fragorosamente nella seconda parte in concomitanza, cioé, con la spedizione di Quint e, pertanto, con la presenza scenica dei tre mattatori della pellicola che da soli, su una barca, danno un magnifico esempio di ars recitandi.
Ed è in questi frangenti che la regia di Spielberg si esalta oltremodo.
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enigmista12
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venerdì 17 luglio 2015
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il re dei mari sui grandi schermi
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Il film che ha fatto la storia ed ha superato gli incassi. Immortale la trama: uno squalo assassino mieta persone nella cittadina di Amity e per fermarlo si dovranno unire il capo della polizia di Amity, un esperto oceanografo e un vecchio lupo di mare. Ora, come facciamo di solito, analizziamo per bene il film: la storia nonostante somigli a Moby Dick è assolutamente perfetta, forse con qualche scena un po' "inventata" ( per esempio il fatto che lo squalo ad un certo punto pare insegua i tre protagonisti come se avesse un bersaglio, cosa impossibile poichè essendo un animale per lui una persona vale l'altra, oppure quando si vedono le persone a pochi passi dalla riva ma con il fondale profondissimo), ma che tuttavia per me hanno reso il film ancora più bello e intenso.
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Il film che ha fatto la storia ed ha superato gli incassi. Immortale la trama: uno squalo assassino mieta persone nella cittadina di Amity e per fermarlo si dovranno unire il capo della polizia di Amity, un esperto oceanografo e un vecchio lupo di mare. Ora, come facciamo di solito, analizziamo per bene il film: la storia nonostante somigli a Moby Dick è assolutamente perfetta, forse con qualche scena un po' "inventata" ( per esempio il fatto che lo squalo ad un certo punto pare insegua i tre protagonisti come se avesse un bersaglio, cosa impossibile poichè essendo un animale per lui una persona vale l'altra, oppure quando si vedono le persone a pochi passi dalla riva ma con il fondale profondissimo), ma che tuttavia per me hanno reso il film ancora più bello e intenso. Gli effetti speciali, considerando l'epoca in cui il film è stato fatto, fanno sembrare tutto più vero, senza contare il fatto che non sia molto impressionante (quando qualcuno muore, tranne nel caso di Quint, non si vede lo squalo che lo divora). E' l'unico film sugli squali assassini che conta veramente (abbasso gli Sharknadi e Blu Profondo!): gli altri sono brutte copie che più che spaventare fanno vomitare e dove gli animali e persone si comportano in maniera assolutamente illogica. Quindi, sempre e comunque, viva Stephen Spielberg!
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elgatoloco
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lunedì 20 dicembre 2021
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ancora"attualissimo"
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Ci sono dei film, come"Jaws"(Steven Spielberg, da un romanzo di Peter Benchley e sceneggiatura dlelo stesso Benchley, poi completata da Carl Gottolieb, 1975)hanno fatto epoca, giustamente. Qui si racconta di una"tranqullia località di mare"(isola di Amity, New England), in realtà molto frequentata specialmente nei mesi estivi, nei quali, dopo la morte di una ragazza, che ha voluto aderire alla tradizione con il"bain de minut", i casi di "morti sospette"!si ripetono, ma la verità non può né deve essere rivelata, dato che di mezzo c'è la stagione tujristica. Quando, però, non c'è più nulla da fare e la"publicità della cosa"è ormai inevitabile, in quanto ampiamente diffusa, visto il ripetersi di anaoghi epiosdi mortali, con segni inequivocabili di aggressione da parte di squali, si cerca di eliminare il problema, ovvero gli squali.
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Ci sono dei film, come"Jaws"(Steven Spielberg, da un romanzo di Peter Benchley e sceneggiatura dlelo stesso Benchley, poi completata da Carl Gottolieb, 1975)hanno fatto epoca, giustamente. Qui si racconta di una"tranqullia località di mare"(isola di Amity, New England), in realtà molto frequentata specialmente nei mesi estivi, nei quali, dopo la morte di una ragazza, che ha voluto aderire alla tradizione con il"bain de minut", i casi di "morti sospette"!si ripetono, ma la verità non può né deve essere rivelata, dato che di mezzo c'è la stagione tujristica. Quando, però, non c'è più nulla da fare e la"publicità della cosa"è ormai inevitabile, in quanto ampiamente diffusa, visto il ripetersi di anaoghi epiosdi mortali, con segni inequivocabili di aggressione da parte di squali, si cerca di eliminare il problema, ovvero gli squali. Sarà una lotta senza quarietere, dove le possibilità di successo sembrano ridotte a zero, ma... Decisamente questo film del giovane Spielberg che qui, certo in virtù anche di un impiego di mezzi e di tecnologie che all'epoca erano quelle disponibili(oggi, con gli usi multiformi e molpteplici del computer molte cose sembrano scontate e la teconologia usata nei film di quasi mezzo secolo fa dà l'impresisone di essere"antidiluviana"), come i tre squali meccanici usati, più lo "shceletrato"di uno suqlao, riesce a tenere avvinti gli spettatori e le spettatrici in modo costante, senza un attimo di pausa, dove la suspense appunto continua si alterna ai momenti di rabbia provata per il"Tutto va bene, madama la marchesa"affermato dal sindaco della località, deciso in ogni modo a non bloccare la stagione turistica, che ha raggiunto il suo culmine, anche se poi, "fatalmente"entra in cirsi. Naturalmente, oltre alla sceneggiatura(anche il romanzo di Benchley è valido, peraltro), alla regia"fulimante"di Spielberg, alla musica basta sulla geniale alternanza di due note(solo due, attenzione!)di John WIlliams, il metio è del'interpretazione, sempre adeguatamente guidata dal grende regista-.autore, di Roy Scheider, nella parte del capo della polizia, di Richard Dreyfuss, un nome, all'epoca non troppo noto ma "evocante molto"per chi sappia qualcosa di storia della Francia, quale oceanografo, Rober Shaw quale cacciatore di squali, murray Hanilton è il"vialin"del fim(il sindaco menzognero) con "presenze"anche illustri non necessariamente legatrissimi al cinema, com elo stesso scrittore Benchley come intervistatore. El Gato
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francesco2
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domenica 2 ottobre 2022
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bel film, ma ho delle obiezioni
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Ho visto molto recentemente questo bel film, per quanto si percepica che sia un poco datato.
Uso l espressione bel film, non vogli liquidarlo come uno spettacolone ben realizzato -per quanto, in certi minuti, lo sia. Il punto, secondo me, sta altrove.
Penso che molti di voi, forse moltisimi, avranno visto Gli Uccelli di Hitchcock: Il genio di questo giallista -sic- sta nel significato che imprime alla sua opera, una ribellionde della natura che -peraltro- ci riporta ai giorni nostri.
Dello Squalo, invece, non direi lo stesso. Se si vuole vedere uno Spielberg piu maturo, credo sarebbe meglio soffermarsi su certi titoli dell ultimo ventennio -AI, per esempio, oppure la commedia -Sic-Prova a prendermi e forse anche The Post.
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Ho visto molto recentemente questo bel film, per quanto si percepica che sia un poco datato.
Uso l espressione bel film, non vogli liquidarlo come uno spettacolone ben realizzato -per quanto, in certi minuti, lo sia. Il punto, secondo me, sta altrove.
Penso che molti di voi, forse moltisimi, avranno visto Gli Uccelli di Hitchcock: Il genio di questo giallista -sic- sta nel significato che imprime alla sua opera, una ribellionde della natura che -peraltro- ci riporta ai giorni nostri.
Dello Squalo, invece, non direi lo stesso. Se si vuole vedere uno Spielberg piu maturo, credo sarebbe meglio soffermarsi su certi titoli dell ultimo ventennio -AI, per esempio, oppure la commedia -Sic-Prova a prendermi e forse anche The Post.
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gabriele lugli
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sabato 5 luglio 2025
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capolavoro da non perdere
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Amity è un'isola americana, dove gli avvenimenti hanno luogo. Il film inizia ad alta tensione, con una giovane ragazza che, mentre nuota durante la notte, viene sbranata da uno squalo misterioso, le cui sembianze non ci sono svelate. Nonostante il pericolo venga riconosciuto dal sindaco e dal capo della polizia Martin Brody, si decide di non allarmare gli abitanti del luogo e i visitatori, affinché gli affari dell'isola non ne risentano.
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Amity è un'isola americana, dove gli avvenimenti hanno luogo. Il film inizia ad alta tensione, con una giovane ragazza che, mentre nuota durante la notte, viene sbranata da uno squalo misterioso, le cui sembianze non ci sono svelate. Nonostante il pericolo venga riconosciuto dal sindaco e dal capo della polizia Martin Brody, si decide di non allarmare gli abitanti del luogo e i visitatori, affinché gli affari dell'isola non ne risentano. Di fatti, l'economia della città sembra girare esclusivamente intorno al turismo. Il campanello d'allarme nella popolazione e nei visitatori scatta quando durante una calda giornata di sole, un ragazzino viene a sua volta divorato dallo squalo, la cui presenza viene anticipata dall'inquadratura subacquea dalla quale ci è mostrato il punto di vista della creatura marina e dalla musichetta che sentiremo più volte durante il susseguirsi degli eventi e i numerosi attacchi dell'animale.
Giornali e notiziari locali e nazionali sono allarmati e a fronte di una cospicua ricompensa di 3000 dollari per chi lo riporterà morto, numerosi pescatori e pionieri si muovono alla ricerca dello squalo assassino.
Dopo ore di ricerca viene trovato e ucciso uno squalo tigre, il quale però, secondo l'esperto Matt Hopper, non può trattarsi della creatura in questione poiché le ferite riportate sul cadavere della donna, analizzato in una scena precedente, possono essere state esclusivamente apportate da un grosso squalo bianco.
Per confermare questa teoria, Martin e Matt decidono di sviscerare l'intestino dello squalo tigre per controllare se conservasse ancora i resti del povero bambino, ma l'assenza del cadavere comprova l'idea di Matt, che sostiene che sia stato ucciso lo squalo sbagliato.
I due si imbarcano per fare nuove ricerche e poco dopo aver lasciato il molo, si imbattono nella barca di un vecchio pescatore, un conoscente di Martin, il cui corpo in stato di deterioramento verrà trovato dopo che Matt si sarà immerso e avrà scoperto dei grossi buchi nel legno della barca.
Nel frattempo arriva il 4 luglio, giorno della festa d'indipendenza americana e la gente, nonostante intimorita e consapevole del costante pericolo, decide di entrare in acqua per fare un bagno. Lo squalo non si fa attendere, ma questa volta, anche per evitare che le sue apparizioni diventino scontate e prevedibili, non attacca a pochi metri dalla spiaggia, ma entra in azione nel canale al di là degli scogli, dove un bagnante perderà la vita.
Il sindaco, sotto la pressione dello sceriffo, sarà costretto ad ingaggiare Quint, un veterano di guerra, che farà squadra con Matt e Martin per la caccia all'animale. I tre si equipaggiano, issano le vele e partono su una medio-piccola imbarcazione. Nei successivi 40 minuti di film succede di tutto: lo squalo sarà dato in pasto al pubblico in tutto il suo splendore e sarà smascherata la storia di Quint e la tragica fine della corazzata Indianapolis, che si trova alla base di un conflitto personale tra il marinaio e la bestia con numerosi riferimenti al capitano Acab e Moby Dick di Melville.
L'eroe di Spielberg, fino al momento della sua morte atroce, non cercherà mai l'aiuto al di fuori del suo equipaggio e farà di tutto per uccidere lo squalo, che rappresenta un dolore psicologico, legato ai momenti passati da naufrago nell'oceano pacifico con i suoi compagni, molti dei quali uccisi da un banco di squali.
Questo film, oltre ad essere un capolavoro indelebile nella storia di Hollywood e del cinema internazionale, non è soltanto un cult unico nel suo genere, ma è anche la rappresentazione della paura che viene incarnata da un animale. L'horror in quest'opera non è concepito come un'immagine fantascientifica e idealizzata del male. Spielberg non si avvale dell'uso di esseri maligni, immortali e umanoidi, ma si serve di qualcosa realmente esistente che sguazza per le acque marine e che noi umani non siamo in grado di vedere se non quando ci attacca. Quando andremo al mare e ci abbandoneremo alla spensieratezza, non ci resterà che pensare a Lo Squalo, che senza neppure esserci accorti, ci avrà lasciato una macchia indelebile di costante ansia.
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istian gonny
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giovedì 9 gennaio 2014
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unico nel suo genere
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primo grande capolavoro di Spielberg che ci sorprende con un bestione di otto metri che addenta tutto quello che trova... ottimi effetti speciali e colonna sonora che è una delle più belle di sempre...
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the thin red line
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martedì 20 gennaio 2015
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inimitabile
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Uno squalo appare nei pressi di un'isola seminando il terrore tra i bagnanti mietendo vittime. Il capo della polizia, uno scienziato e un pescatore uniranno le forze per ucciderlo.
Sono passati quarant'anni ormai dall'uscita del film che ha consacrato Steven Spielbierg portandolo al successo che poi lo avrebbe tenuto sulla cresta dell'onda fino ai giorni nostri. Ho ripreso in mano questo gioiello un paio di sere fa e sono rimasto estasiato ancora una volta dalla sua perfezione. "Lo Squalo" è come un buon vino tenuto in cantina, invecchiando migliora e nonostante i detrattori che lo definoscono ormai sorpassato io preferisco schierarmi dalla parte dei fanatici dei grandi classici perchè in questo caso ne vale veramente la pena.
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Uno squalo appare nei pressi di un'isola seminando il terrore tra i bagnanti mietendo vittime. Il capo della polizia, uno scienziato e un pescatore uniranno le forze per ucciderlo.
Sono passati quarant'anni ormai dall'uscita del film che ha consacrato Steven Spielbierg portandolo al successo che poi lo avrebbe tenuto sulla cresta dell'onda fino ai giorni nostri. Ho ripreso in mano questo gioiello un paio di sere fa e sono rimasto estasiato ancora una volta dalla sua perfezione. "Lo Squalo" è come un buon vino tenuto in cantina, invecchiando migliora e nonostante i detrattori che lo definoscono ormai sorpassato io preferisco schierarmi dalla parte dei fanatici dei grandi classici perchè in questo caso ne vale veramente la pena. Fare di un grosso pesce affamato il protagonista di un film prima di allora non era saltato in testa a nessuno, poteva essere una pazzia da rovinarsi la carriera, invece Spielberg lo fa con una maestria tale da lasciare tutti a bocca aperta, perchè nonostante non possa parlare e si faccia vedere solo nel finale il vero protagonista è proprio l'animale stesso, o meglio la sua inquietante presenza, che aleggia in ogni singola scena o dialogo cosicchè fare il bagno diventa una sorta di roulette russa e la sola vista dell'acqua fa rabbrividire. Con un cast niente male capeggiato da Roy Scheider, Richard Dreyfuss e quel Robert Shaw tragicamente scomparso pochi anni dopo, il regista americano riesce a creare un terzetto caratterizzatissimo formato dal preoccupato capo della polizia che odia l'acqua, da uno scienziato figlio di papà e da un rozzo pescatore abile nella caccia allo squalo. Spielberg è bravissimo a tenere alta la tensione nonostante lo squalo non si mostri mai nella prima ora di film preparandoci a gustarci una seconda parte ricca di azione e tensione in cui non mancano dialoghi irriverenti e chiaccherate memorabili (indimenticabile il monologo glaciale di Shaw sulla corazzata Indianapolis). Meritano un plauso il trucco e il realismo dello squalo, reso mostruoso non sono per le sue dimensioni, che appare all'improvviso alle spalle di Scheider rischiando di farci venire un infarto. Un capolavoro inimitabile che resterà per sempre nella storia del cinema.
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raysugark
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sabato 5 novembre 2016
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jaws
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Nel 1963 esce il capolavoro di Alfred Hitchcock "The Birds", il quale terrorizzò il pubblico per l'idea che gli animali, in questo caso gli uccelli, possano essere degli assassini. Dalla pellicola di Hitchcock, tanti altri registi dimostrano un grande interesse di dirigere le pellicole sugli animali assassini. Nel 1974 entra nella produzione il giovanissimo cineasta di soli 27 anni Steven Spielberg, per adattare il romanzo best-seller Jaws di Peter Benchley. Nel 1975, dopo che il regista, la crew e il cast hanno affrontato tante difficoltà e ritardi nella produzione esce Jaws, che è considerato ancora oggi il più grande successo e una delle più importanti pellicole di Steven Spielberg con protagonisti Roy Scheider, Robert Shaw e Richard Dreyfuss.
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Nel 1963 esce il capolavoro di Alfred Hitchcock "The Birds", il quale terrorizzò il pubblico per l'idea che gli animali, in questo caso gli uccelli, possano essere degli assassini. Dalla pellicola di Hitchcock, tanti altri registi dimostrano un grande interesse di dirigere le pellicole sugli animali assassini. Nel 1974 entra nella produzione il giovanissimo cineasta di soli 27 anni Steven Spielberg, per adattare il romanzo best-seller Jaws di Peter Benchley. Nel 1975, dopo che il regista, la crew e il cast hanno affrontato tante difficoltà e ritardi nella produzione esce Jaws, che è considerato ancora oggi il più grande successo e una delle più importanti pellicole di Steven Spielberg con protagonisti Roy Scheider, Robert Shaw e Richard Dreyfuss. La pellicola narra che dopo ci sono stati degli attacchi da parte di un'enorme squalo bianco, il capo della polizia Martin Brody, il cacciatore di squali Quint e l'oceanografo Matt Hooper, si mettono insieme su una barca per dare la caccia allo squalo. Mentre i tre protagonisti proseguono le lunghe giornate sulla barca in mezzo al grande oceano blu, sarà lo squalo stesso a diventare il grande cacciatore. Quando uscì Jaws le aspettative sono state enormi, per vedere quanto la pellicola avrebbe sorpreso sia il pubblico sia la critica. Nessuno si sarebbe aspettato che Jaws avrebbe fatto degli incassi così straordinari, da aver terrorizzato tantissimo il pubblico. Jaws è diventato indimenticabile per la grande suspense, dove lo squalo non viene mostrato dall'inizio fino alla metà della pellicola. Man mano che si prosegue l'avventura si vedrà lo squalo verso la fine della pellicola, di cui il predatore non viene realizzato con il CGI come oggigiorno ma viene costruito meccanicamente. Originalmente lo squalo si vedeva subito come è stato scritto nella sceneggiatura, però c'è stato il problema che lo squalo meccanico non funzionava. Questo grande problema ha messo in grosse difficoltà il cast, ma soprattutto la crew e Spielberg stesso, per cui dovevano trovare assolutamente una soluzione per fare partire le riprese con lo squalo. Sembrava che non ci sarebbe stato alcuna speranza, finché Spielberg ha trovato una soluzione per fare partire le riprese, ovvero di non far subito vedere lo squalo ma utilizzare la macchina da presa come se fosse gli occhi dello squalo. Per rendere Jaws ancora più interessante il giovanissimo regista decise di sviluppare i protagonisti più specificatamente, come il personaggio Quint di cui è diventato memorabile grazie al famoso monologo sulla sua esperienza dell'Indianapolis. Jaws è diventato ancora più popolare anche grazie alla colonna sonora di John Williams, che ha solo 2 note da poter inquietare a chiunque ascolti la colonna sonora. Dopo il grande successo di Jaws sono usciti altri tre sequel, in più tanti altri cineasti hanno cercato di imitare la trama della pellicola sperando di raggiungere quel grande successo come lo fece Joe Dante con Piranha.
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