La polizia accusa: il servizio segreto uccide

La firma del grande Sergio Martino non garantisce,questa volta,un prodotto di alto livello. La pellicola non eccelle in ritmo,violenza,inseguimenti,nudità,insomma nei temi trainanti dei polizieschi della miglior tradizione. La trama è davvero ambiziosa:un cupo,intricato complotto che lascia poco alla speranza. La messa in scena non del tutto adeguata. Milian recita in un ruolo marginale. Forse la nota più lieta è l'avvenenza di Paola Tedesco. Le scene con gli elicotteri alla conquista del campo di addestramento dell'esercito di eversivi sono sin buffe,poco verosimili. Per una volta anche il commento musicale è interlocutorio.

Questo è uno dei film che riflettono la durezza del clima dell'Italia di quegli anni, presente anche nella commedia all'italiana (pensiamo al primo AMICI MIEI col suo tono funebre) Poliziesco che tratta il tema delle trame occulte per destabilizzare la democrazia e rovesciare lo Stato. Ottimo cast per un film teso e che trasmette disagio e inquietudine. Mosaico dei drammatici eventi del periodo, dove il poliziotto onesto, scomodo, coraggioso è destinato ad essere assassinato. Collusione tra Stato e criminalità, un tema già presente in MILANO TREMA, ma qui l'organizzazione è a più livelli: imprenditori, avvocati, ufficiali dell'esercito, della polizia, dei servizi segreti. [+]

Questo è uno dei film che riflettono la durezza del clima dell'Italia di quegli anni, presente anche nella commedia all'italiana (pensiamo al primo AMICI MIEI col suo tono funebre) Poliziesco che tratta il tema delle trame occulte per destabilizzare la democrazia e rovesciare lo Stato. Ottimo cast per un film teso e che trasmette disagio e inquietudine. Mosaico dei drammatici eventi del periodo, dove il poliziotto onesto, scomodo, coraggioso è destinato ad essere assassinato. Collusione tra Stato e criminalità, un tema già presente in MILANO TREMA, ma qui l'organizzazione è a più livelli: imprenditori, avvocati, ufficiali dell'esercito, della polizia, dei servizi segreti. Ottimo come sempre Tomas Milian. Grandiosa colonna sonora di Luciano Micheletti. [-]

Dopo il successo della citta' gioca d'azzardo ,sergio martino(la coda dello scorpione,tutti i colori del buio,i corpi presentano tracce di violenza carnale),torna con un poliziesco ottimo.Improvvisamente e inspiegabilmente ,dei membri qualificati dell'eserecito italiano vengono brutalmente uccisi.Un commissario(luc merenda),non si da' pace e vuole capire cosa sta succedendo,e quando scopre che dietro tutto cio' si nasconde un servizio segreto che uccide, fermarlo sara' troppo difficile.Sergio martino dirige una grande storia piena di ambizioni,il voler far luce sul servizio segreto e sulle sue macchinazioni e' una vera provocazione,ma a volte il film sembra troppo confuso e non tutti i nodi riescono a slegarsi,ma nel genere e' sicuramente uno dei piu&# [+]

Dopo il successo della citta' gioca d'azzardo ,sergio martino(la coda dello scorpione,tutti i colori del buio,i corpi presentano tracce di violenza carnale),torna con un poliziesco ottimo.Improvvisamente e inspiegabilmente ,dei membri qualificati dell'eserecito italiano vengono brutalmente uccisi.Un commissario(luc merenda),non si da' pace e vuole capire cosa sta succedendo,e quando scopre che dietro tutto cio' si nasconde un servizio segreto che uccide, fermarlo sara' troppo difficile.Sergio martino dirige una grande storia piena di ambizioni,il voler far luce sul servizio segreto e sulle sue macchinazioni e' una vera provocazione,ma a volte il film sembra troppo confuso e non tutti i nodi riescono a slegarsi,ma nel genere e' sicuramente uno dei piu' riusciti,

Rispetto ai poliziotteschi dell'epoca questo va sicuramente oltre, sia come denuncia che come storia.
L'implicazione dei servizi segreti e un chiaro riferiferimento alla P2 ne fanno un film ambizioso e a tratti anche affascinante. Certo, le sparatorie e gli inseguimenti non sono dei migliori, ma la storia regge e gli interpreti anche.
Il montaggio da un ottimo ritmo e la fotografia è curata.
Il finale a sorpresa poi da un tocco di classe a questo ottima Spy Story.
Uno dei migliori dell'epoca sicuramente.

Rispetto ai poliziotteschi dell'epoca questo va sicuramente oltre, sia come denuncia che come storia. L'implicazione dei servizi segreti e un chiaro riferiferimento alla P2 ne fanno un film ambizioso e a tratti anche affascinante. Certo, le sparatorie e gli inseguimenti non sono dei migliori, ma la storia regge e gli interpreti anche. Il montaggio da un ottimo ritmo e la fotografia è curata. Il finale a sorpresa poi da un tocco di classe a questo ottima Spy Story. Uno dei migliori dell'epoca sicuramente.

Già il titolo è tutto un programma. Mettiamoci pure che è fatto male ( si vedono i manichini al posto delle persone) che la storia è deboluccia e confusa e che infine Luc Merenda vuole fare il verso al durissimo Maurizio Merli senza averne carisma e capacità e la frittata è fatta! Milian sorprendente nelle educate vesti di un pacato ufficiale dell'Arma alquanto doppiogiochista.

Non è il solito poliziottesco tutto spari-pugni e botte. No! C'è qualcosa di più pensato e a tratti ricalca la realtà del nostro paese di quest'anno. Tutto finisce in mistero "sabbioso" proprio come avviene in simili reali circostanze.

La scorpacciata iniziale di cadaveri, fatti fuori tutti l´uno in modo piu´ truculento dell´altro, e´ un tantino eccessiva e, starei per dire disgustosamente stucchevole, ma, siamo nel 1975 (anno di uscita del film) ed i riferimenti a fatti di cronaca del tempo sono almeno due ma fondamentali. Il primo a quello che fu il tentativo di golpe di Junio Valerio Borghese nel 1970; Il secondo, ad uno scontro tra forze dell´ordine e neofascisti che avvenne realmente in Abruzzo in una localita´ chiamata Pian di Rascino nel 1974. Durante il film si accenna, sia pur fuggevolmente, alle bombe sui treni (Italicus) e nelle piazze (Piazza della Loggia). Rivedendo il film e ripensando all´epoca in questione, si puo´ affermare come, per allora, la trama fosse attuale ed al tempo stesso audace. [+]

La scorpacciata iniziale di cadaveri, fatti fuori tutti l´uno in modo piu´ truculento dell´altro, e´ un tantino eccessiva e, starei per dire disgustosamente stucchevole, ma, siamo nel 1975 (anno di uscita del film) ed i riferimenti a fatti di cronaca del tempo sono almeno due ma fondamentali. Il primo a quello che fu il tentativo di golpe di Junio Valerio Borghese nel 1970; Il secondo, ad uno scontro tra forze dell´ordine e neofascisti che avvenne realmente in Abruzzo in una localita´ chiamata Pian di Rascino nel 1974. Durante il film si accenna, sia pur fuggevolmente, alle bombe sui treni (Italicus) e nelle piazze (Piazza della Loggia). Rivedendo il film e ripensando all´epoca in questione, si puo´ affermare come, per allora, la trama fosse attuale ed al tempo stesso audace. Patetico lo sforzo (alfine inutile) del Commissario Solmi, un discreto Luc Merenda, di assiucurare alla giustizia i vari fetentoni. Adolescenziale l´interpretazione di Delia Boccardo; Tomas Milian che fa il cinico poi....non ne parliamo. Ma i fatti di cronaca evocati, riferiti a quegli Anni ´70 spesso crudeli, fanno forse ancora oggi rabbrividire. [-]