| Titolo originale | Sweet Movie |
| Anno | 1974 |
| Genere | Fantastico |
| Produzione | Francia, Germania, Canada |
| Durata | 95 minuti |
| Regia di | Dusan Makavejev |
| Attori | Pierre Clémenti, Anna Prucnal, Carole Laure, Marpessa Dawn, Sami Frey . |
| MYmonetro | 3,00 su 1 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Ultimo aggiornamento lunedì 3 giugno 2024
Apologo sul fallimento del capitalismo e del comunismo sovietico. Si tratta di due storie incrociate. In una la vincitrice di un concorso di bellezza è sposata a un grottesco milionario americano, ma il marito è impotente e lei fugge.
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CONSIGLIATO SÌ
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Apologo sul fallimento del capitalismo e del comunismo sovietico. Si tratta di due storie incrociate. In una la vincitrice di un concorso di bellezza è sposata a un grottesco milionario americano, ma il marito è impotente e lei fugge. Ha diverse altre avventure tra Parigi e Vienna e alla fine, delusa, accetta a scopo pubblicitario di immergersi nuda in un bagno di cioccolata, finendo soffocata. Nell'altro episodio, un marinaio dell'incrociatore Potemkin sale su una nave con la prora a forma di Karl Marx dove vive una donna in mezzo a una grande quantità di zucchero. Costei ucciderà sia lui che alcuni bambini e finirà in manicomio.
Storia di Miss Canada (il capitalismo) e di una donna che viaggia su una nave con la prua a forma di Marx (il comunismo), delle quali verrà narrato il fallimento, con gran dispendio di liquidi corporei, amplessi più o meno ortodossi - terribile quello coi bambini - e grande caos narrativo. Strettamente imparentato - per periodo storico, temi e modi - con film come "La montagna sacra" [...] Vai alla recensione »
Film pesantemente allegorico ed ostensivamente fallocratico, che tenta la satira sociologico-politica con ironia graffiante, ma riesce solo a sforzarsi con ogni mezzo di epater le bourgeois (e quindi giu' ad esibire a man salva merda, piscio, vomito e accenni di pedofilia) e a tentare di annoiare, oltre che infastidire, lo spettatore. Riuscendoci benissimo.
Esiliato dalla Jugoslavia,Makavejev si butta(decisamente allo sbaraglio)in una caustica allegoria degli orrori del capitalismo e dello stalinismo.Un'orgia sconclusionata e scombinata di scenette apologetiche e provocatorie a carattere erotico/scatologico,fin troppo eccessiva nel gusto della trasgressione anarchica e con un insistito ricorso all'urina.