marvelman
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lunedì 5 aprile 2010
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meglio il remake...
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Senza dubbio nell'ottica dell'epoca faceva paura...visto oggi mi sembra di vedere il documentaio su come si gira un horror più che altro perchè la musica qui è un punto debole del film...effetti slasher che lasciano a desiderare e cura nei dettagli che ti fa venire voglia di vedere l'inquietante remake di marcus nispel...
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lupita
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martedì 30 giugno 2009
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faccia da cuoio
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l'ho visto 2000 volte sto filmla prima volta ke l'ho visto è stata 1 sera alle 9 cn 2 mie amiche ma nn avevamo paura ci siamo messe a ridere
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sky73
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mercoledì 11 marzo 2009
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...tra i miei horror preferiti...
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Che dire?.....ottimo film?.......
Già....non serve altro....
Siamo di fronte ad una pellicola di riferimento per il cinema horror...
...spettacolare!!!
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davide il cinemaniaco
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mercoledì 21 gennaio 2009
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il capostipite dello slasher-movie
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Nel lontano 1974 a Tobe Hooper venne l'aguzza idea di girare una personale ricostruzione delle gesta del cannibale Ed Gein.Solo che il cannibale di Tobe ha una "bella famigliola" alle spalle ed una possente motosega per amica.
Con "Non aprite quella porta" si segna un genere,un epoca.
Niente più spiritelli,case sinistre,demoni,vampiri,zombi,ecc.
Il male si incarna in un sadico serial killer(come già in maniera più soft accadeva in "Psycho",guarda caso sempre ispirato da Ed Gein)dall'aspetto spaventoso e con poco cervello(da qui poi i vari "Venerdi 13", "Halloween",ecc.).
"The Texas chainsaw massacre" va ricordato e "temuto" ancora oggi per il suo folle stile documentaristico,per la ferocia allucinata che trasmette e la tensione sempre crescente.
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Nel lontano 1974 a Tobe Hooper venne l'aguzza idea di girare una personale ricostruzione delle gesta del cannibale Ed Gein.Solo che il cannibale di Tobe ha una "bella famigliola" alle spalle ed una possente motosega per amica.
Con "Non aprite quella porta" si segna un genere,un epoca.
Niente più spiritelli,case sinistre,demoni,vampiri,zombi,ecc.
Il male si incarna in un sadico serial killer(come già in maniera più soft accadeva in "Psycho",guarda caso sempre ispirato da Ed Gein)dall'aspetto spaventoso e con poco cervello(da qui poi i vari "Venerdi 13", "Halloween",ecc.).
"The Texas chainsaw massacre" va ricordato e "temuto" ancora oggi per il suo folle stile documentaristico,per la ferocia allucinata che trasmette e la tensione sempre crescente.
Eppure non si vede una goccia di sangue,tranne nella mitica scena del "rituale" del nonno capofamiglia...
Magia dell'immaginazione narrativa!!
Cult.
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ingboxle
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sabato 11 ottobre 2008
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capolavoro assoluto tobe fantastico
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uno dei film horror più belli che esistano. leatherface(faccia di cuio)è un grande. il regista è stato molto fantasioso e molto bravo a dirigere questo film molto cupo.
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amante degli horror
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venerdì 30 maggio 2008
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aspetto nuovi film orror...!!!
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a me il film "non aprire qll porta", è molto piaciuto e ritengo ke il regista abbia molta fantasia... io amo i film horror e ne ho visti molti, certo nn posso dire ke qst è il migliore (xkè direi una bugia), ma è cmq tra i primi... aspetto cn anzia nuovi film dell' orrore distinti saluti by: AMANTE DEGLI HORROR
[+] che delusione e che noia !!!
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carly 91
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sabato 12 gennaio 2008
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un film documentario.
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Per l'epoca, ottimo film, ottimi effetti speciali, le vicende sono perfette e hanno un senso, NON APRITE QUELLA PORTA, per il regista Tobe Hooper, doveva essere un documentario sugli omicidi avvenuti in texas, invece è diventato uno dei migliori e originali film Horror/thriller creati nella storia del cinema.
Da questo film nasce un personaggio che diventerà uno dei più grandi serial killer del genere: Faccia di Cuoio.
Ottimi anche i sequel e il prequel, ma sarà sempre il migliore il primo.
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faber
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sabato 5 gennaio 2008
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non sarò affatto breve
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Non è che io voglia dissacrare la, secondo alcuni pareri, eccezionale capacità del regista di dare il "taglio documentaristico", o di saper utilizzare la cinepresa in modo da produrre la cosiddetta suspance, anche perchè, malgrado abbia certi pregiudizi nei confronti del cinema americano dagli anni 60 in poi (che più che definire pregiudizi, io chiamo giudizi, e basta, perchè sono fondati) queste sono opinioni di quelle poche che in un dibattito non verrebbero mai a dipanarsi.
Ma, secondo me, l'eccezionalità e la straordinaria efficacia e particolarità della pellicola risiede in altri fattori.
Innanzitutto, ciò che lo rende uno dei film più orrorifici della storia dell'horror è quella telecamera maledetta, fosca e che ha tutto il sapore di un non so che di proibito, di arcano, di taciuto.
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Non è che io voglia dissacrare la, secondo alcuni pareri, eccezionale capacità del regista di dare il "taglio documentaristico", o di saper utilizzare la cinepresa in modo da produrre la cosiddetta suspance, anche perchè, malgrado abbia certi pregiudizi nei confronti del cinema americano dagli anni 60 in poi (che più che definire pregiudizi, io chiamo giudizi, e basta, perchè sono fondati) queste sono opinioni di quelle poche che in un dibattito non verrebbero mai a dipanarsi.
Ma, secondo me, l'eccezionalità e la straordinaria efficacia e particolarità della pellicola risiede in altri fattori.
Innanzitutto, ciò che lo rende uno dei film più orrorifici della storia dell'horror è quella telecamera maledetta, fosca e che ha tutto il sapore di un non so che di proibito, di arcano, di taciuto. E in questo la bravura del regista, come di tanti altri nel medesimo caso, non ha alcun merito. Il film è vecchio, la pellicola è ridotta malissimo e l'immagine così poco chiara è dovuta non ad una scelta, ma all'effettiva mancanza di mezzi, per la realizzazione di questo film.
In secondo luogo, tutto ciò che poi nei sequel o nel remake è stato più minuziosamente ricercato, migliorato, pompatp, come, ad esempio, la maschera dell'omicida sottosviluppato, in questa prima versione è assolutamente ai suoi minimi termini, ridotta propria al poverissimo necessario essenziale. questo da dunque adito all'inconscio e alla parte retrogada della psiche umana di fantasticare su tutto, dal momento che, peraltro, in questo modo la resa è tutta molto più reale o "realistica". Ricordate la scena in cui, dalla fessura orale della maschera di carne umana dell'assassino, s'intravede una bocca orribilmente, ma realisticamente (cioè con i dovuti "limiti di credibiltà") deformata, con due denti storti, tra cui uno più ribassato dell'altro? Ecco, è una mia supposizione, ma penso che la faccia poi nel seguito del film non si sia mostrata non per una consapevole scelta artistica, ma per povertà: non c'erano i quattrini per un effetto speciale, come quello che sarebbe occorso per mostrare il mostruoso volto del macellaio schizzato.
Osservate gli ambienti: sono raccapriccianti, tetri, forse come solo Pupi Avati in "La casa dalle finestre che ridono" ha saputo creare, ma qeulla era una scelta, qui non si poteva scegliere ambientazioni più megalomani e impersonali, com'è d'uso agli americani, perchè, come ho già detto, non c'erano i soldi. La casa degli orrori, così piccola, intima, umanizzata, calda di vita aumenta il terrore psicologico, perchè è tutto molto umano, tutto molto ...vero. Osservate, vi prego la tavola a cui è legata Sally, nella scena finale: è corrosa, sa proprio di vecchi tavolne attorno a cui i nonnini giocano a carte, in campagna, la sera di Natale...
Per concludere, il film è ottimo, ma secondo me, la fama e il rispetto di cui gode fino ai nostri giorni, più che un merito, è stato un colpo di fortuna. Beata la povertà!!!
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liesl<89>
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domenica 7 ottobre 2007
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a scatola chiusa
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bellissimo!!! l'unica cosa è che avrei preferito vederlo a scatola chiusa, senza sapere molto della trama, perchè l'effetto sarebbe stato migliore(avevo già visto alcuni video su internet, maledetta curiosità!!). ma ciò non intacca il mio giudizio strapositivo sul film. quell'alone di film d'altri tempi lo rende ancora più fantastico!!! a mio parere il migliore di tutti i massacri in texas! carino leatherface in giacca e cravatta!!!
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henry
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martedì 22 maggio 2007
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una sorgente dell'orrore
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Inutile soffermarsi sulla qualità del film (è stato girato lettertalmente con quattro soldi, e si vede: messinscena rozza ed effetti visivi ridotti all'osso) però se lo si osserva nel suo complesso sembra che questo horror sia stato una fonte di ispirazione per moltissimi prodotti posteriori e la capacità di raccontare la paura con pochi mezzi è forse una delle qualità più nobili per una regista di film dell'orrore. Certo, se i mezzi sono di più tanto di cappello ma comunque Hooper è riuscito con una certa acredine a mostrare il malessere che serpeggiava negli USA in quegli anni, complice il conflitto in Vietnam. Tappa obbligata e grande film per gli appassionati, ma le orecchie patiscono un pò per le urla.
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Inutile soffermarsi sulla qualità del film (è stato girato lettertalmente con quattro soldi, e si vede: messinscena rozza ed effetti visivi ridotti all'osso) però se lo si osserva nel suo complesso sembra che questo horror sia stato una fonte di ispirazione per moltissimi prodotti posteriori e la capacità di raccontare la paura con pochi mezzi è forse una delle qualità più nobili per una regista di film dell'orrore. Certo, se i mezzi sono di più tanto di cappello ma comunque Hooper è riuscito con una certa acredine a mostrare il malessere che serpeggiava negli USA in quegli anni, complice il conflitto in Vietnam. Tappa obbligata e grande film per gli appassionati, ma le orecchie patiscono un pò per le urla... Inutili, barbonissimi e indecenti i sequel recenti.
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