Chinatown

Acquista su Ibs.it   Soundtrack Chinatown   Dvd Chinatown   Blu-Ray Chinatown  
Un film di Roman Polanski. Con Jack Nicholson, Faye Dunaway, John Huston, Perry Lopez.
continua»
Giallo, Ratings: Kids+16, durata 131 min. - USA 1974. - Cineteca di Bologna uscita lunedì 26 maggio 2014. MYMONETRO Chinatown * * * * 1/2 valutazione media: 4,50 su -1 recensioni di critica, pubblico e dizionari.
   
   
   

Una ventata di novità nel noir poliziesco. Valutazione 4 stelle su cinque

di Great Steven


Feedback: 70013 | altri commenti e recensioni di Great Steven
giovedì 11 maggio 2017

 

CHINATOWN (USA, 1974) diretto da ROMAN POLANSKI. Interpretato da JACK NICHOLSON, FAYE DUNAWAY, JOHN HUSTON, BURT YOUNG, BRUCE GLOVER

Nell’assolata e deserta Los Angeles del 1937, al detective privato Jacob Gittes si rivolge una donna che si spaccia per la signora Muwlray, moglie del più importante proprietario idrogeologico della metropoli, chiedendogli di indagare su un suo presunto tradimento coniugale. Occupandosi di un caso assai (ma solo in apparenza) più banale dei suoi canoni abituali, Jake arriva invece a conoscere la vera Evelyne Muwlray (nata Cross; l’altra donna non era che una prostituta pagata da una fondazione di cui Jake conosce il losco presidente), dark lady in piena regola, che lo trascina nel vortice di uno scandalo pubblico di corruzione che ruota intorno alla morte di Hollis Muwlray, trovato annegato in un canale di scolo. Ma si tratta di un accidente o di un omicidio architettato? Jake non può saperlo fintantoché non raccoglie sufficienti prove che lo portano ad incontrare di persona il terribile Noah Cross, socio alla pari di Hollis nella gestione delle risorse idriche che approvvigionano la città del bene primario. I rischi dell’impresa non sono da sottovalutare: Jake viene ferito al naso da un ghignante sorvegliante nano, disvela la presenza di una misteriosa ragazzina che potrebbe esser stata l’amante di Hollis, depreda incartamenti dagli archivi catastali e fa luce, uno per uno, su tutti gli aspetti oscuri di una storia tanto misteriosa quanto potenzialmente esplosiva, con gli agricoltori degli aranceti che protestano per la scarsità idrica e i progettisti di una diga che, a parole, sostengono di ridare l’acqua alla città, ma poi la scaricano nell’oceano, favorendo la desertificazione e rimpinguando le proprie casse. Ma il bandolo della matassa sta tutto nell’animo della tormentata Evelyn: la signora Muwlray ha sempre creduto fino all’ultimo nelle integerrime intenzioni del marito, ma nulla poté fare per impedire al padre di assassinarlo… dopo che il pericolosissimo e pazzo capitalista ebbe concluso due affari che gli stavano particolarmente a cuore: sottrarre al socio tutti i segreti per l’ottimo funzionamento della ditta e violentare la figlia, dando così vita alla sua figlia-sorella, la ragazzina che si credeva la concubina del defunto Hollis. Nel mettere a nudo una situazione di corruzione così sfracellata e madornale e una vicenda privata tanto sconvolgente, Jake rischia l’arresto per favoreggiamento, sottrazione di prove ed estorsione, ed è pronto a farsi ammanettare dal suo ex collega Lou Escobar (importante fu il periodo di Jake Gittes come poliziotto a Chinatown, poi archiviato per delusioni professionali), ma accade l’irreparabile: Evelyne e Catherine (così si chiama la ragazzina) sono più che mai decise a varcare la frontiera e non tornar mai più negli Stati Uniti. Escobar spara un colpo, ma Jake lo neutralizza; non può invece farlo col suo collega Walsh, che ferisce a morte Evelyn. Ormai sconfitto e avendo veduto il frutto del suo duro (anche se non onesto fino in fondo) lavoro, a Jake viene concessa la libertà di tornarsene a casa e stendere un velo pietoso su Chinatown. Permeato di un umorismo caustico e al tempo stesso sardonico, ricco di trovate geniali (l’occhio della Dunaway di cui Nicholson si accorge un istante prima del loro unico rapporto amoroso e che poi sarà quello da cui oltrepasserà il proiettile letale) e giustamente proiettato verso un finale amaro e destabilizzante, fece, senza lasciarsi andare ad esercizi di nostalgica archeologia, scuola nella rivisitazione del cinema nero americano. È, in fin dei conti, un noir con tutte le carte in regola: l’investigatore privato ex poliziotto, cinico, disincantato ma tutto sommato anche idealista e coraggioso; la femme fatale che manovra i fili di una vita dietro cui è però nascosto un dramma inconfessabile la cui venuta alla luce le provocherà un nuovo trauma ancora più sfibrante; il finanziere vegliardo che non si fa scrupoli né nell’incesto né nella rapida, violenta eliminazione fisica di un concorrente che ne sa più di lui in idrogeologia e dunque necessita delle sue conoscenze, una volta messe in pratica, per appropriarsi d’ogni cosa che rientri nel bacino d’utenza del suo mastodontico potere; l’agente promosso a tenente, che cova astio e insolenza nei riguardi del protagonista, ma pur essendo sempre sul punto di commettere una scorrettezza o un atto avventato contro di lui, glieli risparmia puntualmente dovendo ammettere a viva forza che l’ex collega aveva colto nel segno, svolgendo il proprio lavoro con un acume, una sfrontatezza e una perseveranza insospettabili, per quello che rimane comunque un subalterno. Nel grande labirinto di doppi giochi, servi del potere, raggiri, corruzioni dilaganti, bisogni disattesi e magnati spadroneggianti, è difficile individuare un vincitore. Il personaggio di Gittes viene sicuramente ripristinato, ma la sua riabilitazione è penalizzata dall’errore di credere eccessivamente nel suo idealismo, il che gli spiattella di fronte la realtà cruda dei fatti e non gli consente un pieno raggiungimento dell’utopia sperata. Nicholson se la cava benissimo finalmente in un ruolo meno psicopatico delle sue usuali corde, e lo affianca una Dunaway ormai fuori dall’aura di sex-symbol venticinquenne con la sua dama dell’aristocrazia che ostenta sicurezza e padronanza di sé per mascherare il dolore straziante che è pure personificato in carne e ossa dall’abuso paterno verso di lei. Polanski seppe scegliersi saggiamente un antagonista con connessi e controfiocchi come Huston: l’attore-regista si trasforma in un vecchio bue duro a crepare, un burattinaio malvagio e calcolatore che non si limita a bramare smaniosamente la pecunia, ma la ottiene sacrificando amici e nemici che gli capita di incontrare sul proprio percorso immancabilmente in salita e in divenire. E il quartiere cinese? È un topos in cui viene raccolto il lerciume morale che alberga negli animi dei personaggi, la fucina di espiazione dei vizi, della corruzione, del malessere, di quello stesso "mal di vivere" contro il quale si cerca affannosamente una ragione, un rimedio, un palliativo. A modo suo, è anche un’opera ecologica: il giardino dei Muwlray in cui l’acqua salata danneggia l’erba e in cui Gittes ritrova gli occhiali dell’uomo su cui indagava fanno riaffiorare il tema ambientalistico, e Los Angeles, città californiana stretta fra il Pacifico e la faglia di Sant’Andrea, non può certo dirsi nuova a questi scontri solitamente bilaterali di cultori dell’ambiente che muovono in una direzione o nell’altra, coi rispettivi propositi costruttivi o destrutturanti. Il vero eroe del film resta tuttavia Robert Towne, e una volta tanto un Oscar alla sceneggiatura è stato meritato senza strascichi né riserve: va tutto alla sua dovizia di particolari, al suo talento di narratore eccezionale e alla sua capacità di costruire intrecci che somigliano ad incastri societari, per come inscenano storie quanto mai formidabili e seducenti.

[+] lascia un commento a great steven »
Sei d'accordo con la recensione di Great Steven ?

Sì, sono d'accordo No, non sono d'accordo
0%
No
0%
Scrivi la tua recensione
Leggi i commenti del pubblico

Ultimi commenti e recensioni di Great Steven :

Vedi tutti i commenti di Great Steven »
Chinatown | Indice

Recensioni & Opinionisti Premi
Multimedia Shop & Showtime
Pubblico (per gradimento)
  1° | stefano
  2° | beppe baiocchi
  3° | rmarci 05
  4° | luca scialò
  5° | l''uomodellasala
  6° | francesco2
  7° | l''uomodellasala
  8° | l''uomodellasala
  9° | elgatoloco
10° | great steven
11° | samanta
12° | samanta
13° | brundlefly
14° | tiamaster
15° | marco michielis
Premio Oscar (15)
Golden Globes (11)


Articoli & News
Scheda | Cast | News | Trailer | Poster | Foto | Frasi | Rassegna Stampa | Pubblico | Forum | Shop |
prossimamente al cinema Film al cinema Novità in dvd Film in tv
Altri prossimamente » Altri film al cinema » Altri film in dvd » Altri film in tv »
home | cinema | database | film | uscite | dvd | tv | box office | prossimamente | colonne sonore | Accedi | trailer | TROVASTREAMING |
Copyright© 2000 - 2024 MYmovies® // Mo-Net All rights reserved. P.IVA: 05056400483 - Licenza Siae n. 2792/I/2742 - credits | contatti | redazione@mymovies.it
Normativa sulla privacy | Termini e condizioni d'uso
pubblicità