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amedeo
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lunedì 4 agosto 2008
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il colpo di coda del neorealismo italiano
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film stupendo pieno di poesia.trent'anni della nostra
storia raccontati da scola in maniera stupenda.non vi e'
mai un momento di stanca,mai banale.i personaggi sono tutti centrati in pieno.da gustare dal primo all'ultimo
fotogramma.film irripetibile per il cinema italiano,anche perche' purtroppo purtroppo sono scomparsi
attori come :gasman,manfredi,fabrizi e satta flores.
e non si potranno mai rimpiazzare,soprattutto nei nostri cuori.
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stefano
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giovedì 24 aprile 2008
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trent'anni di nostalgia
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L'Italia (Sandrelli)giovane e ingenua protetta e aiutata dal PCI (Manfredi),usata e idealizzata a sensi di colpa dalla nascente borghesia (Gassman),circuita e mai amata dall'intellighenzia (Satta Flores)si affida alla fine a chi unicamente l'ama seppur a caro prezzo.
Capolavoro italiano difficile da spiegare alle nuove generazioni che non hanno vissuto quell'epoca o le sue immediate vicinanze.
Una grande nostalgia di un mondo ancora "piccolo" dove comunque esisteva la signorilità lontanissimo dall'attuale!!
Una grande regia e interpreti favolosi, maschere perfette di un'epoca irripetibile.
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aldo
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lunedì 7 aprile 2008
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e le donne?
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perchè non vengono mai nominate le attrici che pure sono bravissime ? la ralli in questo film è superba.
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luca '82
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lunedì 21 gennaio 2008
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emozionante
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Un film che ripercorre 30 anni di storia del nostro paese. I personaggi della storia sono uno specchio della società italiana del tempo e... perchè no anche di oggi. L'idealista e onesto lavoratore, interpretato da un grande Manfredi, l'avvocato che ha venduto i suoi ideali per fare soldi anche disonestamente, un Gassman straordinario e un professore intellettuale dedito a sterili critiche e senza un fine preciso, Satta Flores in splendida forma, rappresentano in pieno la nostra società. Finita la guerra c'erano in ballo molti ideali ma alla fine ha vinto un sistema molto meno idealista, che ha caratterizzato la storia della prima repubblica, un sistema fatto di persone disoneste (Gassman e Fabrizi nel film)che ha preso per i fondelli la gente onesta (Manfredi e Satta Flores nel film).
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Un film che ripercorre 30 anni di storia del nostro paese. I personaggi della storia sono uno specchio della società italiana del tempo e... perchè no anche di oggi. L'idealista e onesto lavoratore, interpretato da un grande Manfredi, l'avvocato che ha venduto i suoi ideali per fare soldi anche disonestamente, un Gassman straordinario e un professore intellettuale dedito a sterili critiche e senza un fine preciso, Satta Flores in splendida forma, rappresentano in pieno la nostra società. Finita la guerra c'erano in ballo molti ideali ma alla fine ha vinto un sistema molto meno idealista, che ha caratterizzato la storia della prima repubblica, un sistema fatto di persone disoneste (Gassman e Fabrizi nel film)che ha preso per i fondelli la gente onesta (Manfredi e Satta Flores nel film). Con questo film farei un parallelismo con 'Una vita difficile' con Alberto Sordi, dove si possono trovare dei punti in comune. Splendide le colonne sonore di Trovajoli che lasciano davvero il segno. Un film davvero da non perdere con interpreti unici!! Grande Scola
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germinal
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sabato 7 aprile 2007
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lezione di storia
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Mi sembra che Scolae i suoi fidati sceneggiatori, Age e Scarpelli, abbiano voluto fare della storia e della storiografia (cinematografica), mettendo da parte lo spiare i tipi da spiaggia o le miserie in tram.
Risultato eccellente. Ne viene fuori una concisa radiografia dell'Italia dopo un trentennio di repubblica dei fichi d'india democrastiana, delle illusioni perdute di intellettuali, borghesi illuminati e proletari.
Grandi personaggi femminili, soprattutto quello della Ralli, mentre la Sandrelli ripete un pò Io la conoscevo bene.
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germinal
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sabato 23 dicembre 2006
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la bella italia del dopoguerra
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Metaforico e amaro compendio di un paese che, uscito a pezzi da un conflitto spaventoso, ha buttato alle ortiche tutte le speranze di un vero cambiamento rincorrendo il mito dell'individualismo e del distacco dal reale.
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carlo
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lunedì 14 novembre 2005
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più che dedica, critica a de sica.
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Probalbilmente sbaglio... ma il film, che dovrebbe essere uscito poco dopo la morte di Vittorio De Sica, e a lui dedicato, mi sembra, più che un omaggio al grande regista, una critica...
Azzardo un parallelismo tra la figura del personaggio interpretato da Gasman, e De Sica stesso...
Questa affermazione si basa su quel poco che so della vita privata di De Sica e dalle opere da lui lasciate: da pioniere del cinema neorealista, dove lo troviano chiaramente schierato dalla parte degli ultimi della scala sociale, a regista e interprete di "commediole" prive di significato, nonchè assiduo frequentatore di casinò.
Nel film, poi, il personaggio di Satta Flores, quando gli viene chiesto di andare a parlare con De Sica, afferma ".
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Probalbilmente sbaglio... ma il film, che dovrebbe essere uscito poco dopo la morte di Vittorio De Sica, e a lui dedicato, mi sembra, più che un omaggio al grande regista, una critica...
Azzardo un parallelismo tra la figura del personaggio interpretato da Gasman, e De Sica stesso...
Questa affermazione si basa su quel poco che so della vita privata di De Sica e dalle opere da lui lasciate: da pioniere del cinema neorealista, dove lo troviano chiaramente schierato dalla parte degli ultimi della scala sociale, a regista e interprete di "commediole" prive di significato, nonchè assiduo frequentatore di casinò.
Nel film, poi, il personaggio di Satta Flores, quando gli viene chiesto di andare a parlare con De Sica, afferma "... dovrei parlargli di altre cose... tante illusioni, speranze, delusioni... [primo piano su De Sica] Credevamo di cambiare il mondo e invece il mondo ha cambiato noi..."
Ripeto: probabilmente sbaglio! ditemi la vostra!
ps: quel MOSTRO di Cristian De Sica mica è uscito dal nulla!!!!!
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dodo
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mercoledì 22 giugno 2005
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capolavoro
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Capolavoro assoluto che riassume il percorso di un epoca, tra la fine della seconda guerra mondiale fino ad arrivare agli anni 70. Straordinaria la regia di Ettore Scola, unico nello scavare nella coscienza dei personaggi, nel descrivere la fine di un periodo storico colmo di speranze di rivoluzione per un mondo migliore, e l’inizio e il compimento di un’altra era ben diversa che delude le aspettative dei tre partigiani protagonisti del racconto, interpretati da Nino Manfredi, Vittorio Gasman e Stefano Satta Flores, insuperabili, insieme a Stefania Sandrelli. Questo film, pietra miliare del cinema italiano, è un omaggio a Vittorio De Sica, presente anch’egli nella pellicola nel ruolo di sé stesso.
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Capolavoro assoluto che riassume il percorso di un epoca, tra la fine della seconda guerra mondiale fino ad arrivare agli anni 70. Straordinaria la regia di Ettore Scola, unico nello scavare nella coscienza dei personaggi, nel descrivere la fine di un periodo storico colmo di speranze di rivoluzione per un mondo migliore, e l’inizio e il compimento di un’altra era ben diversa che delude le aspettative dei tre partigiani protagonisti del racconto, interpretati da Nino Manfredi, Vittorio Gasman e Stefano Satta Flores, insuperabili, insieme a Stefania Sandrelli. Questo film, pietra miliare del cinema italiano, è un omaggio a Vittorio De Sica, presente anch’egli nella pellicola nel ruolo di sé stesso. Presenti anche nel medesimo ruolo Federico Fellini, Mike Buongiorno, Marcello Mastroianni. Impossibile da riassumere in poche righe, questo capolavoro della cinematografia compie un analisi profonda ed encomiabile della frattura tra due epoche storiche, è un saggio antropologico e psicologico che prende in esame i cambiamenti sociali, politici, culturali ed esistenziali avvenuti nei decenni successivi al dopoguerra. Lo fa con una leggerezza, una spontaneità che tutt’oggi rimane immutata e sorprende. Una genialità nel cogliere le sfumature e le problematiche del contesto sociale che può essere frutto solo di una mente eclettica qual è Scola. Stupende le scelte “tecniche” come il passaggio dal bianco e nero alla visione a colori. “Ci eravamo tanto amati” rappresenta un reperto che ci ha tramandato la generazione dei grandi artisti perduti.
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(di ggg414)
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stabiano
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uno dei migliori film italiani
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Il compianto Mattatore, Manfredi e l'atra buon'anima di Stefano Satta Flores danno un saggio di recitazione magnifico. Il tema è l'italietta del dopoguerra e il piccolo ipocrita mondo borghese che veniva crescendo in quegli anni. Un film che va visto.
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