paolo ciarpaglini
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sabato 30 dicembre 2006
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la rivincita di lee sulla warner bros.
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Ho titolato così la mia recensione, in quanto questo è il primo dei quattro film girati da Lee, in collaborazione con il colosso americano. La Warner, colpevole soltanto pochi anni prima, di non aver creduto e voluto scommettere su Lee, dopo aver assistito al colossale successo in tutto il sud-est asiatico delle sue tre pellicole precedenti, implora, striscia ai piedi di Bruce. Si tratta della prima produzione occidentale, che vede un cino-americano come protagonista. Il film da un punto di vista prettamente cinematografico (siamo nei primi mesi del '73), è discreto. La trama è tipicamente americana. Lee è in questo film un James Bond orientale. A mio avviso, 'Dalla Cina con furore'è, e rimarrà sempre il film che meglio si confà alle caratteristiche di Bruce, irripetibile per intensità e per l'emozione che riesce a trasmettere allo spettatore.
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Ho titolato così la mia recensione, in quanto questo è il primo dei quattro film girati da Lee, in collaborazione con il colosso americano. La Warner, colpevole soltanto pochi anni prima, di non aver creduto e voluto scommettere su Lee, dopo aver assistito al colossale successo in tutto il sud-est asiatico delle sue tre pellicole precedenti, implora, striscia ai piedi di Bruce. Si tratta della prima produzione occidentale, che vede un cino-americano come protagonista. Il film da un punto di vista prettamente cinematografico (siamo nei primi mesi del '73), è discreto. La trama è tipicamente americana. Lee è in questo film un James Bond orientale. A mio avviso, 'Dalla Cina con furore'è, e rimarrà sempre il film che meglio si confà alle caratteristiche di Bruce, irripetibile per intensità e per l'emozione che riesce a trasmettere allo spettatore. Quì invece Lee, non è ormai più al meglio della condizione fisica. Magrissimo, preso ormai nell'ingranaggio distruttivo del successo, mantiene la sua inimitabilità, ma non è il Lee visto nelle prime due pellicole, folgorante. Appare più come un'imitazione di se stesso, stà perdendo quella eccezionale carica vitale e carisma, che ne hanno fatto una leggenda. Lo scontro nelle grotte contro le guardie di Han, rimane comunque per ambientazione, luci, coreografie etc. un esempio di cosa intendesse Bruce per 'arti marziali'. La sotto Bruce, compie il suo ultimo prodigio. Solo tre mesi dopo morirà. Contrariamente a quanto sentiamo spesso dire, la causa della sua morte è ben nota. Un'edema acuto cerebrale, causato probabilmente da una sua allergia alla cannabis, (non certo all'aspirina). Non era un drogato, scoprì solo negli ultimi mesi di vita, che quella sostanza riusciva a calmarlo. Era stressatissimo, ed il rollino di marcia gli imponeva di continuare. Dall'esito di quel film dipendeva tutto il suo futuro. Ma soprattutto quello della sua famiglia. Sentiva la morte avvicinarsi, era già svenuto altre volte prima del gravissimo collasso del maggio '73, dove fù salvato solo grazie alle tempestive cure ricevute. Anche quel giorno, recatosi in bagno mentre era in sala di doppiaggio, masticò dell'erba e collassò, rischiò seriamente di morire. Il medico all'ospedale dove fù ricoverato immediatamente, riscontrò fortissime convulsioni, febbre alta, Lee era sul punto di morire. Gli venne riscontrato un edema cerebrale, e somministrato un farmaco, che lo strappò alla morte. Riprese conoscenza soltanto due ore più tardi, non riusciva a parlare, e quando lo fece era completamente diverso dal solito, confuso. Confidò a sua madre di essere stato sul punto di morire. La vita gli dette una seconda possibilità, aveva bisogno di riposo assoluto ma non poteva permetterselo, non in quel momento cruciale della sua carriera. Il 19 luglio '73, ora di Hong Kong, alle 21-21,30 circa Bruce moriva nel sonno, dopo aver ingerito una piccola quantità di cannabis. Il suo stato di forte disidratazione, e deperimento fisico fecero sì che quell'attacco fosse letale. Niente convulsioni, vomito etc. Bruce muore mentre stà riposando per un mal di testa, in casa dell'attrice Betty Ting Pei. Riguardo alcune volte con amarezza quella pellicola, ma il destino è ineludibile. Lui stesso pochi mesi prima di morire aveva confidato a Linda, sua moglie, che non desiderava invecchiare, sentirsi indebolito etc. Le disse: " tu vivrai molto più a lungo di me". Eppure apparentemente, era proprio Linda la più cagionevole e fragile di salute.
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paolo ciarpaglini
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domenica 31 dicembre 2006
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atto finale della stella di lee.
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1973. Bruce Lee, dopo l'enorme successo ottenuto dai suoi tre precedenti film, è ormai la maggiore star orientale. La Warner Bros, colosso cinematografico americano, dopo averlo umiliato, illuso più volte, (affidando ad esempio la serie televisiva 'Kung Fu' ad un improbabile Davide Carradine, nelle vesti di uno pseudo-esperto marziale 'orientalizzato'), si pente amaramente. Tutti i maggiori produttori adesso vogliono Lee, (fù contattato anche dall'italiano carlo Ponti). Gli Shaw Bros, (che al tempo controllavano la maggior parte del mercato cinematografico orientale), solo due anni prima avevano offerto a Lee un contratto di attore generico, per 20 dollari la settimana, offrono a Bruce 200.000 dollari per un solo film.
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1973. Bruce Lee, dopo l'enorme successo ottenuto dai suoi tre precedenti film, è ormai la maggiore star orientale. La Warner Bros, colosso cinematografico americano, dopo averlo umiliato, illuso più volte, (affidando ad esempio la serie televisiva 'Kung Fu' ad un improbabile Davide Carradine, nelle vesti di uno pseudo-esperto marziale 'orientalizzato'), si pente amaramente. Tutti i maggiori produttori adesso vogliono Lee, (fù contattato anche dall'italiano carlo Ponti). Gli Shaw Bros, (che al tempo controllavano la maggior parte del mercato cinematografico orientale), solo due anni prima avevano offerto a Lee un contratto di attore generico, per 20 dollari la settimana, offrono a Bruce 200.000 dollari per un solo film. Lee ne chiede 400.000, ed accettano. Ma il sodalizio non avrà mai luogo causa la morte di Lee. Vi sono numerose foto che testimoniano 'provini' di Bruce in costume, (era la peculiarità degli Shaw quel genere di pellicole). A parte queste considerazioni, che esulano dal giudizio sul film, 'I tre dell'operazione drago', considerato da molti come il migliore girato da Bruce, appare chiaramente americanizzato, e manca completamente di quel sapore e fascino che avvolgono le origini delle arti marziali. Lee è l'indiscusso protagonista del film, ma l'attrito fra la trama alla James Bond, ed il fascino tutto orientale del 'Piccolo Drago', sono una nota stonata. Ciò che rende questo film degno di essere ricordato, è il fatto che costituisce un caso senza precedenti. Hollywood e le sue major, mai prima di allora avevano prodotto una pellicola con un protagonista del Sol Levante. Come spesso diceva Bruce: 'è tutto uno stereotipo, ad un cinese vengono offerte solo le parti del 'coglione' col codino'. Lee odiava profondamente la discriminazione razziale. Ma finalmente, dopo immani sforzi, frustrazioni e sacrifici, stava raccogliendo ciò che aveva seminato con tanta pazienza ed onestà. Il film è banale, nonostante un lieve lustro Hollywoodiano. A mio avviso neppure paragonabile a 'Dalla Cina con furore', per molteplici ragioni. In questo suo ultimo film Bruce è allo stremo delle sue energie psico-fisiche, magrissimo, eppure è davanti all'occasione che aspettava da anni, divenire una star internazionale. Come ricorda amaramente sua moglie Linda, Bruce continuava ad impegnarsi al massimo delle sue possibilità, nonostante potesse ormai rilassarsi, il più era fatto. La sua carriera come diceva a lui 'avrebbe proseguito da sola'. Ma questo è ciò che distingueva Lee dai più. Pretendeva sempre il massimo da se stesso, era spinto sempre al proprio miglioramento, verso la perfezione. Questo fuoco che ardeva in lui, lo ha reso l'uomo straordinario che tutti conosciamo. La sua impareggiabile maestria, genialità, costellano tutti i suoi 32 anni di vita. Da teppista da strada ad Hong Kong, ballerino eccezionale, studente tutt'altro che modello, alla sua metamorfosi negli USA. Le sue eccezionali e molteplici doti trovano terra feconda. Nonostante il primo impatto lo disilluda, la sua genialità è come l'acqua, in un modo o nell'altro riesce a trovare sbocco. Il suo talento è innato e fuori del comune. Tutta la sua storia sembra il copione di un film, anche nel finale drammatico, fatale. Un guerriero indomabile dell'animo umano, pensatore e filosofo profondo, uomo generoso e sincero, incomparabile marzialista. Per me un punto di riferimento da sempre, e la profonda sensazione di aver trovato in lui più di un amico, un fratello.
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paolo ciarpaglini
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domenica 17 febbraio 2008
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"accidenti, c'è già la guerra?"
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Il titolo, è la celeberrima frase pronunciata da Clark Gable, davanti ad una Rossella O'Hara a dir poco infuriata. Nell'intramontabile capolavoro di Davide O'Selsznick, 'Gone White The Wind'. Il voto si riferisce unicamente a 'quel' film. A quanto vedo, anche un paio di anni or sono, vi fu un'accesa discussione su Lee e la sua arte. Posso dirvi che come spesso accade nella vita, la verità stà in mezzo. Nessuno di voi ha completamente ragione, poichè non è vero che Bruce non praticò mai Karate, non lo fece ufficialmente. Asserire ciò equivale a non aver compreso il grande messaggio di Lee. Il JKD sebbene sia stato riconosciuto (un caso senza precedenti. Le altre discipline vantano infatti centinaia, migliaia di anni di storia) dalle varie federazioni, come uno 'stile' vero e proprio, non è affatto uno stile.
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Il titolo, è la celeberrima frase pronunciata da Clark Gable, davanti ad una Rossella O'Hara a dir poco infuriata. Nell'intramontabile capolavoro di Davide O'Selsznick, 'Gone White The Wind'. Il voto si riferisce unicamente a 'quel' film. A quanto vedo, anche un paio di anni or sono, vi fu un'accesa discussione su Lee e la sua arte. Posso dirvi che come spesso accade nella vita, la verità stà in mezzo. Nessuno di voi ha completamente ragione, poichè non è vero che Bruce non praticò mai Karate, non lo fece ufficialmente. Asserire ciò equivale a non aver compreso il grande messaggio di Lee. Il JKD sebbene sia stato riconosciuto (un caso senza precedenti. Le altre discipline vantano infatti centinaia, migliaia di anni di storia) dalle varie federazioni, come uno 'stile' vero e proprio, non è affatto uno stile. Il Tae-Kwon-Do è sì coreano ed il Gung-Fu, come Lee lo chiamava, cinese. Ma c'è da dire che Bruce inglobò nella sua arte, anche appendici di questa disciplina, che vede l'uso prevalente dei calci. I calci circolari (da terra) infatti, che Lee eseguiva con grande maestria, sono tipici del Tae-Kwon-Do. Non certamente del Whing-Chung e neppure del Kung-Fu (boxe cinese). Negli ultimi anni di vita lo stesso Lee, comprese infine che anche l'aver etichettato la sua profonda rielaborazione e filosofia di combattimento, affibbiandole un nome, era stato 'frainteso'. Poichè il suo messaggio mirava infine, ad un'abbattimento completo, di tutti i muri che separava e distinguevano le varie discipline, marziali e non. Esisteva la boxe, il karate, il tae.., il ju-jitzu etc. etc.. Poi a partire dal '65 Lee, iniziò ad estrapolare da ogni di queste, ciò che riteneva 'utile'. Quì risiede la sua genialità, l'avere precorso i tempi. Oggi il K1 stà li a dimostrare quanto Bruce avesse ragione: "Usa il non metodo come metodo ed abbi nessun limite come limite". Ciao a tutti.
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[+] il wu-shu è l'unica arte marziale vera !!!
(di marvelman)
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paolo ciarpaglini
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martedì 10 febbraio 2009
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x marvelman
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Le stelle sono per il film logicamente, perchè evidentemente parli senza un minimo di documentazione. Bruce per la precisione dal suo esordio cinematografico ad Hong Kong (quello a soli tre mesi, non fa numero) a 6 anni, ha girato ben 24 film. Ed alcune scene, circa un quartod'ora di quello che doveva intitolarsi 'Game of death'. Il materiale fù poi nel '78 reciclato dalla Golden Harvest di Rymond Chow, producendo 'L'ultimo combattimento di Chen'. Una schifezza vera e propria, con 5 stuntman che a seconda dell'occorrenza, sostituirono Bruce nei combattimenti. Solo negli ultimi 15 minuti, compare il vero ed inimitabile Lee. Le seguenze sono appunto il girato (ottobre '72) nella pagoda a sette piani, prima che le interrompesse per la proposta della Warner di una coproduzione cino-americana.
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Le stelle sono per il film logicamente, perchè evidentemente parli senza un minimo di documentazione. Bruce per la precisione dal suo esordio cinematografico ad Hong Kong (quello a soli tre mesi, non fa numero) a 6 anni, ha girato ben 24 film. Ed alcune scene, circa un quartod'ora di quello che doveva intitolarsi 'Game of death'. Il materiale fù poi nel '78 reciclato dalla Golden Harvest di Rymond Chow, producendo 'L'ultimo combattimento di Chen'. Una schifezza vera e propria, con 5 stuntman che a seconda dell'occorrenza, sostituirono Bruce nei combattimenti. Solo negli ultimi 15 minuti, compare il vero ed inimitabile Lee. Le seguenze sono appunto il girato (ottobre '72) nella pagoda a sette piani, prima che le interrompesse per la proposta della Warner di una coproduzione cino-americana. La prima nella storia del cinema. Solo per questo, perchè non mi pare poco, dovresti rispettare la figura di Lee. Ma forse sei troppo giovane e sparli senza cognizione di causa. Detto ciò se proprio vogliamo essere puntigliosi, sì è vero, Bruce come protagonista girò solo 5 film, ma uno di questi è 'The orphan' per il circuito di H. Kong, e con le arti marziali non ha niente a che fare. Ma tu non ti riferivi certamente a questo, come potevi saperlo.. ragazzotto?. Comunque, per illuminarti ulteriormente posso dirti che oltre ai 4 film che hanno reso Lee celebre in tutto il globo, 'The bigg boss', 'Fist of fury', 'Way of the dragon' e 'Enter the Dragon', negli anni fra il '65 ed il '70 prima di raggiungere l'immenso successo, fece una comparsa nel film 'Marlowe l'investigatore'. E poi come spero saprai, ma ci credo poco, non solo partecipo come co-protagonista accanto a Vhan Williams a 27 episodi nel serial tv 'The green hornet' ('65'), ma fù poremmo dire protagonista, sempre per la tv in 'Here's come the bridge'. Comparve in 'Ironside', nonchè riscuotè nel '70 un clamoroso succeso per tre episodi nel serial tv 'Loongstreet'. Scritti su misura per lui, dall'amico, allievo e sceneggiatore Stirling Silliphant. Ti basta o hai qualche domanda da farmi...Jet Lee?. 'Be water, my friend'.
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paolo ciarpaglini
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venerdì 15 febbraio 2008
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per rem.
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Mi fa piacere che tu mi abbia risposto, ne sono veramente felice. Purtroppo, non mi è capitato spesso nella vita di affrontare una discussione su Lee. E sono ben felice di farlo. Incredibilmente anche su Wichypedia, le due scene sono attribuite a Yuen Biao. Ora tu mi dirai: 'un tale sito ne saprà più di te(cioè me)'. E non posso darti torto, sembrerebbe quindi verità ciò che asserisci. Ma io credo a ciò che vedo. Dopotutto è redatta da uomini come me e te, a conoscenza della presenza dei tre 'funamboli' sul set, ma che di certo non hanno trovato la notizia su un copione o un giornale. Hanno semplicemente dato per scontato come te, che Lee non fosse in grado di compiere tali gesti. Dici di aver visionato attentamente in slow-motion le scene, allora scendiamo nei dettagli: 1° (il famoso colpo di reni) La cinepresa 'torna su Lee' mentre stà indietreggiando sull'attacco di Sammo.
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Mi fa piacere che tu mi abbia risposto, ne sono veramente felice. Purtroppo, non mi è capitato spesso nella vita di affrontare una discussione su Lee. E sono ben felice di farlo. Incredibilmente anche su Wichypedia, le due scene sono attribuite a Yuen Biao. Ora tu mi dirai: 'un tale sito ne saprà più di te(cioè me)'. E non posso darti torto, sembrerebbe quindi verità ciò che asserisci. Ma io credo a ciò che vedo. Dopotutto è redatta da uomini come me e te, a conoscenza della presenza dei tre 'funamboli' sul set, ma che di certo non hanno trovato la notizia su un copione o un giornale. Hanno semplicemente dato per scontato come te, che Lee non fosse in grado di compiere tali gesti. Dici di aver visionato attentamente in slow-motion le scene, allora scendiamo nei dettagli: 1° (il famoso colpo di reni) La cinepresa 'torna su Lee' mentre stà indietreggiando sull'attacco di Sammo. L'intera sequenza è girata senza mai uno stacco, fino a dopo che Bruce (o Yuen Byao come tu asserisci) si è rialzato, ha colpito di destro Hung e Bruce (o Yuen), si sono rimessi in posizione di guardia, giusto?. Per circa due tre secondi, continuiamo a vedere, prima che la cinepresa stacchi, quel corpo di spalle. Ora dimmi osservandola bene, se la struttura della schiena, muscolare e dell'intero corpo non ti sembrano quelli di un Bruce dimagritissimo. Se no, giuro che domani stesso vado dall'oculista perchè, o mi mancano tre o quattro diottrie, oppure manchi tu di obbiettività e spirito di osservazione. Veniamo adesso alla scena del salto, enormemente più difficoltosa. Devo esserti sincero: anch'io le prime volte che vidi il film, restai almeno sorpreso da un gesto che in effetti non credevo far parte del 'repertorio' di Lee. Ma ricordai di aver visto su 'you tube', un Lee all'età di circa sei anni (in uno dei suoi film cantonesi), fuggire dal suo aguzzino per poi compiere 'a sei anni!', una ruota tripla. Non come la facevamo magari io e te da bambini, a gambe piegate per paura di cadere all'indietro. Ma a gambe completamente distese ed in perfetto allineamento con il corpo. Un gesto che già in tenera età, dimostrano l'incredibile coordinazione ed agilità di Bruce. Il punto è questo: ho visto e rivisto anche prima di risponderti quella sequenza, sebbene già certissimo di quanto affermo. La cinepresa inquadra prima Lee dal basso, mentre si prepara ed inizia come per fare una ruota. Poi l'immagine stacca e quella è la scena 'incriminata', da lì in poi. Bruce a quel tempo era dimagritissimo, disidratato. Ad occhio e croce sarà pesato non più di 50 kg, dai suoi 60-62 kg di peso forma. Non aveva addosso più neppure un briciolo di grasso. Come disse lui stesso a suo fratello Robert, dopo il grave edema avuto in maggio: "guardami sono tutto pelle ed ossa.. ma sono contento, spiccheranno di più i muscoli". Su 'you tube' puoi trovare facilmente il combattimento iniziale, basta che clicchi 'Lee vs Sammo Hung'. Io riconosco benissimo il corpo di Lee, mentre compie le due capovolte all'indietro di rincorsa. Quando poi spicca il salto, la cinepresa non stacca più e si distingue chiaramente 'Bruce' atterrare dietro i monaci, voltarsi e compiere un paio di passi. Prima che la cinepresa stacchi e la scena finiscano. C'è un terzo episodio poi, che non hai preso in considerazione credo: il calcio a O'Hara con giravolta a 360°. Anche quello è Yuen Byao...?. Potrei continuare con le spiegazioni e gli esempi fino a domani mattina, ma a cosa servirebbe....?. Un saluto, Paolo.
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