Anno | 1973 |
Genere | Giallo |
Produzione | Italia |
Durata | 90 minuti |
Regia di | Sergio Martino |
Attori | Luc Merenda, John Richardson, Tina Aumont, Suzy Kendall, Roberto Bisacco, Ernesto Colli Giorgio Dolfin, Luciano Bartoli, Vincenzo Crocitti, Patrizia Adiutori, Carla Brait, Conchita Airoldi, Angela Covello, Luca Bonicalzi. |
MYmonetro | 2,68 su 2 recensioni tra critica, pubblico e dizionari. |
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Un misterioso maniaco sessuale semina il panico tra le studentesse dell'università di Perugia: Daniela, Katia, Ursula e Jane, preoccupate, lasciano la...
CONSIGLIATO NÌ
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Un serial killer colpisce a Perugia tra gli studenti universitari e tre studentesse si ritirano in una casa di montagna per dimenticare gli ultimi efferati delitti. Purtroppo per loro vengono raggiunte da un'amica e anche dal serial killer che continua a uccidere fino a un finale sconvolgente, ricco di colpi di scena e tensione. Non è possibile aggiungere altro per non rovinare la visione allo spettatore che non conosce questo classico del thriller all'italiana.
La storia è scritta e sceneggiata dall'ottimo Ernesto Gastaldi, autore di molti trhiller, poliziotteschi e film fantastici di una memorabile stagione. Sergio Martino collabora alla sceneggiatura e dirige con bravura un film mai prevedibile e ricco di tensione. Giancarlo Ferrando è responsabile di una fotografia cupa che introduce al mistero, così come Guido e Maurizio De Angelis accompagnano con una musica ad hoc le scene di maggior tensione. Il montaggio di Eugenio Alabiso è rapido e serrato e contribuisce a creare un'atmosfera di continua suspense. Bravi anche gli attori, soprattutto le protagoniste femminili Suzy Kendall (Jane) e Tina Aumont (Dany). Se la cavano egregiamente pure John Richardson (attore feticcio del lacrima movie) e Luc Merenda (in un ruolo insolito da medico). Meritano una menzione anche la bella ma poco espressiva Carla Brait, che negli anni Settanta ebbe un momento di fuggevole notorietà, Roberto Bisacco, Ernesto Colli, Angela Covello, Carlo Alighiero e Vincenzo Crocitti.
La storia è ben scritta e lascia lo spettatore in una situazione di tensione sino all'ultima sequenza rivelatrice. Le scene gore e splatter la fanno da padrone e ci sono uccisioni davvero ben realizzate che non sfigurerebbero in un film di Lucio Fulci. Ricordiamo l'omicidio di un merciaio che conosce l'identità del killer, ucciso da un auto in corsa che lo travolge più volte e ne sfigura il corpo. Da notare anche diversi sgozzamenti e depezzamenti di cadavere, praticati con un seghetto da falegname. La cosa migliore della pellicola è la suspense di tutta la seconda parte, quando si ingenera un meccanismo collaudato alla Dieci piccoli indiani e nella casa degli orrori restano soltanto l'assassino e una delle ragazze claudicante per un infortunio. Non c'è da meravigliarsi che il film abbia avuto un certo successo negli Stati Uniti, dove è stato distribuito con il titolo Torso e di sicuro ha rappresentato una valida ispirazione per i registi dello slasher.
Un misterioso maniaco sessuale semina il panico tra le studentesse dell'università di Perugia: Daniela, Katia, Ursula e Jane, preoccupate, lasciano la città e si rifugiano in una villa di campagna, ma non è certo una grande idea, visto che l'assassino le raggiunge ed incomincia la sua strage. Una sola riesce a salvarsi.
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Solido thriller del re del giallo, per quantità e qualità, dopo Argento. Martino gira a Perugia un cult movie molto spinto sul versante granguignolesco, soprattutto considerando che siamo solo nel '72. La spiega sulle ragioni del killer è, come spesso accade per questo artigianato di genere, abbastanza pretestuosa. Alcune scene in esterni sono davvero notevoli: il primo omicidio, [...] Vai alla recensione »