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nocarrier
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domenica 18 gennaio 2009
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...alle 5 stelle: di poù non si può!
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renato corriero
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venerdì 24 ottobre 2008
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cari ricordi di un tempo!
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Concordo pienamente con la recensione di Giancarlo Zappoli!Questo film, alla sua uscita, mi è rimasto particolarmente impresso in quanto nell'anno in cui è stato ambientato (1962)avevo più o meno la stessa età dei protagonisti! Ricordo cosa ci frullava per la testa in quel tempo: la certezza che il futuro sarebbe stato ogni caso sempre in continuo miglioramento! L'Italia, risorta dalle rovine della guerra, stava vivendo il suo boom economico e dalla mia nascita, avvenuta dopo la fine della guerra, tutto era sempre migliorato! I protagonisti del film, che vivevano nel tempo della "nuova frontiera" del presidente Kennedy, vivevano nella grande speranza di un futuro sempre migliore! Persino i teddy-boys erano raffigurati come quelche cosa di archeologico in via di estinzione! Purtroppo, come
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Concordo pienamente con la recensione di Giancarlo Zappoli!Questo film, alla sua uscita, mi è rimasto particolarmente impresso in quanto nell'anno in cui è stato ambientato (1962)avevo più o meno la stessa età dei protagonisti! Ricordo cosa ci frullava per la testa in quel tempo: la certezza che il futuro sarebbe stato ogni caso sempre in continuo miglioramento! L'Italia, risorta dalle rovine della guerra, stava vivendo il suo boom economico e dalla mia nascita, avvenuta dopo la fine della guerra, tutto era sempre migliorato! I protagonisti del film, che vivevano nel tempo della "nuova frontiera" del presidente Kennedy, vivevano nella grande speranza di un futuro sempre migliore! Persino i teddy-boys erano raffigurati come quelche cosa di archeologico in via di estinzione! Purtroppo, come dice Zappoli, l'assassinio del presidente Kennedy, il presidente delle grandi speranze, ha scavato un grande solco nella coscienza collettiva che ha visto poi trasformarsi nel giro di pochi anni la speranza di quei tempi nella contestazione generale! Ed il successivo assassinio di Bob Kennedy ha poi infranto ogni sogno della ripresa del "sogno americano"!
Certo che rivedere il comportamento dei giovani di quel tempo,spensierati ed ottimisti con l'accompagnamento della colonna sonora tutta improntata ai maggiori successi dell'epoca ha proprio creato un'"operazione nostalgia" che non può non commuovere chi quei tempi li ha vissuti!
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manlius
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mercoledì 11 giugno 2008
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onda che si abbatte ripetutamente sulla terra
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Come l'onda che si infrange sulla battigia,
della terra, modellando la costa,sgretolando la roccia, così è assimilabile la vita delle nuove generazioni, che devono affrancarsi dalla vita familiare, diventare compiuti,essere cittadini cosmopoliti,cadendo e rialzandosi innumerevoli volte all'infinito, come l'onda si espande, si ritrae per sempre sulla spiaggia.Nella vita l'importante è pareggiare, oltre che partecipare, come diceva Coubertain che:
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mezzotoscano
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lunedì 19 maggio 2008
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al capolinea
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Caro sixoclock, "American Graffiti" non immortala "l'intera decade dei 70" come pensi tu; caro tino the wanderer "American Graffiti" non è uscito negli anni 80.
Questo capolavoro è uscito all'inizio degli anni 70 e si riferisce alla fine degli anni 50, tanto per precisare.
Dal canto mio, adolescente all'epoca cui si riferisce e pre-yuppy all'epoca in cui lo vidi, mi limito a dire "Addio giovinezza, ormai sono al capolinea, c***!"
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(di renato corriero)
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dandy
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giovedì 15 maggio 2008
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semplice ed epocale
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Sotto l'apparente facciata di un filmettino tv(girato da Lucas per motivi economici,e convinto che sarebbe stato un fiasco),si cela il più grande film di tutti i tempi sul passaggio,doloroso e inesorabile,dall'adolescenza all'età adulta,la maliconia della giovinezza passata e le illusioni perdute.Girato(non a caso)poco prima dell'assassino di Kennedy(tutta l'America si preparava a perdere la sua innocenza e il "sogno americano"sarebbe finito)in una notte che funge da vera e propria linea d'ombra per i protagonisti:gli amori infranti e rinati,il furto di una macchina e la distruzione di un'altra,l'incertezza sulle scelte future,le rivalità in amore e la violenza sono tutti primi segni di turbamento di una vita che comincia a maturare.
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Sotto l'apparente facciata di un filmettino tv(girato da Lucas per motivi economici,e convinto che sarebbe stato un fiasco),si cela il più grande film di tutti i tempi sul passaggio,doloroso e inesorabile,dall'adolescenza all'età adulta,la maliconia della giovinezza passata e le illusioni perdute.Girato(non a caso)poco prima dell'assassino di Kennedy(tutta l'America si preparava a perdere la sua innocenza e il "sogno americano"sarebbe finito)in una notte che funge da vera e propria linea d'ombra per i protagonisti:gli amori infranti e rinati,il furto di una macchina e la distruzione di un'altra,l'incertezza sulle scelte future,le rivalità in amore e la violenza sono tutti primi segni di turbamento di una vita che comincia a maturare.La memoralbile colonna sonora(praticamente tutte le hit del periodo)contribuisce a dare un senso di fluidità e armonia,così come pure lo sfuggente "Lupo Solitario",presenza costante e quasi protettore nei momenti più critici.Il finale con le didascalie e i Beach Boys stringe il cuore.Trampolino di lancio per il giovane Deryfuss,e l'ex "Fonzie" di "Happy Days" Howard,che in seguito sarebbe diventato il notevole regista di "A beautiful mind","Cinderella man","Cocoon",ecc...Harrison Ford è Bob Falfa.A trentacinque anni di distanza,ha ancora il potere di commuovere e far sognare.Uno stuolo di innumerevoli imitazioni che ovviamente non gli arrivano neanche vicino,e un seguito che è meglio evitare,se non volete guastarvi le emozioni tratte da questo.
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sixoclock
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sabato 26 aprile 2008
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lupo solitario e gli anni 70
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Lontano anni luce dai lavori postumi di Lucas, "American graffiti" si colloca su basi descrittive generazionali sulla scia di pilastri del genere come "Saturday night fever" o la serie di "Happy days". Riesce ad immortalare l'intera decade dei 70 in una sola notte in cui un gruppo di amici si imbatte sul fronte sesso/amore/litigi/gare in macchina. Un bellissimo Ford ci ricorda che oggi Harrison ha più di 50 anni.
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tino the wanderer
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lunedì 21 aprile 2008
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film meraviglioso anche per noi generazione degli
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Questo film insieme anche ad altri usciti negli anni 80,(come greace e the wanderer) hanno rilanciato e trasmesso la moda e la nostalgia degli anni 50 americani in noi adolescenti di quel momento,che in particolare essendo nati e cresciuti in una meravigliosa città Catania, dal clima notturno sempre mite,per noi era come vivere le nottate insieme tra rgazze e rock e auto cabriolet proprio rifacendoci anche nell'abigliamento a quei mitici anni 50 californiani.
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orochimaru91
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lunedì 17 dicembre 2007
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bello
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spassoso e profondo: ben fatto
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lorenzo'84
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lunedì 30 aprile 2007
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il ritratto di una generazione
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Lucas realizza una produzione indimenticabile e nostalgica.
Pellicola preziosa del '73 lascia nello spettatore una immagine bellissima;un'affresco di un epoca che finisce destinata a rimanere nei ricordi.
Il regista riesce a portare lo spettatore in un viaggio nei propri ricordi,fatta di hit parade del momento come cornice di una fetta di vita che non c'è più,di momenti belli che non si dimenticano.
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vincenzo
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lunedì 2 agosto 2004
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american graffiti
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Un film nostalgico:è questo quello che lo spettatore dirà dopo aver visto il film. Un evergreen che non finirà mai di stancarci.In una notte sola si svolgono le vicende di più personaggi che all'indomani partiranno per il college. Il tutto nell'America che i giovani europei sognano.O sognavano visto che la cosidetta "perdita dell'innocenza"è venuta a mancare diversi anni or sono. Un film che emoziona.
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