paolo ciarpaglini
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domenica 24 dicembre 2006
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esaltante.
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Bruce in questo suo secondo film, appare nel fulgore delle sue straordinarie capacità. La recitazione come la trama sono semplici, ma l'energia vitale magnetica, incredibile, inusitata di Lee rendono indimenticabile, quello che è il più violento fra i suoi quattro film. Azzeccatissimo il copione, che vede il conflitto fra la scuola giapponese di Suzuky, (colpevole dell'omicidio del maestro di Lee) ed il pacifico kwoon cinese di cui Lee fa parte. Lee non accetta l'idea di una banale 'morte per polmonite', e per caso scopre che il cuoco della sua comunità è in realtà giapponese, ed ha avvelenato il maestro con dei biscotti. La furia del 'Piccolo Drago' è devastante, implacabile. Non ci sono trucchi da cinepresa.
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Bruce in questo suo secondo film, appare nel fulgore delle sue straordinarie capacità. La recitazione come la trama sono semplici, ma l'energia vitale magnetica, incredibile, inusitata di Lee rendono indimenticabile, quello che è il più violento fra i suoi quattro film. Azzeccatissimo il copione, che vede il conflitto fra la scuola giapponese di Suzuky, (colpevole dell'omicidio del maestro di Lee) ed il pacifico kwoon cinese di cui Lee fa parte. Lee non accetta l'idea di una banale 'morte per polmonite', e per caso scopre che il cuoco della sua comunità è in realtà giapponese, ed ha avvelenato il maestro con dei biscotti. La furia del 'Piccolo Drago' è devastante, implacabile. Non ci sono trucchi da cinepresa. Tutto quello a cui lo spettatore assiste è l'immensa maestria, vendicativa, ma giusta di Chen. Infine quando il film è all'epilogo, e la scuola di Lee sterminata dai giapponesi, tutti si pentono di non aver reagito prima. Il finale è amaro, Chen si consegna alle autorità giapponesi, in cambio della promessa che da allora in poi i suoi compagni e la scuola, saranno lasciati in pace. Lo stesso Lo Wei, regista del film, interpreta la parte del poliziotto cinese, ed alla richiesta di Chen risponde; 'Mi impegno personalmente, a costo di far rivoltare la città'. Chen si arrende, la vendetta è ultimata, tutti i responsabili giapponesi uccisi dalla sua furia, ma sceglie di morire in un ultimo, disperato, gesto. Mentre la folla si è radunata fuori dai cancelli, come un guerriero indomabile, lancia il suo ultimo grido di battaglia, mentre si scaglia contro lo schermo. (Per chi non lo sapesse, posso dirvi che fù Lee stesso a pretendere quel finale da Lo wei). 'Avevo ucciso troppe persone, ed era giusto che finisse così', ebbe a dire Bruce durante un'intervista. Vorrei spendere due parole su Bruce se mi è consentito, è il mio mito da sempre. Contrariamente a quanto pensano molti suoi detrattori, che dopo la sua prematura morte, hanno avuto 'carta bianca', infangato la sua immagine, affiancandola a l'uso indiscriminato di stupefacenti,( Nel suo stomaco e colon, durante l'autopsia vennero rinvenuti piccolissimi quantitativi di cannabis, ingerita masticata), a tutti quelli che asseriscono senza conoscerne a fondo la storia, la vita, i suoi immani sforzi ed impegno, per farsi accettare nell'allora razzista sistema cinematografico americano. A tutti coloro che asseriscono con superficialità, che Lee nella realtà fosse solo un super-eroe della celluloide, un fenomeno cinematografico, dico: Bruce Lee a più di 30 anni dalla scomparsa, sopravvive nella leggenda, che resiste alla prova del tempo, come per pochi altri è accaduto. Egli non era certamente l'uomo più forte del mondo, un uomo di 57 kg non potrà mai esserlo. Ma per quanto concerne le arti marziali è stato un pioniere instancabile, nella vita un uomo di grande valore umano, contro ogni forma di razzismo. Lee resterà sempre un termine di paragone impareggiabile per tutti i marzialisti a venire, non tanto per l'abilità intrinseca, ma per quel fuoco che ardeva in lui. La sua libertà di pensiero, il suo anticonformismo, le sue straordinarie doti di fascino, intelligenza, il suo spirito indomabile, la genialità che ha precorso i tempi, il suo stile inimitabile. Per me un grande amico, sincero, che con i suoi scritti e la sincerità dei suoi occhi, ha segnato l'intera mia vita.
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paolo ciarpaglini
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lunedì 16 luglio 2007
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a proposito di biografie...
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Ho letto adesso la succinta 'biografia' del Dott. Giovanni Idili, e non posso tacere davanti a colossali inesattezze: 1°) la carriera di Lee non inizia a 16-17 anni, ma bensì a tre mesi, dove fà una apparizione ancora in fasce. Il vero debutto avviene all'età di sei anni. Da lì in poi, prima della sua partenza per gli States, girerà venti film. Ultimo frà i quali, il citato 'The Orphan', primo film in cui Bruce è protagonista. 2°)è vero che si iscrisse ed iniziò la sua pratica a 13 anni, sotto la guida di Yip Man, ma non insegnò mai ad Hong Kong. Solo più tardi trasferitosi in America, iniziò a dare lezioni di ballo e Whing Chun ad amici, per passione e per arrotondare lo stipendio. Al suo arrivo a San Francisco lavorò per alcuni mesi come cameriere, presso il ristorante di Ruby Chow, un amico di famiglia.
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Ho letto adesso la succinta 'biografia' del Dott. Giovanni Idili, e non posso tacere davanti a colossali inesattezze: 1°) la carriera di Lee non inizia a 16-17 anni, ma bensì a tre mesi, dove fà una apparizione ancora in fasce. Il vero debutto avviene all'età di sei anni. Da lì in poi, prima della sua partenza per gli States, girerà venti film. Ultimo frà i quali, il citato 'The Orphan', primo film in cui Bruce è protagonista. 2°)è vero che si iscrisse ed iniziò la sua pratica a 13 anni, sotto la guida di Yip Man, ma non insegnò mai ad Hong Kong. Solo più tardi trasferitosi in America, iniziò a dare lezioni di ballo e Whing Chun ad amici, per passione e per arrotondare lo stipendio. Al suo arrivo a San Francisco lavorò per alcuni mesi come cameriere, presso il ristorante di Ruby Chow, un amico di famiglia. Bruce a quel tempo, non aveva il minimo sentore di quale sarebbe stata la 'sua strada'. Durante il viaggio in nave lui stesso nei suoi appunti, descriveva le sue incertezze: 'diverrò dottore?'(il suo sogno fin da ragazzo). Sperava di poter recitare, ma appena giunto oltreoceano ne restò amaramente disilluso, la discriminazione razziale era molto pesante. 3°) Lee non venne assolutamente scritturato per il serial tv 'The green Hornet', per le sue qualità di insegnante. Tutto avvenne un pò per caso, quando nel '64 fù invitato dall'amico Ed Parker (esperto di karate), a dare una dimostrazione delle sue capacità, al primo campionato nazionale da lui indetto a Long Beach. Il tutto fù filmato, e successivamente 'finì' nelle mani di William Dozier, che dopo averlo visionato convocò Lee per una audizione negli studi della Warner. 4°) Bruce conseguì il diploma di maturità, ma mai la laurea in filosofia. Abbandonò gli studi al terzo anno, quando si accorse di poter tirare avanti insegnando. Aveva al tempo già aperto due scuole, la prima a San Francisco, la seconda a Seattle. 4°) Game of Death, non fù e non doveva essere assolutamente una co-produzione americana, tant'è che Bruce stesso ne era il protagonista, lo sceneggiatore, il regista etc. Era un film 'tutto suo', che doveva mostrare al pubblico, l'essenza della sua 'arte senza arte'. 5°) Il nome non fù cambiato 'in seguito'. Lee è l'unica 'trasformazione' che subì il cognome originario Li, ma il suo nome americano Bruce gli fù dato da un'infermiera stessa. Lee, non sentì più quel nome fino alla sua iscrizione allo Xavier College di Hong Kong, dove le classi erano 'miste'. Scusate la mia probabilmente eccessiva scrupolosità, ma credo che quando si parla di 'qualcuno', o si dice solo ciò di cui si è certi, o è meglio stare zitti. Ciao Bruce..un tuo amico per sempre.
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paolomiki
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giovedì 15 gennaio 2015
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impressionante
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Naturalmente non siamo di fronte ad un capolavoro se guardiamo la totalità delle cose:trama sceneggiatura,effetti,bravura fotografia ecc.Ma cosa ci si aspetta da un film che parla solo ed esclusivamente di arti marziali?Ci si aspetta di vedere almeno dei combattimenti o no? Bruce lee in questo film combatte contro alcuni sprovveduti daccordo,ma almeno in una scena supera se se stesso contro un maestro giapponese che usa la catana in modo sublime (non come molti che sembra che caccino le mosche)Dobbiamo valutare i combattimenti? senza lievitazioni stupide e superpoteri assurdi? Allora si che le cinque stelle ci stanno tutte.
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blueman
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mercoledì 11 febbraio 2015
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fist of fury.
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7 anni, e' passato parecchio tempo dall'ultima recensione su un film intramontabile. E sul personaggio intramontabile. L'unica differenza e' che oggi conosco la causa del decesso di Bruce. Vi sembra poco..?. A me ha tolto un peso dal cuore. Come ci sono arrivato?, ricostruendo il pazzle che stento a credere nessuno ha ancora compreso. Ho prove inconfutabili, la medicina e i passi da gigante compiuti in oltre 40 anni, e tutto cio' che servirebbe per far sapere a chi lo ha amato come me, perche'. Comunque, Bruce Lee al top, devastante, credibile, magnetico, unico. Dopo questo secondo successo immenso ai box office, i rapporti con Lo Wei precipitarono. Wei si auto defini "il regista da 1 milione di $.
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7 anni, e' passato parecchio tempo dall'ultima recensione su un film intramontabile. E sul personaggio intramontabile. L'unica differenza e' che oggi conosco la causa del decesso di Bruce. Vi sembra poco..?. A me ha tolto un peso dal cuore. Come ci sono arrivato?, ricostruendo il pazzle che stento a credere nessuno ha ancora compreso. Ho prove inconfutabili, la medicina e i passi da gigante compiuti in oltre 40 anni, e tutto cio' che servirebbe per far sapere a chi lo ha amato come me, perche'. Comunque, Bruce Lee al top, devastante, credibile, magnetico, unico. Dopo questo secondo successo immenso ai box office, i rapporti con Lo Wei precipitarono. Wei si auto defini "il regista da 1 milione di $. Bruce si infurio' a ragione, perche' riteneva che senza la sua presenza, sarebbe stato uno dei tanti prodotti orientali. Forse, anzi sono sicuramente di parte, poiche' Lo Wei non era di certo un novizio della regia, ma avete mai sentito parlare di lui, prima che collaborasse con Chow, ma soprattutto Bruce ?. Tratto da una storia che sembrerebbe avere fondamenta accadute realmente, Lee in questa pellicola e' una furia. Per la cronaca: fu' lui, che nonostante la disapprovazione del pubblico, scelse di dover morire alla fine. Perche' a suo parere, seppure aveva vendicato un omicidio, era responsabile della morte di troppe persone. E un uomo cosi, anche se puo' dispiacere, non puo' sopravvivere alle proprie gesta. Per il terzo film impose un dictat: Lo Wei doveva andarsene, ma l'anziano signore non mollava l'osso. Allora ci pendo' Lee a cambiare aria. E guarda caso il film da lui diretto e scritto, oltre che interpretato, ovviamente, batte' i record dei precedenti due lavori sotto l'ombra gigantesca e dispotica di Lo Wei. 3,5 milioni di $ il primo, 4,5 Dalla Cina con furore e ben oltre i 5 milioni di $ ai box office per L'urlo di Chen terrorizza anche l'Occidente (Bruce lo aveva predetto, buscandosi critiche a valanga dalla stampa). Uno dei piu' grandi fenomeni del XX secolo, questo e' stato Bruce Lee. Riposa in pace, amico mio.
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