gianni lucini
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domenica 25 dicembre 2011
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seconda puntata, secondo successo
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Dopo il grande successo di “Lo chiamavano Trinità” Enzo Barboni, in arte E. B. Clucher ripropone la coppia di Trinità e Bambino, interpretati, come nel primo film, da Bud Spencer e Terence Hill. Il film sbanca i botteghini dell’intera Europa tanto che ancora oggi è inserito tra le pellicole con il maggior incasso in assoluto nel mondo. Quando girava il primo Trinità Enzo Barboni aveva già tracciato anche la seconda puntata dei suoi due personaggi. In questo lungometraggio il regista sfrutta meglio gli elementi che sono stati alla base del grande successo del precedente, dalle scazzottate all’atmosfera scanzonata e paradossale che caratterizza le gesta dei due antieroi.
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great steven
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giovedì 24 ottobre 2013
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trinità e bambino di nuovo alla riscossa!
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…CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITA’! (IT/USA, 1971) di ENZO BARBONI con TERENCE HILL – BUD SPENCER – EMILIO DELLE PIANE – PUPO DE LUCA – YANTI SOMER – BENITO STEFANELLI – ALFIO CALTABIANO – HARRY CAREY JR. – JESSICA DUBLINO – ENZO FIERMONTE § 2° capitolo delle avventure del cowboy che viaggia sulla slitta trainata dal suo fedele cavallo in coppia con lo scorbutico e mastodontico fratello sempre alle prese con le sue razzie. Dopo l'esperienza con i mormoni, Trinità e Bambino si rincontrano a casa dei loro genitori, due tipetti proprio alla buona come loro: la madre, Perla, casalinga iraconda, religiosa per finta e affezionatissima al secondogenito; il padre, ubriacone inguaribile, sarcastico fino alla morte e dalla parte del figlio maggiore.
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…CONTINUAVANO A CHIAMARLO TRINITA’! (IT/USA, 1971) di ENZO BARBONI con TERENCE HILL – BUD SPENCER – EMILIO DELLE PIANE – PUPO DE LUCA – YANTI SOMER – BENITO STEFANELLI – ALFIO CALTABIANO – HARRY CAREY JR. – JESSICA DUBLINO – ENZO FIERMONTE § 2° capitolo delle avventure del cowboy che viaggia sulla slitta trainata dal suo fedele cavallo in coppia con lo scorbutico e mastodontico fratello sempre alle prese con le sue razzie. Dopo l'esperienza con i mormoni, Trinità e Bambino si rincontrano a casa dei loro genitori, due tipetti proprio alla buona come loro: la madre, Perla, casalinga iraconda, religiosa per finta e affezionatissima al secondogenito; il padre, ubriacone inguaribile, sarcastico fino alla morte e dalla parte del figlio maggiore. Quando il cuore di quest'ultimo sembra scandire gli ultimi battiti, i due figli gli fanno una promessa: diventare delinquenti di prim'ordine. Ma in realtà non hanno questa vocazione, però troveranno ugualmente il modo per cacciarsi un'altra volta nei guai: giunti in un paesino dove un certo sig. James Parker smercia armi ai ribelli messicani approfittando della bontà dei frati, si fingono agenti federali e provano a farsi dare i soldi dai religiosi. Nel frattempo Trinità ha il tempo per conquistare l’amore di una bella contadina, mentre Bambino si ostina con sempre nuovi piani per rubare cavalli. Parker, ovviamente, non sta a guardare: invia quei pistoleri che lavorano per lui perché vuole vederci chiaro. Poiché Trinità e Bambino non possono contare sull'aiuto dello sceriffo di San José, che è corrotto, decidono di sbrigarsela da sé. Presi quei 150.000 dollari che sono il valore della "missione" che era stata affidata loro da Parker, si barricano nel convento aspettando l'armatore e i suoi scagnozzi. Vittoria assicurata. Lo schema è praticamente identico a quello del prequel, solo la trama cambia, ma il contenuto di alta moralità che viene mostrato, pur sempre mediante i toni divertenti e ironici della commedia, è lo stesso. Clucher ha avuto l'eccellente idea di rappresentare una violenza svelenita ed esorcizzata in cadenze ridanciane di modo che quelle scene che nei western di Sergio Leone & Co. apparivano efferate risultassero invece un gradevole spettacolo da oratorio. Hill e Spencer sono come sempre a proprio agio in quei panni, in quelle espressioni e in quei caratteri che ormai non potevano non costituire il loro caratteristico segno di riconoscimento. Ma in fondo il mondo è bello perché è vario, e infatti entrambi decideranno, in capo a qualche anno, di intraprendere carriere individuali e di girare film insieme distaccandosi però dai dettami del western. Una curiosità: Barboni pensava di girare anche un terzo film della serie, e aveva già pensato a un titolo stupendo (…E insistevano a chiamarlo Trinità!), ma dal momento che Sylvester Stallone non aveva ancora girato tutta la serie di Rocky Balboa (composta da 5 episodi), due sequel sembravano troppi, e quindi il progetto naufragò. Ma questo film rimane comunque un classico sia per chi conosce bene i protagonisti sia per chi non ne è appassionato ma ama semplicemente il cinema d'avventura.
Western; giudizio personale: 8 (buono)
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