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Il film uscito nel 1969 si inserisce in quel filone comico francese degli anni '60 e '70, con simpatici e bravi attori tra gli altri. Jean Paul Belmondo e Bourvil (L'uomo di Rio, L'uomo di Hong Kong) in questo caso con la partecipazione di David Niven ed Eli Wallach.
Il colonnello inglese Carol Matthews (David Niven) è in realtà un astuto criminale che ha progettato la rapina nel 1963 al treno Londra Glaskow che fruttò la colossale cifra di 2,6 milioni di sterline, il colonnello ha un tic fisico per cui nei momenti di tensione la testa che ha un cervello molto pesante si piega da un lato. Matthews ha progettato una rapina ancora più grande (5 milioni di sterline) rapinare il treno speciale della NATO che porta da parigi a Bruxelle 14 sacchi di banconote appartenenti a ciascuno dei paesi membri. Il colonnello ha organizzato esattamente il colpo, ha riunito a Parigi i suoi complici e si è messo d'accordo con il boss mafioso Frankie (Eli Wallach) che vive a Parigi con la bella sorella Sofia (Silvia) per il riciclaggio del denaro dietro una commissione del 7%. Arturo (Jean Paul Belmondo) che ha avuto notizia della spedizione, evade dal carcere con l'imbranato compagno Anatolio (Bourvil) per rapinare il treno a sua volta.Dopo continui colpi di scena, inseguimenti anche da parte della polizia e gags comiche il colpo riesce, ma i 2 gruppi si sottraggono goffamentea vicenda il bottino, ne approfitta Frankie che con i suoi sgherri travestiti da poliziotti sottrae il bottino nascondendolo nella Statua della Libertà che ritorna a New York dalla Francia. Dopo un folle inseguimento Matthews e Arturo con l'aiuto di Sofia riescono a individuare il luogo dove è nascosto il bottino, ma per un incidente parte delle banconote si disperdono tra la folla e parte recuperati dalla polizia. Il colonnello, Arturo, Anatolio e Sofia riescono a fuggire a New York progettando un'altra rapina.
La regia del film è di Gérard Oury valido regista francese che diresse varie e fortunate commedie comiche: 3 uomini in fuga, Colpo grosso ma non troppo, Manie di grandezza. Il Cervello, purtroppo tagliuzzato malamente nella versione italia, è un film gradevole, la trama scorre veloce senza scene superflue avvincendo lo spettatore, i dialoghi sono accattivanti e spiritosi, si sorride e si ride volentieri, alcune gags sono irresistibili come quella in cui Arturo è chiuso in un ripostiglio con la compagnia di un leopardo. Il film si basa su un solido casto franco-inglese con David Niven, Jean Paul Belmondo e Bourvil, aggiungete Eli Wallach che dopo Baby Doll e I Magnifici 7 raggiungerà il successo anche in Italia con in western di Sergio Leone, tra i comprimari l'italiana Silvia Monti bella e brava attrice che si esibisce in bikini in una conturbante lap dance ante litteram al suono di "100 giorni" cantato da Caterina Caselli, l'attrice girò pochi film anche di successo (Una lucertola con la pelle di donna) ma dopochi anni smise di recitare. In conclusione aggiungette una colonna sonora accattivante, una splendida fotografia e lo spettatore vedrà uno spettacolo gradevole, disponibile in DVD che oltre la versione italiana ha quella francese originale.
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