marlon
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martedì 4 settembre 2007
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l'acre,allucinato,pazzo viaggio.sogno di evasione
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straordinaria interpretazione e intensità di fonda.gran carisma e con 1 fissità laconica e posata da oscar,in contrapposizzione alla sregolatezza di Dennis hopper...1 finale che stronca l'armonia schizzofrenica di 1 viggio infinito,senza nessuna parola con 1 violenza esacerbante muore 1 vita 1 sogno 1 generazione mitica.
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pf
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mercoledì 20 giugno 2007
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tutto scorre
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viaggio. viaggio su due ruote attraverso l'america, conformista e bigotta, in cui all'obiettivo raggiunto corrisponde la morte. viaggio metaforico, psichedelico racconto alla ricerca del contatto puro con la natura. tra autodistruzione e voglia di vivere. tra suicidio e assassinio, l'uomo scompare sovrastato dal paesaggio e dalla musica, protagonisti, loro sì, assolutamente e univocamente positivi. l'apice corrisponde al termine. la conquista della percezione vivida sotto effetto delle droghe e la ricchezza.l'incubo psichedelico, la morte violenta. metafora dell'America in decomposizione. della patria della libertà che diventa cacciatrice di diversità. ce l'abbiamo fatta e siamo fregati, entusiasmo e scorramento, viaggio e immobilità, vita e morte convivono fino a coincidere.
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viaggio. viaggio su due ruote attraverso l'america, conformista e bigotta, in cui all'obiettivo raggiunto corrisponde la morte. viaggio metaforico, psichedelico racconto alla ricerca del contatto puro con la natura. tra autodistruzione e voglia di vivere. tra suicidio e assassinio, l'uomo scompare sovrastato dal paesaggio e dalla musica, protagonisti, loro sì, assolutamente e univocamente positivi. l'apice corrisponde al termine. la conquista della percezione vivida sotto effetto delle droghe e la ricchezza.l'incubo psichedelico, la morte violenta. metafora dell'America in decomposizione. della patria della libertà che diventa cacciatrice di diversità. ce l'abbiamo fatta e siamo fregati, entusiasmo e scorramento, viaggio e immobilità, vita e morte convivono fino a coincidere. ciò che rimane fedele a sè stesso è solo la strada,la terra, il tramonto.
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biella9
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martedì 24 aprile 2007
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capolavoro a ritmo di country
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Uno tra i più bei film che abbia mai visto,un film su tutta una generazione rappresentata da due motociclisti Billy(Dennis Hopper)e Wyatt(Peter Fonda).
In prigione incontrano un avvocato alcolizzato interpretato dal miglior Jack Nicholson.
Grande prova artistica di Hopper sia come regia che come interpretazione,la sua secondo me migliore di quella di Peter Fonda.
Un po'delirante la fine,pieno di paesaggi suggestivi con lo sfondo della più bella musica country americana.
Un capolavoro da vedere e da rivedere.Punto
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cineofilo92
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venerdì 4 agosto 2006
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ride, it's easy!!!
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Easy rider: un titolo di culto che merita ogni premio a lui attribuito.
Oltre ad essere il tipico film giovanile anni 60, è anche molto più serio e riflessivo.
I protagonisti, due hippies, non gareggiano clandestinamente in strade newyorchesi, ma compiono una specie di Parigi - Dakar nelle sconfinate strade americane, alla ricerca, appunto, della vera libertà americana. Incontreranno accampamenti di pellerossa - hippies, famiglie che li ospiteranno ma anche gente che li odia perchè loro sono davvero liberi. E qualcuno di questi li farà fuori, nel finale mozzafiato nel vero senso del termine.
Easy rider porta anche all'esordio due grandi star: Dennis Hopper come regista e il sublime Nicholson ad attore di fama mondiale, grazie alla candidatura all'Oscar per miglior attore non protagonista.
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Easy rider: un titolo di culto che merita ogni premio a lui attribuito.
Oltre ad essere il tipico film giovanile anni 60, è anche molto più serio e riflessivo.
I protagonisti, due hippies, non gareggiano clandestinamente in strade newyorchesi, ma compiono una specie di Parigi - Dakar nelle sconfinate strade americane, alla ricerca, appunto, della vera libertà americana. Incontreranno accampamenti di pellerossa - hippies, famiglie che li ospiteranno ma anche gente che li odia perchè loro sono davvero liberi. E qualcuno di questi li farà fuori, nel finale mozzafiato nel vero senso del termine.
Easy rider porta anche all'esordio due grandi star: Dennis Hopper come regista e il sublime Nicholson ad attore di fama mondiale, grazie alla candidatura all'Oscar per miglior attore non protagonista. Egli, oltre a fare la parte del matto, come di solito, è anche il personaggio più serio del film, in grado di tenere discorsi inconsueti ma fondati sui possibili ed evoluti extraterrestri venusiani (magari Tim Burton da li si è ispirato a Mars Attacks) e sul vero significato della libertà, in un accattivante stile pre - cuculo.
Easy Rider? é uno di quei film che se li si vede una volta, li rivede cento volte.
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(di l.c.92)
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drugo
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mercoledì 6 luglio 2005
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liberta'
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Riassumerei il concetto di questo film con queste battute prese dallo stesso:
George Hanson (Jack Nicholson): Lo sai... una volta questo era proprio un gran bel paese... e non riesco a capire che cosa gli e' successo
Billy (Dannis Hopper): Beh e' che tutti hanno paura ecco cosa e' successo. Noi non possiamo neanche andare in uno di quegli alberghetti da due soldi, voglio dire proprio in quelli da due soldi capisci? Credono che si vada a scannarli o qualcosa... hanno paura.
George Hanson: Si, ma non hanno paura di voi, hanno paura di cio' che rappresentate
Billy: Ma quando? Per loro noi siamo solo della gente cha ha bisogno di tagliarsi i capelli!
George Hanson: No, quello che voi rappresentate per loro e' la liberta'
Billy: E che di male nella liberta'? La liberta' e' tutto!
George Hanson: Ah si e' vero la liberta' e' tutto ma parlare di liberta' ed essere liberi son due cose diverse.
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Riassumerei il concetto di questo film con queste battute prese dallo stesso:
George Hanson (Jack Nicholson): Lo sai... una volta questo era proprio un gran bel paese... e non riesco a capire che cosa gli e' successo
Billy (Dannis Hopper): Beh e' che tutti hanno paura ecco cosa e' successo. Noi non possiamo neanche andare in uno di quegli alberghetti da due soldi, voglio dire proprio in quelli da due soldi capisci? Credono che si vada a scannarli o qualcosa... hanno paura.
George Hanson: Si, ma non hanno paura di voi, hanno paura di cio' che rappresentate
Billy: Ma quando? Per loro noi siamo solo della gente cha ha bisogno di tagliarsi i capelli!
George Hanson: No, quello che voi rappresentate per loro e' la liberta'
Billy: E che di male nella liberta'? La liberta' e' tutto!
George Hanson: Ah si e' vero la liberta' e' tutto ma parlare di liberta' ed essere liberi son due cose diverse. Voglio dire che e' difficile essere liberi quando ti comprano e ti vendono al mercato. E bada di non dire mai a nessuno che non e' libero perche' allora quello si dara' un gran da fare a uccidere e massacrare per dimostrare che lo e'. Ah certo ti parlano, ti parlano e ti riparlano di questa famosa liberta' individuale ma quando vedono un individuo veramente libero allora hanno paura.
Billy: La paura pero' non li fa scappare
George Hanson: No, ma li rende pericolosi
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